76

(13 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Si usa solo l'elastico alle caviglie senza il pull boy ?  A cosa servirebbe ? Ciao

Per gonfiare il petto intendevo dire avere una giusta pressione nel torace per poter essere sostenuti dall'acqua.Forse è quello il baricentro posturale che aveva citato Stefano ?Ciao

stefano '62 ha scritto:

Vera la parte sulla flessibilità delle caviglie,senza quella non ci si muove.
Ma il baricentro posturale corretto non deve stare nel basso ventre,cosa che appesantirebbe le gambe e la nuotata e impedirebbe recuperi corretti e farebbe cadere ancora le gambe durante la respirazione....bensì nella parte alta del petto.
E' lì che il nuotatore deve immaginare di spostare il peso del corpo.
Se ci riesce si galleggia per un tempo indefinito,l'azione di braccia è più proficua e la nuotata più equilibrata,e si scivola che è una bellezza.

Ciao

Quindi è basilare gonfiare  il  petto per ottenere maggiore galleggiamento?

79

(37 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao a tutti.Mio figlio di 9 anni ha fatto un corso di nuoto  per il 2° anno consecutivo solo in estate. Il rapporto con l'acqua soprattutto per quanto riguarda la faccia immersa non è tanto spontanea per lui. Quest'anno ha trovato un istruttore che insisteva sui tuffi. Mio figlio li faceva da seduto (dal bordo vasca) perchè da in piedi aveva paura.Ebbene l'istruttore finita la lezione l'aveva invitato a tuffarsi ma mio figlio non voleva  saperne finchè è stato gettato volutamente  in acqua da lui . Ora mio figlio quando gli ho detto che avremmo cambiato istruttore non vuole saperne più di corsi in piscina. Posso andare a rimproverarlo o secondo voi ha fatto la cosa giusta?Come si affrontano queste paure dell'acqua in un bambino ?

stefano '62 ha scritto:

Secondo me più vi ostinate alla ricerca dei particolari e peggio fate.
Il punto perfetto non esiste,esiste invece un range di posizioni al di fuori del quale la postura risulta penalizzante.
E dato che la testa deve stare appoggiata nel modo più naturale possibile,allora una volta che siete all'interno del range corretto state a posto,nuotate e godeteve
Invece cercare in modo paranoico un inesistente punto perfetto può solo snaturare il tutto irrigidendo e peggiorando la postura.

Ciao

Più che altro è che quando faccio gambe con la tavoletta le gambe le sento venir fuori dall'acqua. Cosa che non sento (e mi è stata confermata da chi mi stava guardando) quando nuoto normalmente a stile. Siccome un po' di tempo fa avevo la sensazione di generare propulsione con le gambe durante lo stile (cosa che non sento adesso)  e di avere la sensazione con la testa di tenerla più bassa e di regolarmi  come spiegato nel post precedente sull'angolazione della testa durante l'inspirazione, ho pensato di riprendere queste vecchie sensazioni per avere più fluidità .Grazie per la risposta.

Ciao.L'inclinazione della testa regola l'assetto di tutto il corpo nell'acqua o meglio sull'acqua essendo un timone per la migliore idronamicità. Per poter  ottenere la giusta inclinazione sto dando priorità al momento in cui la testa si gira per respirare  (sentire l'orecchio e guancia che appoggia sull'acqua e vedere la superficie dell'acqua e il bordo della piscina in orizzontale);da qui ruotando la testa verso il fondo mantengo la stessa inclinazione che ho mentre respiro. Può essere giusto questo punto di riferimento?

Quelli o quelle che nuotano con le pinne  (non esercizi)e che pensano di avere con esse il diritto di precedenza nonostante vadano  più piano rispetto a chi è senza.

Volevo domandare ,visto che il bacino deve rimanere alto ,ci sono degli esercizi specifici  mirati o  si deve    focalizzare l'attenzione mentre si nuota ?Ciao

84

(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

nuotix ha scritto:
stefano '62 ha scritto:

Nei manuali FIN che ho letto io non si parla mai della frustata prima della capriola.

Da quando non eseguo questa fase (colpo di gambe a delfino prima della capriola) mi sembra di affondare col sedere dopo la virata con conseguente scarso appoggio e spinta dei piedi dal muretto. Forse eseguo male qualcos'altro ma più ne faccio mi sembra di non migliorare. Mi potete dire qualcosa ?Grazie.

85

(63 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Grazie  a Stefano e  a Nuotix.;)

86

(63 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

stefano '62 ha scritto:

Ah capito,allora hai bisogno di migliorare la tua capacità di resa energetica (efficienza del sistema metabolico e di quanto ossigeno consuma a parità di energia erogata) e la spesa energetica del gesto (economia della nuotata).

Esatto.Ci sono altri esercizi che mi puoi suggerire ?Grazie.Ciao

87

(3 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

dino ha scritto:

Scusate la provocazione, ma qualche tempo fa ho assistito ad una scena che mi ha messo il tarlo:
durante il riscaldamento due M70 che litigavano; nuotavano nella stessa corsia ed hanno cominciato.
Il primo: - scusa!
L'altro: - io non scuso niente!
Non voglio diventare così! è il troppo cloro, l'ansia da prestazione o l'aterosclerosi? A che età sarebbe opportuno guardare la TV?

Purtroppo non è la persona di una certa età ma la razza a cui appartiene. Se uno nasce prepotente muore allo stesso modo.

88

(63 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

stefano '62 ha scritto:

In che senso contribuire alla rottura del fiato.
Non so che cosa intendi tu,ma la rottura del fiato è il termine volgare con cui si identifica il momento,che è una delle finalità del riscaldamento,in cui il meccanismo aerobico entra in funzione dopo circa quattro minuti dall'inizio del riscaldamento,e ripaga il debito di ossigeno contratto nei due o tre minuti precedenti a causa dell'esaurimento dei sistemi anaerobici,e che determinava dunque un moderato debito e il relativo fiatone dopo il primo minuto di lavoro.
Non c'entra niente con l'apnea e le sue finalità.

Ciao

Forse mi sono spiegato male . Il mio obiettivo in quel giorno era voler fare un 400 mt con virate con respirazione ogni 3 bracciate.Andatura su un A 2. Prima di questo avevo pensato di fare queste piramidali  in ipossia per poter fronteggiare questa mia piccola scommessa. Per quello io pensavo di poter rompere il fiato.Grazie. Ciao

89

(63 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

stefano '62 ha scritto:

Non esistono regole fisse per gli allenamenti,ma solo relazioni di causa ed effetto da conoscere per valutare come raggiungere meglio i propri obiettivi.
Bisognerebbe prima sapere se il lavoro in ipossia per te è un obiettivo o uno strumento,e se è uno strumento a quale obiettivo dovrebbe servire.
Solo sulla base di queste considerazioni si può stabilire cosa sia meglio fare.
Considera che se lo fai all'inizio sarai più lucido e minimizzerari gli effetti negativi sulla tecnica,quindi è l'ideale se l'ipossia serve ad analizzare con meno disturbi un gesto tecnico.
Se invece lo fai alla fine avrà più caratteristiche aerobiche,dunque più incisivo nel caso ti serva per scopi metabolici per prolungare per esempio una fase di subacquea in un finale di gara.

Ciao

Pensavo di farlo per contribuire meglio alla rottura del fiato e per un assetto degli equilibri della nuotata. Almeno a me da questi benefici se fatto all'inizio di ogni seduta. Proverò a farli anche a fine allenamento.Grazie .Ciao

90

(63 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

ciao. il lavoro in ipossia è meglio farlo prima di un lavoro centrale o dopo ? Grazie.

91

(19 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ciao .Ho ancora difficoltà a tenere i piedi a martello .Ci si può concentrare sulla tensione di qualche muscolo tipo polpaccio o c'è qualche visualizzazione che  mi può aiutare ? Grazie.Auguri a tutti! !

Grazie Nove. E' il fatto che prima di questo periodo respiravo bene e la testa la tenevo appoggiata come dici tu.Può darsi che non abbia automatizzato l'espirazione sia dalla bocca che dal naso.Ciao

stefano '62 ha scritto:
Cirone Furioso ha scritto:
stefano '62 ha scritto:

collo rigido,si nota particolarmente nello scivolamento (giurerei che soffi dal naso invece che dalla bocca)

Per quale motivo soffiare dal naso invece che dalla bocca è o può essere male?

1) Chi soffia (solo) dal naso lo fa per evitare di bere dal naso,quindi è psicologicamente sotto scacco,quindi è rigido.
2) Chi è soggetto a bevute dal naso lo è perchè tiene la mascella contratta (per paura di riempirsi dalla bocca) invece che morbida con bocca rilassata,e oltre alle bevute è causa della rigidità del collo.
3) Immagina di bere da una lattina con la cannuccia,se è lunga la finisci,altrimenti con la corta non peschi a fondo;ebbene il naso è la cannuccia corta,la bocca quella lunga.
Soffiare solo dal naso impedisce di espellere abbastanza anidride,la quale resta in circolo e crea rigidità muscolare.
4) Una scarsa destrezza respiratoria,naso o bocca che sia,si risolve SEMPRE in rigidità.
Una adeguata destrezza respiratoria a tutto campo (naso bocca e varie combinazioni) determina SEMPRE un totale rilassamento.

Nei principianti mi basta osservare il collo per capire se soffiano dal naso oppure no,mi sbaglio di rado (ma capita),e una volta impostata la giusta tecnica di scambio (la migliore,ma non unica,è prima naso poi finire con la bocca,e il risultato è soffiare con entrambi senza pensarci nemmeno) tutto il resto è in discesa.

Da qualche tempo mi accorgo di  tenere su la testa nel respirare a stile  con conseguente affondamento delle gambe (cosa che prima non mi succedeva).Oggi mi sono accorto che buttavo fuori l'aria solo dalla bocca. Da quando ho incominciato ad espirare anche dal naso ho notato un migliore riassetto. Può essere questa la causa dell'errata posizione della testa ed anche della rigidità del collo ?Ciao

94

(320 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

stefano '62 ha scritto:

Il problema è l'elastico.
Il problema non è la durata,che anche se è corta si risolve sostituendolo.
Il problema è che soprattutto d'estate l'elastico degrada perdendo una sostanza collosa,che se viene a contatto con le lenti le rovina irrimediabilmente.

Conservali in modo che l'elastico non si trovi mai a contatto con le lenti.


Ciao

Grazie mille

95

(320 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ho comprato un paio di specchiati svedesi .Chi ce li ha mi può dire che accorgimenti bisogna avere per conservarli il più a lungo possibile ?Dove li riponete nel proprio sacchetto o magari in  qualche vecchia custodia di qualche altro paio già cestinati? Grazie

JAco91 ha scritto:

oggi ho imparato che alcuni miei compagni di allenamento pisciano in acqua!!! cazzo che schifo!!anche oggi mi hanno detto durante il 3000 uno ha pisciato!! domani 5 corsie + lontano da loro

NOOOO!!!!A me è capitato  una volta di sentire un forte odore di urina  ma c'erano dei ragazzi portatori di handicap

97

(9 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

stefano '62 ha scritto:

Infatti che il delfino faccia male alla schiena è solo una leggenda,ciò avviene solo se ci sono errori nella meccanica del lavoro di braccia.

Quali sono gli errori di braccia che fanno male alla schiena?Avrei pensato al lavoro di gambe più nocivo.

98

(8 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

maurizio24 ha scritto:

Ciao. E da qualche mese che non mi capita ma da tre giorni dopo avere fatto piscina mi viene un leggero mal di testa che perdura per tutta la giornata. Qualcuno mi ha detto di asciugare bene i capelli ma già quello lo faccio. Cosa potrebbe causarlo?

A me succedeva per un problema di pressione arteriosa alta.Da quando prendo le pastiglie per regolarla non mi è più capitato.Ciao

stefano '62 ha scritto:

Può darsi sia che mangi troppo poco,io ti consiglio vivamente i cereali

Grazie mille Stefano con i cereali sembra che abbia risolto il problema.Ciao

Ciao a tutti . Preciso che nuoto da circa 15 anni 2 o 3 volte la settimana faccio alla volta 2500-3000 mt .Vado in piscina al mattino e dalla scorsa estate mi è capitato a volte di  sentire lo stimolo della fame durante la sessione di allenamento.La cosa alle volte passa dopo poco o come mi si è verificato più di una volta se non  arrivo a pranzo prima di un 'ora dopo aver finito , mi capita di star scombussolato tutto il giorno.la mia colazione prima della piscina prevede frutta, fette biscottate con marmellata o miele .cerco anche di mangiare il più possibile per non rimanere a secco come oggi avendo fatta colazione verso le 7 e 30 poi prima di andare in piscina verso le 10 e 30 mi sono mangiato 3 fette biscottate con la nutella. dopo mezz'ora sentivo il mio stomaco che brontolava  poi dopo poco sono stato meglio.prima di questi episodi facevo colazione solo con frutta  e non avevo avuto  mai problemi di questo genere. cosa ne pensate ? Grazie