tappanaso assolutamento no!
nonostante nuoti da diversi anni, anche a me succede soprattutto quando, durante la stagione, faccio delle pause di recupero più o meno lunghe. Così per qualche giorno dopo il rientro ho questo piccolo disagio dopodiché scompare.
per la mia esprienza è solo una questione di abitudine.  non so se ci sia qualche "patologia" connessa. forse solo predisposizione

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(82 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

la scarsità d'ossigeno "costringe" il snc ad organizzare le azioni più efficaci

questa mi mancava.
mattina, classico nuotatore domenicale. mentre si fa la doccia, riempie  la cuffia d'acqua fino all'orlo.
chiude l'acqua e, mentre si avvia verso la piscina, si "versa" la cuffia sulla testa lol

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(203 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

allievo ha scritto:

sono d accordo con il non utilizzo dei supporti ove non ci sia una buona tecnica nell azione in questione, anche perché come ben sapete,il supporto non fa altro che alterare le sensazioni che si hanno in acqua e questo, appatto che la persona in questione non abbia veramente una buona tecnica e consapevolezza di cio' che sta facendo..beh potrebbe essere addirittura controproducente, sempre mio parere ci mancherebbe smile . Detto questo, mi vorrei soffermare sull impiego del pool  per concentrarsi sull azione della bracciata, siete favorevoli a questo utilizzo anche nei principianti? sicuramente  stiamo parlando di persone agli inizi di un percorso natatorio e quindi mi chiedo, se una persona necessita di pool per "sostenere" bene a galla bacino e gambe, vuol dire che di per se non ha questo requisito, essendo un neofita o poco piu', quanto conviene  alterare la percezione che ha del suo corpo in acqua visto che gia' di per se non sa come deve essere o comunque non sa tenerla?....forse sbaglio, sono a meta' del corso di allievo istruttore ma, credo davvero che i supporti didattici sarebbe preferibile utilizzarli in persone che hanno gia' una discreta tecnica. vostri pareri in merito? Chiaramente, se usate supporti in neofiti o principianti, in che esercizi li inserite e per risolvere quale problema? smile

bisogna specificare cosa s'intende per supporti.

secondo me il pull buoy merita un discorso diverso. se la tavoletta è pura criptonite in coloro che non dispongono di una gambata sciolta e distesa (fatta eccezione per la rana), per me il pull può essere proposto presto perché permette di percepire meglio l'azione di spostamento data dalle braccia, può fornire (incosciamente) delle preziose informazioni sulla muscolatura del tronco soprattutto dicendo di tenere il "corpo lungo", permette all'allievo di esplorare nuove esperienze del mondo acquatico, permette di capire ancora meglio che se le braccia non remano insieme si rimane fermi, che le braccia permettono di andare più veloci delle gambe.

insomma secondo la mia opinione il pull non danneggia gli equilibri, ma li può agevolare. chiaro, gli esercizi senza supporti hanno la netta priorità.

scusa de che?????
non ti devi scusare di nulla wink

stefano '62 ha scritto:

Chiaro che a braccio flesso esci prima senza spingere.

certamente.
però in questi giorni ha fatto ulteriori prove e ho scoperto che non era solo quello.
in pratica, continuando ad alternare le due tipologie di nuotate e cercando di discernere le varie informazioni cinestetiche, ho capito che nella nuotata con recupero flesso entravo troppo corto, avevo meno continuità di rotazione delle spalle e la spinta subacquea era meno efficace.
ora sento molta meno differenza fra le due nuotate e se ne è accorto anche il cronometro smile

devo dire l'esercizio delle braccia tese alternato allo stile a recupero flesso (es 10x50 metà vasca a br tese metà a gomito flesso oppure alternado ogni 50) è davvero utilissimo. lo consiglio

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(287 risposte, pubblicate in Quinto stile)

gli errori che ravivso:

1) ti siedi letteralmente sul blocco. invece le gambe dovrebbero essere flesse appena appena, posando il peso del corpo sulla gamba posteriore.
2) non hai spinta né con le gambe né con le braccia, comportando una caduta rovinosa in acqua. lo si nota dal fatto che non hai slancio. invece dovresti spingere forte il blocco verso dietro prima con le mani e poi con le gambe
3) non concordo con chi ti dice: "guarda dove entrare" perché il punto di entrata è frutto della giusta sinergia della spinta e non solo. quindi impara bene a spingere il blocco e imparerai automaticamente a trovare il punto ideale di entrata
4) la punta delle mani e la nuca devono "puntare" verso l'acqua
5) il corpo, dalle punte delle mani a quelle dei piedi, deve essere il più lungo e disteso possibile

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(3 risposte, pubblicate in Presentazioni)

ciao stefania. benvenuta.

leggi il nostro regolamento: https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=3291
l'ho riformato recentemente. più schematico, più sintetico, più facile da consultare.
se hai dei dubbi chiedi!!!!!

14) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2750   galleggiamenti e scivolamenti: statici e dinamici
15) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?pid=20643#p20643   come si fanno gli scivolamenti classici 1
16) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=1808   come si fanno gli scivolamenti classici 2
17) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?pid=33398#p33398   come si fanno gli scivolamenti dinamici
18) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?pid=29971#p29971   un ottimo esercizio a secco
19) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2378   scivolamenti sul dorso
20) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2300   scivolamento, schiena diritta, addominali...pigri
21) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=1624   sensibilità, galleggiamenti-scivolamenti statici-dinamici, tecnica/forza
22) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?pid=14952#p14952   completare l'ambientamento

sicuramente hai una mancanza di base aerobica.
sicuramente le gambe "costano" tanto.
possibilmente può essere che un equilibrio non ancora ottimale (=capacità di usare e attivare i muscoli del tronco) appesantisca la nuotata rendendola più dispendiosa e meno performante

oggi (scarico) ho fatto dei 50 e dei 100 alternando ripetizioni a stile a braccia tese e poi a stile normale con recupero flesso.
ebbene, quando nuotavo con recupero teso, sui 50m giravo sistematicamente 1 anche 2 secondi in meno della nuotata normale e sui 100 in media nuotavo più veloce di 3 secondi circa.

come mai tutta questa differenza? è normale?

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(5 risposte, pubblicate in Presentazioni)

ciao marco e benvenuto.
niente rana e niente delfino

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(15 risposte, pubblicate in Presentazioni)

grande ciro!

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(18 risposte, pubblicate in Presentazioni)

queste sono le società che hanno la licenza fin nella provincia di caserta: http://www.federnuoto.it/federazione/societa-sportive.html?xtipologia=0&xannoagonistico=2013&xregione=CAM&xprovincia=061&xcomune=0&xdisciplina=&xnome=&provincia=061&comune=0&tipo_ricerca=0
ciao

@marina
ah ok è lo stile con recupero subacqueo. lo faccio spesso, ma cercherò di concentrarmi maggiormente sulla distensione della spalla.
intanto oggi allenamento post gare e ho fatto 300m solo di stile alternato (o simultaneo) nel modo di cui sopra

@stefano
grazie mille sté. domani provvedo smile

@enjoymike
direi entrambe le cose

cosa intendi per stile strisciato? hmm

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(287 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Piscis99 ha scritto:

hai provato incrociando le gambe?

mai fatto.
lo proverò smile

avrei bisogno di un consiglio

stefano '62 ha scritto:

3 Se osservi bene le braccia entrano il più lontano possibile (a seconda dell'altezza dei gomiti,molto personale),poi sott'acqua si limitano a distendere quel pochissimo che manca,non col lo scopo di portare le unghie lontano dalla faccia,ma come effetto secondario dell'allungamento delle spalle;la mano invece va subito a cercare la profondità:non che debba andare il più a fondo possibile,ma nel senso che va SUBITO  a raggiungere quello che risulta il punto più profondo della propria personale passata subacquea;andarci lentamente e più tardi significa aprire un paracadute sott'acqua.

Ciao

nello specifico quali sono gli esercizi più indicati per lavorare sulla distensione della spalla in presa? (ovviamente per distensione intendo una distensione minima e naturale, non un'allungamento forzato tipo elastico wink )

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(3 risposte, pubblicate in Presentazioni)

benvenuto wink

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(17 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

3 secondi sono un'enormità.
comunque io non parlavo di tempi a livello assoluto, ma dei tempi dei pari età.
a 15-16 anni quelli bravi bravi girano sui 25 secondi netti o addirittura meno. e fra un 25 netto e un 26 alto c'è una differenza gigantesca.

https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2759
11) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=1406   galleggiamenti verticali 1
12) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=1589   galleggiamenti verticali 2
13) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=1820   galleggiamenti verticali 3
14) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2750   galleggiamenti e scivolamenti: statici e dinamici
15) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?pid=20643#p20643   come si fanno gli scivolamenti classici 1
16) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=1808   come si fanno gli scivolamenti classici 2
17) https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?pid=33398#p33398   come si fanno gli scivolamenti dinamici

ciao. questa la chiudo. se hai problemi scrivi nelle discussioni già aperte

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(17 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

è un agonista nella media.
a quell'età quelli bravi bravi fanno molto meno

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

@stefano
la scorsa primavera ho consigliato l'esercizio del pull in apnea a due ragazzi curiosi di provare il delfino. il primo veniva in piscina per il corso da bagnino, l'altro nuotava quasi tutti i giorni (1-2 ore al giorno).
ecco il primo più bravino è riuscito ad arrivare sin dalla prima volta a metà vasca senza respirare e le spalle era capace di farle ruotare abbastanza sciolte.
il secondo arrivava a malapena alle bandierine dei 3 metri perché si piantava subito

ho fatto una picola modifica al mio post precedente perché nella fretta avevo scritto male e volevo evitare equivoci

per le immagini devi usare questa stringa [img][/img] in mezzo devi mettere l'indirizzo terminante con l'estensione .jpg
esempio: http://www.summercampsinspain.com/img/virtual-tour/swim-6.jpg

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(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Dolphin Kick ha scritto:

Nuotix ovviamente questo non è assolutamente un discorso contro di te, solo che la tua frase me l'ha fatto venire in mente, ma lo sostengo da sempre quando sento la gente che dice "NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO IL DELFINO è DIFFICILE!", io rispondo "NO è SOLO FATICOSO QUINDI NON HAI VOGLIA DI IMPARARLO".

sarei curioso di sentire l'opinione di Stefano (che magari può addurre commenti che a me sfuggono) e di voialtri! bye!!!

ma no figurati!! e poi mi piace quando viene messo un po' di pepe lol
allora come diceva marina nei paesi dell'est il primo stile che s'insegna è la rana. mi viene in mente la scuola ungherese che per me è una delle migliori al mondo. basti pensare che solo negli ultimi 10 anni un paese relativamente piccolo ha sfornato campionissimi del calibro di lazlo cseh, katinka hosszu, daniel gyurta e poi secondo linee di tutto rispetto e di alto livello come la jakabos. stiamo parlando di nuotatori che bene o male hanno una tecnica notevole e questo dimostra non importa da dove si inizia, ma dove si arriva.

ma veniamo al punto e su questo non sono d'accordo né con dolphin kick né con marina. Da nuotatore io dico che si può cominciare indifferentemente con lo stile libero, il dorso, la rana, ma il delfino sin da subito secondo me proprio no. Il delfino, più che la forza in sé, richiede forza disponibile applicabile in acqua che non tutti sono in grado di esprimere presto. per questo motivo per alcuni è necessario un periodo di "svezzamento" più o meno lungo.
per esempio, quando facevo i corsi, ricordo che riuscivo senza problemi a fare girare le braccia e spalle sin dalla prima volta che l'istruttrice ci aveva proposto l'esercizio mentre alcuni miei compagni succedeva quello che rammentava andrew.
poi certo esercizi come il delfino con recupero subacqueo certamente aiutano a capire meglio l'azione di questo stile (e anche dello stile libero), però almeno personalmente che prima di affrontare il delfino bisogna aver mangiato almeno qualche panino wink