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(81 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Erano quasi 5 i km. e la differenze si è sentita...... Non posso forzare per via delle spalle ancora doloranti ma l'acqua più fredda non mi ha agevolato. D'ora in poi gli allenamenti andranno dai 4 km. in su. Primo appuntamento ai primi di giugno: gara FIN e quindi solo slippino(il costumone costa una barca di soldi e non senti l'acqua, come si fa?): brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

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(81 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Cominciati gli allenamenti in mare. Fermo da un mese per una contrattura ho ripreso con allenamenti da 3 km; oggi proviamo i 4,5 km. Il tempo è splendido, l'acqua ancora fresca ma una muta smanicata da 2 mm. mi dà una buona mano. Non c'è paragone tra nuotare in mare e in piscina. Con il mare che abbiamo in Sardegna è tale la gioia di entrare in acqua che, quasi, non senti la fatica. Oggi maestrale leggero ma nuoteremo a favore di vento cercando di avvicinarci a 1 e 30 di media sui 100. Ragazzi, quest'anno il calendario è splendido e tocca le spiagge più belle, approfittatene per farvi una bella vacanza.

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(6 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Anche io sono rientrato in vasca dopo 35 anni 4 anni fa, a quasi 50 anni. Dopo l'allenamento ho avuto un sensazione di freddo persistente, praticamente battevo i denti e la sensazione mi ha accompagnato tutta la notte e le ore successive agli altri allenamenti. Ma questo perchè l'euforia del rientro mi portava a fare tutte le vasche come se dovessi morire, dal riscaldamento al defaticamento tanta era l'eccitazione per il ritorno in vasca. Se non sono morto in quel mese per la fatica.......... Però parliamo di 80 vasche tirate allo spasimo. 30 vasche blande mi sembrano un pò poche per parlare di iperallenamento. Ti consiglio di provare nuovamente e testare le sensazioni; sono convinto che andrà molto meglio.

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(1,091 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Marioaversa ha scritto:

E' vero che a differenti profondità la spinta di Archimede cambia ma non penso che incida così tanto. Cosa ne pensate?

Ciao

Mario, anche se fosse vero che Archimede ti dà una spinta diversa a seconda delle profondità la media di questa è la stessa; dovresti partire più lento per arrivare più veloce nel primo caso e il contrario al ritorno. Se non è come dice Nove è possibile che tu non abbia un ottimo rapporto con la profondità e che, inconsciamente, tenda a partire con una certa fretta quando l'acqua è più alta. Paghi questa fretta nella vasca successiva. A me succede quando faccio ripetute in mare aperto di 200 metri(fino alla boa) dove parto dall'acqua poco alta e arrivo dove ci sono  10 metri di profondità: il ritorno(per diverse ragioni) è sempre più veloce. Però un differenza di 40 cm. mi sembra troppo esigua........

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(7 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Lawliet ha scritto:

Stefano non si apre nulla, il link non funziona

E' quello che scriveva Stefano: non esiste.... smile

Inizialmente mi dava fastidio, adesso ci rido sopra: sono quei "colleghi" che "vogliono"partire prima di te, che passi regolarmente e che, puntualmente, alla fine di ogni lezione e per giustificarsi spendono 10 minuti a spiegare all'allenatore di come sia stata una giornata pesante, di quanto si sentano affaticati, etc. Ci rido perchè, sarà capitato anche a me ma non ho certo speso 10 minuti a lamentarmi e, immediatamente, ho ceduto, volentieri, la mia posizione..... Ci sono anche quelli, più veloci, che vogliono partire prima anche se hanno dimenticato le pinnette e, in una situazione di disagio, fanno da tappo a tutti.
Mi dà più fastidio l'allenatore che, forse per evitare inutili piagnestii, li "autorizza" a partire prima obbligandomi a toccargli i piedi o a partire con 15 secondi di distacco. Cosa non si fa per il quieto vivere........

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(12 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

LittleSte ha scritto:
Piscis99 ha scritto:

Ciao li'lSte,

guarda la nuotata di Jono:

http://www.youtube.com/watch?v=s3HhNlysFDs

Molto bello vedo quello che mi interessa
Grazie

Ok, siamo su un altro pianeta......

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(12 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

LittleSte ha scritto:

cosa ne pensate di questo video dove insegna la tecnica dello stile libero
www.youtube.com/watch?v=5HLW2AI1Ink

ho guardato un po' tutto il canale e mi sembra ben fatto

Non mi piace, sembra una nuotata costruita, poco naturale.

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(12 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

tabs78 ha scritto:

Ecco qua http://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=3593

Immagino che quel consiglio sia stato dato da Fsol solo per correggere un evidente errore. Sono tra i tanti esercizi che si eseguono normalmente così come provare a tenere lo sguardo più alto.

mimmog ha scritto:

Ciao a tutti, oggi pensavo al nuoto in mare ed alla respirazione. Prqticamente in piscina mi fanno respirare con la bocca aperta  e quindi l'acqua pur non ingoiandotela va comunque in bocca.... e in mare ? L'acqua salata in bocca non da fastidio o si respira diversamente ???

Grazie

Si respira esattamente nelo stesso modo e l'acqua salata non crea alcun problema. Non ho capito perchè l'acqua va in bocca, respiri aria, non acqua. Quello che cambia nel nuoto in mare può essere la posizione dela testa con una respirazione alternata più frontale per non perdere di vista le boe.

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(45 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Secondo me, è un problema di automatismi. La tecnica della virata deve essere perfetta e ogni particolare curato nei minimi particolari. Provare , provare e riprovare ogni fase, dalla partenza all'arrivo. In questo modo sarei più tranquillo e sparerei tutto il possibile. Paradossalmente, come dici tu, la gara in vasca lunga mi creerebbe meno problemi.

Lawliet ha scritto:

Per assurdo questa cosa è stato MOLTO più facile dare il 105% in vasca lunga l'anno scorso stampai un bel 32''17 (che poi sono crollato sempre negli ultimi metri anche questa è un'altra storia! big_smile)
Forse il 50 stile è il più complesso? Che ci vuole tecnica mischiata a esplosività? Le bracciate non sono più "lunghe" ma un pò più corte e a scavare.
Boh.. mi piacerebbe leggere cosa dice Stefano della tecnica in un 50 stile e 100 stile a confronto

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(45 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Lawliet ha scritto:

Allora... io nella vasca 25 metri la trovo più problematica, sarà per il tuffo per la virata uscita virata. Se avessi fatto a bomba, avrei fatto un disastro.
Vi dico la sensazione di com'è andata la mia gara sui 50m sono partito "sicuro" come se controllassi la gara come è successo a Roscko. Sono partito veloce senza "strafare" fatto la virata quasi appiccicato (eh si devo ancora imparare la virata come si deve, ma per sicurezza ho fatto così) e durante la virata ho resistito a non cercare di respirare alla prima bracciata ma bensì dopo tre bracciate e nel frattempo accelerato con gambe al massimo e ovviamente aumentato la frequenza bracciate. Gli ultimi cinque metri senza respirare, ma sentivo cedere un pò le gambe e al tocco della piastra non sono ci riuscito il braccio sinistro e l'ho fatto con la destra! (maledetto!)
Tempo finale 30''.35
Difficile sapere se fossi partito a bomba avrei fatto meglio? però una cosa positiva.. il 29'' non è mai stato così vicino big_smile

però.. mi preoccupa un altro aspetto. Se ho fatto 30'' a 50 stile.. a 100 stile quanto dovrei fare??? big_smile

ps. paolo, quindi ho bisogno di più allenamento di lattato per resistere? E questa cosa varrà anche per i 100 stile?

Stefano insegna che vale per la fase finale di tutte le gare. Il tempo sui 100 dipende molto anche da questo requisito, potresti andare da un 1' e 08 a un 1' e 15. I miei problemi sono simili; arrivare al 105% alla virata compromette sia la stessa che l'uscita per la seconda vasca. Vorrei lasciarmi il tempo per ragionare e capire quello che sto facendo.

88

(45 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

fsol ha scritto:

Ah perché tu riesci a differenziare un 98% da un 100%???! Ahah!
In ogni caso il 50 va fatto  tutto al massimo delle proprie possibilità.
Quindi non 100 ma 105%!
Un calo verso il finale ci sta se l' allenamento manca.

Io riesco a differenziare anche un 97,653 periodico........
Lo chiedo perchè ho visto signori atleti(nei 50), che fino a pochi metri sembravano aver vinto la medaglia d'oro, essere superati clamorosamente proprio nei metri finali. Possibile che anche a loro manchi qualche requisito?

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(45 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Si, ma devo avere qualcuno che mi cronometra. E io, avendo rifiutato di fare le gare ho saltato la fase preparatoria con i test dei tempi sui 50. L'ultimo dato è relativo all'anno scorso con 30" e 2 in allenamento e 30" e 6 in gara(ma con un errore clamoroso in virata) . Adesso mi sto facendo tutti i calcoli per capire se al primo test riuscirò a scendere sotto i 30"........ smile insomma, tutte seghe mentali ma il mio obiettivo è un 29 basso. Però mi viene il dubbio: Il 50 è davvero tutto da fare al 100% con il rischio di crollare gli ultimi 10 metri o è meglio farlo al 98% senza sbracciare inutilmente sul finale?

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(45 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Io ho provato i 25 con il tuffo: 8 * 25. Il tempo di finire la vasca, uscire e tornare al blocco(lentamente) in attesa che nuoptassero gli altri; .... in realtà ne abbiamo fatti 6 perchè stavamo scoppiando.
Tutti sotto i 14 "; il primo a 13 e 3, l'ultimo a 13 e 8. Miglior passaggio a metà vasca 5 ". Sto cercando di fare un pò di calcoli per capire che tempo posso fare nei 50......... riuscirò, finalmente, a scendere sotto i 30" ?

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

steffforno ha scritto:

Dici marina? Dovrei curare più la bracciata ? Potrebbe essere anche un problema di continuità!? Un altra cosa!! Come mai mi viene meglio nuotarlo quando sono più stanco, diciamo facendo il lavoro e poi inserendo il delfino tipo 6x25  che nuotarlo all inizio allenamento dopo aver fatto 200/300 lunghi come risc e poi facendo 16x 25 misti! Mi spezza le gambe nuotarlo in quei 16x25

Questo capita anche a me. Fare 4 o 6 * 100 misti in fase di riscaldamento mi spezza le gambe. Paradossalmente il delfino mi stanca meno alla fine dell'allenamento.......

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(9 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Non usare gli occhialini per prendere confidenza è favolosa.... quando avevo 10 anni forse; adesso l'acqua è talmente piena di varecchina che la quando prendi confidenza con l'acqua sei già cieco.......

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(287 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Cirone Furioso ha scritto:

Scusate se insisto su questa precisazione, e scusa Catullo se faccio un passo indietro rispetto al tuo post: quando mi sono sbilanciato sulla gamba che appoggia, l'altra gamba, che devo tenere distesa, serve anche far sì che il bacino resti più in alto delle spalle?
Ma, immagino, non devo buttarla indietro? È sufficiente che resti distesa, suppongo.

Scusa tu.... smile. Comunque è molto più semplice nella pratica che nella teoria. Sono sicuro che se qualcuno te lo fa provare realizzi facilmente il significato dei suggerimenti.

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(287 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Forse, per la prima volta, ieri, mi sono reso conto dell'importanza del tuffo. Abbiamo preso i tempi dalla partenza a metà vasca e, tra il mio miglior tempo e il peggiore c'era più di un secondo. Tempo di reazione, spinta, subacquea e nuotata; con la massima concentrazione e limando ogni volta gli errori,sono riuscito ad arrivare a 5" netti(sempre che l'allenatore si sia messo effettivamente a metà vasca.... smile Un bel vantaggio per un velocista; mi rimane una vasca e mezzo da percorrere in meno di 25"...... Adesso vai con la virata wink

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Se posso trovare una analogia con lo studio e la pratica pianistica non posso dimenticare la grande mole di trattati sulla tecnica pianistica. Lavori eccellenti che si basavano sullo studio dell'anatomia, della fisica, della meccanica. Poi capitava di veder suonare pianisti con un talento eccezionale come Glenn Gould o Horowitz e ti veniva da pensare che qualsiasi insegnante "normale" di Pianforte li avrebbe demoliti e buttati fuori dalla classe. Ma quello che era anormale fino a poco tempo prima diventava, improvvisamente, normale e teorizzato........

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(58 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Quando ho disputato la prima gara, 4 anni fa, mi sembrava di avvertire uno spirito diverso: molti "non più giovani", più movimento, meno costumi dell'ultima generazione. Ricordo che nella prima batteria dei 50(la più veloce) si entrava con un 28", adesso ci vuole un 26".......quando basta.
Ho letto con un pò di dispiacere questa lettera che una anziana signora ha pubblicato; ecco, mi piacerebbe che un certo spirito si riappriopiasse di queste competizioni: http://www.mastersuplanu.it/index.php?option=com_content&view=article&id=170%3Alettera-aperta-di-un-atleta&catid=1%3Aultime&Itemid=50

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(58 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Io ti auguro di scendere sotto il minuto; i desideri ti portano molto lontano anche se sarà una strada dura. Pe quanto riguarda lo stress penso che sia una faccenda molto personale; personalmente, non riesco a fare ragionamenti sul come non mi giochi niente, è una bella occasione per stare tutti insieme e così via..... mi vengono attacchi di panico che è difficile gestire: partono da chissà dove ma so bene dove arrivano. C'ho combattuto per anni e mi sono, temporaneamente arreso; inutile provare a dialogare con il mio cervello. Vero è che tutta l'organizzazione dell'evento non aiuta: nelle gare di domenica il riscaldamento era alle 9, i 50 stile(la mia prima eventuale gara) li hanno disputati alle 13, i 50 delfino(altra mia eventuale gara) alle 15 e 30. E' chiaro che quella tensione positiva che hai all'inizio giornata fa in tempo a trasformarsi in qualcos'altro...... Devo riconoscere, poi, che l'ingresso sempre più massiccio degli agonisti ha portato il settore master a vivere in una dimensione sconosciuta; non è più una battaglia tra amici "sfigati"; diventa, per alcuni, una occasione per riabilitarsi per tante delusioni con una tensione agonistica quasi palpabile. Vedo che Thorpe e Stefano gareggiano anche se sono fuori allenamento; è un bell'esempio, davvero, per ricondurre il tutto ad una occasione piacevole.

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(58 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

marina ha scritto:

L'allenatore che fa tanto il figo,magari non gareggia perché stando in piscina più ore al giorno rischia l'over dose di cloro yikes

Marina, il riferimento è a quegli allenatori che vorrebbero obbligarti a fare le gare perchè "tanto è tutto un gioco", passano tutta la giornata delle gare a seguire gli atleti(tanto di cappello) ma non scendono in vasca perchè hanno fifa, la stessa sacrosanta fifa che hanno molti nuotatori master.

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(58 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Sono diverse cose, insieme. Poi gli allenatori fanno tanto i fighi ma le gare non le fanno, mai, tranne qualche rara eccezione. Motivazione, non sono allenato.... Macchisenefrega; se lo spirito, e lo dice l'allenatore, è quello di stare in compagnia e anche di prendersi per il culo, mettici la faccia anche tu che, probabilmente, sei meno ridicolo di un over 60 che si fa i 1500 e ci mette 35 minuti. La verità è che per molti nuotare in gara è stressante, per me per primo. Se vado a vedere i miei colleghi gareggiare posso andare all'ora che voglio e idem per andarmene. Se devo partecipare devo organizzare tutta la giornata, e magari quella precedente, per una gara che mi vedrà coinvolto anche tutta la giornata(come gli attuali regionali che finiranno alle 20, se va bene), per nuotare un paio di minuti, in una bolgia dantesca dove ho anche difficoltà a seguire gli amici(se non hai un binocolo) che nuotano e dove per spostarti dal gradino nel quale sei seduto devi far alzare 10 persone. Magari, un giorno troverò le motivazioni(tanto di cappello a chi le ha) per superare queste difficoltà ma per adesso preferisco, di gran lunga, gareggiare in mare. Non per la gara in sè ma per la magnifica nuotata che altrimenti, non avrei mai potuto fare.

100

(58 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

marina ha scritto:

Ti parlo della mia esperienza come allenatore e come master:come allenatore non mi sono mai sognata di costringere nessuno a fare gare.Per me il mondo master e cazzeggio e ognuno lo fa come vuole,vuoi per il piacere di star insieme in vasca piuttosto che in spogliatoio o al bar.Chi ha impegni di famiglia sopratutto e di lavoro,non può essere costretto a dedicare al nuoto gli unici giorni liberi che ha.
Sarà che io lavoro in piscina,non mi va per ora di chiudermi in piscina pure al week end,momento in cui preferisco fare altro.Faccio parte di una squadra master e ciò l'ho fatto presente:non sono felicissimi ma questa e'! smile

Mi piace particolarmente questo approccio. Sentendo meno pressione mi sentirei più tranquillo anche nell'affrontare le gare o nel dedicare una giornata, ogni tanto, alla competizione.