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(3 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Radiografia.....

127

(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Digamma ha scritto:

...

Ma che cosa si intende per "acquaticità"? Cosa fanno fare?

Per acquaticità s'intende il riuscire a fare in acqua ciò che si riesce a fare sulla terraferma. Rientra tra le condizioni necessarie al raggiungimento dell'Ambientamento. Sono esercizi semplici ed utilissimi ai principianti (e non solo): galleggiamenti, scivolamenti, subacquee etc.

E' la prima volta che sento parlare del "nuoto antalgico", che il nuoto fosse salutare non avevo dubbi ma che riuscisse ad allieviare il dolore mi giunge nuova!! Francamente la vedo una gran bufalata anche perchè si nuota in acqua clorata e non in acqua di Lourdes (con tutto il rispetto per la nostra Madre Eterna)!

http://www.nuotomania.it/public/blog/index.php/2010/12/nuoto-didattica-e-apprendimento-motorio/

In quest'articolo di Stefano è sintetizzato il 50% del Corso Istruttore.

Consiglio agli Istruttori di rinfrescare la memoria e chi è prossimo a sostenere gli esami, di leggerlo con attenzione.

Grazie Stè.

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(47 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Sono con Stefano in tutto e per tutto ma aggiungerei due cose:

1) AMBIENTAMENTO: in genere si tende a trascurare e ad avere fretta perché si ritengono inutili certi esercizi. L'ambientamento e' fondamentale! D'altro canto le Società tendono ad istruire gli Istruttori affinché impostassero i Corsi adulti non tanto sugli obiettivi tecnici quanto sulle motivazioni a continuare, ci sono adulti che puntano al miglioramento natatorio altri che vanno in piscina per svago.
Comunque ti consiglierei di proseguire con L'ambientamento e magari aggiungere, agli esercizi proposti, subacquee solo gambe ed esercizi di cambio ritmo.

2) TAVOLETTA SI, TAVOLETTA NO: a mio parere i sussidi didattici dovrebbero essere inutilizzati in un Corso Principianti perché occorre dare la possibilità agli "analizzatori" di costruire un buon sistema sensopercittivo, dobbiamo ristrutturare i nostri schemi motori terrestri in schemi motori acquatici, quindi sussidi didattici SI ma solo per perfezionare le capacità coordinative e le capacità condizionali.
Questo spiega, in parte, il tuo disagio senza tavoletta.

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(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Dovrai farci l'abitudine perché potrebbe capitare altre volte. A me e' successo mentre nuotavo con il boccaglio frontale ed ho respirato acqua. È una brutta sensazione ma basta attendere pochissimi secondi per far defluire l'acqua nella trachea, l'importante e' non farsi prendere dal panico.
Niente paura, torna in vasca e magari stai un po' più attenta.

Ciao.

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(2 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Andrea, quando sento acquagim mi viene l'orticaria!!!! Tutte set diavolerie le eliminerei proprio e me ne andrei in palestra per potenziare! Se proprio ti vuoi dedicare al nuoto trattenuta, opterei per il paracadutema non mi parlare di acquagim che vado in crisi depressiva!!!

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(2 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Si, gli esercizi descritti li conosco ma ho poca voglia di martellarmi il cervello per escogitare esercizi/gioco.
Comunque, grazie smile

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(2 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Nei Corsi che sto seguendo appare sempre più evidente l'importanza della ginnastica prenatatoria da proporre ai nostri allievi, in particolare in età ricadenti nelle fasi sensibili (6-11 anni). Il tenore di vita odierno ci propone degli allievi sempre più impacciati nelle capacità motorie di base che sono insite nell'uomo. I nostri figli arrivano in piscina letteralmente rincoglioniti! Camminare, correre, rotolare, arrampicarsi, per loro sono una vera tragedia. Ho proposto di dedicare almeno 15 minuti di lavoro a secco per prepararli alle attività acquatiche. Un aspetto trascurato per motivi temporali e di mancanza di strutture adeguate (il nostro piano vasca è sempre più invaso da attrezzi per attività extranatatorie, in più i genitori pretendono che i figli sappiano già nuotare dopo 3 mesi!!!). Detto questo, vi chiedo di segnalarmi dei siti, dei libri, delle riviste che trattano esercizi specifici a secco prenatatori ed in particolare esercizi a secco per la respirazione.

Ciao

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Cirone Furioso ha scritto:

Ma, giusto per sapere, la nuotata a delfino è sempre una nuotata "esplosiva", oppure è possiibile anche tenere una nuotata blanda "di crociera" e macinare metri e metri?

Ciro hai mai visto una gara 1500 delfino?   smile

Di tutto ciò che hai scritto, salvo soltanto lo stretching e la buona volontà.
Andiamo per ordine:

DIDATTICA: nuotare con i più esperti può essere utile in una seconda fase, quando hai acquisito già una tecnica decente. Nuotare in estate e stare fermi per 8 mesi non è il massimo della vita. Opterei, in fase iniziale, nel frequentare dei Corsi che consentano di correggere degli errori e che consentano un percorso di crescita, cioè dovresti porre come primo obiettivo il SAPER NUOTARE CORRETTAMENTE.

CHILI DI TROPPO: mi fiderei di più della tua dieta ipocalorica, il nuoto può aiutarti alla definizione muscolare piuttosto di una tonificazione ma per avere un effetto dimagrante dovresti lavorare "in soglia" e non penso che in questo momento sia in grado di poterlo fare.

ORARI: e' soggettivo. Io ho un metabolismo lento e quindi al mattino non renderei quanto in pausa pranzo o alla sera. Dipende molto da come hai organizzato il tuo tempo libero, certo nuotare in corsia deserta e' una gran bella cosa....

ALLENAMENTI: per impostare degli allenamenti occorre prima di tutto individuare gli obiettivi a lunga durata, impostare una macro programmazione sulla base dei tuoi obiettivi. Fissare degli obiettivi a breve durata, programmare e verificare la validità (le verifiche sono degli indicatori che consentono di stabilire se apportare delle modifiche alla microprogrammazione o meno).

CONCLUSIONI:  NUOTARE A CASACCIO NON SERVE A NULLA!

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(4 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Sono in affiancamento ad un Istruttore che segue un ragazzo autistico. Davide ha una rigidità muscolare e tempi di reazione ritardata ma è meraviglioso, trasmette umanità ed ha un animo sensibile. Lo scorso anno riusciva a malapena ad entrare in vasca, oggi ha eseguito apnee ed ha trascinato il quadro svedese per 25 mt con la sola battuta di gambe. Ha ancora grosse difficoltà nello scambio respiratorio ( fa poche bolle) ma l'impegno che ci mette negli esercizi e' straordinario, i miei complimenti ad ogni esercizio sono sinceri e spontanei ( non sono i classici "rafforzatori" di rito). I progressi sono merito dei suoi sforzi ma soprattutto del paziente lavoro di un Istruttore che svolge il suo lavoro con professionalità e tanta ma tanta pazienza.
A Davide e' stato consigliato il nuoto per combattere quella rigidità muscolare che è caratteristica di chi soffre di una patologia bastarda, ma per lui e' il momento più felice di una giornata monotona.
Il nuoto e' anche questo, un amico fedele e generoso che corre in aiuto ad i nostri simili più sfortunati e che mi danno la forza di andare avanti in situazioni difficili.
Davide e' la risposta a tanta gente che sottovaluta questo sport e lo sport in generale, ma è anche la risposta a chi va in vasca svogliato e senza stimoli.

maupetrucci ha scritto:

...... piedi a martello calciando l'acqua da sotto verso sopra....

Sei proprio sicuro che ti abbiano detto questo??!!

Il piede a martello si utilizza SOLO nella gambata rana!!!

Se fai gambe stile con il piede a martello, tagli l'acqua e non avanzerai nemmeno con un miracolo!!!!!

Il piede va tenuto sciolto e di punta (a ballerina, come dico ai miei bimbi dell'ambientamento).

La verifica ed il controllo dell'acquisizione del gesto tecnico avviene solamente quando si è in grado di nuotare in tutte le condizioni e assetti possibili ed immaginabili ma NON quando si è stanchi. (es: per capire se hai acquisito a modo la gambata a stile, devi saper nuotare di lato, in subacquea, con braccia in alto, con braccia in basso, trascinare un oggetto, ......insomma devi saper "giocare a briscola nuotando" come direbbe il mio Maestro smile

La stanchezza è il "finecorsa PROVVISORIO" della condizione metabolica ( es: se sei stanco dopo 30 vasche, la prossima volta ne fai 31....) misura la condizione fisica.

La tecnica si esegue quando si è belli freschi.

Credo che Stefano abbia già risposto. La multilateralità si sviluppa non solo con le informazioni fornite dall'Istruttore ma anche dagli allievi quando sono lasciati liberi di scoprire nuove strade per raggiungere gli obiettivi prefissati. Lasciali liberi di scoprire il nuovo Mondo  smile

Il procedere all'indietro è il classico problema degli adulti che non hanno sviluppato una gambata corretta e che gli viene piazzata quella maledetta tavoletta tra le mani.
Il motivo per cui indietreggi consiste nell'ampiezza eccessiva di gambata e ad una postura sbagliata (gambe larghe). Una giusta gambata genera dei vortici che consentono al corpo di assumere una giusta postura e quindi un avanzamento, nel tuo caso il vortice gioca a tuo sfavore.
Con i principianti è azzardato parlare di propulsione, la propulsione è la capacità motoria che consente l'avanzamento di tutto il corpo. Se non sai ancora utilizzare le gambe, mi spieghi come può parlare il tuo Istruttore di propulsione? E' come se si chiedesse ad un bimbo che muove i primi passi di correre i 100 mt in 10 secondi!!!!

Il percorso didattico è questo (in ordine cronologico):

1) scivolamenti dal muretto
2) scivolamento con successiva battuta di gambe in apnea e braccia in avanti e rilassate.
3) come sopra ma inserendo una respirazione.... e così via

Ma ci vuole tempo e costanza negli allenamenti.

Fare affiancamento nel percorso da aspirante Istruttore non vuol dire soltanto osservare i metodi didattici delle varie realtà societarie ma anche cominciare a conoscere gli Istruttori "di ruolo", per conoscenza intendo passione, preparazione, capacità comunicative con gli allievi, psicologia positiva e negativa.

Corso Principianti con obiettivi quali ambientamento (galleggiamento ed acquaticità), primissime impostazioni di nuotata grezza. Il gruppo si presenta eterogeneo (3 bambini che padroneggiano con l'acqua ed altri 2 che ne sono terrorizzati). Osservavo l'Istruttrice borbottare, lamentarsi e a volte anche usare metodi poco "urbani".
Per indole mi piacciono i bambini ed in particolare quando li vedo impauriti dall'acqua o da nuove situazioni, allora mi sono avvicinato (perchè la loro Istruttrice li aveva relegati in un angolino e tutti tremolanti da freddo e paura) ed ho cercato di tranquillizzarli e provando a far fare loro la "stellina", erano tesi con una mano sempre attaccata al bordo e piano piano notavo un leggero rilassamento. A fine Corso gli ho strappato una promessa che, entro la fine della prossima settimana, vorrei vederli galleggiare. Preciso che stavo riuscendo nell'obiettivo avendo intuito i loro caratteri: Marianna preferisce scoprire e risolvere i problemi da sola (così è mia figlia), Emanuele invece ha 4 anni e necessita di essere tranquillizzato (come dovrebbe fare un papà con i propri figli).
A fine Corso, si avvicina l'Istruttrice e mi dice: " dalla prossima volta stai a bordo vasca e non ti intromettere perchè i genitori guardano, questi 2 non dovrebbero stare qui ma in altra piscina meno profonda. Quando avrai un Corso tuo, lo gestirai a modo tuo".
Allora, non ho risposto perchè in pubblico c'era da mantenere la calma ma pensavo che alcuni soggetti dovrebbero avere un minimo di umanità e di passione per poter svolgere certi mestieri.
Che ricordo potrebbero mai avere questi bambini?
Perchè, per colpa di una Istruttrice stronza, non dovrebbero imparare a nuotare e vincere le prime paure che la vita gli mette davanti?

Purtroppo ci sono di cattivi esempi e meriterebbero di essere confinati.

A proposito del teorema "sapere, saper fare, saper far fare". C'è qualche Società (dalle mie parti) che prende troppo alla lettera il concetto, cioè decide di assumere istruttori pescando tra i suoi agonisti. È' vero che ognuno a casa propria fa quello che vuole ma è anche vero che essere agonisti non vuol dire essere istruttori per definizione. Il saper fare non necessariamente e' garanzia di saper far fare. Di cazzate ne ho viste fare tante dagli istruttori di quella Società da poter scrivere un libro.
È vero che la Federazione ha sposato questo concetto ma allora dovrebbe mettere tra i requisiti utili per iscriversi a Corsi da Istruttore ed Allenatore l'aver partecipato a squadre agonistiche. Secondo me sarebbe più corretto e coerente.

Ieri ho assistito alle prove attitudinali per Allievo Istruttore. La prova consisteva: esecuzione tuffo, galleggiamento in verticale e braccia alte per almeno 15", i 4 stili ed una subacquea di almeno 15 mt.
Per ogni prova si dava dei punteggi (da 1 a 3) e la prova veniva superata se si raggiungeva almeno un punteggio finale di 8. Un paio di candidati sono stati ammessi con riserva per lacune evidenti a rana e delfino (cioè, possono seguire il Corso ma prima di dare l'esame finale, devono dimostrare un miglioramento negli stili).
Inoltre, i Selezionatori, hanno consigliato tutti di continuare a nuotare ed a esercitarsi anche dopo aver conseguito tutti i Brevetti possibili ed immaginabili, ed hanno concluso :"il motto e' Fare - Saper Fare - Saper Far Fare"

PS: ho pensato "questo proviene dalla stessa Scuola di Stefano...."

Riflessione mentre rientravo a casa: "Si intravede un barlume di serietà nelle selezioni. Ed e' cosa buona per tutti".

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(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Gambe delfino in verticale, nel punto più profondo della vasca, inizialmente con rematine (per eseguire a dovere il movimento), poi a braccia alte (tosto!).
Utile anche, come esercizio primordiale, le subacquee con pinnette.

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(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

nuotix ha scritto:

scusa mario cosa intendi per sbloccare le ginocchia?
intendi che l'allievo mulina solo dal ginocchio in giù e quindi zero muscoli posteriori della coscia?

Hai presente RoboCop? Ecco, uguale. Non panneggiano, le loro gambe sono dritte come due mazze da golf, hanno le ginocchia totalmente bloccate.

Ciao

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(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Qualche esercizio simpatico per far sbloccare (sciogliere) le ginocchia ad adulti "irrigiditi".

Ciao

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(21 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

mixmaxmaxxx ha scritto:
Marioaversa ha scritto:

Lo scivolamento termina alle bandierine (i tuoi 5 mt).
Questo esercizio mixato: scivolamento - aratro (gambe ferme) - crawl alternato. Vedo di positivo solo la varietà nell'esercizio che aiuta la coordinazione e gli equilibri. Ma non capisco la finalità: cosa vuoi migliorare o correggere?

NEGLI ESERCIZI DI TECNICA NON SI CONTANO NE BRACCIATE, NE SECONDI, NE GAMBATE E NE UN CAZZO DI NIENTE!!! LA TECNICA SI ESEGUE CON LA MASSIMA CONCENTRAZIONE POSSIBILE E CON I RIPOSI CHE IL NOSTRO CORPO RICHIEDE. PUNTO E BASTA!!

Stai tranquillo ciccio wink
A me sto esercizio fa decisamente bene e lo associo alle remate prima di iniziare il lavoro,  poi se te dall'alto della tua sapienza e dei tuoi studi dici che è una cazzata inutile ok, ma si sa...

"Chi sa fa,

chi non sa insegna,

e chi non sa insegnare, insegna ai formatori"

Cos'è per te il nuoto?

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(14 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

La qualità della nuotata non è classificabile nei codici A2, B2 e compagnia bella. La qualità si coltivacon anni e anni e anni e anni di TECNICA e con nuotate lente e pensate (quelle che faceva Popov 1 volta a settimana). Gli allenamenti in A2 hanno lo scopo principale (ma non unico) di sviluppare RESISTENZA AEROBICA (fiato) e lo si acquisisce con riopetute lunghe e pause brevi (inizialmente) fino ad arrivare a pause insignificanti (5 sec.). Quindi, per rispondere a Norberto, ci si parte con ripetute medie (100 mt) e riposi brevi (10 sec.) Per poi aumentare i volumi ed infine i riposi. La condizione fisica la si acquisisce con una programmazione a lungo termine e con verifiche intermedie. Mentre la QUALITA' è frutto di un mix di condizioni e variabili (tecnica, condizione fisica e doti naturali). La qualità si può certamente migliorare ma ognuno di noi ha un "fine corsa".

La QUALITA' della nuota è l'obiettivo principale delle mie ricerche e studi, è qualcosa che non s'improvvisa e non migliora certamente nuotando milioni di vasche, le proprietà metaboliche sono solo una parte di vari elementi che contribuiscono ad una nuotata di qualità.

dal forum.
Di sicuro non mi sono trovato spaesato al corso da Istruttore o durante le ore di tirocinio nel vedere e/o sentire certi concetti che nel forum sono pane quotidiano.

PS: Vè, ma la notte non dormi? Stai facendo un corso ai pipistrelli   lol  lol

Ho avuto la fortuna di conoscere "dal vivo": Stefano, Sere-p, Megattera, ho sfiorato Ippocampo. smile
Ho Cirone Furioso ad un tiro di schioppo da casa ed ho parlato a telefono con Maria Pia, Ippocampo e d altri. Siamo sparsi per l'Italia ed è difficile mettere d'accordo 1000 teste.
Ho davvero imparato tanto dal forum e questo è riconosciuto anche da insegnanti SIT ed allenatori di campioni che frequento giornalmente. Alla vecchiaia ho intrapreso un cammino di crescita che mi portwrà non sò dove ma ne sono fiero e devo dire grazie a tutti per le soddisfazioni che non mancano quotidianamente.
Gli impegni sportivi e non, limitano le mie apparizioni ma vi consiglio di seguire i preziosi consigli di Stefano e Maria Pia.

Ciao