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(8 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Secondo me invece vi fate troppe seghe mentali.

E' giusto avere passione e metterci impegno, pero' noi nuotatori master dobbiamo fare i conti con un sacco di altri fattori, sicuramente il lavoro, per molti la famiglia, la casa...
Non si puo' pretendere di dare sempre il 100%, puo' capitare di dormire male per stress, puo' capitare di strafogarci di focaccia a merenda, possiamo essere messi sotto pressione dal lavoro...e questo puo' voler dire che un mercoledi' il nostro allenamento e' perfetto, e quello successivo "vai avanti tu, che ti faccio da tappo".
Secondo me e' perfettamente normale, non siamo agonisti, non siamo professionisti, non siamo macchine.
L'importante e' essere costanti e andare avanti.
Tanto l'ansia comunque non serve a nulla.

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(1,091 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Si si infatti, avevo intuito wink

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(1,091 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Dave ti alleni in una piscina di Genova?
Perche' la scheda mi sembra familiare...
:-)

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(7 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Molto interessante quanto scritto, io in mare ho pochissima esperienza, gia' l'anno scorso mi ero "spaventato" per il fatto di trovarmi in situazioni con l'onda a favore e la corrente contro (e viceversa tornando), poi parlando con gente che nuota in mare mi hanno detto che e' relativamente comune in prossimita' di capi (dove effettivamente mi trovavo).
Invece sono assolutamente a mio agio nel mare grosso, dato che mio padre mi ci ha "portato" sin da piccolo, suscitando l'ira di bagnini ed utenza.
A proposito Stefano, tu che sei bagnino, ma se uno non fa il bagno con la mareggiata (ignorando il divieto), come impara?

Sulle meduse ho la stessa percezione di Stefano, dei lievi bruciori sulla pelle che se ne vanno in poco tempo.
Questo mi sara' capitato decine di volte.
Di solito se in mare ci sono parecchie meduse "sento" qualcosa nell'acqua, ed infatti di li a poco inizio a vederle qua e la'.
Pero' mi e' capitato a volte di sentirmi proprio "strinato" da come una sorta di scarica elettrica...a cui si accompagna DOPO il bruciore tipico, erano meduse?
Purtroppo data l'acqua torbida non ho mai potuto verificare.

Aggiungo solo una cosa, da A2-B1-C1 (ho tralasciato il B2 che non credo hai negli allenamenti del sito) aumenta l'intensita' e aumentano i recuperi.

Ti faccio un esempio su come potrebbero essere i miei ritmi (tanto per avere un'idea, non c'e' nulla di oggettivo...)
A2: 15x100 a 1'35'' (da girare in 1:27'')
B1: 12x100 a 1'40'' (da girare in 1:20'')
C1: 8x50 a 1'30'' massimali (vai inevitabilmente ad aumentare i tempi con le ripetizioni)

Una cosa importante, mentre gli allenamenti di A2, B1 (ed eventualmente B2) dovresti cercare di tenere un ritmo costante per tutto il lavoro, nel C1 e nel C2 devi sparare sempre al massimo, con un inevitabile calo.

Vorrei farti una precisazione sui tempi di recupero delle ripetizioni, sottolineo che sono un praticante master e non un allenatore.
Il mio consiglio, per i lavori di A2 e B1, e' quello di convertire il riposo fisso in ripartenza fissa.
Gli allenamenti del sito sono a riposo fisso generalmente perche' possono essere calati su una vasta gamma di nuotatori, mentre la ripartenza fissa deve essere tarata sulle capacita' e l'allenamento di ciascuno. Pero' la ripartenza fissa ti da' indicazioni migliori sul tuo progresso e ti sprona a lavorare meglio.

Ad esempio se il lavoro ti dice:
12x50, 10'' tra uno scatto e l'altro tu convertilo in:
12x50 a 55'', sapendo che dovrai girare il singolo 50 attorno ai 45''.
Naturalmente se per te e' un ritmo troppo pesante alzi a 1' e giri in 50'', insomma ti devi cercare tu il ritmo che ti faccia lavorare bene.

Chiaramente da soli si fa quello che si puo', le giuste ripartenze e i giusti tempi per le varie distanze e i vari lavori te li puo' dare solo un allenatore, pero' credimi, iniziare a lavorare con l'orologione dara' i suoi frutti.

Per i lavori in C1 ci sta invece il riposo fisso.

Per scatto si intende "ripetizione" se il ritmo da tenere e' alto.

8 x 25, due scatti per stile significa
2 ripetizioni a delfino, 2 a dorso, 2 a rana, 2 a stile libero.

20 x 25 a (non "in" suppongo) 40'' significa che devi fare 20 ripetizioni da 25 metri in cui il tempo complessivo di nuotato e riposo per ciascuna ripetizione deve essere di 40''.
In pratica guardando l'orologione della piscina devi ripartire a 0, 40, 20, 0 e cosi' via per 20 volte.

In generale le ripetizioni possono essere a ripartenza fissa (come appena spiegato) o a riposo fisso.

Progressione interna significa che la singola ripetizione va fatta partendo molto piano ed arrivando molto forte progredendo costantemente.

Progressione esterna o progressione 1 a n significa invece che ciascuna ripetizione deve essere fatta sempre in crescendo dalla prima (molto piano) alla n-esima (a stecca).
Ad esempio 8x25 progressione 1-4 significa:
La prima piano
La seconda media
La terza forte
La quarta a stecca.
E di nuovo si ripete dalla quinta (piano) all'ottava (di nuovo a stecca).

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(36 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

stefano '62 ha scritto:
Paolo82 ha scritto:

Phelps ha dalla sua gli 8 ori di Pechino, che e' stato un risultato straordinario.
Capisco il punto di vista di Stefano sui costumoni, anche per me quella e' stata una pagina buia della storia del nuoto, ma 8 ori sono sempre 8 ori.

I costumoni erano doping tecnologico che modificava le prestazioni in modo diverso per ogni persona riducendo il gap tecnico tra quelli bravi e quelli "scarsi"di tecnica,regalando a questi ultimi la capacità di mantenere con poco sforzo la buona postura che quelli bravi già avevano di loro,spostando l'ago sulla mera prestanza fisica.
Quindi li avevano tutti ma cambiavano i valori in campo.
Provate a pensare al fatto che li hanno aboliti nonostante tutti i soldi in ballo,comprese le sponsorizzazioni che rendevano possibili in tutto il corpo,e avrete la misura del danno che hanno fatto,peggio del doping chimico.

Il vero valore di phelps (che comunque non era poco) si è visto a Londra quando glielo hanno tolto,non a Pechino.

I sette ori di Spitz con costumino contro altri costumini furono ben altra cosa.

Ma infatti questo tuo discorso lo comprendo benissimo, io stavo solo portando argomenti a "favore" dei media, il motivo per cui viene considerato il migliore di sempre sono gli 8 ori di Pechino, il discorso costumoni prevede un approfondimento che e' gia' troppo per la maggior parte di stampa, tv, ecc...magari qualche giornalista isolato avra' tirato fuori l'argomento, ma sara' stato sommerso dal rumore collettivo.
Il discorso invece e' molto piu' semplice: "qualcuno ha mai vinto otto ori in un olimpiade?", risposta "no", ne segue che "Phelps e' il migliore di sempre".

Invece non capisco il discorso dei 100 stile, inteso proprio come gara regina...voglio dire vinco i 400 misti, i 200 delfino, che me ne faccio dei 100 stile...
I 100 stile ormai e' una gara appannaggio dei velocisti, gente con un fisico di un certo tipo, per me il nuotatore "vero" e' proprio il 200ista, anche dal punto di vista metabolico Stefano sosteneva un impegno molto diverso tra le due distanze. Se poi ci mettiamo anche il discorso dei misti, ecco un Lochte mi pare un nuotatore molto piu' completo di un Cesar Cielo, con buona pace della "gara regina".

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(36 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Phelps ha dalla sua gli 8 ori di Pechino, che e' stato un risultato straordinario.
Capisco il punto di vista di Stefano sui costumoni, anche per me quella e' stata una pagina buia della storia del nuoto, ma 8 ori sono sempre 8 ori.

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Io sono un master da 770 punti (1' 05'' sui 100 stile) e sono sicuro di non fare 17 secondi in subacquea.
Adesso sono fermo per infortunio, ma appena mi rimetto in sesto mi faccio cronometrare.

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Al di là dei giudizi di merito, 20 secondi, considerata la spinta, significa essere sotto il metro al secondo, e quindi secondo la regola aurea di Stefano, essere produttivi in subaquea!

16-17 secondi è ottimo Dolphin, ma col tuffo o con spinta?

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Tra chi vira a "ore 12" c'e' anche un certo Ryan Lochte, pero' ripeto, secondo me e' piu' difficile impostare poi la subaquea, lui e' il numero 1 al mondo in questo e se lo puo' permettere, anzi magari potrebbe fare anche un altro avvitamentom cosi', per sfregio...
https://www.youtube.com/watch?v=V4Evm1rYDZc

in realta' il piede destro e' a ore 12, il sinistro e' a ore 11, vabbe', nessuno e' perfetto...  smile

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Si esatto, poi puoi fare una prima frustata a delfino quando sei sul fianco (io faccio cosi') oppure girarti completamente prima di frustare.
Esempi di virata a "ore 10":
http://www.nuotomania.it/images/tecniche/Virata_stile.gif
http://www.nuotomania.it/images/tecniche/virata_crawl_2.gif

La virata a ore 12 e' tecnicamente valida e usata da alcuni "big", pero' secondo me richiede una tecnica di subaquea migliore perche' ti spingi sul dorso e devi avvitarti di 180 gradi mentre pinneggi, inoltre ha senso se esci molto al di la' delle bandierine, almeno questa e' la mia percezione.
L'errore e' invece quello di girarsi completamente "a pancia sotto" PRIMA di spingere coi piedi, escluso questo c'e' un ventaglio di possibilita' valide.

Secondo me Counsilmann intendeva che se tu chiedi a un nuotatore di allungarsi questo qua cerca di "lanciare" la mano piu' avanti che puo', con la conseguenza che la nuotata' perde in fluidita', in continuita' ed in coordinazione, insomma, un disastro.

L'allungamento deriva invece dalla rotazione delle spalle che innesca il rollio, ed il massimo allungamento si ha quando la mano ha gia' rotto la superficie dell'acqua, il busto si sta inclinando e ti ritrovi mezzo su un fianco. Secondo me la chiave sta qua, e mi pare che tu abbia chiaro questo concetto.

Ora come tutti gli aspetti tecnici, quantificare e' difficile, "quanto mi devo inclinare", "quanto devo ruotare".
Se le spalle ruotano correttamente (ossia la bracciata parte dalla spalla, non stai buttando la mano avanti...), l'inclinazione viene naturale, certamente fino ad un certo grado la si puo' accentuare (perdendo in frequenza quello che guadagni in ampiezza), stando attenti a non incappare nell'errore di pregiudicare la continuita' della bracciata o di trasferire il rollio sotto gli addominali (nel crawl le anche rimangono "dritte", e' nel dorso che "accompagnano" il rollio del busto).

Se tu dici che hai le spalle bloccate, probabilmente devi lavorare su quello, ed eseguire in maniera consapevole finche' non ti verra' naturale.

Puoi fare degli esercizi sul tema, Stefano consigliava quello dello "stile pollo", ossia nuotare con le mani sulle spalle, li' devi per forza concentrarti sulla rotazione delle spalle...

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Io viro intenzionalmente cosi' quando mi accorgo di essere arrivato troppo vicino al muro e cerco pateticamente di rimediare.
E' comunque sbagliato.

Il numero di bracciate sicuramente, ovviamente non devi barare facendo pause di scivolamento, e tieni presente che cambia inevitabilmente al variare dell'andatura, piu' vai forte, piu' aumentano.

Il numero di gambate non c'entra, c'e' chi ha naturalmente la battuta a 6 per ciclo (come il sottoscritto), chi a 4.
La battuta a 2 per ciclo solitamente non viene naturale, ed e' uno stile proprio dei mezzofondisti.
Quando sprinti il numero di battute diventa >6

Sarebbe una bella cosa impararli tutti ed usarle a piacimento, in realta' e' piu' una cosa per nuotatori evoluti.
Usare TROPPO le gambe puo' essere considerato sbagliato, specie se si vogliono nuotare distanze lunghe.

Invece un buon parametro per misurare l'efficienza della gambata e' quello che Stefano insegna ed e' molto semplice, fai gambe stile senza tavoletta con la testa appena fuori dall'acqua, riesci a farlo senza affondare, annaspare, bere ?
Bene, con la gambata sei gia' a buon punto...

In generale i parametri sono piu' qualitativi che quantitativi, e spesso misurabili meglio da un'occhio esterno.
Di altre cose ti puoi rendere conto tu...ad esempio nello stile alternato braccia in avanti io facevo molta piu' fatica se respiravo a sx piuttosto che a dx, differenza che sto pian pianino appianando...
Il nuoto e' questione di sensibilita', equilibri...

Altri parametri quantitativi...beh l'uscita dalla virata...ti rendi subito conto come esci rispetto alle bandierine.

Ci sono poi parametri molto sofisticati, come la distanza che il corpo percorre in avanti rispetto all'entrata e all'uscita di una bracciata, in pratica se la mano esce nello stesso punto in cui e' entrata sei il ....... del nuoto, perche' e' come se ti fossi tirato ed avessi spinto un appiglio/appoggio SOLIDO...pero' sono cose che si misurano a nuotatori molto evoluti.

Spero almeno di averti dato qualche spunto.

42

(36 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Molto interessante Stefano.

Che poi, come dice Dolpin Kick, a noi ste cose non ci tangono, io mangio le barrette di Ovomaltina perche' sono dolci :-)

43

(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Si teoricamente il numero di bracciate deve essere minore.
Il fatto e' che dopo un po' subentra la stanchezza e si inizia a nuotare male, non si spinge sino in fondo...le braccia iniziano a muoversi male...le spalle affondano...ecc...
Il consiglio che posso darti e' di frazionare un po' il lavoro, per cercare di mantenere una certa "brillantezza", e solo in un secondo momento farseli "tutti di fila".

Pian pianino vedrai che riuscirai a mantenere un'azione decente sempre piu' a lungo.

44

(6 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Qua trovi il programma delle gare:
http://www.federnuoto.it/discipline/master/circuito-supermaster.html

In piscina si parla di mezzofondo, le gare sono gli 800 e i 1500.
Purtroppo sono gare che, per ragioni organizzative (portano via tanto tempo), vengono effettuate di rado nei trofei, e quando ci sono sono a numero chiuso e bisogna prenotarsi con largo anticipo.

Ci sono senz'altro ai regionali (che pero' ormai sono passati) e nei meeting piu' importanti.

Poi quando inizia l'estate ci sono le gare in mare, molti "migli" sono aperti anche agli amatori. Ti parlo della Liguria, altrove non so.

45

(6 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Il regolamento e' lo stesso della FINA, con qualche eccezione:
1) E' consentito il dorso doppio
2) E' consentita la gambata a rana nelle gare a farfalla
3) E' consentito partire dal basso invece che dal blocco.

A stile libero non c'e' regola per la virata, essendo appunto lo stile "libero".
A rana bisogna toccare contemporaneamente senno' sei squalificato, idem farfalla.
A dorso non so, credo sia consentito virare toccando con la mano.

La cosa che non so pero' e' quanto costa la tessera annua (io penserei a iscrivermi il prossimo settembre) e se uno puo' farlo a titolo privato senza nessuna societa'.
L'iscrizione ad una manifestazione costa 10 euro e puoi partecipare a due gare (ad esempio 50 rana e 100 stile).
Serve sicuramente un certificato di idoneita' agonistica per il nuoto.

Se non puoi farlo a titolo privato, devi iscriverti ad una squadra presso una societa' che ti offrira' un pacchetto di allenamenti, gare, ecc...

Il video che ha linkato Dolphin Kick e' molto interessante.

Io sono di natura un "Hip Driven", al 100%, infatti quando facciamo gli esercizi di massima frequenza/massima ampiezza, quando sono in massima frequenza devo dire al mio corpo "gira le spalle, gira le spalle", senno' succede che batto le gambe fortissimo, ma la bracciata rimane tranquilla.
Ludovico, credo che semplici esercizi come max ampiezza, max frequenza siano molto importanti per incamerare questi stili di nuotata, poi a seconda del momento ti scegli tu quello che ti serve e te lo perfezioni...

47

(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Eh, anch'io nuotavo con le braccia che passano belle esterne, e' piu' facile equilibrarsi e fai meno fatica....(e vai meno, ovviamente).
Torno a passare molto largo quando "sono alla frutta...", ma lo faccio con consapevolezza.
Non credo ci sia una ricetta, devi fare tanta pratica, e non e' facile, perche' passare piu' sotto la pancia ti va a sconvolgere i timing a cui sei abituato.

A stile credo sia una buona idea il boccaglio e il pull, cosi' isoli il problema sulla passata, a delfino non so, perche' la bracciata piu' critica e' proprio quella della respirazione.

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Princisbecco se non riesci a completare un 50 devi fare ripetute sui 25, il tempo di ripartenza deve essere tarato sui tuoi tempi, però io non direi non più di 45 secondi.
E' utile magari per prendere un po' di riposo spezzare il lavoro con una vasca a stile, mettiamo che per te 8x25 a delfino siano un lavoro troppo duro, fai:
2x (2df 1sl 1df)

Anche mischiare delfino e stile (o dorso) ha senso, ma io più che fare df e ritorno stile, farei andata a stile e ritorno delfino, così il delfino lo nuoti in aerobia.
Però ricordati sempre che devi nuotare a delfino, non a un suo surrogato, quindi se non ce la fai più recupera di più.
Pian pianino si migliora.

49

(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Non ti so rispondere nei dettagli Fox perche' non sono un istruttore, le candele le faccio per rilassarmi, e la respirazione mi viene spontanea.
Provando a risponderti, le respirazioni devono essere naturali, vai su e giu' ad un ritmo "relax", se la respirazione e' corretta, devi poterne fare infinite.
Cioe' non e' una cosa che ti deve procurare affanno, deve essere perfettamente naturale.
Naturalmente puoi complicare le cose stando sotto un po di piu', o andando su e giu' piu' veloce, e la respirazione deve adeguarsi di conseguenza.

Compensare all'inizio non ha senso perche' non c'e' niente da compensare.
Bisogna scendere piano piano e compensare periodicamente.
Se impari a compensare coi movimento di collo/mandibola puoi compensare praticamente "in continuo".
Comunque fai sempre le cose lentamente.

Arinaldisub, correggimi se sparo delle cavolate!
smile