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(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

E allora ti sei risposto da solo, fai una fatica terribile proprio perche' "sei alle prime armi".
Conta che nel nuoto una tecnica "corretta" abbatte drasticamente la fatica.
In piu' la respirazione nel nuoto e' peculiare, essendo l'espirazione forzata, in piu', come detto prima, lo scambio respiratorio nello stile libero non e' immediato da apprendere.
Io ad esempio ho il vizio di respirare SEMPRE a destra, in questi ultimi tempi mi sto sforzando di respirare ogni tre nei lavori "tranquilli", ma ancora adesso trovo molto piu' confortevole il mio lato preferito, e chissa' per quanto tempo ne avro'.

Provando a isolare lo scambio respiratorio dal movimento in acqua, come sei messo nelle respirazioni a candela?
Se ti creano affanno quelle vuol dire che hai un deficit di ambientamento, ancora prima che di tecnica.

P.S. Per respirazioni a candela si intende andare su e giu' (anche in un posto dove tocchi, se non tocchi puoi tirarti su e giu' dal bordo), inspirando quando si emerge ed espirando in immersione.

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(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

A stile libero lo scambio respiratorio non e' banale dal punto di vista di vista tecnico, quindi potrebbe essere un problema tecnico...
A rana come va ?
A dorso ?

Potrebbe essere dovuto al fatto che non sei abituato a fare uno sforzo aerobico, corsa o bici hai lo stesso problema?

Compensa in modo da non avere male, se non hai male e' tutto ok.
Stai tranquillo che se hai anche il piu' piccolo problema/infiammazione ti fara' male quando compensi!

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(5 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Bellissimi posti in tutti e due i casi.
Una versione ridotta della seconda la avevo in testa da un po'!

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Anch'io ho messo i 100 nel mirino!

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Secondo me hai trovato semplicemente un'andatura in cui sei coordinato e in cui riesci a sincronizzare il naturale "affondamento" ed "affioramento" del corpo con l'ondulazione del tronco/bacino.
Quando vado piu' forte sento di "rompere" questo equilibrio, rimango piu' piatto sull'acqua e mi sembra di perdere questo timing (ma il mio allenatore mi dice che secondo lui la nuotata e' coordinata).
Analogamente se si va troppo piano si fa fatica perche' la bassa velocita' fa aumentare le resistenze allo scivolamento (come ha spiegato Stefano tante volte).

Comunque provero' anch'io a sentire quest'onda.

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(20 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

deia87 ha scritto:

Es. 3 x( 6 x100 + 200 piano) i 100 fatti belli sostenuti. Nel tuo caso, considerando il tuo personale di 1.25" e considerando che devi farne 6 dovresti stare sull ' 1'35" (Paolo sei d'accordo??)  tra un 100 e l 'altro un recupero di ca. 30"

Non sono d'accordo, se ribalto il ragionamento sui MIEI tempi (personale 1:05) ho 6 da 100 da girare in 1:15 e ripartire in 1:45, si configurerebbe come un passo da VO2 con riposo piu' vicino a quello della soglia, quindi morte assicurata dopo 3 ripetizioni direi...  XD
Io ritoccherei sia i tempi, sia soprattutto i volumi.
Pero' mi sa che non ho la mentalita' da fondista...

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(20 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Giorgio1966, dai retta a deia, che e' forte smile

Anch'io ho pensato al B1 (soglia), ma non volevo caricarti di troppe informazioni.
Per quello ho iniziato dalla ripetute in A2, che sono piu' vicine a quello a cui sei abituato adesso!

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(20 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Quello che ti è capitato è normale, sei abituato a nuotare SEMPRE con il tuo passo lungo, anche quando facevi le "accelerazioni" per 250 mt, era comunque una cosa che ti "sentivi", e poi finite queste 10 vasche un po' più allegre ti rilassavi di nuovo e tornavi a nuotare con il tuo passo.
Invece quando si fanno le ripetizioni il ritmo è imposto dal cronometro, ed è tutto un altro mondo, all'inizio si fa una fatica bestia, non c'è niente da fare...
Poi, ripeto, non sono un allenatore, sono solo un nuotatore master (non ex agonista tra l'altro), quindi sicuro ti ho cannato i parametri dell'allenamento... big_smile
Però, se vuoi imparare ad alzare il ritmo non credo ci sia altra strada (metabolicamente parlando, probabilmente hai ancora GROSSI margini migliorando la tecnica).
Io ti ho consigliato ripetizioni sui 400 proprio perchè sei abituato a fare lavori molto lunghi, ma per abituarsi a fare le ripetizioni è meglio iniziare da ripetute più brevi.
Prova a fare ripetute sui 100. Se la tua velocità di crociera è 1:52, dirti di passare in 1:50'' e ripartire a 2' mi pare troppo leggero, ma potresti iniziare da qua. Sennò riparti in a 1:55 cercando di passare in 1:45'', insomma, nella ripetizione di A2 sui 100 dovresti riposare 7-10 secondi.
Per il tempo non servono cronometri, abituati ad usare l'orologione, se fissi la ripartenza a 1:55 ti basterà ripartire a 0 poi 55, 50, 45, 40...e così via...
Inizia a fare un volume "tranquillo", tipo un 10x100.
Magari fatti dare due dritte dalla gente in piscina (bagnini, ecc...).

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(20 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ecco pensandoci bene, la ripartenza (nuoto + riposo) dovrebbe essere maggiore del tuo passo "di crociera", quindi il lavoro potrebbe essere troppo pesante...
Va detto che il passo di 1:52'' lo tieni per 4000m, mentre il lavoro qui e' la meta'.
Forse dovresti alzare la ripartenza a 7' 30'' e nuotare intorno al 7'.
Dai, devi sperimentare un po'... smile

A proprosito di assimetria...il braccio destro recupera con il gomito bello alto ed il braccio piegato, il braccio sinistro recupera con il gomito piu' basso ed il braccio quasi teso (che passa piu' largo...).
Mi sa che dovro' ricominciare con le "vasche dentro il tubo", "la gallina", "il tocco sotto l'ascella", e soprattutto respirazione a dx e a sx!!!
neutral

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(20 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Se inserisci qualche 250 mt piu' veloce in 4000m fai una specie di fartlek, non so, ho provato qualche volta in mare, ma di piu' non so dirti.
Sono piu' familiare con le "classiche" ripetute, potresti provare a farne di resistenza aerobica (A2) sui 400::
1000 m lunghi di riscaldamento (ci puoi mettere tecnica)
5 x 400 in A2
200 m sciolti

Cosi' ti fai un volume inferiore a quello a cui sei abituato, pero' ci inserisci un lavoro.
Per le ripartenze conta che devi riposare 25-30 sec al termine di ogni 400, sec me puoi provarle a ripartenza 1' 50'' (7' 20'' sui 400) e nuotarli intorno ai 6' 50 (1' 42.5'' di passo sui 100).
Mi sembra che come numeri ci siamo!
Questo lavoro va fatto tenendo un ritmo costante, ma devi arrivare in fondo bello cotto...vedi un po', mano a mano che ti alleni vedi di abbassare la ripartenza, cercando di tenere il riposo costante (quindi andrai un po' piu' veloce).

A me sembra sensato, pero' conta che io non sono un allenatore

Mi inserisco in questo thread per postare un mio video sullo stile libero.
https://www.youtube.com/watch?v=YQOL0lmUcEA&feature=youtu.be

Ormai sono due anni che sono Master, ma non mi ero mai visto nuotare. Durante l'ultima gara una mia compagna di squadra mi ha fatto il filmino, e mi piacerebbe commentarlo con voi.
Premetto che la gara non e' andata come speravo, con l'1:05 alto dei 100 il mio allenatore mi ha detto che si potrebbe puntare al 1:22, ne e' uscito un 1:27 basso (come personale ho 1:26 alto).
Ma ero andato li' senza nessun allenamento specifico, sono comunque contento di aver potuto provare una gara che portero' ai regionali.
Allora la "strategia" che avevo in testa era partire al primo 50 veloce, poi nuotare lungo e controllato il secondo 50 per partire in progressione il terzo 50 e chiudere con quello che avevo.
Il risultato e' che il secondo 50 l'ho nuotato TROPPO controllato e poi non sono riuscito ad accelerare.
I passaggi sono stati 33-38-38-38, 1:11 + 1:16 = 1:27.
Ai regionali vorrei passare in 1:09 e tornare in 1:13 (anche se sec me e' impossibile, con 2:24 farei gia' i salti di gioia).
Al di la' dei numerini volevo commentare la nuotata tecnicamente, e vorrei sapere se trovate le mie considerazioni sensate e vi prego di fare commenti, se ne avete.

- Frequenza/ampiezza di bracciata. La frequenza bassa e' una mia caratteristica, non sono convinto che per i 200 debba snaturarmi. Posto che aumentare la frequenza logicamente aiuti, il problema principale per me e' che via via con il passare delle vasche accorcio l'ampiezza. Parto con 16 bracciate il primo 25, 19 il secondo ed il terzo, 20 dal quarto al sesto, 21 il settimo e 22 l'ottavo. Inoltre noto un'assimetria tra il braccio sinistro (opposto alla respirazione) che spinge sempre piu' in fondo del destro. Secondo me questo e' un aspetto su cui devo assolutamente lavorare, io ho il vizio di respirare sempre a dx, ma adesso durante i lavori di riscaldamento ho inziato a respirare ogni tre bracciate. In generale devo stare attento a spingere sempre sino in fondo con il braccio destro!
- Frequenza di gambata: la frequenza alta di gambata e' di nuovo una mia caratteristica. Forse nel 200 dovrei limitarla un po' nel primo 100...e in generale dovrei imparare a nuotare con meno apporto di gambe (facile a dirsi...).
- Presa. La presa sec me e' la parte piu' difficile del nuoto, mi e' stato spesso rimproverato di "accarezzare" l'acqua e non aggredirla. Secondo me nel tempo sono migliorato, ma noto di nuovo un'assimetria, mi sembra che la mano destra prenda l'acqua con piu' decisione, mentre la sinistra "accarezzi" sempre troppo. Notate mica delle pause in presa? Inoltre le dita della mano sx tendono a fare uno strano movimento verso l'esterno, che poi si va a riflettere in una passata troppo esterna (me lo dice spesso l'allenatore).
- Sguardo. Il mio allenatore mi rimprovera spesso di guardare troppo verso il basso, affondando le spalle e vanificando in parte il lavoro fatto dalle gambe. Guardando il video non riesco a dare un giudizio, cosa ne pensate?
- Virata/Subaquea. Abbastanza tragica, spingo poco in subaquea e spesso arrivo corto al muro (la virata dei 75 ad esempio e' completamente cannata). Inoltre nel passare dal colpo a delfino alle gambate a stile mi scompongo con una strana sforbiciata.
- Recupero. Passo molto alto con la mano, dovrei passare piu' vicino all'acqua ed avere una traiettoria piu' rettilinea. E' un aspetto su cui conviene lavorare?

P.S. Ah, io sono in corsia 2 con lo slip verde, sono l'unico senza Jammer!!!

Spesso il calcio e' vissuto in maniera totalmente sbagliata, e ho assistito anch'io a scene raccapriccianti in partite tra ragazzini.
Ho anche un aneddoto interessante, da ragazzo ero con i miei amici in un villaggio vacanze, partecipavamo a delle competizioni sportive, beach volley, basket, kayak, bocce, freccette, triathlon, pallanuoto...e facevamo sempre la nostra squadretta. Ebbene, nel torneo di calcetto era vietato di fare le proprie squadrette, ognuno si iscriveva e poi le squadre le facevano estraendo a sorte, ci hanno detto che giocare con "sconosciuti" era l'unico modo per scoraggiare le risse...

Comunque io ricordo nel mio anno da agonista nuotatore (avevo 10 anni) che mia madre mi diceva che sugli spalti genitori muniti di cronometro facevano commenti poco belli riguardo le prestazioni dei propri figlioletti, forse dimenticando che a 10 anni non si e' nient'altro che bambini.
Quindi forse e' meglio guardare anche (e soprattutto) nel nostro di giardino.

giorgio1966 ha scritto:

Il prossimo autunno mi trasferirò in Puglia per un periodo sabbatico.

Beato te!

A me capita dopo allenamenti particolarmente intensi di accusare un po' di tosse e sonnolenza (anche se poi in realta' ho difficolta' a prendere sonno).
Credo sia dovuto all'abbassamento delle difese immunitarie dovuto allo sforzo.

Ma il tuo caso e' completamente diverso, non credo sia solo un' "amplificazione" del mio...
Spero che qualcuno ti possa rispondere, io lo direi al tuo medico di famiglia.

67

(9 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Capatosta ha scritto:

Cos'è il pontone?

E' un modulo rimuovibile che permette di "ricavare" una piscina da 25 in una da 33 (pallanuoto) o da 50.

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(9 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ah ho sentito recentemente all'ultima gara a cui ho partecipato:
"Hanno sbagliato a mettere il pontone, è 10 cm prima, lo so perchè faccio mezza bracciata di meno".
Io ero molto perplesso, ma invece sembrava avere un bel seguito.

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(9 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Apro questa discussione incuriosito dai tanti discorsi che si sentono sulle piscine "veloci" e sulle piscine "lente".
Allora quali sono le caratteristiche di una picina "veloce", una piscina dove "si fanno i tempi" ?

Iniziamo dalle cose proprio base, da quelle che capisco pure io...

Allora il blocco non deve muoversi quando ci saliamo sopra (:D) e non deve essere troppo scivoloso...magari non guasterebbe che sia anche inclinato in avanti (ma tanto io parto in grab...).
Mai visto un blocco inclinato in avanti, ah sì in TV...

Il muro ? Beh non deve essere scivoloso, ma assicurare un buon grip quando ci viriamo contro (special modo a stile e a dorso).

Le onde...ci sono piscine che sembra di nuotare in mare, ma a cosa sono dovute le onde?
Ai separatori di corsia mal fatti, ai bordi della piscina che "non assorbono", al fondo troppo basso...illuminatemi vi prego!

A me piace la piscina di Sori, ma "no, quella è una piscina da pallanuoto, è troppo profonda per fare i tempi".
Perchè?
Si va più veloci se la piscina è più bassa?

E l'acqua? C'è acqua più "scivolosa", acqua più "leggera" ?
Sono seghe mentali o c'è una base di verità?

Il pontone? Ok, è fastidioso prendere il riferimento visivo per la virata, ma per le onde è meglio?

Vabbè basta per adesso, spero che qualcuno possa contribuire!

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Io lo sguardo lo faccio passare da avanti quando respiro a verso il fondo in corrispondenza della prima remata e durante tutte le fasi della seconda bracciata.
Non e' importante sapere dove si va, quando lo sguardo e' verso il basso puoi anche chiudere gli occhi, io lo faccio a volte.

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Se viri con la capriola prendi mezzo secondo secco (o anche di piu') a quello che tocca.

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Anch'io quando ho riniziato coi master tendevo a evitare la virata per questioni di fatica, tipo quando mi sentivo la nausea da mancanza d'aria vedevo il muretto come un momento per tirare il fiato un pochettino...
Anche perche' nel nuoto libero non la facevo MAI, spesso mi allenavo con un ex pallanuotista e neanche lui la faceva.
Pero' sbagliavo, la virata per me va fatta sempre, al limite si salta un giro se si e' stanchi.
Ora mi son fissato che la subaquea deve avere sempre almeno UN colpo a delfino (meglio due) e dare la prima bracciata ancora in apnea, almeno nelle ripetute brevi (50, 75 e 100).
Non sempre lo faccio, pero' mi sforzo.
Solo cosi' Ciro si progredisce.

E questo diciamo, dal lato "metabolico".
Se tu hai carenze dal punto di vista tecnico e di ambientamento, l'unica e' mettersi li' e provare e provare e provare, con l'allenatore o qualcuno che ti puo' dare due dritte.
Esercizi propedeutici non ne conosco, se hai il collo bloccato, vai da un osteopata e fattelo sbloccare!

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(18 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

LittleSte wrote:
"guardando sempre questo video ho notato un errore che eseguo nella mia fase di trazione :
io il braccio non lo allargo per poi richiuderlo verso il petto ma eseguo una linea più rettilinea"

Non e' un errore, e' semplicemente una scelta personale, tu pensa a prendere e tirare l'acqua e basta.
Sperimenta varie traiettorie, ma sempre pensando allo scopo di quello che stai facendo, ad esempio quando la trazione e' piu' larga io penso ad "avvolgere" l'acqua.
E mi raccomando, pensa di tirare l'acqua con tutto l'avanbraccio, non solo con la mano (l'esercizio di nuotare a pugni chiusi viene bene in questo caso).

In generale la trazione piu' larga sarebbe indicata per lavori piu' lunghi, di solito associata ad una passata piu' superficiale, mentre la trazione piu' dritta a lavori piu' veloci, di solito associata ad una passata piu' profonda, ma tutte le scelte sono possibili.
Se allarghi la mano in trazione, e poi passi vicino alla pancia, ottieni la famosa e famigerata S.

Mi correggano i guru del forum se ho sparato qualche cavolata...

74

(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Dai, posta il filmato e sono sicuro che riceverai dei consigli utili.
Da parte mia ti posso dire che io ho 32 anni e non sono un ex agonista (avevo fatto un anno quando avevo 10 anni), pero' il delfino e' lo stile che mi riesce meglio, mentre il dorso e' un disastro e la rana e' appena accettabile. In realta' credo che una volta interiorizzato il giusto timing tra bracciata, gambata e respirazione non ci siano particolari segreti nel delfino. Serve pero' un minimo di costanza, perche' qualsiasi cosa che fai a delfino (ripetute, tecnica, esercizi) e' comunque sempre faticoso e quindi e' molto piu' dura mettere su dei volumi che ti permettano di acquisire coordinazione, sensibilita' con l'acqua, ecc...

Aspettiamo il filmato smile

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(7 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Se fosse cosi' sarebbe una gran cagata (a mio parere), voglio dire la rana e' la rana...