Concordo con Dolphin, sostanzialmente a basso/medio livello amatoriale non ti servono le palette per migliorare, non ti serve il pull e neanche le pinnette, l'unica cosa è la tavoletta come attrezzo, serve invece un allenatore/istruttore. Per quello che ho constatato io a livelli normali  fino a fare i 100 ad 1'20 per capirci, che definirei un tempo che tutti quelli che sanno nuotare e si allenano riescono a far, nuotare troppo con le palette rovina il gesto tecnico, le spalle, le gambe, quindi.... Credo proprio però che anche a livelli superiori senza un lavoro a secco i palettoni facciano ben poco, dopo una certa età sia ridicolo solo pensare di usarli, ma questo è il mio modesto pensiero. Se uno poi muore a fare dei 100 a 1'50 beh forse è meglio che proprio non ci pensi neanche, perchè i palettoni sono proprio l'ultimo dei suoi problemi e sicuramente non la soluzione. Quindi sì considerando che la maggioranza di chi nuoti nel nuoto libero un 100 ad 1'20 non lo veda neanche col binocolo, è chiaro che sia abbastanza risolutivo vietarle e basta.

Ci sono tuttavia persone che cominciano l'attività e le regole non le sanno, ne sono talmente all'oscuro che sbagliano per ingenuità, per questo motivo devono essere indirizzati i clienti in modo inequivocabile, perchè chiunque deve riuscire a trovare il proprio posto in vasca. Esiste comunque una condizione minima per nuotare in corsia che è quella di andare dritti, se uno va contromano ed a dorso purtroppo qualcuno lo fa, beh non è adatto a stare in nessuna corsia è una questione di sicurezza. Una volta divisi per livello non vedo il problema a gente evoluta a lasciare usare palette o pinnette, difficilmente si faranno male se sono pari livello. E' una pura questione organizzativa. A dire la verità anche a pari livello cambia moltissimo mettere insieme chi faccia velocità e chi invece faccia resistenza alla velocità, perchè i primi ovviamente sono intralciati. In una suddivisione ideale fare tre corsie evolute distinte: velocità, resistenza alla velocità, potenziamento. Ovviamente anche tra utenti evoluti deve esserci collaborazione e darsi dei tempi di ripartenza, in modo da organizzarsi, perchè se tutti vogliono partire a 0 non bastano 10 piscine.

Purtroppo ci sono... beh lì siamo veramente in basso, il peggiore di tutti però è quello che nuota a rana con le gambe aperte!

Il sistema di Stefano mi pare buono, se uno insiste dopo ciò è da ricovero psichiatrico!
Per quanto riguarda adulti/corsi efficacia, dipende, ho amici che avevano passione ed hanno imparato, altri che dopo 10 corsi sono assolutamente incapaci, dipende dalla passione, non si riesce ad imparare se intimamente non lo vuoi. Fidati tanti fanno corsi è che poi molti non applicano, oppure non hanno passione e non nuotano con continuità, oppure non hanno le basi fisiche per riuscire ad avere un fiato decente sul quale esercitarsi, perchè se manca la base fisica, hai voglia a spiegare tecnica! Nuoterà "bene" per 10 metri e poi basta. In realtà una lezione di nuoto dovrebbe essere molto più lunga e comprendere tutto, non si fa niente in 45/50 minuti due volte la settimana e questo in qualsiasi sport, specialmente con persone magari anche in forma fisica scadente che solo per essere pronte a lavorare hanno bisogno di 20 minuti comodi e che in realtà dovrebbero unire al nuoto altri sport come bici e corsa per fare quel potenziamento che le manca e che le permetterebbe di capitalizzare molto il lavoro fatto in acqua. Purtroppo non viene detto ma nuotare poco, piano e con grosse pause, cosa classica nei corsi di nuoto anche di livello medio, non migliora nulla della condizione fisica e senza quella fai tuta la tecnica che vuoi....Esiste anche l'opposto ovviamente ed egualmente deleterio. Tornando a bomba sul tema, a meno di non incorrere nel nuotatore scoordinato che nuota a braccia aperte, a stile le lascerei usare, difficile fare male in quel modo, molto più pericoloso un orologio in tal senso, perchè gente che fiocina quelli di fianco ce n'è una valanga, così come quelli che a dorso invadono la corsia di fianco col braccio in trazione, le vieterei a dorso invece, perchè lì è veramente pericoloso, a delfino non ne parliamo neanche, ma direi che lì i problemi sono sicuramente molto ridotti, perchè di solito gli scarsoni quello non lo fanno.
Forse Dolphin_mi ti riconoscono come assistente e ti portano rispetto, ma ti posso assicurare che normalmente l'utente mediocre se fai delfino, pianta rogne.

Chiaramente intendevo incivile chi utilizzi questi sistemi per farsi giustizia sommaria, tuttavia bisogna tenere ben presente che purtroppo il mondo non sia fatto solo di persone equilibrate, è meglio informarsi prima delle regole di un ambiente, altrimenti, anche senza arrivare a questi estremi si vivono esperienze spiacevoli, si rovina l'esercizio della passione altrui, che idealmente è di fatto uno schiaffo in faccia, una prepotenza. Ma direi si buttano i soldi a fare una cosa che non conta a niente, perchè spesso tutti chiedono se conti di più fare uno sport, un allenamento, rispetto ad un altro, beh la verità è che conta di più quello che viene fatto con passione. Uno sport di qualità deve per forza avere dei livelli divisi, perchè le esigenze sono diverse, il problema è che con nuoto libero e pagare la gente senza alcuna passione per il nuoto individua un modo assolutamente anarchico di vivere uno spazio comune, va educata! Non torna? Non hai perso niente, ma io credo invece che torni soprattutto quando si rende conto che lo stesso trattamento in tutti gli impianti si convince ad essere lei in torto e si adegua! Dolphin-_mi ha ragione quando dice che la maggior parte degli utenti delle piscine sia di livello mediocre, ma questo cosa vuol dire? Molta di quella gente i corsi li ha fatti, non ha capito, oppure non le hanno insegnato bene?, Per insegnato non intendo solo la tecnica, ma l'approccio allo sport, le regole di convivenza in uno spazio sportivo ecc.. Non è accettabile in Italia essere ancora a questo livello raso terra nello sport, hai voglia poi a stupirti come mai siamo così carenti ad alti livelli, la maggior parte non sa quello che fa, non sa perchè lo fa ed ha la testa piena di nozioni sportive auto costruite e leggende metropolitane che tramanda gelosamente anche ai propri figli, unite ad un'educazione allo sport da tempo della pietra. Perchè l'italiano medio è così: esistono le regole, ma è solo carta, esistono i metodi, ma io la so più lunga anche se non ne ho letto mezza riga, faccio quello che dice l'istruttore finchè è lì e poi faccio a modo mio per il punto precedente, ho pagato la piscina è mia. Proprio oggi tornavo da un allenamento in bici da corsa ai 35kmh arrivo sotto a tre cinquantenni al pari che tenevano tutta la stradina di campagna, ho fatto due urla 50 metri prima, si sono spostati, mentre passavo mi hanno detto che potevo anche suonare il campanello, almeno un vaffanculo come risposta, com'è del resto successo se uno lo prende, non si può lamentare! C'è anche gente ignorante nel vero senso della parola, non ha alcuna idea di cosa sia fare sport, o meglio, crede che fare sport sia quello che faccia lei, ma c'è anche gente che si diverte a rovinare, per invidia il lavoro degli altri, ecco lì scappano un po' i cavalli!

Chi decide chi sì e chi no deve essere l'assistente, suo insindacabile giudizio, credo che dopo le prime querelle immancabili con il demente di turno, tutto verrebbe metabolizzato come ogni altra regola. Basta imporsi, anche legalmente un regolamento affisso ha valore, quindi alla fine si mette dove decidi tu, oppure va a casa. Non è la questione di fare divisioni qualitative, perchè allora in piscina dovrebbero nuotare solo agonisti e nemmeno tutti, l'andare "forte" non vuol dire nuotare bene, anche questo è un concetto poco chiaro. La persona intelligente ed appassionata di fronte ad una valutazione pensa di fare un corso, ed è quel cliente che va salvaguardato perchè è un introito, il cialtrone che viene 1 volta a settimana e fa piazzate se lo perdi, non hai perso nulla, perchè comunque è una meteora. Tu mi dirai: tante meteore però mi fanno quadrare i conti, è vero, ma ti fanno anche perdere i clienti buoni. Purtroppo da adulti e questo va detto chiaro e tondo, non si impara a nuotare veramente in un modo evoluto solo facendo dei corsi, comunque basilari ovviamente, bisogna metterci tanto del proprio possibilmente aggiungendo una base di allenamento fisiologico a ciò che si faccia, altrimenti il delfino ad esempio non si fa, perchè se non c'è una base atletica sulla quale costruire alcune cose è assurdo anche solo proporle. A mio modo di vedere saper nuotare a delfino vuol dire essere in grado di farci lavori, non di nuotare i classici 25 metri nei 100 misti e poi il nulla. Mai visto fare più di quello anche in corsi avanzati. Ti faccio l'esempio delle piste di atletica, aperte a tutti e lì non si paga! Chi corre più piano si deve spostare dalla corsia più interna quando arriva uno più veloce, di norma te lo dicono 1 volta, la seconda magicamente ti trovi disteso in terra, non è bello ma è una regola condivisa ed accettata universalmente ovunque. Non parliamo di sport motoristici, dove nei circuiti si paga sul serio, se sei un rompiscatole che fa il prepotente ed imballi il circuito, ti prendi letteralmente dei pugni in faccia, altro cosa incivile, ma è anche vero che uno quando vada in un ambiente condiviso debba accettarne e capirne le regole, altrimenti si faccia la piscina a casa propria!

Vietare mi sembra un modo molto sbrigativo solo per avere meno rogne, a questo punto vietiamo anche il delfino, perchè se uno non sa farlo dà sberle alla gente ed imballa la corsia, vietiamo la rana perchè se uno non nuota proprio a ginocchia strette qualche calcio a qualcuno prima o poi lo dà e c'è gente che in questo modo si è rotta la dita dei piedi, vietiamo alla gente di virare per gli stessi motivi....il problema è che in questo modo la piscina si riempie solo di persone che non sanno nuotare, perchè chi lo sa fare ad un livello anche leggermente superiore, senza pensare di essere chissà quale campione, se n'è già andato a fare qualcosa d'altro. Piuttosto bisognerebbe evitare di riempire troppo le corsie, perchè se indifferenziate ed imballate di gente sono una truffa per chi paga per venire a nuotare facendo lavori col cronometro, di fatto non ci riesce. Nei corsi master poi lasciamo perdere proprio come vengono fatte utilizzare le palette, perchè proprio.....e se vogliamo dirla tutta anche lì c'è gente che si crede Magnini, che nuota male da 20anni, che non sa usare le palette e magari le usa a 50anni quando ormai non dovrebbe neanche guardarle. La discriminante temo siano solo i soldi, più paghi e più puoi fare quello che vuoi, ma non è giusto.

Fogster ha scritto:

Ieri sera piscina pressochè deserta (impianto al chiuso, in luglio la frequentazione serale crolla letteralmente) siamo io, la mia ragazza, più due sub attrezzati di tutto punto nella corsia 1.
Spogliatoio ore 23.00, mi sono già docciato, mentre apro l'armadietto arrivano i due sub e buttano sulle panche mute, maschere, maxi pinne in fibra di carbonio lunghe 1 metro, ENORMI sacche per attrezzi tecnici, parcheggiano in mezzo alla stanza un trolley con doppie bombole poi si avviano beatamente verso le docce.... noncuranti del fatto che avevano praticamente occupato TUTTE le panche dello spogliatoio con le loro attrezzature da fossa delle marianne senza lasciarmi un centimetro quadro per appoggiare le mie cose o sedermi.
Abbastanza seccato dalla cosa, ho spostato una muta e un paio di pinne e mi sono ricavato un pò di spazio.
Quando questi sono rientrati dalle docce e hanno visto che avevo spostato muta e pinne uno dei due ha dato in escandescenze (!) dicendo che sono attrezzature delicate da migliaia di euro che loro sono dei professionisti e che non mi devo permettere di toccare le loro cose (!!). Io non sono uno che cerca la rissa anzi sono decisamente tranquillo solo che non sono riuscito a trattenere la battuta "scusa ma che ci fanno due sub professionisti in due metri d'acqua?" mamma mia non l'avessi mai detto.. questo ha gonfiato il torace e ha iniziato a spingermi "c***o dici... c***o vuoi.. c***o sfotti... io ti spacco.." mentre l'altro cercava di calmarlo. Io mi sono limitato  a tenerlo a distanza e a dirgli di darsi una calmata, senza reagire, il tipo era piccoletto e aveva almeno una decina d'anni abbondanti più di me e non mi aspettavo una scarica di aggressività del genere.. ci sono rimasto molto male e non sapevo proprio come comportarmi, alla fine ho preso la mia roba e me ne sono adato in una cabina mentre questo continuava a minacciare.
Non so se vi è mai successo niente del genere.. io adesso ho addosso un nervoso tremendo, un diretto in piena faccia se la sarebbe meritato tutto e spero proprio che non mi ricapiti di incontrarlo...  mamma mia che schifo di gente che c'è in giro.

Di palloni gonfiati le piscine sono piene, di gente frustrata che nona spetta altro per sfogarsi, hai fatto bene a non reagire, scenderesti veramente ad un livello che non vale la pena, ecco in un caso di aggressione come questo però esiste un limite che non è quello di passare alle mani ma di denunciare la cosa in direzione immediatamente, alla cassa c'è sempre qualcuno, vedi queste persone fanno i gradassi perchè: sanno che rarissimamente troveranno qualcuno che gli spaccherà la faccia direttamente in piscina, perchè se lo fai o sei peggio di lui oppure sei un ragazzino, a meno che non ti metta le mani addosso chiaramente, non prendono in considerazione di essere denunciati per aggressione ed altro, ecco se avvenisse forse li vedresti diventare molto piccoli!

Ho qualche amica istruttrice di nuoto, ma hanno sempre fatto questa attività come secondo lavoro e sinceramente non si guadagna molto! Pensaci bene che i brevetti costa prenderli, ed anche mantenerli! Dal mio punto di vista e se ti piace nuotare, il gioco non vale la candela.

Secondo me, come certi abiti non sono per tutti, nemmeno gli allenatori lo sono: esistono allenatori bravissimi con atleti evoluti ma che sarebbero incapaci di allenare master, non per incompetenza, ma per disinteresse ad un modesto livello, anche all'allenatore servono stimoli per dare il meglio, poi ci sono quelli onesti e quelli disonesti che pur sapendolo si prendono impegni dei quali non gliene frega niente solo per arrotondare, quindi da un allenatore ci si aspetta onestà prima di tutto e che abbia il rispetto dei limiti di chi alleni a prescindere del loro livello. Il discorso istruttore invece è diverso, da un istruttore ci si aspetta che istruisca, per sapere se uno è un buon istruttore non guardiamo i fenomeni, guardiamo la percentuale dei suoi allievi arrivati ad un buon livello ed in quanto tempo, tenendo conto ovviamente della media in fatto di predisposizione a questo sport. In questo mi pare ed è annoso come problema, che i corsi avanzati tradiscano questa aspettativa, in molte strutture, si fa nuotare tanto, si corregge poco, si spiega poco un concetto fondamentale: senza tecnica finito, di spremere il fisico, il gioco è morto, capito questo penso che molti sceglierebbero di fare tecnica più che pensare a tirare e fare volumi elevati. Da un istruttore ci si aspetta anche non solo che istruisca tecnicamente, ma che soprattutto istruisca dal punto di vista sportivo, nel senso di dare un giusto approccio allo sport a quanti non lo abbiano.

Siamo alle solite, ho letto che c'è un utente che nuota a Novellara, piscina che conosco molto bene e che è un autentico disastro nelle ore di punta: l'anarchia più completa, livelli opposti nelle medesime corsie e gente che usa di tutto e di più senza essere in grado di saperlo usare, nessuno dice niente per il quieto vivere?! Di chi poi non lo so. Risultato che: molti come me se ne sono andati in altre piscine e solo saltuariamente la frequentano. Non è infatti ragionevole dover spiegare/discutere con utenti ignoranti sull'uso delle palette, sulle norme elementari di educazione in corsia, io pago un biglietto nel cui costo è compresa anche la quota per la sorveglianza da parte degli assistenti, io mi devo preoccupare di nuotare non di stare continuamente attento che non mi facciano del male, oppure anche fare del male ad altri per la loro ignoranza sulle norme del nuoto in corsia. Una piscina quando arriva a certi livelli deve fare una scelta: se mantiene uno spazio di nuoto aperto a tutti deve farlo con qualità, perchè nel nuoto libero ci sono tantissimi che non sanno nuotare, ma ci sono anche quelli che si allenano e sanno nuotare, al contrario si può chiudere l'attività al pubblico e fare un club se una piscina è privata, se è comunale deve per forza di cose garantire la qualità delle ore di nuoto aperte a tutti, altrimenti è una vergogna! Poi ci trovi quello che non ti lascia virare, l'altro che in 4 corsia fa tavoletta, quell'altro che gli tocchi i piedi dopo non ti lascia passare  e s'incazza pure, quello che ti parte davanti sapendo che vai più forte, quello che ti dice che vuoi fare il fenomeno perchè fai delfino che è per lui vietatissimo, quello che usa palette che andrebbero bene per King Kong nuotando a braccia aperte, quello che nuota sempre in mezzo, in parole povere troppa ma troppa gente assolutamente incurante ed ignorante di qualsiasi norma di base del nuoto in corsia. Gli strumenti per il potenziamento muscolare servono: quando la tecnica di base è buona, quando c'è una logica e quindi una motivazione per essere utilizzati, altrimenti cosa potenzi ed in che modo se in definitiva non ti stai allenando? Cos'è facciamo mucchio, a qualcosa servirà? Ma per favore! Vanno usati per non più del 25% dell'allenamento, ma ripeto sono cose evolute che senza la supervisione di un allenatore e fatte a caso fanno solo male e basta. Nuotare con palette non è pericoloso per niente se si sa nuotare, non si fa male nessuno e posso farlo anche dieci persone in corsia contemporaneamente, nei corsi si fa e non muore nessuno, il problema sono quelli che si mettono le palette ed invece dovrebbero imparare la tecnica di base, per forza di cose diventano coordinati come una foca ubriaca e si fanno male loro e sono pericolosi per gli altri!

Normalmente io non mi curo di ciò che facciano gli altri, dal punto di vista della qualità ecc... non m'interessa. Ieri però c'è stato un tipo che veramente mi ha fatto pena e nello stesso tempo incavolare: stavo facendo dei 200 misti più 200 stile, ma sciolto proprio, questo era fermo al muretto e quando arrivo per toccare a dorso e ripartire a rana, siccome non si è spostato mi blocca il braccio e pretende delle scuse, adducendo che: bisogni sempre guardare dietro quando si viri a dorso, che fare delfino nel nuoto libero sia vietatissimo, ma con un fare da grande atleta che mi ha fatto pena ed anche inca....ho provato a spiegargli che stesse dicendo autentiche asinate, io a dorso conto le bracciate dopo le bandierine e viro! Perchè non ci deve essere niente dietro, ma figurati quando faccio lavori a dorso e tutte le volte mi devo guardare indietro, divento paralitico, dal torcicollo che ho alla fine ma niente da fare. In definitiva il problema più grosso è sempre lo stesso e non è dato dalle persone è dato dal fatto che chi dovrebbe fare il proprio lavoro, ovvero l'assistente ai bagnanti, di fatto non lo faccia e metta insieme in corsia persone dalle esigenze, capacità e cultura sul nuoto che non abbiano nulla da spartire, scontentando tutti. Lo spazio di virata DEVE essere lasciato libero, il delfino è uno stile come tutti gli altri!, se vai più piano di un altro, lascia passare, non sorpassare se non sei sicuro di farlo entro pochi metri, oppure se vedi che un altro sta arrivando a delfino in senso opposto, perchè se ti spacca la faccia è solo colpa tua! Concordo con chi ce l'abbia con gli scarsoni che vogliono fare i fenomeni ed intralcino apposta chi si alleni, probabilmente è gente frustrata ed un po' invidiosa, ma veramente sono un bel problema! Ripeto, credo che il problema sia proprio una gestione molto approssimativa degli spazi e delle corsie, un bagnino sa perfettamente il livello di una persona dopo 5 minuti che lo vede nuotare, ci vuole poco ad indicargli dove mettersi in corsia, starà bene lui ed anche gli altri e forse qualcuno ogni tanto sarebbe anche da sbattere fuori, così impara l'educazione.

Io credo che nessuno abbia il diritto di giudicare come passa il tempo, o come sfoga la sua passione un amatore in piscina,nè i risultati che consegue!!! il mio messaggio non era in questo senso, era solo una valutazione di ciò che è un allenamento allenante, da un altro che non lo è, o quasi, a mio modestissimo modo di vedere. Sicuramente posso dire una cosa: se fai quell'allenamento da 2500 stile in 47 minuti e tiri per farlo ok! se invece la cosa non t'impegna granchè perchè ormai ti sei abituato al ritmo, non ha un gran beneficio in termini allenanti. In ogni caso fare un "mattone" da 2500 metri a stile o si è ingrado di nuotarlo per le proprie capacità e lo sottolineo che può essere anche a girare 2minuti e30 od a 1minuto e 30 sui 100m non c'entra nulla in senso assoluto, quindi onestamente, od altrimenti è meglio spezzarlo e fare serie più brevi ma più intense. ma ripeto secondo me e con tutto il rispetto di questo mondo! in ogni caso le calorie si bruciano sì!!!! fa bene al fisico sì!!!!!

Penso che Marioaversa abbia fatto discorsi giustissimi, difficile comunque autogestirsi meglio affidarsi ad un allenatore, troppe le variabili e le cose da sapere, si rischia di fare un allenamento convinti di conseguire un certo risultato ed o non allenarsi per niente o poco oppure per obbiettivi totalmente diversi, il faidatè lo sconsiglio vivamente ci metti il doppio del tempo e ti diverti la metà a meno di non essere allenatori ovviamente. Che tu ci metta 50 minuti per fare 2000 metri non significa nulla, secondo me dipende da come si fanno quei 2000 metri, se il lavoro centrale è molto intenso, nell'allenamento hai molte gambe, un riscaldamento adeguato, tempi di recupero da rispettare e lavori su tutti gli stili, e fai lo scarico, ti alleni, se invece parti e ti fai 2000 metri lentamente ma di continuo per 50 minuti, non ti alleni per niente o quasi. Però mi lascio contraddire molto volentieri!, io non sono un allenatore sono solo le mie impressioni sia chiaro! non prenderle come dati.
Ciao

15

(2 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ah adesso ho capito,
Grazie
ciao

Allora ho parlato con il mio allenatore oggi, che mi ha presentato il programma di questa settimana, mi ha detto che siccome la settimana scorsa ho fatto 4 allenamenti molto intensi e sono arrivato al mio punto limite e questo è vero, mi ha ridottoi metri totali da nuotare, però mi ha inserito molto C1, alternato ad A2, perchè mi ha detto che il mio fisico stà reagendo bene ed è arrivato, per un attimo, al "punto
limite". Adesso neccesità di un TEMPO DI COMPENSAZIONE ai nuovi stimoli cosa vuol dire?
Grazie

17

(12 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ah ho capito la stuazione, grazie. Insomma solita Italia
Ciao

18

(12 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ma voglio dire non vi ascolta nessuno? Cioè un conto sono le chiacchiere che posso fare io, o qualche altro praticante che alla fine contano fino ad un certo punto, ma quando i problemi sono sollevati da persone del "mestiere", mi sembra un tirarsi la zappa sui piedi a non ascoltarli, ma a chi giova tutta questa indifferenza mi chiedo? A livelli alti nel nuoto c'è una situazione di menefreghismo così totale? Se è così, tutto il resto dei discorsi si va a far benedire, da quelli sui miglioramenti del settore agonistico, a quelli sulla cultura del nuoto in italia.
Ciao

19

(12 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Concordo!!!, sono fortunato, c'è da dire che lui ha visto che mi impegno e quindi penso sia anche per questo che mi aiuti, oltre al fatto che io sono estremamente onesto con lui, anche quando non mi vede ,se ho un problema non mi vergogno mai e glielo dico sempre, il rapporto di rispetto del suo lavoro e lealtà con un allenatore per me è la base. Il fatto è che poi tutto rientra in uno stesso discorso: Bagnini che fanno i 100 sl in 1' 40" ridicolo!, tanti che dopo il brevetto non si allenano nemmeno più, allenatori che non sanno nuotare nemmeno tutti gli stili, ed alcuni anche che evidentemente hanno abbandonato qualsiasi tipo di esercitazione fisica,  allenatori che pensano a timbrare solo il cartellino in piscina. Pressochè nessun tipo di attività, da parte di molte piscine, alla conoscenza ed alla propaganda del nuoto, tipo lezioni di gruppo open, al di fuori dei corsi. Come si può pensare di migliorare il nuoto in Italia con queste prerogative?

20

(12 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ti ringrazio!
Praticamente sì, perchè l'allenatore degli agonisti molto spesso è in piscina ed un occhio me lo da sempre, da questo punto di vista sono fortunato, infatti non manca mai di coreggermi quando vede dei miei errori.
Ciao

21

(12 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Hai evidenziato un aspetto molto interessante: io ricordo che era bellissimo quando l'istruttore veniva in acqua a farci vedere praticamente e nuotava con noi, perchè fino ad una certa età almeno è un po' il tuo punto di riferimento, il tuo eroe, poi cavolo io ho avuto istruttori che nuotavano veramente e ti mettevano in faccia quale dovrebbe essere il risultato del loro insegnamento, questo ha un grande valore! infatti i bambini sono molto attenti alla coerenza ad alla corrispondenza tra quanto una persona dice e quanto applica nelle sue azioni, per cui se io fossi nella federazione farei proprio quello che suggerisci tu, se non ho capito male: fare grande selezione sì , poi però permettere a queste persone di vivere degnamente e soprattutto riconoscerle a livello economico il loro lavoro e la loro grande preparazione, sarebbe un buon inizio per cambiare qualcosa. Una volta, mi ricordo ebbi un istruttore che aveva la forma fisica di un bottiglione, non so se fosse bravo o meno, ma da vedere e come logica è proprio una brutta cosa! Ecco un 40enne istruttore fuori forma, proprio io lo eliminerei, magari sbaglio, però se a 40 anni uno già fuori forma di sport per me ha capito poco.
Ciao

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(12 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Grazie,
Ma io non la sapevo questa cosa! cioè ma veramente ci sono istruttori che non sanno nuotare a delfino?, Ma è inaccettabile, ma a cosa serve poi perdere tempo a parlare di qualità dell'insegnamento e del nuoto in Italia, se una federazione permette queste cose?
Ma pensa te! incredibile!
ciao

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(12 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Eccomi qui, sono un nuotatore amatore praticante, ed ho avuto il piacere di conoscere e poter beneficiare di molti consigli di Stefano'62 su un'altra piattafoma, trovo che affronti il nuoto dal punto di vista d'allenatore, quale è, con una competenza ed una passione non comuni, quindi sapendo che qui è di casa mi sono iscritto! Ciao Stefano'62! e ciao a tutti. La mia passione sono i misti, la specialità che considero regina del nuoto sono i 400 misti, perchè è un po' il decatlon dell'atetica, devi essere un atleta vero per farlo un superman, sia tecnicamente che fisicamente e la completezza in un atleta è la cosa che mi ha sempre affascinato di più. Stefano sa che ora siccome cerco d'essere sempre coerente con quello che penso, sto da un po' di tempo reinserendo il delfino tra gli stili che nuoto, quanta fatica!, però che emozioni quando si migliora!!! e si riescono a fare cose che prima neanche erano immaginabili, vero? Brutto errore abbandonare uno stile, nei corsi di nuoto però anche quelli avanzati viene fatto eseguire poco, ed insegnato anche poco, forse questo è la causa del fatto che poi molti amatori che non siano stati agonisti, o non abbiano fatto un certo percorso poi lo abbandonino o no? Mi alleno 3 volte alla settimana facendomi preparare gli allenamenti dall'allenatore degli agonisti della mia piscina, cosa che consiglio vivamente! dopo un test per vedere il livello mi ha preparato le schede d'allenamento settimana per settimana, ed i risultati ci sono! vale la pena! piuttosto di andare in piscina e nuotare a sentimento, meglio fare una cosa bene e che faccia migliorare perchè quello veramente da soddisfazione e motiva molto!
ciao