1,526

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

a puro scopo indicativo: quanti secondi di differenza ci devono essere fra un 100 in A2 e un 100 in B1??

1,527

(17 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

continua così che sei sulla via giusta. man mano con tempo prova ad aumentare il volume degli allenamenti. se vuoi pettorali definti il nuoto è lo sport giusto. del resto se vedi il fisico dei nuotatori, noterai che non sono culturisti. hanno muscoli abbastanza definiti, ma allo stesso tempo un corpo asciutto.

1,528

(11 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

allora non c'è motivo di disperarsi!!!!!!!!!!!!!
due allenamenti a nuoto + 1 (o 2) di corsa direi che è un programma più che buono. vedrai che la base aerobica che ti solleciterai di corsa la ritroverai in acqua
corri a passo regolare non meno di 30 minuti continui. ideale sarebbe 45 minuti. poi magari dopo 2 settimane così potresti fare un riscaldamento di 20/25 minuti, poi fai un lavoro di 16 minuti così: 1 minuto a passo sostenuto 1 minuto regolare

guarda le discussioni sulla corsa su questo forum

ps. onestamente non condivido xk le piscine decidano di prendersi queste pause lunghissime

ciao wink

1,529

(17 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

il nuoto è uno sport che tonifica i muscoli, non determina un aumento considerevole come la palestra.

a mio parere non esiste un stile che molto più di un altro fa sviluppare i pettorali. sicuramente è il delfino quello che li sollecita di più, ma se non si è in grado di nuotarlo, non dico come ian crocker o laszlo cseh, ma neanche sufficientemente allora lascia perdere perché ti puoi fare solo del male anche perché uno stile estremamente dispendioso.
quindi il mi consiglio è: nuota, indipendentemente dallo stile.

cmq come ricordavo prima a ghetty quello che determina una migliore definizione della muscolatore sono le ripetute a velocità massimali, ma anche lì bisogna allenarsi con intelligenza.

quindi il mio suggerimento è di partire dagli allenamenti proposti dal sito di nuotomania. anche perché così su due piedi non so a che livello sei.
quanti metri fai ad allenamento? segui dei corsi con istruttori?

1,530

(11 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

detlef ha scritto:

fino a una settimana fa andavo 3 giorni alla settimana il lunedi' mercoledi e venerdì....ora purtroppo ho solo libero il sabato e la domenica o la sera sul tardi ma da me  a quell'ora e in qst perieodo sn quasi tutte chiuse le piscine..

  oltre al fatto ke è un po' poco 2 volte alla settimana  andando in giorni consecutivi puo essere poco utile?

bé, allenarsi 2 volte a settimana specie consecutivi, non è il massimo, ma non è neanche da buttar via perché pur sempre allenamento.
se come dici fino ad una settimana fà andavi 3 volte a settimana spalmando ottimamente le sedute come hai scritto, sarebbe opportuno continuare ad andare in piscina il sabato e la domenica giusto per non buttare all'aria quello che hai ottenuto fino a questo momento. e non è poco.

se per te è impossibile mettere una terza seduta di nuoto (al mercoledì sarebbe perfetta, ma se non puoi non ci possiamo fare niente) allora potresti integrare con un'altra disciplina che, visto l'orario serale, può essere la corsa. la corsa può aiutarti a mantenere (o anche sviluppare, non ti conosco) una base aerobica che ti ritroveresti in acqua

fai una cosa. clicca su 'ricerca' e digita 'corsa' oppure 'nuoto corsa'. troverai parecchie discussioni in cui si discute di questo tema

una curiosità: questa situazione è causata esclusivamente dal periodo estivo??

1,531

(14 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

sei seguita da un istruttore?

1,532

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

1) vediamo se ho capito. all'inizio per la questione dell'influenza della fosfocreatina conviene allungare le distanze (300-400), poi con l'allenamento e in fase specifica conviene mantenere le distanze introducendo i frazionamenti.
quindi se all'inizio della preparazione faccio 4x300, dopo un po di tempo quando ormai non manca tantissimo agli appuntamenti di gare posso fare questo lavoro
4x (3x100/10'') riposo es 3 minuti
e ciò serve per privilegiare l'intensità dello sforzo
giusto?

2) però questo non fuga un mio dubbio(anzi una mia curiosità!). un 8x100 ripartendo a 2 minuti può essere considerato un lavoro principale in b2?

3) mi ero perso questo

   

stefano '62 ha scritto:

il modo migliore per incrementare la base aerobica è lavorare tra sopra e sotto la soglia anaerobica.

quindi la base aerobica si migliora effettivamente con allenamenti che prevedono la sollecitazione del sistema aerobico alternati a quelli che stimolano il sistema anaerobico dando priorità al primo piuttosto che al secondo a seconda se dobbiamo preparare gare di velocità o mezzofondo. cioè se devo preparare un 1500 mi concentrerò su res aerobica e potenza aerobica e ognitanto infilo dentro un allenamento in C1
corretto?

4) vorrei poi chiederti una cosa che non centra con la b2, ma con la b1.
settimana scorsa ho fatto una ventina di 100m metà in a2 e metà in b1. fare dei 100 in b1 ormai non mi stanca eccessivamente come prima anzi nei primi quasi l'affanno scompariva dopo pochi secondi
oggi ho fatto un totale di 2000 metri metà in a2 metà in b1. la quantità di lavoro nelle due andature è identica ma oggi ho sviluppato l'allenamento su una piramide che partiva dall'alto così:

400-300-300-100-100-200-300-400

in cui il primo quarto(1/4) e l'ultimo quarto (4/4) di OGNI ripetuta lo facevo in a2, il secondo quarto (2/4) e il tero quarto (3/4) di OGNI ripetuta in b1.
quindi in totale contando solo la b1 ho fatto: 2x200, 2x150, 2x100,2x50 dove ovviamente i 400 (200 in b1) e i 300 (150 in b1) li pativo di più (soprattutto i 400) e ala fine dell'allenamento era molto stanco

tutto questo per chiederti: è possibile che se faccio dei 100m in b1(come settimana scorsa)  ormai non riesco più andare oltre alla mia soglia allenante??

ciao
wink

ps: scusa per la lunghezza del post

1,533

(4 risposte, pubblicate in Presentazioni)

ciao e benvenuta
ottima cosa aver scelto il nuoto
ottima cosa aver scelto il forum di nuotomania

Ciao
wink

stefano '62 ha scritto:

@nuotix
Ma è innegabile che se uno rallenta enormemente le braccia e spruzza a manetta di gambe,quello poi si sposta grazie alle gambe e i suoi metri\secondo ottenuti potrebbero anche venire ripartiti in modo diverso da quel 30-70 (per esempio fino al caso limite di sole gambe,cioè 100%)
Il punto è che energeticamente parlando è una fesseria.

Ciao

pensadoci bene in linea teorica nulla è uscluso, però uno che si allena per gareggiare o che va in piscina per rilassarsi o imparare nuotare e fa una cosa del genere si sta, sportivamente parlando, suicidando!!!!!!!!!
big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile

1,535

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

ok, ho capito.

vorrei tornare un attimo ancora sulle distanze da privilegiare.
per il primissimo allenamento di questo tipo pensavo a fare 4 x 300 frazionato o sui 50 (con 10'' rec) o sui 100(con 15'' sec rec) . che ne pensi?

ieri sera mi sono chiesto. se la vo2max è un tipo di allenamento "per frazioni dai tre ai sei minuti", come mai quando si progredisce nella programmazione  si possono ridurre i frazionamenti? in base al suddetto principio non è una contraddizione fare ad esempio 8x100 ripartendo a 2 minuti?

ciao
wink

Laurablu ha scritto:

Mi chiedevo una cosa... voi, come me, avete/avete avuto problemi alle spalle... com'è che non avete pensato a concentrarvi di più sulla gambata per scaricare un pò le spalle?
Io, da quando nuoto così, posso reggere ritmi più alti senza troppe peoccupazioni per le spalle, magari sto dicendo una fesseria non so, ma investire sulla gambata penso che sia una forma di prevenzione contro il sovraccarico delle spalle...... se mi sforzo molto con le gambe prima partono cuore e polmoni, ma almeno la spalla è a posto smile

non sono d'accordo investire la gambata di uno sforzo maggiore è controproducente x una serie di motivi:
1) indipendemente dalla frequenza della sua gambata, una nuotata a stile libero così come a dorso così come a delfino influirà sempre NON più del 30%. quindi è insensato concentrare più energia sugli arti inferiori se tanto hanno un apporto che impallidisce rispetto al 70% degli arti superiori(del resto se ti figuri la nuotata a stile libero la gambate ha una azione propolsiva dall'alto verso il basso, la braccio da avanti verso dietro). come dicevo poco sopra, a me viene naturale muovere velocemente le gambe anche in A2 il che mi porta facilmente alla stanchezza soprattutto nei periodi intensi di allenamento e xciò sto imparando a razionarne l'uso. semmai conviene ricercare una bracciata che sia abbastanza ampia in modo anche da priviligiare lo scivolamente

2) la gambata nonostante rappresenti solo il 30% della forza propulsiva, però comporta già di per sé un dispendio energetico superiore alla bracciata quindi acuire ciò è solo insensato. lessi un po di tempo fa una intervista all'allenatore di thorpe il quale diceva che era sempre un problema il recupero dopo le gare. il suo atleta  era dotato di una azione propulsiva delle gambe che era superiore a quella degli avversari dell'australiano, ma ciò poneva il problema che thorpe necessitasse di un periodo di scarico/riposo post gara superiore agli altri atleti del suo livello

3) la frequenza della gambata e della bracciata vanno sincronizzate cioè se aumento le gambe devo necessariamente aumentare le braccia e viceversa in quanto si muovono in concerto e una esalta l'altra e viceversa

per quanto  riguarda le spalle, non è tanto una questione di velocità. quello che usura le nostre spalle è la quantità di allenamento settimanale col quale stressiamo le spalle e, dettaglio non da poco, la predisposizione. l'usura delle spalle può essere ridotta (forse anche notevolmente se non completamente) attraverso esercizi essenziali di prevenzione (molto semplice è usare degli elastici ortopedici coi quali si fa un'ottima prevenzione. poi x chi vuole e può c'è anche la palestra)


@nove
la tecnica è bene farla nella fase di riscaldamento dell'allenamento (almeno io la faccio così) a meno che l'obiettivo dell'allenamento (lavoro principale) sia migliorare la tecnica.
poi hai scrito questo: "A volte quando faccio st con 1 braccio solo (alternato ecc...) capita di andare storti e ovviamente la resiprazione ne risente non essendo in armonia con tutto il resto, in questi casi affondo il braccio e lo allargo leggermente, cioè cerco appoggi per ottimizzare l'uscita della testa quanto basta per respirare. Qui il rilassamento è fondamentale !"
onestamente quando faccio esercizi non mi capita di andare storto. credo sia scorretto snaturare la tecnica della bracciata durante gli esercizi rispetto alla nuotata completa solo perché vai storto. a mio parere negli esercizi bisogna eseguire una nuotata che sia la migliore possibile

ciao;

1,537

(1,091 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

nove ha scritto:
alferez ha scritto:
nove ha scritto:

200 come vuoi (ho fatto 100 tecnica e 100 bolle)
Ciao N

che significa "bolle"?

Scrivo cosi xchè le ultime vasche le eseguo lente lente in modo da riuscire a vedere le mie bolle nella fase di espirazione.
Importante per smaltire il lattato in fase di defaticamento (l'andar piano)

Ciao Norberto

"bolle"
carina come deonominazione big_smile
cio
wink

OK, ora ho capito che cosa intendevi (infatti mi suonava un po strano quando parlavi di equilibrio su un fianco!)
onestamente questa versione è la prima volta che mi capita di ammirarla. non l'avevo mai vista prima
quando facevo triathlon, la mia allenatrice alcune volte ci faceva fare credo lo stesso esercizio ma in una versione diversa. ci diceva di "appogiarsi su un fianco" facendo una gambata laterale, un braccio lungo i fianchi e un braccio avanti. la testa anziché tenerla sott'acqua, la tenevamo appoggiando l'orecchio al braccio in modo tale fosse appiccicata al braccio stesso. quindi si prendeva aria quando si voleva

ps. non avevo prorpio capito ti riferissi a questo esercizio big_smile

ciao
wink

Lele ha scritto:

Quindi non so esattamente se devo allenare l'equilibrio su un fianco o nella posizione perfettamente parallela al fondo e inclinarmi solo se faccio anche l'esercizio di recupero del braccio.

non ho capito esattamento quello che vuoi dire, ma voglio darti un consiglio molto importante che devi tenere sempre a mente. oltre alla braccita, un aspetto fondamentale di ogni stile, in special modo dello SL, è il posizionamento della testa e la corretta esecuzione della respirazione. correggere questo significa eliminare in un colpo solo alcuni errori qualora vi fossero
esempio: mi capita di vedere alcuni che respirano estremizzando la posizione della testa. alcuni di loro arrivano persino a guardarsi la spalla o addirittura a guardare in alto nuotando a stile libero! che cosa succede? che respirando nella maniera sbagliata sbagliano: la testa,  piegano il torace, muovono i fianchi, respirano su un fianco, alcuni di questi eseguono una pausa nella gambata e altri addirittura fanno una sforbiciata. magari non tutti, ma eseguire una buona respirazione, può favorire all'eliminazione di tutti questi errori
questi esempi iperbolici mi servono per dirti, quanto sia importante la testa, molto più di quanto sembra e forse eseguire la respirazione nel modo corretto può aiutarti a trovrare gli eqilibri che cerchi. considera che respirare, significa implicitamente apportare degli squilibri nella nuotare tanto che è vero che i 50isti respirano il meno possibile xk meno respirano, meno squilibri apportano all'assetto in acqua e più vanno forte. quindi tutto sta nell'assimilare una respirazione che mantenga il più possibile un buon assetto.

se guardi bene i video delle gare, o i video sulla tecnica dello SL, noterai che i nuotatori (giuro che il gioco di parole non è voluto! big_smile ) per respirare NON INCLINANO COMPLETAMENTE LA TESTA NON FACENDO USCIRE COMPLETAMENTE LA BOCCA. la testa la girano appena, appoggiano l'orecchio sul braccio su cui si respirano tenendo "la bocca storta"
ecco una bella immagine (magari leggiti anche l'articolo) del grande (se non sbaglio) alexander popov http://www.leganuoto.it/tecnica/tecnica_il_principe_degli_stili.htm

guardati anche questa pagina di nuotomania (https://www.nuotomania.it/nuototecnica1.html )  guarda il primo riquadro: l'omino stilizzato non gira completamente la testa. fai estrema attenzione alla bocca. che cosa noti?

1,540

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

non mi sono ancora chiare due cose.

1) nel post di ieri sera hai scritto:
"il sistema glicolitico entra in modo determinante a supporto del sistema aerobico,tanto da poter individuare la B2 come una zona franca a metà tra l'aerobico e l'anaerobico,nel senso che la Vo2Max rappresenta la massima sinergia tra i due sistemi",
leggo poi dal sito di nuotomania che definisce la b2 come:
"il massimo dell'allenamento aerobico sfruttando meccanismi anaerobici"
mi chiedo: se la vo2max prevede che l'atleta esprima velocità massimali per un periodo molto più lungo della c1, come si spiega che rappresenta la combinazione del sistema aerobico e del sistema anaerobico?? infatti se l'atleta esprime la massima velocità che può allora lavora esclusivamente in anaerobia. come viene implicato il sistema aerobico?

2)

stefano '62 ha scritto:

Dunque recuperi più bassi rispetto al C1 e questo fa sì che il livello di lattato sia minore rispetto al B2 (per impossibilità fisiologica e per i recuperi attivi).

a parità di distanza percorsa una b2 quindi produce più lattato di una c1?
esempio 2x300 (F100/15''recupero di 3 minuti fra le due serie compreso recupero attivo)  producono più acido lattico rispetto a 12x50 c1 rec 1'50''

ciao
wink

ps. grazie x la pazienza di scrivermi questi lunghi articolo molto interessanti



3) dimenticavo. forse, più che la b2, può essere la b1 a migliorare la base aerobica?

Lele ha scritto:

certo certo riguardo alle gambe sono d'accordo, si usano molto più per l'equilibrio, e per gli scatti finali nelle gare magari,che per la propulsione vera e propria altrimenti si finirebbero subito le energie, io intendevo che lavorando sull'equilibrio spostandosi da una parte all'altra e avanzando con solo l'apporto delle gambe ci vuole molto tempo per fare un discreto numero di vasche ma quando vai a fare la nuotata completa l'appoggio del corpo nell'acqua e il galleggiamento migliorano la presa e la proprulsione dele braccia. Cioè purtroppo si perde molto tempo per fare questi esercizi sia perchè si va molto piano sia perchè c'è un alto dispendio di energia e si devono fare alcune pause anche se brevi. Cioè dedicare giornate solo a questi esercizi è palloso ma anche molto benefico per gli altri giorni in cui si fanno le uotate complete giusto? Cioè i muscoli "memorizzano" il movimento e l'equilibrio e ne usufruiscono automaticamente, giusto?
Ciao smile

hai perfettamente ragione. gli esercizi prendono molto tempo. tuttavia è altrettanto vero che gli unici esercizi che sono produttivi sono quelli fatti con estrema lentezza cercando di capire esattamente cosa si sta facendo e soprattutto con concentrazione massima. quando si fanno gli esercizi bisogna necessariamente pensaro solo a quello che si fa cercando di liberare la mente da altro altrimenti ci si allena male.

per quanto riguarda il tuo dubbio se è opportuno fare allenamenti dedicati solo alla tecnica o in mezzo agli allenamento "normali", penso che sia saggio suggerirti una sana alternanza finché non avrai risolto queste carenze tecniche. ti faccio un esempio con la virata. a me la virata prima l'hanno insegnata facendomi fare degli esercizi seperati, che mi hanno fatto capire grosso modo come funzionava, poi però l'ho imparata fino in fondo nuotando. se all'inizio se ne facevo giusta 1 su 10 poi col tempo 2 su 10, 3 su 10 fino ad acquisirla completamente. lo stesso dicasi per gli esercizi: sono fondamentali per capire i movimenti della bracciata, le fasi della bracciata e si può fare solo a lentissima velocità perché sennò non si impara e in sedute dedicate alla tecnica. una volta che gli esercizi vengono eseguiti correttamente, piano piano l'errore viene eliminato anche nuotando a maggiori velocità

considera che non si smette mai di effettuare esercizi, neanche gli agonisti questo perché è importantissimo "ripassare" ogni tanto lentamente le varie fasi della nuotata. io ad esempio metto nel riscaldamento 100/200m di tecnica mentre se devo fare una seduta più blanda per recuperare dagli sforzi dei giorni precedenti allora faccio non meno di 400m di esercizi

ciao
wink

Lele ha scritto:

Ciao Nuotix, grazie del tuo contributo smile è sempre ben accetto.
E' da 3 anni  (dopo un circa 20 anni di stop e di altri sport)  che ho ripreso a nuotare assiduamente, eseguo tutti gli stili con virate allegate,ho decisamente migliorato gli stili ma voglio eseguirli al meglio possibile, in mancanza di un preparatore master,che attualmente alla mia piscina non c'è perchè molto piccola e delocalizzata cerco di fare esercizi che vedo in rete e su questo forum, ma la costanza è molta e la passione anche. La velocità e la resistenza sono migliorate molto ma devo affinare l'equilibrio che credo sia la chiave per abbassare i tempi (anche se non li seguo molto non facendo gare) e aumentare le distanze.
Così come quando ho iniziato a nuotare faccio un pò fatica ma credo che l'allenamento degli equilibri con solo gambe o solo braccia mi possa portare molti benefici

aspetta aspetta. non ho detto che non serve allenare in modo settoriale le gambe o le braccia.anzi è utilissimo, se non essenziale smile. io mi riferivo ad una nuotata completa in cui un aumento esclusivo della gambe non comporta un considerevole aumento della velocità se al tempo stesso non viene aumentata la frequenza delle braccia quindi sia per un questione idrodinamica sia per una questione di dispendio energetico, in una nuotata completa aerobica, a mio parere, le gambe servono solo a mantenere nel giusto equilibrio il corpo sull'acqua. ergo, meno hai la possibilità di usarle meglio è. ci tengo a dirtelo perché ad esempio io sono uno che abusa della propria gambata anche nell'andatura aerobica (A2) perché mi viene estremamente naturale. infattti da qualche settimana sto imparando a razionarne l'uso. è chiaro che nella potenza aerobica e nei lavori anaerobici le gambe vanno usate eccome

il mio voleva essere solo un suggerimento per dirti che a mio parere è molto più importante concentrarsi sulla tecnica della bracciata spiegandoti il perché smile

ps. ancora una cosa. a mio personalissimo parere, tecnica e galleggiamento non sono due facce della stessa medaglia. c'è un mio amico, che nonostante non abbia un tecnica eccelsa (anzi), nonostante si alleni pochissimo, però ha un ottimo galleggiamento naturale.
un altro esempio: io sono stato fermo per diversi mesi per infortunio. quando ho avuto la fortuna di ricomciare, nelle prime settimane in cui avevo ripreso, nonostante avessi mantenuto una buona tecnica, avevo proprio la sensazione di galleggiare di meno rispetto a prima
invece la tecnica può favorire l'idrodinamicità che è un aspetto leggermente diverso. per quanto riguarda gli esercizi, penso che stefano possa darti consigli migliori dei miei quindi mi astengo

pps. spero di non aver detto sciocchezza. parlo solo per quella che è la mia esperienza di nuotatore
ciao
wink

Lele ha scritto:

Ciao Stefano.
Pensavo di alternare agli allenamenti normali alcuni giorni con solo esercizi di equilibrio. Proprio ieri mi sono messo a fare una cinquantina di vasche così suddivise: 10 con un braccio avanti e l'altro dietro sul fianco da una parte e dall'altra (più dalla parte debole diciamo, dove l'equilibrio e la presa sono inferiori rispetto all'altra), 10 a dorso con braccia lungo i fianchi e oscillazione da una parte all'altra, 10 con un braccio avanti e propulsione solo con l'altro braccio, cambio braccio nella vasca di ritorno, a completare le 50 vasche ho ripreso gli esercizi sopra. Purtroppo non ho potuto fare più vasche in quanto ho perso molto tempo ad eseguire questi esercizi, con la propulsione di gambe si va molto meno che con tutto il corpo, ma questo è abbastanza normale mi chiedo?

ottima osservazione. in generale le gambe nello stile libero, nel dorso nel delfino hanno appena il 30% della forza propulsiva a fronte delle braccia che hanno il 70%. nonostante influiscano solo 30%, le gambe comportano un dispendio energetico elevato. ecco perché, a mio personalissimo parere, quando si nuota ad andature aerobiche le gambe vanno usate nella misura in cui consentono di tenere il corpo sufficientemente a galla. ne consegue che aumentare la frequenza della gambata non comporta di per sé un miglioramento della velocità. questo perché le gambe e le braccia devono essere "sincronizzate" nel senso che un aumento della frequenza della gambata deve essere necessariamente accompagnato ad un aumento della frequenza della bracciata.
sulle gambe esiste un otttimo articolo di stefano sul blog. ecco il link https://www.nuotomania.it/public/blog/index.php/2010/11/gambe-stile-libero-tecnica-nuoto/

per quanto riguarda gli esercizi, a mio parere, vanno benissimo per affinare la tecnica, ma il galleggiamento si migliora progressivamente con la costanza, con l'impegno e soprattutto poco per volta. bisogna solo avere pazienza. spero che stefano possa darti una risposta più approfondita della mia

ciao
wink

1,544

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

stefano '62 ha scritto:

La differenza dal C1 sta nella cinetica del lattato,differenza generata dalla tipologia del carico.
Nel C1 si lavora a massima intensità per non più di 50 secondi con recuperi alti incompleti e passivi (un minuto circa),per non smaltire l'acido con cui bisogna invece nuotarci insieme;per un massimo di dieci minuti effettivi di lavoro.
Perchè 'anaerobico ha un picco di risposta di massimo 50 secondi e una capacità del sistema di 10 minuti massimo.
Nel B2 si lavora ancora alla massima andatura però in modo regolare

1) aspetta, aspetta. ma non ci dovrebbe essere una differenza minima di andatura fra la C1 e la B2?? io sapevo che la B2 è una andatura intermedia fra la B1 e le andature a velocità massimali che si esprimono nei lavori in C. quindi la B2 prevede una andatura leggermente inferiore alla C1
in questo momento ho sotto gli occhi un manuale della fin che mi dà questi parametri:

sigla          freq card                lattato             livello di stanchezza scala di borg         frequenza polmonare
B2             170-190           da 4 a 7 mM/L                 5°/7° grado                               incremento notevole
C1             190-200           oltre 8mM/L                    oltre 8°                                     frequenza resp massimale

che ne pensi?

2) quali sono le frazioni da priviligiare? spesso ho visto lavori sviluppati sui 100m e 200m. quindi ritengo che le "frazioni dai tre ai sei minuti e riposi da uno a tre minuti,possibilmente attivi" come hai scritto tu vadano affrontate quando si è acquisito maggiore allenamento su questa andatura. che ne pensi?

3)

stefano '62 ha scritto:

per ripetute superiori ai 6 minuti è consigliabile prevedere ripetute frazionate a 10 secondi.

cioè vediamo se ho capito. ad esempio se voglio fare 500m in B2 mi conviene frazionarlo in 5x100 con un rec di 10''. giusto?

4) la vo2max migliora e ha degli effetti positivi  sulla base aerobica di un atleta?

ciao
wink

1,545

(260 risposte, pubblicate in Dorso)

stefano vorrei chiederti una cosa sul rollio del dorso (anche perché chiederti del rollio su una discussione sulle gambe è contradditorio!)
premetto che nella mia (breve) carriera sportiva ho nuotato tanto a stile libero e poco gli altri stili i quali non penso di nuotarli male, ma ovviamente li conosco di meno rispetto allo SL

nella discussione sul numero di bracciate (https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2254&p=3) mi pare a pagina 3 e 4, tu dissi che nello stile libero enfatizzare il rollio è un errore perché se si eseguono nella maniera corretta le fasi della bracciata il rollio viene da sé. sono completamente d'accordo.
vorrei chiederti se secondo te è lo stesso per il dorso cioè è un movimento naturaleoppure è opportuno enfatizzare il movimento?
poi volevo chiederti un'altra cosa: il rollio a mio parere più che in presa, si concretizza soprattutto in trazione perché se una spalla si abbassa per cercare acqua l'altra necessariamente si alza. che ne pensi?
se così fosse allora la trazione deve essere abbastanza profonda in modo da esaltare in modo naturale il rollio delle spalle. l'unica cosa è che io in genere la trazione penso di farla leggermente più alta al punto in cui dovrei farla per fare un buon rollio perché ritengo che alla lunga possa farmi male alle spalle dal momento che ne sono molto soggetto

1,546

(38 risposte, pubblicate in Dorso)

hai ragione. nella prima versione dell'esercizio il bicchiere và rimepito a metà circa (mi sono dimenticato di specificarlo)
la seconda versione me l'ha spiegata un mio amico non più di una decina di giorni fà. se il bicchiere è vuoto, l'esercizio diventa più difficoltoso perché l'oggetto è più leggero, quindi eventuali movimenti sbagliati, troppo decisi o maldestri intaccherrebbero maggiormente l'equilibrio del bicchiere e determinerebbero più facilmente la sua caduta

ciao
wink

1,547

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

la b2 (o vo2max) è, a mio parere, l'andatura più difficile da esprimere sia perché richiede un certo allenamento alle spalle prima di poterla affrontare sia perché è faticosissima (secondo me più della C1).
mi chiedevo:
- la vo2max può migliorare la base aerobica di un atleta?
- la b1 è un'andatura che prevede che il lattado che si produce viene smaltito prima di ripartire per affrontare una nuova ripetuta. tanto è vero che viene anche denominata anche soglia anaerobica cioè rappresenta il punto prima del quale si lavora ancora in un sistema aerobico. alla luce di questo la b2 come viene considerata? può essere annoverata fra i lavori anaerobici?
- quanto vale mediamente il recupero ogni 100m?

1,548

(38 risposte, pubblicate in Dorso)

alferez ha scritto:
alferez ha scritto:

Stefano, in un 50 e 100 dorso, lo sguardo dove?

Nel senso, quando nuoti un 50 o 100 dorso al massimo, la posizione della testa e quindi lo sguardo verso l'alto oppure verso il blocco o verso dove? Altra domanda: sempre nel dorso, ho notato che un buon rollio favorisce molto la presa dell'acqua e la spinta o sono io che sto esasperando troppo il rollio stesso?

il dorso prevede che la testa sia rigorosamente ferma mentre l'altleta guarda verso l'alto.
esiste un esercizio per migliorare il corretto posizionamento e l'immobilità della testa e consiste nell'uso di un semplice bicchiere di plastica. l'atleta dovrà cercare di nuotare normalmente a dorso tenendo in equilibrio il bicchiere posto sulla fronte. l'atleta dovrà fare attenzione a mantenere una nuotata tecnicamenete corretta senza però far cadere il bicchiere di plastica in acqua.
esistono due modi per farlo: con il bicchiere riempito d'acqua oppure completamente vuoto.
questo esercizio è per dorsisti evoluti. onestamente non l'ho mai provato (ma lo proverò molto presto) ma ho visto diversi nuotatori eseguire questo esercizio. così a sensazione mi sembra molto difficle.

per quanto riguarda il rollio aspetto stefano xk sono molto curioso della sua risposta

ciao;)

1,549

(30 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

wink

1,550

(30 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

fate conto che, se si assume il cloruro di magnesio 2 volte al giorno in tazzine da caffè, 1 litro d'acqua, in cui viene sciolto il contenuto della bustina da 33g, si esaurisce in circa 10gg

ps. mi scuso con gli altri utenti forum che hanno letto i miei messaggi precedenti. mi sono accorto solo adesso che erano costellati da numerosi errori di battitura. purtroppo quando scrivo al computer mi capita spesso e non rileggo quello che scrivo

ciao
wink