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(87 risposte, pubblicate in Rana)

stefano '62 ha scritto:

Non esiste la fase propulsiva della bracciata a rana,ma solo presa e trazione.

... all'inizio ho pensato lo stesso, infatti non ho risposto, perché non avevo capito la domanda wink


nuotix ha scritto:

finalmente quando devo respirare mi alzo quel tanto che basta per prendere aria e poi mi distendo il più presto possibile in avanti. prima quasi saltavo verso l'alto...e la differenza si sente.

concordo, anche io sto costruendo pian piano una base che vada oltre la tecnica elementare nella rana, credo che il primo errore da correggere sia quello di pensare che la bracciata serva SOLO a respirare (certo anche a quello), pertanto lo scopo deve rimanere sempre quello di avanzare, per quanto poca forza consenta di imprimere, l'importante è evitare ciò che si tende a fare all'inizio, ovvero ergersi verso l'altro, quasi in verticale, uscendo sino all'ombelico, cosa che ovviamente facevo...

ho trovato un buono spunto da un ragazzo agonista che si allena da me, ha una rana tuffata in avanti, sembra proprio che cada con la faccia in avanti ad ogni bracciata, quasi sbilanciandosi, da lì ho capito la differenza tra reale avanzamento e inutile "su e giù", con avanzamento susseguente anche del blocco spalle-braccia, che non rimangono immobili attaccate al collo. A me piace la rana con posizione del busto non troppo inclinato verso l'alto, ma piuttosto piatta verso il pelo dell'acqua.

concordo sul consiglio della rana con gambata delfino, a me piace proprio come stile a parte (più della rana regolamentare), ti scioglie tantissimo anche per il delfino completo ed inoltre ti costringe a curare di più la bracciata rana perché la gambata è meno propulsiva rispetto a quella standard, con le pinnette sarebe l'ideal, ma poi quando le togli non ti riabitui big_smile

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(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Sai, anche io avevo provato la gamba alzata (mi pare sempre goswim l'avesse chiamato Egyptian crawl o roba simile), ma è da suicidio... rischi di farti venire crampi terribili al femorale della gamba piegata perché ti irrigidisci tutto e con l'altra gamba che batte sembri avere spasmi muscolari big_smile

Cmq la rana capovolta pensavo fosse molto più facile, invece è come se cambiasse tutto, la bracciata viene assolutamente innaturale, però è affascinante provare tutte queste variazioni a livello percettivo.

cmq su tuo consiglio, sabato mi sono legato le mani dietro la schiena, perché negli esercizi a braccia ferme tendo ad avere il vizietto di ricorrere troppo alle rematine per aiutarmi quando alzo la testa a respirare.

cmq sempre meglio avere un istruttore come te che ti fa fare decine di esercizi diversi, anche se non nuovi (perché nel calcio o nel tennis cosa c'è di nuovo?), che istruttori che più della mano sulla tavoletta e girare la testa per respirare, non sanno farti fare! big_smile

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(87 risposte, pubblicate in Rana)

nuotix ha scritto:

scusate per la segnalzione sad

ma scherzi? smile Tu hai postato un esempio di rana delfinata, e di questo assolutamente si tratta! smile il resto erano elucubrazioni da fissati del nuoto come noi big_smile

sydilbradipo ha scritto:

Da noi è proprio così, ci sono i foglietti con scritto le corsie riservate per il nuoto libero per giorno/orario,
tra l'altro a volte sono disponibili più corsie di quanto indicato, ma MAI di meno.
Chiaro che se ti dicono 3 corsie libere e poi ne rimane 1 fà incaz... arrabbiare!Ciao

chiarito smile tra veri nuotatori (nella mente perlomeno big_smile ) non si può non trovare comprensione reciproca! big_smile ciao

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(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

stefano '62 ha scritto:

Molto utile.
E' per quello che lo propongo da svariati DECENNI e non è dunque una genialata nuova nuova di goswim,bensì qualcosa di pubblico dominio da sempre,almeno per gli addetti ai lavori,è chiaro.
Il suo nome è il cacciavite.
Lo propongo anche con le gambe a rana e anche senza fare alcun movimento con le gambe,in questo caso si può eseguire anche all'indietro.

Ciao

ci mancherebbe volevo sottolineare la casualità dell'attinenza al post, sapevo di non aver scoperto la pizza; se si è un po' svegli, si capisce subito che di per sé è un esercizio "banale", non nel senso dispregiativo, ma nel senso che è elementare arrivarci per chi è nel nuoto da un po' di tempo, infatti ho scritto "strano non mi fosse mai venuto in mente" smile Però, ammettilo, tanto decennale, ma non lo consiglia MAI nessuno, perlomeno io non l'ho mai letto! smile

La versione gambe rana dev'essere da ridere, perlomeno per me smile

Dunque, TEORICAMENTE sono perfettamente d'accordo con te (tranquillo non sono psicopatico), ma in PRATICA ci sono punti che non trovo del tutto corretti. Semplicemente, intendo che sarebbe allora necessario specificare che le corsie per il nuoto libero sono un tot e, magari, a determinate ore, alcune non sono disponibili per il motivo di cui stiamo discorrendo, in tal caso ne sono al corrente e mi metto il cuore in pace. Pertanto, mal digerisco quando l'istruttore arriva bello impettito in occhiali da sole e mi dice "Scusa, spostati che DEVO fare la lezione" (a una persona), naturalmente io mi sposto per GENTILEZZA, ma non credo di essere obbligato a farlo. Tu fai riferimento al costo della lezione (ti sembrerà strano, ma anche io prendo lezioni private), ma non penso che all'interno di quel costo sia garantita la corsia DESERTA tutta per te.
Nella mia piscina (poi non so come funzioni in altri impianti italiani) non c'è alcun riferimento alle lezioni private nel regolamento all'ingresso, ERGO: io valgo quanto un normale altro cliente che fa lezione privata, cavoli suoi se ha l'istruttore o meno, ciò non fa di lui un "unto dal Signore", facciamo un paio di paragoni: io potrei presentarmi con un costume da 1000 euro e dire "siccome è costoso, devo nuotare da solo", oltretutto, non mi sembra che chi faccia scuolaguida abbia diritto alla chiusura delle strade sulle quali sta imparando, ancora, io sono personal trainer ed in palestra non pretendo che il mio cliente abbia la panca riservata per fare pettorali.

Ovviamente, qui, ribadisco, non parlo di corsie con 15 persone, ma di corsie semi vuote con al massimo 2 o 3 persone e piuttosto che ammassarne 7 per lasciare libera la corsia all'unto dal Signore, un compromesso lo si può anche trovare, credo...

E' ovvio che anche io comprendo le necessità di chi sta imparando, non sono così testa di c...o big_smile semplicemente a volte basterebbe essere elastici, perché ciò che non condivido è L'OBBLIGO di spostarsi, poi per il resto siamo d'accordo. Basta dire "perdonami ma ci servirebbe la corsia perché siamo d'intralcio perché l'atleta è un novizio" e già cambierei totalmente opinione, ma dover spostare tutti, a prescindere dalla qualità dell'allievo... NO!

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(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Casca a fagiolo l'ultimo drill pubblicato da goswim, ovvero gambe stile con rotazione a 360 gradi, onestamente non mi era mai venuto in mente,  ho sempre fatto le rotazioni solo con la gambata delfino (mi ritengo uno sperimentatore, quindi mi stupisco di non averci mai pensato!!!), credo sia un interessante esercizio da inserire nell'arsenale "gambe stile", personalmente apporterei solo una piccola modifica, rimarrei più tempo su ogni lato, magari per almeno 6 gambate ognuno, che ne pensate?

http://www.goswim.tv/entries/6746/all-strokes---streamline-spin-360.html

certo, io mi riferivo ad affollamenti "gestibili" autonomamente. se parliamo davvero di 5 persone o più per corsia... altra storia. smile

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(87 risposte, pubblicate in Rana)

certo, magari sbaglio io... semplicemente a momenti mi sembrava un po' compulsiva la voglia di rificcare la faccia sott'acqua big_smile

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(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

totalmente d'accordo sui consigli, mi permetto di dire che le gambe stile di lato, come segnalato, preferibilmente totalmente sott'acqua sono le migliori, perché tendi a percepire meglio cosa significa "pinneggiare", senza usare il FALSO segnale della superficie dell'acqua, agli inizi si tende a pensare che il riferimento corretto per una buona gambata sia uscire col piede dalla superficie e darle un calcio, con l'equazione calcio=gambe stile perfette. Essendo di lato annulli la percezione della superficie sul collo del piede e percepisci meravigliosamente cosa davvero voglia dire muovere le gambe rispetto allo scalciare dell'asinello! smile

Per quanto riguarda gli istruttori privati che ad un certo punto si mettono a fare i vigili urbani e ammucchiano tutti i nuotatori "liberi" in altre corsie, solo perché loro devono avere la corsia liberissima per un solo "atleta", sono perfettamente d'accordo, non lo trovo affatto giusto. Non è che perché devi far fare i tuoi esercizi a un braccio hai bisogno di 25 metri deserti... dove sta scritto?

Per quanto riguarda invece il fatto di dover addossare all'assistente di vasca le colpe di corsie mal assortite, non sono d'accordo, se i nuotatori sono un po' "svegli" dovrebbero riordinarsi automaticamente da soli, io personalmente tengo sempre un occhio su tutte le corsie attorno per verificare come sono composte e mi sposto di conseguenza, se lo facessero tutti non sarebbe difficile nuotare a gruppi più o meno omogenei.

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(87 risposte, pubblicate in Rana)

nuotix ha scritto:

posto un esempio di rana delfinata
Yulia Efimova: http://www.youtube.com/watch?v=cLPScI3mt0M

una bella rana "bacinata", nella parte dopo la gambata, durante lo scivolo, sembra in tutto e per tutto un'oscillazione delfino. Magari sbaglio, però nella parte finale del video (2:14) si apprezza che un minimo di "beccheggio" c'è, ma del resto, correggetemi se sbaglio, credo sia quasi impossibile fare un'oscillazione così marcata senza iniziare con una leggera "incornata".

Nelle mia rana appena sufficiente, a volte inserisco questa oscillazione (l'ho imparata facendo braccia rana e gambe delfino), ma non so perché la trovo meno potente della rana piatta.

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(92 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Grimble, perdonate l'intromissione, parlo da istruttore (di pesi, non di nuoto), concordo con stefano perché comprendo cosa intende, purtroppo le persone, in palestra ho la nausea di sentirmelo chiedere, pensano che il dimagrimento sia localizzato, "faccio gambe dimagrisco nelle gambe, faccio addominali dimagrisco sulla pancia", quindi ciò che stefano intende è che è inutile allenare gli addominali oltre il necessario, fare una giusta dose di esercizi per averli tonici è perfetto, fare 4 ore di sit up come fanno molti è totalmente inutile. quindi, se li alleni per ore, ma non sei magro, non si vedranno mai, mentre paradossalmente se sei molto magro si vedranno anche se non sei allenato, questo perché gli addominali sono un muscolo particolare che usiamo a prescindere. naturalmente, qui ha ragione grimbe, è ovvio che se si è magri e li si allena, avranno un aspetto compatto e completo, ma le due cose devono coesistere.

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(6 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

stefano '62 ha scritto:

In tutti gli stili.
A rana è utile a percepire la fase finale della bracciata e il decadimento inerziale della velocità,connesso alla mancanza della fase di spinta nella bracciata.
Occorre farlo infilandoci un pinneggio a delfino al posto della gambata a rana,che permette di eseguire meglio l'esercizio,in più cosituisce un buono stimolo per i muscoli della bassa schiena.

non saprei se lo hai escluso di proposito, ma io vedo spesso il pull tenuto all'altezza delle ginocchia usato con la gambata a rana classica, devo però ammettere (basta provarci) che in effetti, a meno che non si sia agonisti evoluti, la gambata rana con pull è difficilissima e infatti viene molto più naturale il pinneggio a delfino. Gli agonisti della mia piscina usano il pull anche a rana classica e riescono a tenere le gambe strettissime, ruotare all'infuori i piedi e dare la spinta praticamente solo con gli stinchi, io ci sto provando, ma ancora ho tanto da fare, riesco un pochino, ma la propulsione è quasi nulla. Però ti insegna a non allargare le gambe come una vacca quando poi lo togli!

Sia in giro per i tutorial in rete sia osservando gli agonisti, ho notato che il pull viene usato praticamente ad ogni allenamento ma tranne nel delfino, personalmente, essendo ancora in fase di apprendimento, trovo che in questo stile sia utile, soprattutto quando lo si sta imparando da zero poiché consente di spaccare la nuotata, la bracciata delfino pare la più semplice, ma all'inizio è innaturale, poiché si tende a mulinare al posto di tirare e scalciare come un mulo al posto di ondeggiare.

Totalmente d'accordo con te su ogni parola, del resto se uno è sportivo di base, poco importa se è nuotatore, scalatore o calciatore, la mentalità da applicare è sempre la stessa quando si apprendono nuove cose o meglio quando si addomestica il corpo a farlo.
Forse dissentirei lievemente solo sul concetto in base al quale in acqua non ti vedi e quindi non sei spinto a migliorarti, è verissimo, ma in realtà vedi gli altri! Quindi perché non ti poni una domandina del tipo "ma perché quel tizio è alto più o meno quanto me ma fa 16 bracciate e io ne faccio 24?", tutto qui. La mancanza di spirito critico, la mancanza di cambiare ed evolversi. Poi per carità, come in tutte le cose della vita, c'è chi è più portato per una cosa e chi meno, io personalmente anche quando nuotavo "demmerda" me ne accorgevo (a maggior ragione adesso che sto migliorando, quando sono distrutto), ti rendi conto della mole di schizzi che fai, del fatto che in acqua sei instabile, del fatto che un braccio entra dritto e l'altro entra incrociando, del fatto che a furia di respirare male ti viene torcicollo. Ad ognuno il suo, probabilmente... e le sue 80 vasche smile
La cosa migliore è quando mi sento dire "Tu fai molti esercizi, sei istruttore?" (IO?), come se fare vasche ad un braccio o via discorrendo fosse qualcosa di fantascientifico.

Ciò che mi pare assurdo, al di là della pochezza tecnica, del resto io nuoto da appena un anno quindi non posso ergermi a censore di nessuno, è più che altro la mentalità di questi individui. La mancanza di voglia di migliorarsi, di scendere un minimo nei dettagli, di porsi una qualche domanda su ciò che stanno facendo. Io vado a fare il nuoto libero all'orario degli agonisti appositamente per copiarli (nelle movenze, non certo nelle distanze percorse) e miglioro di giorno in giorno, fosse anche un particolare infinitesimale come il gomito nel recupero, le dita nell'ingresso in acqua o la posizione dei piedi nella gambata rana. Pertanto, rimango basito quando osservo gente che mese dopo mese non è progredita nemmeno di un passo a livello tecnico. Dico io, ma non ti rendi conto che se fai la bracciata a mulino non sposti un centimetro d'acqua? Perché continui ancora a farlo dopo 3 anni?

Senza considerare che, facendo un ragionamento banale, se riescono a fare 80 vasche con una tecnica inesistente, con un minimo di applicazione potrebbero farne il doppio, anche se c'è da dire che, come detto da paolo82, è probabilmente più facile fare tanti metri quando li si fa a ritmo iper-blando e con gesti bradipo-tipici.

Dopo qualche settimana a guardarmi intorno in vasca, mi è tornato in mente questo argomento poiché ho notato qualcosa che non mi dà propriamente fastidio, ma che comunque non comprendo appieno. Parlo di tutti coloro che vanno a fare nuoto libero per sobbarcarsi 80 vasche a velocità di crociera senza mai fermarsi e poi andarsene. Nuotano esclusivamente a stile libero con una tecnica del tutto opinabile, impiegando 28 bracciate per fare 25 metri, con la mano che accarezza l'acqua e respirando guardando il soffitto. Mai una mezza vasca a rana, mai un cambio di ritmo, mai un esercizio, mai uno scivolamento, mai una gambata delfino, delfino completo manco per sogno, niente di niente, solo 80 vasche senza fermarsi, tutte stilisticamente brutte ed uguali. Solitamente sono persone che hanno una buona base aerobica, magari dovuta ad altri sport quali corsa o ciclismo.

Non perché ritenga inutile fare nuoto di fondo, ci mancherebbe. Se lo vedessi fare ad un nuotatore medio-evoluto non avrei niente da dire, ma fossi in questi nuotatori tecnicamente scarsi, penserei ad imparare come si battono le gambe o come si respira, prima di dire "ho fatto 80 vasche", con le braccia che però entrano ad X.

Fermo restando che ognuno fa ciò che meglio crede, io non lo capisco e mi annoio solo a guardarli.

Ciao e benvenuto smile ho trovato la tua esperienza molto simile alla mia, naturalmente la scelta esatta dipende da tanti fattori, in primis la qualità dell'istruttore del corso o la qualità dell'istruttore privato e soprattutto la tua predisposizione all'attività fisica e la capacità di saperti allenare da solo o meno.

Da quanto scrivi, penso di aver capito che sei il classico ragazzo assolutamente portato per lo sport, quindi impari in fretta e hai "coscienza" del tuo corpo, cioè non hai bisogno che le cose ti vengano dette 76 volte prima di iniziare a farle e soprattutto, dopo averla provata, sei in grado autonomamente di renderti conto se una cosa la stai facendo bene o meno, per intenderci, a mio modo di vedere, se uno è sveglio dovrebbe capirlo da solo come si fa la passata subacquea più efficace, senza che nessuno quasi te lo dica smile Pertanto, non vedrei così male l'idea di fare tanto nuoto libero accompagnato da una bella lezione privata ogni dieci/quindici giorni. Questo perché come hai notato anche tu, la lezione privata ti porta a risolvere tanti difetti in un colpo solo, cosa che nei corsi che ho frequentato io è impossibile. Il corso, per essere efficace deve essere tenuto da una persona estremamente competente e con un numero di persone basso, altrimenti si fanno tanti schizzi e basta e si tende a fare più vasche che altro, con buona pace della tecnica, senza considerare che gioco forza ci si ritrova in corsia con gente molto meno (o più) capace di noi e con necessità tecniche differenti. Ad esempio io ho appreso subito la tecnica base dello stile libero e del delfino e necessitavo di molto più dorso e rana, ma nel corso le proporzioni non erano bilanciate con le mie necessità, pertanto miglioravo troppo in certi stili e non avevo modo di lavorare su ciò di cui necessitavo.

Naturalmente questa sarebbe la scelta che farei (anzi, che ho fatto io e ne sono felicissimo). In particolare, con la lezione privata ci organizziamo come a scuola, decidiamo su cosa migliorare, vengo introdotto ai movimenti da correggere e nelle successive due settimane di nuoto libero in cui anche tramite video e questo forum mi preparo, verifichiamo il tutto nuovamente e si va avanti così, con una progressione assolutamente personalizzata che diversamente sarebbe impossibile.


Poi ti ripeto, dipende da tante variabili e solo tu le puoi conoscere. Ad esempio, ci sono persone che non sono assolutamente incapaci di autogestirsi, e devono avere la "pappa pronta" e via discorrendo.
ciao

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(63 risposte, pubblicate in Dorso)

Dopo questa discussione, mi riprometto di dedicare più attenzione al dorso. E' proprio vero, come detto da Marina, si tende a sostenere che uno stile non piace solo perché in realtà non lo si allena seriamente e quindi non lo si sa fare. Ad esempio, ritenevo la rana uno stile per checche, ora invece oltre a rimangiarmi tutto e vergognarmene, la sto allenando quasi più del crawl e mi piace molto, fermo restando che non sono niente di particolare e la gambata mi richiederà ancora qualche mese, ma è l'atteggiamento mentale che conta. Comunque, in due anni di nuoto avrò fatto ad occhio e croce 400 metri di dorso big_smile Grazie a stefano per tutti quegli esercizi, anche se patisco molto più che negli altri stili uno squilibrio tra un lato e l'altro del corpo. Intendo, con il lato sinistro sono molto più legato e nell'esercizio del rollìo emerge chiaramente che mi sento come instabile, come se stessi "cadendo" dall'acqua, mi rendo proprio conto che sul dorso il mio lato sinistro ha molta meno sensibilità.

Ragazzi, io sono perfettamente d'accordo con voi su tutto, ma se mi dite che il peso specifico non inficia il galleggiamento, non posso che dissentire. E' la fisica a dirci che se il peso dell'acqua che sposti è inferiore al tuo, non puoi stare a galla. Non a caso, ho specificato che al mare galleggio, in piscina no.

Bisogna tenerlo a mente, nel galleggiamento è fondamentale anche il peso specifico del nostro corpo, i grandi nuotatori hanno la galleggiabilità di un pezzo di polistirolo, non dimenticherò mai un amico che mi prendeva in giro sdraiandosi letteralmente sul pelo dell'acqua con le gambe incrociate, le mani dietro la nuca o addirittura leggendo una rivista. Purtroppo il mio PS è piuttosto elevato per via della palestra, ad esempio, tranne al mare, per me è proprio fisicamente (nel senso di "fisica") impossibile galleggiare con le braccia lungo il corpo, se invece mi stiracchio al massimo, cercando di occupare più liquido possibile riesco a cavarne qualcosina. Sicuramente altro discorso fondamentale è la percezione della superficie dell'acqua sul nostro corpo, che trovo strettamente connessa al concetto di galleggiamento ed in tal caso tutti gli esercizi di cui sopra sono di grandissimo aiuto, agli inizi, infatti, uno dei problemi più grossi era quello di non rendermi proprio conto di quando e quanto stessi affondando, mi ritrovavo 50 cm sott'acqua e non lo capivo.

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(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Colgo l'occasione per dire che, per scacciare la noia, anche io sto provando qualche 50 m con stile libero a 2 gambate, visto da fuori credo di essere ancora piuttosto robotico perché il movimento non è naturale e devo pensarci molto (braccio-gamba-braccio-gamba-braccio-gamba) ed oltretutto accentuo eccessivamente la gambata (me ne rendo conto quindi credo sia in ogni caso una cosa positiva), però mi aiuta a migliorare comunque la coordinazione e poi, oltretutto, quando torno alla battuta a 6, mi sento molto più a mio agio, quindi mi è comunque utile.
Volevo solo un'opinione, il fatto che faccia molte più bracciate rispetto a quando batto 6 volte, dipende dal fatto che ancora sono legato nel movimento o teoricamente la battuta a 2 non consente proprio di essere altrettanto "lunghi" perché si affonda un po' di più? Per la battuta a 4, invece, non se ne parla proprio per ora smile

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(196 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Certo che Sun è un alieno, nuota lunghissimo, però, dato che siamo su un forum, nella sua nuotata io due cosine (...ine ...ine) che non mi "piacciono" le ho trovate:

- il braccio destro, quello dal lato della respirazione, lo infila appena sopra la testa, troppo presto in acqua, pertanto l'estensione avviene completamente sott'acqua, mi ricorda un po' l'entrata "corta" di Thorpe (tipica delle donne, non so perché smile );
- dopo l'ingresso in acqua, poco prima di iniziare la passata subacquea, mentre scivola, pare tenere le mani in una posizione che ho sempre sentito definire come "non produttiva", ovvero "gioca" un po' troppo con i polsi, pertanto il palmo della mano risulta sollevato verso l'avanti, come se stesse facendo un segnale di "stop" all'acqua.

Ok, è stato bello correggere Sun big_smile

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(196 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

stefano '62 ha scritto:

Se invece mentre respira riesce a mantenere la velocità inerziale,l'equilibrio idrodinamico e la fluidità della nuotata,senza scossoni o beccheggi (come per esempio invece purtroppo fanno sia la Fede sia Paltrinieri) e senza peggiorare il drag,senza che la nuotata insomma cambi rispetto a quando non respira.....allora la tecnica (e quindi anche il punto) di respirazione è adeguata ai suoi equilibri.

stefano '62 ha scritto:

Paltrinieri non usa la Hybrid,ma saltella e basta,o altrimenti dovremmo dire a) che la fa malissimo b) che dovrebbero dirglielo che ha senso solo nel 200\400.

Permettetemi una leggerissima divagazione, essendo istruttore (di palestra, non di nuoto, come ho detto già altre volte), non riesco a capire come sia possibile che atleti di livello mondiale possano presentare nella loro nuotata dei difetti macroscopici che generalmente si correggono a chi (come me) nuota da poco tempo. Intendo dire, i giovani atleti agonisti hanno alle spalle, mediamente, dieci o quindici anni di nuoto, ciò significa aver ripetuto lo stesso movimento migliaia o forse milioni di volte, tanto ciò premesso, non riesco proprio a capire (dovrei dire: "ad accettare") come sia possibile che possano ancora presentare difetti di nuotata quali una scarsa tecnica di respirazione o una bracciata asimmetrica. Indubbiamente una cosa è lo stile personale, che ogni atleta apporta quando raggiunge un livello avanzato, una cosa è però la tecnica di base. Se per respirare è ormai risaputo che la testa deve stare bassa lasciando la nuotata quanto più possibile fluida e non a "singhiozzo", delle due l'una: o l'allenatore non la corregge, ergo, non è capace, o l'atleta pur essendo un campione è un po' tonto wink
Poi, per carità, ogni atleta sviluppa il suo potenziale in modo diverso (resistenza specifica, potenza, intelligenza etc.), ma, a mio modo di vedere, una cosa è il potenziale, altra cosa è l'errore da nuotatore da diporto che dopo anni di esperienza è inammissibile.

Non so se qualcuno lo ha già sottolineato, quelli che a me fanno più sorridere, ancor prima che dar fastidio, sono quei personaggi "della domenica" che arrivano in vasca bardati di tutto punto con pinnette, palette, guantini, boccaglio, pull buoy, tavolette, cronometri, elastici; non perché questi attrezzi non siano utili, ma perché non sono assolutamente proporzionati, per l'uso che i personaggi ne fanno, alle loro reali capacità e necessità. Pare che vogliano dare l'impressione di saperla lunga, ma a mala pena hanno capito che dopo la bracciata destra ci va la sinistra smile Oltretutto utilizzano tutti questi marchingegni per il 97% del loro allenamento, al che non capisco quand'è che inizino a nuotare sul serio e a provare a battere le gambe per davvero smile

Per quanto riguarda l'affollamento in corsia, a me a volte accade l'esatto opposto, essendo un giovanotto un po' più fisicato della media (anche se non è che la domenica in piscina ci voglia molto), quando le persone mi vedono in corsia pensano che stia facendo un super allenamento, quindi non è raro che temano chissà che e si ammassino in altre corsie. A volte io sono solo e le corsie affianco con 4 persone ognuna, e sono io a dover dire che possono anche venire insieme a me smile Non nascondo che a volte ci marcio e i giorni in cui ho poca voglia di dribblare i zig-zag-dorsisti, come vedo che qualcuno si avvicina alla mia corsia, gonfio il petto e parto con un 50 a manetta con fare serioso e magicamente quando mi giro la corsia è ancora liberissima! big_smile lo so è da str...i big_smile