176

(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Mi spiace che, per colpa mia, siamo andati O.T. cmq, e poi chiudo parentesi, anche se non sono una gran dorsista, anzi purtroppo a dorso duro un sacco di fatica, però da quando ho migliorato la bracciata finendo con lo schiaffo finale mi viene assai meglio l'uscita col mignolo. Inoltre vedendo i principianti ai quali è stato richiesto l'uscita col pollice per poi girare il braccio quando è in verticale, è assai evidente che fanno un movimento meccanico per niente naturale, da lì la mia definizione di robottini. Chiusa parentesi.
Tornando a gambe stile, mi sapete spiegare cosa significa l'affermazione che se il sedere è troppo alto si ha rigidità e gambe scattose?

177

(68 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Caro Paolo61, hai ragione ...grazie!
Per me è difficile sapere esattamente cosa pensano queste mie allieve diciamo, a metà, proprio perché si è venuta a creare questa strana situazione percui non sono più mie allieve ma a volte (circa la metà), il loro nuovo istruttore le passa a me.
Ho detto loro che non devono sentirsi trascurate per questi passaggi da un istruttore all'altro ma che, anzi, cambiare istruttore è sempre un arricchimento perché ognuno fa fare cose diverse. Già dall'anno scorso avevo iniziato un po' a prepararle al passaggio in corsia cercando di giustificare il modo di lavorare del collega, dicendo loro che con me facevano più esercizi perché tanto ad allenarsi ci avrebbero pensato l'anno dopo in corsia. In realtà però credo che qualche volta, a seguito di episodi lampanti (tipo quando chiese loro di respirare ogni due sempre dalla stessa parte), mi sia sfuggita qualche critica e, insomma, se non sono sceme l'avranno ormai capito che non c'è molta sintonia tra me e il mio collega e di questo adesso me ne dispiace, infatti vorrei cercare di appianare le divergenze con lui, ma mi è difficile perché non ho ancora ben capito i suoi intenti con me, in più il fatto che io debba fare lezione anche alle sue allieve complica di molto la cosa.
Io partivo dal presupposto che se un istruttore affida i suoi allievi ad un altro, non gli deve dire nulla e, nella più totale fiducia, deve lasciar fare a lui; invece, sin dalla prima volta, lui mi disse che dovevo farle nuotare e niente tecnica e così mi scandalizzai e gli dissi subito che non ero d'accordo. Fu la prima volta che lo vidi serio, visto che ha sempre cercato di fare il piacione anche con me, e dopo aver discusso un po' lui mi disse che lo dovevo ascoltare perché mi stava passando "le consegne" , poi però riconobbe anche che tra tutti gli istruttori io sono quella che gli passo gli allievi meglio preparati e più ambientati di tutti. Vabbé, qualunque cosa possa dirmi lui e con lo scopo che gli pare, io ho paura a mettermi troppo contro di lui perché purtroppo il mio capo, all'inizio di questo anno, mi ha fatto una brutta ramanzina (motivo percui ho aperto questa discusisone) criticando me e difendendo lui quindi adesso, se mi metto troppo contro di lui è come se andassi contro alle richieste del mio capo e, alla fine, lui potrebbe anche venire a dirmi che non ho fatto quello che mi aveva chiesto e licenziarmi.
Questa storia "falli nuotare perché vogliono nuotare" sembra lo slogan della piscina e a me sembra ridicolo! Il problema è che lo dice il mio collega, il mio capo e l'altra sera pure un altro collega .....quindi comincio ad avere il dubbio che sia una cosa detta solo per me e per il mio modo di insegnare, ma una cosa partita dal capo e che tutti ripetono a pappardella.
Cosa significhi esattamente per ognuno di loro, a partire dal capo e quale scopo abbia lui, io non lo so!
So solo quali sono gli effetti perché li vedo e, stranamente, posso dire che quando il collega mi dice di far fare 25 o 30 vasche, io le faccio fare e dopo mi dicono tutte di essere molto stanche, così una volta ho chiesto "scusate ma vi ho fatto fare le vasche che mi ha detto il vostro istruttore, perché quando siete con lui quante ne fate? Non vi stancate?" risposta "No perché ad ogni vasca ci si ferma, si chiacchiera un po' e ci si riposa".
Quindi, per chiudere, Stefano ha perfettamente ragione ma io, dopo la prima discussione col collega che non vorrei ripetere perché è brutto se se ne accorgono gli allievi, ho cercato di mediare in modo furbo ...primo perché credo che probabilmente sia stato il collega a farmi la spia l'anno scorso altrimenti non spiego la parte che mi sono presa dal capo e non vorrei prendermene un'altra o peggio il licenziamento; poi capisco che in realtà gli allievi adesso sono i suoi e quindi posso anche accettare qualche richiesta su cosa far loro fare (tipo le capriole o il delfino) e dico che faccio la furba perché prima gli dico di sì e poi del delfino gli faccio fare gli esercizi invece di farlo nuotare male.  Se un domani il capo avrà da ridire io potrò dire che ho seguito cmq le indicazioni datemi dal collega (anche se per me non ce n'era bisogno e ritengo la cosa pure un po' offensiva) e che se mi ha detto 30 vasche, 30 ne hanno fatte, se non qualcosa di più, ed è la verità!
Io sono una che ci mette poco a rispondere e di solito non mi faccio mettere i piedi in testa, so che urlarmi in quel modo mentre insegnavo, anche se magari voleva fare il simpatico come fa lui, non è corretto ma stavolta credo che si sia messo nel ridicolo da solo, tant'è che una delle allieve gli ha pure risposto lei di stare zitto e lasciarle partire se voleva che nuotassero. Tra l'altro l'ha detto mentre era anche lui in corsia a nuotare invece di insegnare alle sue allieve ....che avevo io! Credo che per lui questa sia una situazione di comodo e che non gli pare il vero approfittare di me che mi piace insegnare a differenza di lui che gli fa fatica .....ma almeno mi lasciasse in pace!

178

(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Penso sia preferibile l'uscita a polso spezzato piuttosto che con il pollice, così è più propedeutico no?

179

(68 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

In effetti è quello che ho detto anche alla mia amica e cioè che se loro ridono del mio allievo mentre ci sono io lì ad insegnargli è come se ridessero anche di me.
In quanto al mio collega, credo di avergli trovato il soprannome perfetto: "il puttanone" (scusate), dato che viene in piscina per farsi bello ...ho visto le ragazzine fare le sceme con lui, addirittura gli tiravano dietro le ciabatte, poi scherza e chiacchiera con tutti anche durante i 15 minuti in cui io faccio fare ginnastica. Stasera mi ha dato le solite due allieve che avevo io (tranne la mia amica che non c'era) dicendomi come al solito di farle nuotare, almeno trenta vasche e, stranamente, di far fare le capriole. Io mi ero già preparata un programma da 750 mt. (con esercizi di sensibilità) ma cercavo di far fare anche i 50 mt. visto che si sono abituate a fermarsi ad ogni vasca. Non capisco e mi dà molto fastidio perché lui che tra l'altro stava nuotando nella corsia accanto perché aveva un allievo solo, continuava ad intromettersi nella mia lezione perché se mi sente dire "riposatevi" o "partite appena siete pronte" (appunto per riuscire a fare i 50 senza fermarsi), quello mi urlava "macché riposarsi, falle partire!".
Insomma, io le trenta vasche le ho fatte fare, e anche le capriole, ma questa cosa che sembra essere diventata un luogo comune che tutti mi ripetono (compreso il mio capo) che gli allievi vogliono nuotare e che io li devo far nuotare e non parlare troppo, insomma, che vuol dire? Io non capisco! A parte che mi sembra scontato che se uno viene in piscina vuol nuotare e non andare a cavallo, ma sembra che ce l'abbiano con me perché, a differenza loro, io faccio fare tecnica ma poi, anche con la tecnica si nuota, mica si sta fermi no? E se si fa bene si dura pure fatica lo stesso, no? Uffa, che situazione! Non so se il puttanone cerca di scherzare anche con me e coinvolgermi in questo ambiente di svago che lui vuol creare, oppure se mi vuole cambiare in modo da essere più consona al suo modo di "non insegnare" come appunto cercò di fare anche il mio capo.

180

(68 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

E' vero, devo fare distinzione. Purtroppo un po' dipende dal mio carattere che mi porta sempre ad impegnarmi al massimo in quello che faccio e a cercare di aiutare le persone ad ogni costo, a volte, mi rendo conto, che vorrei cambiarle e forse cerco pure di farlo. Visto che lo sport è la mia vita, quando incontro qualcuno che invece di impegnarsi al massimo è pigro e si trattiene per chissà quali paure, allora qualcosa scatta in me, inconsapevolmente, e cerco in tutti i modi di fargli capire: "benvenuto nel mondo dello sport, svegliati, non lo vedi com'è bello?". Un po' mi avranno anche influenzato i 15 anni di danza, perché la danza è studio, impegno, sacrificio e molta disciplina (nella classica è ancora peggio), così quando ho detto alla mia amica che ero rimasta male per il suo rifiuto a tuffarsi di nuovo, le ho anche detto che se io a danza mi fossi soltanto provata a rifiutarmi di fare qualcosa la mia insegnante mi avrebbe fatto una parte tremenda .....e ne ho prese tante in verità, non so come facessi a continuare, ma io la rispettavo e ammiravo anche se sapevo che stava sbagliando.
Comunque oggi l'ho chiamata e mi sono scusata. Penso che continuerò a fare le mie solite lezioni, anche perché di peggio non voglio fare! In quanto al tuffo, venerdì l'ha fatto con il collega e le è venuto pure meglio, solo che lui le dice subito brava e finisce lì, mentre io le avrei detto "brava, ti è venuto un po' meglio, adesso prova a farne un altro cercando di .....etc. etc.", vabbè, cercherò di capire se lo fa solo per entrare in acqua o se lo vuole imparare per bene e poi mi comporterò di conseguenza. Resto del parere che il collega non dovrebbe prendere in giro i miei allievi che si impegnano ad imparare i tuffi, soprattutto quando i suoi che nuotano da anni non li fanno mai!
Grazie mille per la pazienza, comprensione e spiegazione, ciao!!!

Sì, infatti è: sapere, saper fare e saper far fare smile

E' stato il medico stesso a mandarla in piscina ma per la cervicale, peccato però che faccia male la respirazione a stile quindi non so quanto ne gioverà. Per l'eccessivo affaticamento, tanto da star male il giorno dopo, il medico le ha detto di fare quello che può. Da una parte è bello che i medici mandino tutti in piscina, dall'altra però non si assicurano nemmeno se questi sanno nuotare .....Bè, io penso che alla mia amica farebbe meglio il pilates!

Forse intendi come l'esercizio dello stile con recupero in acqua?

184

(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Bè, in realtà, visto che da sdraiata diciamo che è più scomodo, tanto per trovare la coordinazione mi è bastato farlo in piedi mimando la bracciata e piegando le gambe nei due momenti precisi (entrata e uscita delle mani) ....mi è servito appunto per capire e trovare il ritmo giusto!

Bene! Poi quello che conta davero è la passione che ci mettono.
riflessione stupida, galleggiamento verticale con le braccia alzate, praticamente stai sott'acqua. Lo devo provare, a me invece fecero fare sostentamento.
Quel detto l'ho scritto anche io poco tempo fa, ce lo disse il mio capo al corso .....predicava bene roll

Torno qui perché ormai è qui che ho parlato della mia amica con problemi di fiato.
Ho scoperto che ha due soffi al cuore, dice che è stata molto malata da piccola (non so di cosa) e che ha sempre avuto problemi di stanchezza e debolezza. Dopo essere riuscita a fare 50 mt. col pull-buoy, l'altra sera le ho fatto portare maschera e boccaglio e si è scoperto che se nuota piano senza sforzarsi troppo (anche perché nuota male), riesce anche così a fare 50 mt. Poi le volevo far fare la stessa prova con le pinnette, ma lei si è rifiutata per la troppa stanchezza anche se le avevo detto di provarci soltanto, alché le ho detto di misurarsi i battiti ed erano a 140 al minuto e mi sono sembrati davvero troppo alti, voi che ne dite?

187

(68 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Torno qui perché, scusate se vi annoio, ma mi devo sfogare!!!!!
L'anno scorso ero soddisfatta, avevo tre allieve che frequentavano regolarmente e ho fatto un bel percorso con loro.
Quest'anno sono passate in corsia I livello con un istruttore che viene a passare il tempo e a sparare battute. Risultato: l'anno scorso facevo sempre fare i tuffi per entrare in acqua spiegando che l'entrata in acqua nel nuoto è il tuffo e non la scaletta, mentre quelli della corsia non hanno mai fatto un tuffo e si permettevano pure di prendere in giro, così io ho sempre difeso le mie allieve che, anche se non erano brave, erano volenterose.
Quest'anno, essendo in corsia con quel cialtrone (che il mio capo ha difeso), hanno smesso anche loro di tuffarsi, oltre ad altre cose che avevo insegnato tipo le partenze e le virate semplici visto che iniziavano a fare 50 mt. di seguito, mentre adesso si fermano ad ogni vasca .....percui la mia impressione è che stiano tornando indietro invece di andare avanti. Di nuovo fanno solo il delfino ma non vi dico come!
Il mercoledì a volte vengono a recuperare le lezioni perse e io sono disponibile a fare lezione se vogliono, ma la prima che è capitata non mi ha chiesto niente e lì mi sono un po' offfesa, poi c'è stata l'altra che chiedendo la partenza fatta bene come le avevo insegnato io, e che tra l'altro fa perfettamente, questa mi risponde che non deve andare alle Olimpiadi ...e lì mi sono offesa! Questo mercoledì eccone due a recuperare e le vedo ridere e sghignazzare perché venerdì il mio nuovo allievo si è tuffato male e il loro istruttore ci ha fatto una battutaccia! Direi che si è vendicato del fatto che io ho difeso le mie allieve quando si tuffavano male, ma che tristezza ....è meglio tuffarsi, anche se sbagliando (di solito però questo nuovo si tuffa bene), o non tuffarsi affatto? E il loro istruttore che esempio dà?
Così, sbagliando (ogni tanto mi capita) mi sono infuriata e ho rinfacciato alla mia ex allieva (e amica) che qualche sera fa si è tuffata perché le facevo lezione io, e siccome si è tuffata male (come sempre) le ho chiesto di uscire e provarne almeno altri due perché volevo correggerla, dato che ho già visto che se vuole lo fa bene, e lei si è rifiutata, così io mi sono sentita di nuovo offesa, anche dalla terza delle tre.
Lo so, ho sbagliato, non posso obbligare nessuno a migliorare, ma il fatto che prendano in giro i miei allievi che si impegano mi fa infuriare e poi non c'è niente di peggio che dover insegnare a persone che non vogliono imparare! Non so più come procedere perché spesso non ho allievi e allora rifaccio lezione a queste tre che, da quando sono passate con il collega, sembra abbiano avuto il lavaggio del cervello e che vengano in piscina solo per cazzeggiare, del resto sembra essere diventata la prassi della mia piscina ma io non posso e non voglio lavorare così, aiuto! Come mi devo comportare con queste qua? ....Sigh! sad

188

(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Stefano, il libro è il manuale istruttori della FIN ma ho detto che ce l'ho scritto (delle 2 gambate per lato) perché è sicuramente una cosa detta dal mio capo che faceva le lezioni di tecnica della nuotata. So che nell'ambiente è ritenuto uno molto bravo ma anche cocciuto e, almeno penso, che questo abbia fatto sì che per certe cose non si è aggiornato, anzi, sicuramente è aggiornato ma non cambia facilmente idea ed è rimasto radicato a vecchie convinzioni tipo il braccio che gira nel recupero a dorso, infatti anche al corso disse che esce il pollice ed entra il mignolo! Fu la mia prima domanda su questo forum, appena lessi il contrario e adesso quando guardo quelli che girano il braccio mi sembrano tutti dei robottini! Però devo dire che è un'abitudine diffusa perché la noto spesso anche in altre piscine.
In quanto al seminario, fin'ora partecipava anche il mio capo come relatore ma adesso ha smesso infatti non c'era. Non ricordo bene chi ha detto cosa ma c'erano Roberto Formenti, Walter Bolognani e Roberto Bresci. E' stato buffo perché il primo diceva che non capiva il perché nelle piscine sente sempre urlare "gambe! Gambe!" quando nel nuoto (tranne rana) non servono a niente; mentre quello dopo lo ha preso in giro su questa affermazione, ma quando non c'era!
L'apporto si sa qual'è ma cmq non è solo una questione di spinta, come sappiamo le gambe servono anche ad altro sennò che dire di quelli che nuotano con le gambe affondate perdendo completamente l'assetto? Eppoi, io sono una velocista e quando le batto più forte la spinta la sento eccome, cavoli se me la danno la propulsione!
Altra cosa che hanno detto e che non mi torna (ho letto la tua bellissima spiegazione in proposito di questi giorni ma l'avevi già spiegato in passato) è che quando le gambe sono scattose è perché c'è rigidità e sedere troppo alto ......?

189

(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Lawliet ha scritto:

Io le bracciate le ho capite, anche come fare come con la testa e "affondo" con il petto.. il problema e' proprio con la gambata.. che non riesco a tenere il ritmo che ho con le bracciate, e per assurdo vado con molta tranquillità con una sola gambata oppure facendo a rana, ma farne due (una decisa all'ingresso delle mani, e una debole alla spinta) non mi esce per nulla, divento troppo scordinato. Mi devo rileggere e fare un pò di allenamenti per avere il bacino ondulatorio seguito a ruota con le gambate.

Ora sto facendo delfino con una sola gambata, e poi più in la inserire successivamente la seconda gambata.. sbaglio a fare così?

Ok, si fa proprio così! Anche a me all'inizio veniva solo la prima gambata, poi la seconda l'ho inserita successivamente aiutandomi anche provando a secco! Io penso che sia una questione di ritmo smile

190

(3 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Benvenuto! Benissimo, naturalmente più nuoti più impari ....magari mi capitassero degli allievi appassionati come te! Di solito sono tutti tanto, tanto pigri ...che tristezza!

191

(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Mamma mia Stefano, questa cosa delle due battute per lato io l'ho scritta sul manuale da istruttori, cioè me l'hanno detta al corso! Mi pareva che, vedendo mio marito, non fosse proprio il massimo spingere con i piedi di qua e di là, pazienza per lui tongue ma adesso sarei curiosa di sapere cosa faccio io; proverò a farci caso altrimenti ci sono le riprese subacquee per fortuna!
Altra cosa che hanno detto al seminario e che non mi torna è che il rollio parte dal bacino, mentre per me parte dalle spalle.

192

(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Io, con i miei allievi principianti, inizio col far fare dei balzi in avanti fino ad appoggiare le mani sul fondo per poi appoggiare i piedi e rialzarsi pronti a fare un altro balzo. Nel tuffo ci si piega in avanti e per tornare su ci si inarca, in questo modo si inizia a muovere il bacino avanti e indietro. Poi faccio fare il salto del tubo, con la stessa tecnica mi piego vado giù e mi inarco per tornare su e, quando sono più sicuri, c'è il salto della corsia. Tutto questo in acqua alta all'incirca al punto vita.
Poi ci sono le gambe delfino sia in superficie che sott'acqua in tutte le posizioni e a girare, sia con le braccia avanti che attaccate ai fianchi, cioè l'uomo di Atlantide ...che è niente male per sentire il movimento del bacino. Ai professionisti ho visto fare le gambe delfino in verticale e addirittura spingendosi dal fondo (in acqua alta) per poi cercare di schizzare fuori proprio come un delfino ...direi da provare anche solo per divertimento! Ciao!

193

(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Effettivamente anche io tendo a spingere troppo di gambe e quindi a piegarle troppo, è un po' come se dovessi sopperire alla bracciata ancora poco efficace quindi la mia sensazione è che le uso per sostenermi ed anche spingermi più avanti cioè velocizzarmi e invece è sicuramente più importante l'apporto della bracciata ......mi piacerebbe sapere, più o meno, in che percentuale????????

SEMPRE ALL'INCIRCA:

- crawl: braccia 90%    gambe 10%
- dorso: braccia 90%    gambe 10%
- rana:  braccia 20%    gambe  80%

194

(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Riporto quello che ho potuto osservare bene e più spesso e cioè quando nuoto dietro a mio marito, siccome lui tende a girarsi un po' troppo per respirare ne deriva un rollio un po' accentuato ma resta sempre in asse cioè non lo vedo serpenteggiare e nemmeno osservando i piedi da dietro noto nessun tipo di scodinzolamento (spostamenti a destra e sinistra, se è questo che intende Stefano), infatti i piedi spingono verso il basso e poi in diagonale seguendo il rollio del corpo ma rimanendo in linea. So che non è il massimo accentuare così il rollio per andare a respirare quasi guardando il soffitto ma, visto che la nuotata in generale appare fluida ed efficace, ho sempre pensato che sia meglio non correggerlo e sicuramente meglio che vederlo guardare dietro o fare smorfie per riuscire a respirare dato che, ormai è appurato, non ha la buchetta!

195

(30 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Forse mi sbaglio, ma la mia impressione è che Fabrizio in realtà avesse già deciso di arrendersi ancora prima di iscriversi in questo forum, del resto non tutti hanno le palle!

196

(1,654 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

Io posso nuotare solo di sabato percui non potendo puntare sull'allenamento cerco di lavorare sulla tecnica per mantenerla buona. Sono solo tre volte, e neanche di seguito, che faccio solo tecnica delfino perché vorrei migliorarlo dato che avendolo imparato da sola e sempre nuotato poco, spero di aver un buon margine di miglioramento, inoltre mi piace tanto e mi fa arrabbiare il fatto che dopo solo 50 mt. sono bell'e sfinita! Dopo il riscaldamento negli altri tre stili, faccio delfino sol braccio destro e col sinistro, respirando lateralmente, poi braccia in alternato e poi braccia stile gambe delfino. Poi faccio due da 25 delfino completo, dopodichè passo alle gambe e faccio 25 su ogni lato, cioè pancia giù, fianco dx, fianco sx e pancia su e infine a girare facendo 4 o 6 battute per lato. Tutto questo lo ripeto con le pinnette e, a volte, anche sott'acqua. Poi faccio gambe rana e braccia delfino, delfino con pinnette, col pull-buoy, con palette e alla fine completo.
Devo dire che dopo solo due sedute così quando nuoto il delfino completo mi sento già un'altra e vorrei chiedere consiglio su qualche altro esercizio da fare per continuare a cercare di migliorare .....grazie wink

197

(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Ne abbiamo parlato, il rollio si trasmette a tutto il corpo e non va ostacolato, sul mio libro di tecnica c'è scritto che ogni ciclo di bracciata ci sono 6 battute di gambe, due inlinate verso sinistra, 2 al centro e due verso destra ....direi che si inclinano di circa 45 gradi; ma a queste cose non bisogna pensarci, l'importante è mantenere le gambe vicine e non sforbiciare. Poi c'è anche scritto, sempre sul libro per istruttori, che la gambata cambia a seconda che si faccia velocità o fondo, infatti i fondisti usano meno le gambe e fanno 2 o 4 battute con minor rollio.

P.S. in quanto al video ho pensato: beata lei ....visto quanto soffia dal naso? Di solito io lo faccio sott'acqua, anche a delfino, ma mi giro più velocemente proprio per il problema dell'acqua nel naso quando sono a pancia in su, sigh! In superficie invece lo faccio fare anche ai miei allievi principianti ma facendo spostare le braccia e tenendo la testa fuori quando sono sul fianco, in questo modo ogni posizione viene tenuta di più e lo preferisco anche per me!

198

(82 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Secondo me si può aspettare ad espirare ma quando si comincia, naturalmente, bisogna continuare fino a finire l'aria e riprenderla subito, oppure si può soffiare si dall'inizio molto lentamente fino a finirla. Poi dipende anche da quello che si sta facendo, per esempio, nell'esercizio che facciamo io e mio marito si inizia con 50 mt. respirando ogni due fino ad arrivare a respirare ogni 11, diciamo che da 6 bracciate in poi io mi trovo bene a tenere l'aria e soffiare alle ultime due bracciate, mentre mio marito si trova meglio a soffiare dal naso molto lentamente sin dall'inizio. Alla fine dell'esercizio concludiamo facendo due volte 25 mt. in ipossia e lì l'aria ce la teniamo fino all'ultimo, stessa cosa per i 50 mt. che però io sono riuscita a fare solo una volta, poi ho interrotto questo tipo di esercizi, ma ogni tanto li riprendo perché li trovo molto utili.

P.S. dopo che ho postato ho visto il commento di Stefano che mi ha preceduta ....infatti, come dice lui, noi abbiamo trovato il nostro sistema quindi basta provare e ricercare le sensazioni migliori, come dicevo.... wink

Finire l'aria e continuare a nuotare, cioè fare una pausa prima di riprenderla a me dà proprio una brutta sensazione, vado sotto sforzo e penso sia per tutti così. Basta far caso alle proprie sensazioni per capire quando una cosa va bene oppure no! Più in generale penso che ricercare sempre delle belle sensazioni, qualsiasi cosa si stia facendo in acqua, sia sempre un buon consiglio ....o è stato già detto? roll

200

(12 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Torno qua perché sono perplessa sul modo di insegnare di una collega ad una bambina down che tra l'altro mi sembra piuttosto dotata visto che, come tutti i bambini, impara molto in fretta. Infatti in poco tempo è arrivata al punto che nuota a stile senza la respirazione e quello che mi ha preoccupato è che alla bambina è stato chiesto di respirare frontalmente, cioè guardando l'istruttrice che le stava davanti, mentre continuava a fare le bracciate a stile, cosa che naturalmente le è risultata piuttosto difficile e faticosa da fare .....ma a che pro?