ti ringrazio stefano, sei sempre cortese, ti faccio un ultimissima domanda nella speranza che abbia la cortesia di rispodermi se pur questo argomento non e' nel tema di questo post...purtroppo tra pochi giorni ho l esame da IB (l altro esame l ho dovuto saltare per dei problemi personali sad  ) e ho ancora qualche dubbio da fugare.
Per cio 'che concerne il teorema di bernoulli, la differenza di velocita' e di pressione del fluido che attraversa un corpo (a seconda della conformazione del corpo stesso) e piu' specificatamente nel nostro caso il braccio..favorisce cosa? una miglior presa e quindi migliori appoggi? una miglior trazione e quindi un avanzamento piu' efficace?che favorisce e soprattutto , perché lo favorisce...?
Io ti ringrazio ancora tanto per la tua disponibilita' stefano
Ciao

stefano '62 ha scritto:

Finchè sei sotto carico l'adattamento non incomincia.
Appena smetti di nuotare e vai a casa comincia il reintegro.

Per chiarezza di concetto,  per iniziare a far si che inizi la fase di adattamento compensatorio/supercompensatorio  , c'e la necessita di alleggerire i carichi di lavoro che hanno portato all alterazione della omeostasi iniziale? Salvo poi iniziare di nuovo questo ciclo da capo una volta arrivati alla supercompensazione...

grazie davvero stefano.
Ottimo come sempre, buona giornata! smile
ciao ciao

stefano '62 ha scritto:

La supercompensazione è l'insieme dei processi fisiologici che,in risposta ad una deplezione di risorse energetiche (ma anche di altro genere) eccedente il limite della normale routine di esercizio standard (detto soglia allenante),producono oltre all'ordinario ripristino delle risorse spese al livello precedente allo stimolo (compensazione),anche una risposta a livello ormonale che determina un surplus percentuale del ripristino compensativo (super-compensazione,appunto) volta ad ottenere un aumento dell'ammontare di risorse stoccate attestando il punto di equilibrio delle funzioni fisiologiche (detto omeòstasi) ad un livello superiore a quello precedente lo stimolo allenante.

In pratica,l'organismo prende atto del fatto che dopo quel genere di stimolo le sue energie residue sono scese ad un livello di guardia,quindi l'organismo aumenta le dimensioni delle riserve "in magazzino" per meglio far fronte all'eventualità che tale stimolo capiti di nuovo.

Gli effetti della supercomensazione sono però temporanei e al termine dell'effetto i valori tendono a ritornare ai livelli precedenti.
Se invece gli stimoli vengono ripetuti nel tempo le modifiche dell'omeostasi tendono a consolidarsi e a concretizzare nuovi equlibri superiori.
L'alternanza carico-scarico,cioè la distanza temporale adeguata in cui collocare i carichi per ottenere un effetto stabile, prima di un regresso a valri precedenti,varia a seconda dei parametri metabolici interessati dallo stimolo.

Mi potete dare una mano?  purtroppo sono mancato ad alcune lezioni del corso tra cui quella che riguardava la supercompensazione,ho letto qualcosa in giro ma non ho capito molto.
Credo di aver capito che e' un periodo dove vengono ridotti  i volumi d allenamento  e in cui l atleta addirittura migliora le prestazione, ma sono un po confuso...
Mi potreste spiegare un po il tutto (chiaramente a grandi linee)? perché all esame lo chiedono sad
Infinite grazie

molto chiara, grazie!!

buondi mari, volevo sottopporti (chiaramente esteso a tutti!) l ipotesi dell utilizzo della speed ladder per i lavori ow...
ti posto un link dove ci sono alcuni esercizi
http://www.youtube.com/watch?v=bKQWytTSbUE

Indubbiamente ci sono sport che sono piu' "indicati" per questo attrezzo, vedi il calcio, il tennis..riflettevo   comunque sul fatto che , e' un lavoro dove sono richieste e si sviluppano buone doti di coordinazione degli arti inferiori e, sicuramente, e' stimolata anche  la rapidità degli stessi arti,(senza contare che , i saltelli in ogni "salsa" sono sempre degli ottimi esercizi per lavorare tibiale anteriore, tibiale posteriore, peroneo breve, soleo ect ect, che a noi tornano molto utili nelle partenze e nelle virate, tornando),  coordinazione e rapidita' sono prerogative che , ipotizzo possano essere utili anche all attivita' natatoria.. big_smile
che ne pensi mari?

sono d accordo con te Marina che ogni fase della preparazione abbia una sua caratteristica, che poi volendo varia da preparatore a preparatore.
Mi chiedevo solo se, in senso generale,  poteva essere una buona idea e  potenzialmente sfruttabile in ambito lavorativo avere un attrezzatura propria,.(anche se chiaramente non sarà fornita come le palestre big_smile  eheheh)

smile

grazie per il tuo contributo Marina!!
smile

prima di tutto grazie per la tua di disponibilità Marina!!!
A volte All interno delle  piscine Mi capita di vedere  palestre senza nessun attrezzo, magari 2 spalliere e via...sarebbe interessante per un preparatore che ha un attrezzatura propria sufficiente poter sfruttare quegli spazi..magari anche con semplici utenti delle piscine che vogliono fare del popotenzia
mento di base o specifico. ..certo nn so quanto sia sensato o potenzialmente sfruttabile lavorativamente parlando avere in proprio che so, 2 fitt-ball, 3 palle mediche, 3 elastici, 2 foam  roller , 2 corde, 2 step , trx  e così via..per farsi un minimo di attrezzatura e andando in catene di negozi sportivi di qualità media di fascia media, 400/500€ volano che è una meraviglia..però è anche vero che avere un attrezzatura propria e un idea stimolante...  big_smile

Tuo parere Marina?
smile

domanda forse scontata o banale, il preparatore   atletico fa svolgere agli atleti anche esercizi  in acqua tipo resistenza o potenziamento (anche con ausili didattici), oppure li allena solo in palestra ?

Prima di tutto Stefano grazie per la pazienza, poi per avermi dedicato il tuo tempo , in piu a notte inoltrata, e certamente  anche per le ottime informazioni date.
Scusa mi se ti faccio dilungare ancora un attimo su questo argomento ma avrei piacere di esporti quelli sono ancora i dubbi che ho in merito a cio' di cui parliamo..ti numero le mie perplessità così da agevolare le tue risposte. smile


1)Nei due processi energetici, glicolisi e glicolisi aerobica  , e'  il mitocondrio che ha il compito di scindere la singola molecola di glucosio in 2 o  36 molecole di piruvato ,oppure questa scissione avviene prima che si arrivi al mitocondrio?

2) Nel sistema aerobico dove  entra in gioco l ossigeno per creare ATP? Per dove intendo in che momento, se prima che la molecola sia arrivata al mitocondrio o diversamente...e comunque, la "progressione e'" , glucosio, puruvato e successivamente si passa ad ATP?

3)Mi sfugge perché  il sistema della glicolisi  tende a esaurirsi relativamente in un tempo rapido (10' di cui parlavi) ? ipotizzo,  forse perché scarseggiano le risorse di glicogeno che vista l intensita' della nuotata vengono consumati rapidamente?

4) perché i trigliceridi vengono utilizzati sono nel sistema aerobico?

5) dirante la glicolisi, finite le scorte di glicogeno, ipotizzo ci sara' un calo evidente della prestazione e, sempre ipotizzo, il sistema tornera' a lavorare a regime piu' "basso" e quindi prevalentemente in aerobico ma,  arrivati a questo punto, il nostro organismo andra' ad intaccare le proteine per creare energia disponibile?...lo presuppongo in quanto se non ho capito male,  i grassi non si convertono in carboidrati , mentre le proteine si..lentamente ma lo fanno..

6)  la diversità un termini numerici (2 vs 36) e di velocità di produzione della molecole di pirovato, nel sistema aerobico e in quello della glicosi, è dato dalla presenza di ossigeno in un sistema e l assenza nell altro?




Ancora grazie per le tue preziose risposte 

Ciao

grazie per il tuo intervento Stefano.
Ti cito testualmente quello che riporta il libro "Preparazione atletica per il nuoto" D. Salo .ScottA.:

"La maggior parte Dell ATP e prodotto da un processo chiamato glicolosi, la degradazione del glicogeno e degli zuccheri immagazzinati nel corpo, interviene nel continuo energetico e ha componenti aerobiche e anaerobiche"
Il libro nel seguito parla chiaramente di glicosi anche nella fase aerobica, si parla chiaramente di "Glicolisi aerobica"..
Non mi sembra dia "l esclusiva della glicolisi" al sistema lattacido..fa riferimento a glicolosi come un processo. la glicolosi anaerobica dice sia la stessa cosa Dell anaerobico lattacido.
.
che ne pensi?

Ps:sempre il libro riporta anche che,  nel sistema anaerobico glicolitico  la scissione di una molecola di glucosio produce 2 molecole ATP
Mentre la scissione della stessa molecola di glucosio ma. nella fase aerobica, produce Un guadagno netto di 36 ATP".

questo è corretto?

ciao

una domandina big_smile eheheh
Ho capito bene se dico che nel sistema anaerobico lattacido l ATP e dato dalla trasformazione del glucosio in acido lattico a differenza del sistema aerobico dove tale molecola energetica e data dalla glicolisi? 
E ultima cosa, apparte il sistema aerobico,  negli altri due sistemi energetici,  c e totale assenza di utilizzo dei trigliceridi?

grazie

grazie Marina , gentile e disponibile come sempre!

se vuoi Marina,posso chiederti la gentilezza di farmi qualche esempio pratico di metodica di valutazione? ..magari collegandolo come giustamente dici tu all obbiettivo che intendiamo valutare...
grazie
smile

una curiosità...avete qualche suggerimento su come valutare a secco la stabilità del tronco e più in generale la "condizione fisica" del core, nel libro che sto leggendo adesso suggerisce il metodo che segue:

soggetto steso supino, a seguito posizionare uno spigmomanometro sotto la parte bassa della schiena.
Piegare fianchi e ginocchia per formare un angolo di 90° e successivamente gonfiare lo.spigmomanometro a 40mmHG.
Contrarre addome e dorsali bassi,distendere le gambe alternativamente 10 volte per gamba .
Obbiettivo,  mantenere il bacino il più fermo.possibile, senza schiacciare lo spigmomanometro ne inarcare la schiena.
Mantenere la pressione dello spigmomanometro a 40mmHG.

Ho provato questo test ma appena si esercita una minima pressione sullo spigmomanometro l ago salta avanti e dietro a più non posso.
Impossibile mantenere una pressione costante a 40mmHG...
Che ne pensate?
voi che metodi adottate?
smile

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(452 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

ok!  smile

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(452 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

capito, quindi per "allenare" la mobilita' si va' su esercizi "gerici" o c'e qualcosa di piu' specifico per extra e intra?
sempre gentilissima,
grazie smile

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(452 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Buongiorno marina,  visto che siamo in tema, se vuoi, avrei piacere di chiederti un tuo personale  punto di vista su una  cosa
Recentemente su di me ho notato una cosa: supino, con il braccio sinistro in abduzione all altezza della spalla e piegato a 90° , riesco ad extraruotare orientativamente di uteriori 45°(dai 90°di partenza)  mentre in intrarotazione ulteriori 90° (sempre rispetto a 90°di partenza)senza nessun problema, con il braccio destro invece l esatto contrario hmm   .
Questo fatto di   non riuscire completamente extraruotare da un braccio e intraruotare dall altro e normale o denota una scarsa mobilita' scapolo-omerale?
Mi ero anche chiesto se poteva dipendere dalla cuffia dei rotatori ma, non avendo nessun tipo di fastidio in intra o extra,  ho pensato di no, tra le altre cose ho fatto altri "test" per la cuffia e tutti negativi...a x° , (non ho misurato  con un goniometro da ortopedico ma circa sono quelli sopra citati  big_smile  ) e' come se il braccio "facesse opposizione" a contrinuare l intra o l extra.
Anticipatamente grazie della tua cortesia e professionalità che metti a nostra disposizione

marina ha scritto:

Le retroazioni sono muscoli troppo corti o per mancanza di stretching(se si svolge attività sportiva) o  per tipologia anatomica o qualche disfunzione muscolo-scheletrica.

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(452 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

ciao mari smile m interessa questa tua risposta.. anche a me capita quando faccio stretching di sentir schioccare in qua e in la'...mi succede a volte anche quando sto per un bel po di tempo in una posizione e  poi mi muovo.
Saresti cosi' gentile da cercare di spiegarmi perché accade cio'?...ho provato a capire il senso del tuo post ma, e' evidente che le mie nulle conoscenze in merito all argomento non mi permettono di comprendere...essere "retratti" intendi "contratti" per il poco "stretching"? ...ho cercato di capire anche cosa intendevi con le ossa stanno strette sui muscoli che sono corti" ma, sinceramente non affero il concetto di un osso "stretto"..al limite muscolo "corto" che credo dipenda sempre dal poco stretching di cui sopra..potresti gentilmente chiarirmi un po il concetto  mari?
grazie

PS: Giusto per rammentarti il tema su cui hai risposto nel post che ho citato.... l utente ti chiedeva il perché quando inspira fondo e alza le braccia , sentiva schioccare la schiena (post #69 di questo utilissimo tread big_smile )

marina ha scritto:

perchè sei tutto retratto!!!le ossa stanno strette sui muscoli che sono corti wink

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(6 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

...multilateralita'....
smile

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(6 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Suggerirei gambe crawl in verticale, a mio modo di vedere l utilizzo del pull (e degli ausili didattici in generale , chiaramente se  usati senza un ottimi criterio) soprattutto nei neofiti non è poi così redditizio, non è da demonizzare ma preferisco  (sempre se ci sono e spesso e cosi) altri "rimedi".
Gambe stile in verticale puoi farle volutamente con le gambe larghe per poi progressivamente stringere, oppure con una gambata volutamente amplissima per poi stringere progressivamente l ampiezza della stessa (chiaramente anche il contrario di entrambi i modi sopra citati), più le gambe vengono stringe e più l allievo sentirà una gambata redditizia e veritiera in termini  "pratici" e di sensazioni.
Diversamente, il pull darà soltanto "l idea" e in più passerà all allievo un informazione alterata sulla su ciò che sente in quel momento come linea di galleggiamento.
ciao

ps: fondamentale e nell immediato post esercizio in questione e comunque con e linea generale,   di far seguire all esercizio la nuotata completa per riportare , nella nuotata stessa le sensazioni avute durante l esercizio .
Per un neofita, fare un esercizio per uno stile e poi provare la nuotata completa l allenamento dopo, beh non ha molto senso.
Il Discorso  cambia se parliamo  per atleti evoluti.

Grazie mari  smile

marina ha scritto:

Come preparatore mi faccio pagare a forfait,non è mai capitato che fossi pagata a ora...
Dipende dal l'impegno richiesto in termini di sessioni e di quante programmazioni devi fare(se per esempio le età sono diverse o ci sono situazioni di infortuni da gestire).Mi succede anche di vendere le programmazioni e vado ogni tot tempo per i test..dipende.

...ora, tornando a parlare di "cifre", mi sembra di capire che mediamente "nello stivale",un istruttore percepisce 8€/ora, avrei curiosità di chiedervi se avete un riscontro anche  di quanto è la paga oraria di un preparatore atletico, di questa figura si parla sempre così poco, personalmente credo che nel mosaico della riuscita di una buona prestazione agonistica,beh,  ricopra un ruolo importante, chiaramente in concomitanza con le altre figure professionali (allenatore, fisioterapista...)
smile

ciao a tutti smile   

vi posto "una mia curiosita'", stavo guardando sul web e mi sono imbatutto in un prodotto chiamato power breathe che e' un oggetto per allenare i muscoli inspiratori,  vi posto un link dove ne parlano

http://www.youtube.com/watch?v=A2G1WWRTx0k

http://www.youtube.com/watch?v=RhtEwWtimDM

Nel sito si legge che,  utilizzo costante di questo oggetto (30 atti respiratori per 2 volte a giorno) porta tanti i benefici che seguono:

##Aumento della forza dei muscoli inspiratori del 31,2%


##Aumento della resistenza dei muscoli inspiratori del 27,8%


##Riduzione dei tempi di recupero durante le ripetute del 7%


##Miglioramento della prestazione sportiva in una gara ciclistica del 4,6% - equivalente a 3 minuti in una prova di 40 Km


##Incrementa la resistenza allo sforzo del 33%


##Migliora la performance di canoisti del 2,2% - equivalente a 60 metri in una gara di 2 Km


##Migliora la performance sportiva in acqua del 3,5%


##Riduce il senso di affaticamento durante l’esercizio fisico


##Consente di riscaldare i muscoli inspiratori prima di una competizione per ridurre l’affanno respiratorio in gara


##Consente di velocizzare lo smaltimento dell’acido lattico rispetto alle tradizionali metodologie di defaticamento


##Incremento della capacità di portare aria nel polmoni (fare respiri più profondi)


##Incremento della capacità di controllare la respirazione


##Migliora la capacità di effettuare delle respirazioni frequenti senza andare in affanno



Scusate se pongo una domanda abbastanza scontata ma, non sapendolo, l unico modo per "crescere"  e quello di chiedervi cortesemente, perché allenare i muscoli inspiratori, da tutti questi  vantaggi (sia in ambito sportivo che a quanto pare nella vita di tutti i giorni)?

Francamente il costo di questo oggetto e' contenuto e i benefici sembrano davvero tanti..
se conoscete questo prodotto o magari lo avete provato in prima persona o su vostri atleti, potete darmi un vostro giudizio in merito alla sua efficacia?

grazie smile