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(27 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

marina ha scritto:

ciao cinzia,bentrovata!!!
allora,per tonificare l'addome gli esercizi d'elezione sono gambe dorso braccia avanti e gambe delfino sul dorso con braccia sulla testa:le braccia in questa posizione metteranno in tensione gli addominali che di conseguenza lavoreranno di più!!!
tuttavia,purtroppo devo dirti che se parliamo di grasso primario sull'addome è più difficile da buttare giù!!!!vedi come va con questi esercizi,eventualmente ci sono altri metodi da abbinare al nuoto che potrebbero fare al caso tuo...aspetto tue notizie!!!

Vero, vero...solita Marina!
Per noi maschietti l'esercizio d'elezione in acqua per appiattire l'addome è proprio gambe dorso braccia avanti e senti come lavorano di brutto gli addominali!
wink
...ah dimenticavo è utile anche seduti in acqua, tavola al petto, gambe avanti e ...sforbiciare!
smile

102

(27 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

x Viola ho seguito il botta e risposta con Marina e Lei ha perfettamente ragione!
E' risaputo che la cellulite è un problema fondamentalmente circolatorio e tutte le ragazze, donne, anziane che conosco hanno ricevuto solo benefici dalla pratica del nuoto, assolutamente da delinquenti consigliare i pesi e Marina ha scientificamente spiegato il perchè.
Considera che i consigli di questo forum sono gratuiti quindi non vi è nessun interesse a consigliare una disciplina sportiva rispetto ad un'altra (non è così per un personal trainer) e tutti condividiamo la filosofia della salute e sicurezza al primo posto.
In ogni caso il nostro medico curante è il primo referente in caso di dubbio.
Allora tanti auguri e vedrai che i risultati arriveranno.!
smile

103

(30 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Non è che il problema è l'altro braccio che non poggi bene sull'acqua? Quello contribuisce al sostentamento.
Anche io avevo pensato al pull buoy.
wink

104

(38 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Volevo aggiungere che la posizione della testa con lo sguardo in avanti potrebbe essere faticosa e innaturale sulle lunghe distanze (fondo) quindi dipende da cosa si stà facendo in quel momento, in assoluto però la posizione più idrodinamica è questa.

105

(16 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

concordo con DenverOne77 che concorda con Marina.
smile

106

(12 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Meglio sicuramente non spezzare il ritmo a parità di tutte le altre condizioni.
E' difficile impostare una strategia di gara a priori, l'unica cosa certa è staccarsi il più rapidamente possibile dalla bolgia.
Ritengo poi che sia necessaria una buona conoscenza dei propri limiti per gestire le energie in tempi così lunghi ed avere un'ottimo feedback con il proprio corpo, ovvero capire se è il caso di recuperare un pò, tenere il ritmo o iniziare l'allungo fino alla fine...forse è questo il momento più difficile da scegliere.

107

(16 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Generalmente gli swim test sono a stile libero (crawl), uno dei più diffusi è fare la max distanza possibile in 12min e vedere nella relativa tabella distanza/età quale è il livello di performance.

108

(43 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

lol
Lapsus Freudiano?
wink

Si, si vai a piedi in piscina!
smile

110

(21 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Sì è vero, nel veloce ovviamente tutto è più ...veloce!
Scherzi a parte intendevo dire che le braccia in realtà non si muovono a mulinello e a ben guardare i filmati magari rallentati si vede che nella prima fase c'è comunque scivolamento e presa altrimenti verrebbe fuori una bracciata corta.

111

(33 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Concordo ...Io lo faccio solo nelle partenze a dorso o dopo virata delfino/dorso nei 100m misti.

112

(21 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

x Speedo e Marina: avrei qualche dubbio su quanto affermato riguardo la velocità della bracciata subacquea.
A me risulta che nella prima fase c'è uno scivolamento e successiva presa che avviene a velocità lenta, poi trazione (accelerazione) e infine spinta (accelerazione più forte).
Tutto questo ovviamente avviene con continuità ed un'azione è fusa alla successiva ma la velocità del braccio non è costante lo è invece quella del nuotatore!
Che ne pensate?

Benvenuto! smile
Il riscaldamento prima di una gara è la prassi, mi sorprende che ti abbiano detto così...ad ogni modo se si ripresenta la situazione tu riscaldati a secco (fuori vasca) con dello stretching.
Tra l'altro i dolori sono solo un problema secondario, il problema più importante è il danneggiamento delle cuffie dei rotatori (soprattutto a delfino) oppure lesioni alla colonna lombare o al ginocchio per la Rana.
Infine la prestazione senza riscaldamento risulta inferiore!

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(119 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Favorevole anche Io e le motivazioni sono assolutamente condivisibili.

115

(42 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Perdonate l'ignoranza, cosa è l'olio di iperico (si legge ibérico o iberìco?) roll

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(17 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Concordo DenverOne77! A meno che il fondo non venga fatto ad un regime talmente blando, ma scordiamoci le competizioni allora!
Il fatto di non sentire di aver perso resistenza dipende proprio dalla velocità media che tieni abitualmente...Io ad esempio faccio libero e quando incontro ( una volta al mese/ ogni due mesi) una mia cara compagna di vasca mi rendo conto che in alcuni esercizi mi sono impigrito mentre invece avevo la sensazione di andare bene.

X Manta: ehm, no non mi sono ancora sfamato con l'Ovomaltina ...quindi ....sarebbe meglio ...che iniziassi a ........scappareee!  mad
smile

Ma non è che ti sei inventato anche i tempi? Sono ottimi!
smile
Benvenuto nel sito da un'altro animale acquatico!

119

(18 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

X Cirone: apparecchia anche per me, stò arrivandooooo!

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(54 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Vero, se penso troppo alla gambata poi nel globale sbaglio i tempi.
Ora mi è chiaro...infatti quando "tiro" ovviamente la 2a è una vera e propria frustata, sia come velocità di esecuzione sia come ampiezza, conseguentemente ci vuole più tempo per il recupero delle gambe e la gambata in entrata è in ritardo e riesco solo ad accennarla.
Penso inoltre che all'aumentare della velocità aumenta anche l'ampiezza della delfinata altrimenti non riesco a "scaricare" la forza in acqua.
Che ne pensi?
Sempre grazie!
wink

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(54 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Gia che ci sei Marina, mi sapresti dire nel Delfino che differenza di potenza c'è tra la gambata in entrata e quella in uscita? Perchè nei miei testi è troppo generico , volevo sapere se esiste un rapporto approssimativo, giusto per regolarmi.
Infatti grazie alle tue dritte sono migliorato solo che a volte la gambata in entrata, che è più blanda, a volte la salto in qualche battuta.
Cioè non mi è molto chiaro quanto abbia funzione propulsiva e quanto di aiuto all'entrata, insomma quanto sia deteminante ai fini della velocità.
Quando "tiro" soprattutto, riesco appena ad accennarla, come se le gambe non tenessero il passo delle braccia.
Ho visto diversi filmati ma Io non mi vedo da fuori per fare un paragone.
Grazie!

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(54 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Brava Marina, stavo proprio pensando alla mia esperienza col delfino mentre scrivevo!
Infatti ho parlato di periodi di potenziamento ma forse sarebbe meglio parlare di sedute o sessioni.
Ti credo, ti credo, ho avuto esempi tra gli amici che avevano movenze da burattino anzi da "pupo" come si dice dalle vostre parti.
Invece non metterei limiti alle sedute di stretching, Io le ho provate e fanno miracoli!

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(54 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Io penso che non si possano fare pesi per sviluppare la muscolatura senza essere seguiti da istruttori che "cuciscano" addosso l'allenamento, a maggior ragione se fatti a casa. Innanzitutto ognuno di noi ha una trofia muscolare diversa rispetto agli altri individui, tra un distretto del corpo e l'altro (vedi calciatori e ciclisti) e poi gli esercizi dovrebbero coinvolgere il maggior numero di gruppi muscolari.
Un'istruttore sa (o dovrebbe) quali sono gli esercizi più idonei per il potenziamento muscolare relativamente alla disciplina sportiva che si deve intraprendere.
Questo perchè il nuoto è piuttosto complesso per numero e tipologia di movimenti...e velocità di esecuzione.
Io proverei dei periodi di potenziamento in acqua con pinne palette pullbuoy ...credo sia più proficuo ai fini della nuotata anche perchè così si fà anche un buon lavoro cardiorespiratorio...poi se ci sono carenze specifiche mi farei seguire per un certo periodo da un'istruttore.

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(27 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

E si infatti non l'ho visitata ero lì solo per il ricevimento...se capiterò da quelle parti sarò felice di avere già chi mi farà da Cicerone!
wink

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(27 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ORA da noi vuol dire ...ORA!