non so se c'entri qualcosa o meno... mi par di aver letto che il tetto massimo annuale sotto i quali nn c'è tassazione è   passato da 7500 a 2000 euro.... la cosa nn ci aiuta di certo sad

gli errori di respirazione sono sempre dietro l'angolo...  ricordo un prof che  ci raccontava di  agonisti fortissimi... che hanno bruciato le tappe e i propri sogni di gloria si son polverizzati per scambi respiratori poco efficienti... o completamente inadeguati...

a tutto c'è un rimedio... per la respirazione prima si corregge e meglio è...  è la prima cosa su cui mettere mano.

puoi avere quanta legna vuoi... e generare un fuoco gigantesco e vigoroso.. ma se comincia a scarseggiare l'ossigeno anche il gran fuoco è destinato a spegnersi wink

guarda che mi hai frainteso... il "basta" voleva intendere, che può bastare la licenza media per conseguire quei corsi... nn vuole intendere altro smile  nn mi hai assolutamente infastidito wink

sisi basta quel titolo

Ovvio che nn ne parlano ... al corso di allievo istruttore si accenna appena appena quello che è l'a1 e l'a2, quindi l'attività aerobica, e il c3, m definito come  forza rapida, sul libro, che sono cose che anche un istruttore di primo livello dovrebbe cominciare grossolanamente a masticare (poichè loro dicono che gli istruttore di primo livello dovrebbero occuparsi solo dell'ambientamento , ma SANNO che è una stronzata poichè nessuna scuola nuoto rispetta i canoni imposti dalla FIN.) Stessa cosa per il secondo livello ora istruttore di base,  quando lo feci, ti dico che i codici di allenamenti appena accennati sul libro, gli fu dedicata più di una lezione, perchè sanno benissimo che devono cominciare a dare più di una infarinatura per chi poi si prepara ad affrontare l'allenatore di primo livello...  per intenderci, a me il prof chiese come allenare gli esordienti B, facendo una struttura di allenamento di una lezione.... cosa che come regola dovrebbe competere a un'allenatore di primo....

Per il libro, ero intenzionato a comprarlo anche io, e ho chiesto anche io un parere a stefano,  mi ha fatto notare l'immagine del delfino, a braccia piegate, che avevo notato anche io,  ora è vero che un libro nn si giudica dalla copertina, ma è anche vero che se già piazzano un delfino simile in copertina qualche dubbio viene.... però nn mi pronuncio sul libro, resto col beneficio del dubbio...

le tavolette vanno bene, ma dipende cosa vuoi farci, se vuoi insegnare la gambata sono pessime, la gambata va insegnata con gli scivolamenti, senza appoggi esterni, l'unico appoggio deve essere l'acqua.... se invece c'è già una discreta gambata e vuoi dare uno stimolo condizionale quindi farli lavorare di più di gambe puoi usarla tranquillamente, se i bambini sono piccoli, preferisco dare loro il pull boy, che altera di meno il galleggiamento e restituisce una posizione più naturale in acqua...  per gli esercizi di equilibrio va benissimo tipo usata come "tavola da surf" o seduti sopra e remando di braccia.... le vie del signore sono infinite tongue

basta.... aggiungo, anche, Purtroppo.

Si non ti fissare particolarmente su queste cose, diciamo che è importante che tu cominci a studiarle  perchè cominci  a capire determinate cose, e soprattutto ti può tornare utile nel caso in cui ti si presenti in vasca  una persona con diabete ad esempio, e deve fare attività mirata per quello, ma ovviamente dai priorità a tutto ciò che concerne la scuola nuoto in se come stai gia facendo wink

ti basta capire che al di la del tempo di recupero ciò che conta è l'intensità dello sforzo, più sforzi,più aumenta il fiatone, la fatica, e le pulsazioni più quel lavoro è anaerobico e si sposta verso le famose  le c dei codici di allenamento... meno è stancante più stai nella parte alta a1 (nuotatina rilassata ed esercitazioni tecniche, e a2 aerobia un pò più intensa) questa è una semplificazione molto semplice giusto per darti un'idea, anche io come te fino a 2/3 anni fa ero in continua ricerca di sapere sempre più cose, mi sembra quasi di rivedermi, alla fine lo sono tutt'ora, nn si smette mai di imparare wink più si sa, e più nn si sa...

in linea di massima per i lavori aerobici si tende a dare recuperi più brevi per distanze più corte recupero meno brevi per distanze più lunghe (proprio per il discorso della creatin fosfato che ti dicevo prima)  sempre nel tetto dei 30 secondi.

C3 è una cosa che puoi proporre quando c'è un minimo di esecuzione globale grezza eseguita discretamente, poichè stimola la coordinazione in velocità e sviluppa nuovi equilibri, e soprattutto fa sviluppare il ritmo  e continuità di bracciata, ovviamente sempre frazioni brevissime, anche meno di 12 metri....

se nn si trovano fai ripartire il primo di una squadra 2 volte... in un modo si fa smile

per l'altro esercizio puoi farlo a 3 se son dispari, basta che siano abbastanza abili altrimenti succede il pandemonio sott'acqua... lol

la staffetta parte uno da un lato l'altro dall'altro, quindi 2 a destra e 2 a sinistra dove non c'è il blocco di partenza puoi farli partire da sotto....

Nonostante le linee guide della fin danno ampi margini di volume anche per gli esordienti,  io lavoro tantissimo sulla tecnica su frazioni di 25 metri e mezza vasca.... dato che sono cmq ancora abbasatnza piccoli le frazioni di resistenza aerobica le articolo sui 50 metri per ora, o serie da 25 con meno recupero ancora chiedendo sempre che nuotino bene, per ora mi interessa quello.....

la resistenza aerobica la puoi fare con qualsiasi ripetuta o frazione, basta tenere in considerazione che più la ripetuta è lunga e il riposo corto meno è il contributo del CP (CREATIN FOSFATO) più la ripetuta è corta e il riposo alto e quindi maggiore è il ristoro (che nn dovrebbe mai superare i 30 secondi in linea di massima) più il contributo di cp è alto... in modo molto grossolano devi giocare in questo modo per gestire i recuperi e le ripetute.

con gli agonisti ne ho fatta giusto una l'altro giorno.... eravamo io e una mia collega esordienti b ed a insieme, 22 bambini... e avevamo 2 corsie...... dove sta scritto che la dobbiamo fare per forza da 4 ??? tongue

2 squadre da 11, e l'abbiamo trasformata in un 11x25 ahahah  quindi se hai una sola corsia, puoi fare o una 12 x 25 ... oppure volendo puoi creare 3 staffette da 4 e farle gareggiare tra loro solo tramite cronometro, prendi il tempo quindi... 

per la distanza direi di restare sui 25 metri....

no, sono categorie degli agonisti... in base agli anni di nascita, divisi in primo e secondo anno b e primo e secondo anno A poi si sale ancora...

il discorso è che spesso i medici nn sanno manco loro che pesci prndere, e vanno per tentativi...  in corsia ho avuto un giovane chirurgo molto rinomato nella mia zona... persona molto umile e gentile, che con piccoli problemi di schiena aprendo proprio questo discorso, nn ha fatto altro che confermarmi proprio questa mia ipotesi....

Il nuoto viene dato perchè alla fine in testa loro, male nn fa.. ovviamente nn è degno di studi approfonditi wink basta fare dorso. ahaha

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(68 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Son dell'idea che gli estremi nn vadano mai bene, per delfinizzazione forzata si intende la metodica tramite cui si vuole insegnare il delfino a partire dalla delfinizzazione... e secondo me quello è l'unico vero caso in cui la delfinizzazione è sbagliata... in altri contesti, dove è utilizzata per arricchire il bagaglio motorio è invece una grossa risorsa, addirittura indispensabile per alcuni bambini, alcuni si sbloccano letteralmente appena cominciano ad eseguirla, e in accoppiata con gli esercizi solo braccia a delfino, può rendere l'apprendimento di quest'ultimo molto più fluido e rapido.

Che potrebbe essere un'ottima occasione per migliorare la gambata in tutti gli stili....

Se nn puoi muovere le braccia puoi fare solo quello.... magari procurati un paio di pinne in modo che tu possa alternarle... ovviamente ascolta l'ortopedico e braccia assolutamente ferme..

Ne ho  sperimentato per la prima volta, uno proprio ieri.... esordienti B  a fine turno gli ultimi 10 minuti ritaglio spesso uno spazio dedicato al gioco-apprendimento.

Facevo usare loro le pinne...   e facendoli partire a coppia, uno dal lato sx della corsia uno dal lato dx della corsia, dovevano  gareggiare e arrivare per primi a centro vasca e poi proseguire piano...

Nulla di che, però ho inserito la variante dicevo loro che avevano libertà di scelta, fare tutto il tratto subacqueo in apena con la gambata delfino braccia affusolate come missili, oppure dopo un breve tratto di apnea di continuare a stile in superficie... quindi la duplice funzione oltre a farli andare forte per quei 12 metri, li portavo a farli riflettere su quale fosse la strategia più adeguata per arrivare prima di la, e dato che le coppie erano ben equilibrate,  la cosa era abbastanza stimolante.

Il risultato è stato che molti di loro che disdegnano le subacquee ne hanno capito l'importanza, perchè andavano molto veloci da sotto più diq uanto facessero sopra in questo ovviamente le pinne aiutavano parecchio. Da riproporre senza pinne accorciando la distanza.


Sempre con le pinne, battuta di gambe verticale (Stile o delfino) la difficolta stava nel fatto che dovevano batterle tenendo per 5 secondi le braccia alzate sopra la testa ed afferrara la palla che gli lanciavo da 5 metri di distanza...  finalità = stimolo condizionale e coordinativo (chi pedala non riesce manco per sogno a farlo) ovviamente da riproporre senza pinne.

Esatto cirone, l'ipotesi è quella corretta, anche se spesso non basta, aumentare la muscolatura è come aumentare la resistenza di quella specie di busto naturale che ci tiene diritti, ma questo può essere utile per gli atteggiamenti scoliotici che praticamente il 70% di noi ha e che vengonoe  vanno via senza particolari problemi (da qui la leggenda del nuoto come attività curativa per la scoliosi) per altri casi dove la l'atteggiamento è destinato a diventare scoliosi con o senza nuoto, si deve agire diversamente... io stesso ho cominciato a praticare nuoto poichè avevo una atteggiamento scoliotico, poi risolto, il medico ricordo diceva  sempre che il tono muscolare era in aumento e che l'atteggiamento era stabile, (ora scomparso del tutto) io ero magrissimo e crescevo molto rapidamente in altezza quindi il rischio c'era.  Ovviamente in altri casinn basta e nn può essere la panacea ....

per tabs questo nn si piò sapere, dipende, inlena generale l'attività fisica genera il rilascio di endorfine quindi si tende anche ad essere più felici e positivi... inoltre il sollievo è immediato per quelle persone che stanno molto sedute e alzate per periodo prolungati .. inq uei 40 minuti che le vertebre e articolazioni ritornano a fiatare, bhe se nn è sollievo questo smile

la cosa ironica di questi medici, tuttologi, è che magari consigliano il dorso, questa persona va a fare dorso ed è il classico tipo che invece di fare dorso cammina disegnando una s con il corpo, nella loro testa meglio quello che magari uno stile libero o una raba eseguita BENE. bha.

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(260 risposte, pubblicate in Dorso)

ci sonogià dei thread a riguardo.. che sia dorso o delfino o stile o rana cambia poco o niente, le qualità metaboliche da allenare son sempre le stesse... quindi forza esplosiva, resistenza alla forza, e sicuramente un buon dato di soglia che è componente anche se in minima parte....

questo per riassumere e sintetizzare, basta che cerchi i codici di allenamento sul forum e potrai farti un'idea molto grossolana di cosa stiamo parlando, in pratica allenare tantissimo il c1/c2/c3/ ed essere asfaltato quando basta a livello aerobico.

Se fai master credo ti servano a poco questi consigli, avrai un allenatore che spero faccia gia queste cose, inserite in una programmazione (per quanto sia possibile parlare di programmazione per i master, ma per grandi linee ci può stare)

se intendevi dire come gestire un 100 è un pò difficile, sioprattutto poichè e la prima esperienza e nulla può esserti utile quanto fare esperienza e renderti conto da solo, su che ritmo gestire la gara, il consiglio pratico è semplice, se fai 40 come record sui 50, non puoi di certo passare a 40, ma passare leggermente più alto, in media per i master ci sta anche passare 2 secondi più alto quindi magari 42/43... questo poi è soggettivo e dipende da atleta ad atleta..  prova e ci farai sapere wink la prossima volta che si avranno più dati a disposizione srà possibile darti un consiglio migliore smile

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(32 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Effetto DOMS....  microlesioni del tessumo muscolare, generano un processo infiammatorio che porta la riparazione e ricostruzione  delle miofibrille muscolari anche in numero superiore a quello di partenza se lo stimolo è adeguato, generando l'adattamento... in poche parole il muscolo che si gonfia... l'ipertrofia.

L'acido lattico come ti è stato suggerito nn centra nulla...   il fatto che in palestra ti succedeva all'inizio e poi non ti succedeva più è molto semplice.

Ti alleni, stressi il muscolo, il muscolo ti fa male (effetto doms)  si adatta  (ipertrofia) ed è capace di sostenere lo stesso carico senza andare in crisi.. = situazione stazionaria (effetto doms non presente come le prime volte) il muscolo non cresce ne decresce  in pratica stai perdendo quasi tempo.

in piscina avviene la stessa cosa in modi diversi, il fatto che ti faccia male per un periodo di tempo più prolungato è semplicemente perchè da un punto di vista coordinativo nn è come alzare il peso in palestra... ma è qualcosa di decisamente più difficile da un punto di vista tecnico, e ogni volta che cerchi di impare qualcosa, e fai qualche esercizio nuovo vai a stimolare continuamente sezioni muscolari diverse anche per lo stesso esercizio, evolvendosi la tecnica si va a modificare il contributo dei singoli muscoli,  e quindi fondamentalmente i dolori possono prolungarsi decisamente per tempi più lunghi... il che nn è un male se si sta lavorando bene smile

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(12 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

stefano '62 ha scritto:

Che è esattamente quello che scrivo su questo forum oramai da parecchi anni....

verissimo smile  stefano, mi son permesso di ricalcare il concetto, per cercare di tenerlo sempre ben impresso nelle pagine di questo ottimo forum, dove si vuole cercare sempre di dare sostanza al nuoto e non solo forma,  per quella ci sono milioni di manualetti  in giro e in rete.... alla fine è ciò che lascia intendere la federazione quando si lascia spazio agli allenatori e istruttori entro certi range di variare il più possibile...

ti hanno detto che cura pure dalla scoliosi secondo me.....

pensare che sta gente ha una laurea in medicina...

La risposta è dipende... dipende sempre da ciò che hai, e il motivo per cui viene prescritto di fare nuoto, che può essere utile in tantissimi casi e inutile o dannoso in altri... come il trattamento di alcuni tipi di atteggiamento scoliotico...

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(12 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Io resto dell'idea che determinate nuotate non si ottengono... e non si devono pretendere a ogni costo...  guardare video che possono illustrare visivamente la tecnica di nuotata è un bene da un lato e dall'altro può portare a cercare QUEL MODELLO DI NUOTATA a  chi magari per caratteristiche sue antropometriche non può raggiungere o meglio, può raggiungere con altri modelli tecnici che più gli si addicono....

Cioè intendo dire, che fa se il gomito nn è a x gradi?? che la mano entra un pò diritta invece che ruotata internamente di 45 gradi??? il nuoto è ritmo, armonia... anche se ci sono dei paletti tecnici per definire una tecnica più o meno efficace si ha un enorme ventaglio di possibilità di variare e impare a nuotare lo stesso bene.

Io sinceramente per una persona della scuola nuoto, un agonista e un master... o quel che sia... durante il recupero del braccio, non chiedo il gomito alto,(tranne a chi magari ha le potenzialità per poterlo fare o magari durante esertcitazioni tecniche) quella è l'ultima cosa poiché se ci sono dei requisiti sarà facile ottenere... chiedo che il recupero sia un recupero.. nel vero senso della parola di recupero di energie e non che per tenere il gomito alto si deve spezzare la spalla e faticare il triplo di quanto faticherebbe con un recupero sciolto come dovrebbe essere. 

Son dell'idea che nn si debba mai ricercare la perfezione della tecnica poichè non esiste semplicemente, ci sono dei modelli biomeccanici perfetti... che sarebbero tali se fossimo delle macchine, e non degli umani con 1 miliardo di variabili in gioco...

la tecnica giusta è quella efficace ed efficiente al tempo stesso e sicuramente non lo dico io ma basta guardare i professionisti, nuotano tutti in modo diverso... e pur chi più chi meno sono le punte di diamante di ogni nazione.... non complicatevi la vita a guardare gli angoli ma piuttosto di badare al sodo, della nuotata ... il cuore... poi il resto vien da se...

Ultimamente mi son fatto filmare... riesco a nuotare a gomito alto tranquillamente come fanno tutti i micheal phelps di quei video li... il punto è che non è la mia nuotata, cioè devo farlo in modo robotico e intenzionale, è un tipo di nuotata che porta a stancarmi ed è meno efficiente (PER ME ovviamente).... si discosta dalla mia vera tecnica di nuotata, con recupero più basso e braccio più disteso.... ciò che conta è sempre la sostanza...

questo non significa che gli errori sono ammessi... gli errori ... quelli veri sono sempre tali e vanno corretti...

72

(79 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Scrivo anche io in quest thread, ho comprato un costume da gara della HEAD il liquid fire, quello con le fiamme ai lati per intenderci....  quasi 8 anni che gareggio ne master ma ho sempre usato semplici costumi, questa volta dato anche il prezzo buono mi son fatto passare lo sfizio.

L'ho provato domenica scorsa in vasca lunga, 200 rana e 50 stile....  dato che era talmente stretto che mi stracciava letteralmente i peli ( preso taglia 44 e son magrissimo )  mi son dovuto anche cerettare sad al di la di tutto devo dire che per me che nn l'ho mai provato è qualcosa di assurdo, nn credo sia semplicemente l'effetto placebo... descrivendovi brevemente la cosa,  sono abituato a fare i 50 massimo i 100, sono davvero molto scarso nel resistere alla velocità, e anche per mancanza di allenamento preferisco fare gare corte, più semplici da preparare in breve tempo...

nei 200 rana che non nuotavo da 5 anni, ho notato da subito l'assetto in acqua leggermente diverso, il sostegno muscolare è evidente, considerando che già in un 100 rana in virata tendo a morire specialmente in corta, in questo caso, non ho cannato nessuna delle 3 virate, anzi mi son subito reso conto dell'enorme vantaggio in subacquea sfruttandole al massimo, la sensazione di scivolare era veramente esagerata. Son morto sui 175 metri circa, contrariamente a quanto mi succede di solito, sui 150 già scoppio, e chiuso in 3"06 che per me è un piccolo record inaspettato... pensavo di girare sui 3 e 15 e invece.....

sui 50 stile ho migliorato di 3 decimi netto il  mio migliore in lunga 28"03 contro i 28"33... Qui lo sentivo meno, sarà anche per la stanchezza accumulata durante le numerose ore di attesa....e per la distanza di gara che è uno sparo....

ora sicuramente avrà contribuito l'effetto placebo, ma una cosa è certa in subacquea si fa sentire parecchio...   se qualcuno era indeciso a riguardo, io lo posso solo che consigliare, considerando anche il prezzo relativamente contenuto....

il risultato è stato beccarmi 2 ori, i 200 relativamente poco competitivi, solitamente c'è gente molto più brava, sul 50 ce l'ho fatta di 1 centesimo di secondo 28 e 03 contro 28 e 04 ... glia altri tutti a 1 decimo circa di distacco eravamo una quarantina...

questo deve far riflettere un attimo,  diciamo che io che mi piazzo sempre tra i primi 4... ero l'unico che non avevo mai utilizzato fino a quel momento il costumone ... perdendo spessissimo il primo posto o il secondo per manciate di centesimi, questa volta è successo il contrario... ci sta è il nuoto...

per quanto effetto placebo, a me ha aiutato.... e in quel centesimo c'è sicuramente anche il suo zampino.... questo deve far riflettere...nonostante tutto mi associo proprio a ciò che dice stefano... secondo me si deve ritornare agli slip.... punto.....

appunto...

fsol ha scritto:

"Si ma è parzialmente vero, nel senso che se metti un pezzo di piombo in acqua questo affonda"

non è parzialmente vero: è vero, è un assioma fondamentale big_smile
Ovviamente il piombo ha un peso specifico più alto dell'acqua, ben 11 volte: ne consegue che un pezzo di piombo che sulla terra pesa 11 Kg in acqua pesa 10.
Ma la spinta la riceve anche lui, e identica a quella che riceverebbe un pezzo di legno o polistirolo di pari volume! (completamente immersi)

per parzialmente vero mi riferisco all'uso improprio che si fa nel dire assenza di gravità in acqua... assenza di gravità significa altro, dove galleggia sia un pezzo di piombo che una piuma nello stesso modo....

se uno dice in acqua non c'è gravità è come dire, nello spazio non c'è gravità... non sono esattamente la stessa cosa...

facevo appunto l'esempio del pezzo di piombo dicendoc he la spinta appunto la riceve anch'esso.... per intendere esattamente quel concetto, se fosse vera l'assenza di gravità galleggerebbe esattamente come galleggiamo noi...  ^^

ovviamente il fatto che il pezzo di piombo affondi, non fa altro che affermare in cosa consista la spinta di Archimede... e dimostrare che in acqua in realtà la gravità c'è...... ma  per alcuni corpi è come se non ci fosse...  manco a farlo apposta il nostro... che culo è??? ahahah

allievo ha scritto:

ciao marina, ho visto il video anchio e riguardo alla respirazione  mi sembra di aver notato che e' inserita nella fase di rollio e nella fase di spinta della passata, per cui grossi errori non mi sembra c'e ne siano , quantomeno riguardo al momento in cui e' inserita la respirazione...ora,  a me sembra cosi' ma vista la mia esperienza che e' molto vicina allo 0 eh eh eh big_smile  ti chiedo lumi e spiegazioni sulla mia valutazione e per cortsia anche  su cosa intenti per "respirazione anticipata"
ti ringrazio come sempre smile

marina ha scritto:

Grazie per il video!
Allora:respirazione anticipata,gambe piegate che fanno da paracadute,hai una nuotata praticamente alternata e respiri anticipatamente.Prima di rivedere la tecnica,fai un bel po' di steching che ti aiuta!

la respirazione infatti va grosso modo bene, in realtà non è anticipata ma è l'esatto opposto, è ritardata, ritardata rispetto all'ingresso del braccio e alla fase di spinta.

Stando  all'interno della scuola nuoto la rotazione della testa comincia non appena il braccio opposto si infila in acqua, oppure semplicemente quando l'altro sta spingendo (qualcuno dice tra trazione e spinta, ma questo è da vedere a inizio trazione può essere problematico) in questo caso entra c'è un istante.. è davvero un istante di pausa e poi slegato dalla dinamica della nuotata avviene la respirazione, secondo me è uno degli aspetti più importanti e che contribuisce a dare poco armonia alla nuotata.


Ovviamente per correggerlo invece di star li a pensare alle millemila cose da correggere bisogna andare per gradi e priorità con esercitazioni tecnico-coordinative e correggere il tutto piano piano con pazienza, acquisendo nuovi equilibri, nuotare bene diventerà più semplice.

Ovviamente ci vuole un istruttore, qui possiamo darti dei consigli che per quanto possano essere utili c'è bisogno di applicarli e per applicandoli qualcuno che osservi attentamente.

Non a casa ti ho scritto nel msg precedente su quali esercizi concentrarsi principalmente... poi va da se che altre strade che puntino a migliorare determinati aspetti sono ovviamente tutte buone se eseguite con un certo criterio ...