deia87 ha scritto:Per quanto riguarda delfino ad un braccio con respirazione da lato, non ho mai provato: respiri dal lato della bracciata, giusto?
L'esercizio che a volte faccio è di alternare prima un braccio, poi l'altro e infine due bracciate complete, ma proverò a fare un solo braccio per tutta la vasca.
C'è una donna che nuota nella mia stessa piscina che fa tantissime vasche a delfino ma sembra non fare nessuno sforzo, come se nuotasse a crawl!
dunque, puoi utilizzare il pull o il delfinetto ad un braccio per concentrarti sul lavoro delle braccia, ad esempio sul recupero. A mio modesto parere, il recupero orizzontale, molto basso sull'acqua è quello da preferire perché è più rilassante e probabilmente il più bio-meccanicamente corretto. Dopo l'ondulazione del bacino, se dovessi dire il particolare che mi ha aiutato maggiormente a migliorare, direi proprio il recupero rilassato con palmo della mani rivolto totalmente verso l'esterno, perché farlo come lo fai tu pone uno stress a carico del muscolo deltoide e dell'articolazione notevole, però mi rendo conto che talvolta le donne abbiano un'escursione articolare diversa da quella dei maschi. Il recupero così alto però porta con se quel difetto di cui ti ho scritto, ovvero le braccia quando rientrano in acqua è come se cadessero "dall'alto", effetto bomba, se il recupero è "ad ali di aeroplano", più che cadere si "infilano in acqua" e ti portano a proseguire l'ondulazione con naturalezza. Lavoraci, all'improvviso ti sentirai volare.
Per quanto riguarda la respirazione, sforzati di rimanere a pelo d'acqua, immagina di guardare in avanti con la testa bella ferma e fare un bel saltello in avanti (IN AVANTI) come un tonno, con testa, spalle, braccia e gambe ben allineate, come se volessi poggiare il mento sul davanzale della finestra Nella bracciata in cui respiri, il colpo di gambe deve essere un po' più vigoroso (un po'!). Fai caso agli agonisti, quando respirano balzano con la mascella in fuori come dei tonni, ma rimangono quasi orizzontali.
http://www.goswim.tv/entries/4800/butterfly---single-arm-extended-arm.html eccoti il link del video del delfino ad un braccio, poco importa se vuoi farne una vasca intera con il destro ed una intera col sinistro, personalmente preferisco destro-sinistro-completo e via avanti con combinazioni a tuo piacere. Non mi vergogno di dire che prima di azzardarmi a fare una vasca delfino completo, ho passato interi mesi a fare questo esercizio. Mi resi conto che lavorare subito solo sul delfino completo, quando ancora non lo si padroneggia, porta a non riuscire a curare tanti particolari che sono in realtà fondamentali perché si è troppo concentrati a reggere la fatica, più che a impostare un movimento sinuoso. Riuscirai a imparare alla perfezione l'oscillazione, la spinta, la sincronia gambata-bracciata e soprattutto capirai che non è necessario scalciare come un mulo per andare più forte, anzi, ti ritroverai a fare un'oscillazione così sinuosa ed efficace che ti sembrerà quasi di non dover nemmeno più calciare.
Con un po' di impegno, tra qualche mese anche tu sarai come quella "donna", il delfino è al 99,9% solo tecnica, o meglio "sinuosità", a differenza di come credono i non addetti ai lavori (io ero tra i primi e ogni allenamento ne ho conferma ulteriore), il vigore, la muscolatura, la foga... non c'entrano assolutamente niente. Una volta che avrai capito la dinamica dell'oscillazione, di una spinta di braccia completa che prende tanta acqua (che non vuol dire violenta o con forza), del recupero e dell'ingresso rilassato... ti ritroverai dall'altra parte della vasca quasi senza accorgertene. Ricordo diversi mesi fa, il mio prima 50 a delfino con ritmo finalmente "rilassato" (a mio modo di vedere, tutti lo nuotano velocissimi, se uno nuota il delfino rilassato, vuol dire che lo sa nuotare, la velocità è solo una conseguenza), sentivo di oscillare alla perfezione e avanzavo "quasi" senza stancarmi, nel senso che mi rendevo finalmente conto che non avanzavo a scatti come un sacco di patate, quando arrivai al muretto incominciai ad esultare da solo (nel vero senso della parola) "Eureka! Ce la sto facendo".