Dunque partiamo dalle calorie:
Chi dice che assumere bevande energetiche rende inutile la fatica appena fatta per perdere calorie,non sa di cosa parla.
Lo scopo dello sport NON E' perdere calorie...le calorie infatti non esistono,almeno non esistono nell'accezione che la gente comunemente crede,ma sono una pura e semplice unità di misura.
Se non ricordo male (ma potrei sbagliarmi dato che non sono un fisiologo,e sono curioso di sapere se a qualcuno risulta giusto quello che sto per scrivere) 1Kcal è la quantità di energia necessaria ad innalzare la temperatura di una determinata quantità di sangue di un grado (corrispondente mi pare alla massa di un Kg di acqua).
I cibi NON contengono calorie,i cibi contengono invece vari principii alimentari,alcuni dei quali (in particolare proteine glucidi e lipidi) vengono utilizzati come risorse energetiche dal nostro metabolismo dopo essere state trasformate in molecole apposite e stoccate nel fegato e nei muscoli;il loro potenziale energetico viene espresso in calorie.
Quindi quando si legge che nella tal bevanda ci sono tot calorie,si intende che l'insieme dei principii alimentari ivi contenuti permette un reintegro di risorse energetiche pari a tot calorie.
Quello che deve interessare invece è QUALI siano i principii alimentari forniti e in che misura.
Il corpo umano dispone di un ammontare di risorse energetiche proporzionale al peso muscolare;un uomo di 70 chili mediamente muscolato,quindi con 28 chili di muscoli (40% del peso corporeo),dispone di risorse pari a circa 2000 calorie.
Il dispendio di queste risorse DEVE essere reintegrato,perchè quando si arriva a zero c'è il collasso del sistema e il rischio di morte.
Quindi evitare la bevanda energetica dopo (o durante) un allenamento intenso,magari perchè così si dimagrisce più velocemente,è una stronzata,perchè in due ore di nuoto se ne vanno circa 1500 calorie,un'enormità (quante ce ne sono invece in una bottiglietta?) quindi bisogna reintegrare,eccome....
Piuttosto in quelle bevande ci sono molti sali minerali importantissimi,ma che non devono eccedere un dato livello pena scompensi fastidiosi,e in quelle bottigliette ce ne sono davvero tanti,quasi il doppio di quelli che vengono spesi in due ore di nuoto.
Quindi una bottiglietta va benissimo,ma non è una bibita.
La leggenda delle tre ore:
la storiella popolare racconta che durante la digestione non ci si può bagnare altrimenti (più o meno) si muore di congestione;alcuni dicono tre ore altri addirittura quattro;ho conosciuto gente che in quel lasso di tempo evita addirittura di farsi la doccia in casa......
questa storia origina dal fatto (verissimo) che uno sbalzo termico possa causare un massiccio e repentino trasferimento di sangue dalla zona dello stomaco (dove era stato concentrato per la digestione) ai capillari,allo scopo di creare una specie di mantello termico che preservi la temperatura interna degli organi al di sopra dei 35 gradi,al di sotto della quale sopravverrebbe il coma ipotermico;la preservazione termica degli organi dunque è prioritaria sulla digestione e mi risulta che sia l'unico processo fisiologico esterno ad essa che possa bloccarla (a parte naturalmente eventi esterni quali sballottamenti,traumi vari,nausee etc.)
Il punto è che un evento del genere si può verificare immergendosi in una vasca piena di ghiaccio,o ingerendo una bevanda a 50 gradi sotto zero,non invece buttandosi in piscina o in mare a nuotare !!!!!!!
Inoltre il periodo della digestione non è sempre di tre ore (proteine due e mezza;latte tre e mezza) ma in caso di carboidrati scende a 90 minuti e per alcuni tipi di alimenti addirittura 30 minuti.
Quindi nuotare poco tempo dopo aver mangiato non è quella cosa rischiosa che dicono i nostri nonni (oddio,per loro magari sì).
Problemi potrebbero sorgere in caso di attività fisica intensa,la quale richiede un massiccio afflusso di sangue ai muscoli impegnati per fornire loro risorse,ma il sangue durante la digestione è attorno allo stomaco,ed essa come abbiamo visto è prioritaria,dunque la cavalleria in soccorso ai nostri muscoli non arriverà,e l'unico effetto di questa sovrapposizione di eventi sarà un calo prestativo (in persone sane,come sempre).
Per darne la misura faccio un esempio:
dato che faccio salvataggio in mare,in alcuni periodi (aprile-maggio) sono solito allenarmi anche per essere pronto all'eventualità di un intervento a stomaco pieno.....per conoscere i miei limiti e quanto poter spingere....dunque talvolta faccio prove di sforzo a 30 minuti dal pasto (pastasciutta dai 60 ai 90 minuti,perciò in piena digestione).
Ebbene non ho mai avuto problemi,semplicemente invece di girare i 50 delfino in una trentina di secondi come al solito,me ne servono almeno 33 o 34 e a volte di più.
Post lunghino,ma spero utile.