1,501

(128 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ciao stefano, potresti rispondermi al mio penultimo post prima di questo??

ciao
wink

1,502

(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

fox ha scritto:

Ciao vorrei chiedere un parere e magari un consiglio: da qualche anno mi alleno costantemente 3-4 volte alla settimana, e ultimamente ho cercato di applicare al meglio la tecnica della nuotata(crawl) seguendo le vs. indicazioni per sfruttare al meglio tutte le mie energie. Non avendo iniziato da giovane a nuotare correttamente lo sforzo è alto ma devo dire che seguendo le vs. schede e misurando i tempi in piscina ho ottenuto dei netti miglioramenti. Fin qui tutto bene, poi viene il momento della competizione (acque libere 1500-2000 m) e succede che tutti gli schemi e le buone premesse saltano: sensazione di affanno, debito di ossigeno, quindi respirazione ogni 2 anzichè ogni 3, la spinta delle braccia nn è più parallela al corpo ma scordinata.... risultato tanta fatica per tempi al di sotto delle aspettative. Cosa mi succede? condizioni ambientali? impatto con acqua fredda (17-18°)? poco pre riscaldamento? direzione da controllare? Credo che la vs. lunga esperienza possa darmi qualche suggerimento.
Grazie anticipatamente

le gare che hai fatto sono le prime della tua carriera sportiva oppure ne hai già fatte parecchie tempo addietro?

1,503

(27 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

ci sono delle cose, che dal mio punto di vista in base al mio modo di allenarmi, non condivido. ciò non toglie che magari tu abbia delle preferenze e le voglia mantenere.
- diciamo che fare 12 km, un allenamento di poco più di 4 ore a soli 10 giorni dalla gara la ritengo una mossa azzardata. a due settimane dall'appattumento io avrei ridotto progessivamente i volumi dell'allenamento totale e del lavoro princiaple mantenedo però intatta l'intensità per poi aumentando i tempi di recupero nell'ultima settimana

- palette e pull buoy nel periodo di scarico a 7-10gg dalla gara le boccio su tutta la linea xk inibiscono la sensibilità ed è un allenamento insensato in quel punto della preparazione

- personalemente non faccio palestra e quindi sono la persona meno indicata per darti consigli su questa, però ad occhio e croce io prediligerei il lavoro in piscina anche se di scarico

- sull'alimentazione credo sia superfluo dirti che devi fare un bel carico carboidrati specialemente la sera prima della gara

ciao
wink

1,504

(128 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

concordo al 100% smile
ognuno poi ha le sue preferenze ed giusto che le mantenga a patto che non siano controproducenti come non lo sono in questo caso

ciao
;

1,505

(128 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

@mario
forse sbaglierò, ma il consiglio sugli avambracci l'ho dato secondo un principio che per me è fondamentale: se si ha bene a mente un obiettivo, tutto ciò che può ostacolare quest'ultimo ci disturba. ergo, se devo concentrarmi al 100% sulle sensazioni che mi da l'acqua sulle mani, muovere le gambe e quindi non usare il pull buoy (come si vede in alcuni video che ho postato), è solo un fattore che rischia di disturbarci. idem i gomiti, idem gli avambracci.
secondo me nelle remate ogni tanto è importante magari cambiare il movimento delle mani all'interno della stessa ripetuta (notalo nel secondo video), l'angolazione delle mani oppure si mantiene lo stesso movimento spostando le braccia più all'esterno o più all'interno. questo aiuta per sperimentare quanta acqua sposta di più o di meno il primo movimento rispetto al secondo e quindi stimola la percezione, alla quale però farebbero interferenza tutti quei fattori estranei al nostro obiettivo.
per questo motivo penso che, se ad esempio vogliamo migliorare la tecnica subacquea dello SL, l'ideale sarebbe usare lo snorkel così che la respirazione non ci distrae e non ci fa cambiare l'assetto in acqua dandoci la possibilità di concentrarci sulle braccia


@ stefano

stefano '62 ha scritto:

esempio di allenamento gestito dal sottoscritto:
1000 riscaldamento
20 x 50 remate varie
20 x 25 remate con pool buoy a crawl alternato a gambero (come guardare un film all'indietro) a coppie sincronizzate.
2000 metri aerobici con nuotate miste e tratti in soglia
20 x 25 gambe proprio stile in apnea e totale subacquea con pinnette,forte,riposo meno di trenta secondi.
C1
8 x 25\riposo 30"
6 x 50\1'
5 x 100\90"
tutto proprio stile alla massima andatura
Scarico aerobico

bell'allenamento!!! (anche se per il mio livello e per i miei obiettivi la C1 è leggermente eccessiva. specialmente quei 5x100 alla fine fanno parecchio paura smile )
avrei 3 quesiti/curiosità da chiederti:
1) mi potresti spiegare le "remate con pool buoy a crawl alternato a gambero (come guardare un film all'indietro) a coppie sincronizzate"?
2)  come si stimola la sensibilità nei nuotatori alle prime armi o nei bambini?
3) ammettiamo teoricamente che 2 nuotatori compiano a uno stesso identico movimento, facciano passare il braccio chirurgicamente nello stesso punto. domanda: è possibile che dove il 1mo nuotatore senta acqua dura il secondo non la senta affatto?? la mia risposta è sì perché questo spiegherebbe che il modo di nuotare dei professionisti si differenzi da nuotatore a nuotatore, che quindi non esiste una didattica universale, che tutto dipende da quello che comunica l'acqua e in base a questo costruire la bracciata

ps. da ora in poi terrò bene a mente il discorso sulla mielina!

ciao
wink

1,506

(128 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ciao mario,

io ho interpretato che stefano con la risposta che mi ha dato abbia dato parere positivo ai quesiti che ponevo cioè una migliore sensibilità favorisce la scivolamento (viceversa se la sensibilità si arrugginisce come nel mio caso si scivola di meno) e quindi si ridece il numero di bracciate.

le remate. nelle remate è necessario tenere i gomiti più fermi possibile limitando anche i movimenti dell'avambraccio. il nostro obiettivo sono le mani e per questo gli esercizi li eseguo solo ed esclusivamente col pull boy.
voglio postare qualche video che ho scovato su internet(nel caso non lo sapessi remate=sculling o scull), ma se cerchi bene fortunatamente su youtube ce sono tanti:
http://www.youtube.com/watch?v=2CHt4J6nJvo
http://www.youtube.com/watch?v=uAeGxyPp8w4&feature=relmfu
http://www.youtube.com/watch?v=PxPgQ3LElMg&feature=related (secondo me qui il ragazzo muove eccessivamente gli avambracci)
http://www.youtube.com/watch?v=9M7OCRXDIPw&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=6iYjjZsAF-U
http://www.youtube.com/watch?v=io1UO8rx_yE (questo è sofisticato però sembra che le sincronette stiano nuotando in una vasca popolata da pesci)
http://www.youtube.com/watch?v=CQ19IHkBLLs&feature=relmfu
http://www.youtube.com/watch?v=3WYyowAvb5U&feature=related

oggi le ho fatte per la prima volta nel lavoro secondario. 200m totali (50m pancia in giù braccia distese + 50 pancia in sù braccia distese sopra la testa x2). il secondo è sicuramente il più difficile. la prima volta ho impiegato una eternità ad arrivare in fondo. tuttavia in entrambi gli esercizi ho notato una cosa: a parità di forza (bassissima) che imprimevo al movimento mi giravo, non riuscivo a mantenere una traiettoria diritta perché sulla mano destra ho più sensibilità di quella sinistra.
al secondo giro ho cercato di concentrarmi al massimo, movimenti lentissimi. mi sentivo più consapevole dell'acqua che spingevo tanto che procedevo più diritto e leggermente più spedito.

insomma, senza tralasciare A2, B1, C1, B2, è sulla sensibilità che devo lavorare in questo momento. la strada da fare è lunga ma sono entusiasta perché si aperta una nuova prospettiva gigantesca che mai avevo ponderato, semmai snobbato, ma che ero ritengo essenziale se voglio migliorare

ciao
wink

1,507

(5 risposte, pubblicate in Presentazioni)

no figurati nessun inganno.
però ti confesso che ogni volta che leggo ricottina non riesco a non sorridere
big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile big_smile
ciao
wink

1,508

(5 risposte, pubblicate in Presentazioni)

ciao e benvenuta.

ps. il nickname ricottina è molto carino big_smile

ciao
wink

ok, grazie per la precisazione
mi scuso con elessar se le ho consigliato male

ciao
wink

premetto vorrei ringraziare cirone perché mi hai offerto un ulteriore spunto di riflessione che non avevo considerato nella discussione tecnica/forza

non credo che il mio sia un problema di forza inerziale, concetto che si collega a quello di scivolamento

in ogni caso, incuriosito dal suggerimento di cirone, ho cercato maggiori informazioni nel forum e ho trovato questo video ( http://www.youtube.com/watch?v=qEQTxN854uk ) sulla presa a gomito alto (vedere da 1:04 a 1: 50). viene detto che un movimento del genere ha un maggiore propulsione. premesso che è insensato dire ad un atleta fai passare la mano più a destra di 10 millimetri piuttosto che a sinistra, è anche vero che qui è una situazione diversa. onestamente non mi sono mai posto il problema del gomito in presa, ma non credo di eseguirlo come consigliava l'istruttore evans. volevo chiderere se può essere produttivo (e quindi permettermi di spostare più acqua) tentare di cambiare la mia presa come viene fatto vedere nel video cioè tenendo il gomito fermo muovendo soltanto l'avambraccio. tra l'altro ho letto che stefano qui  ( http://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=2073) consigliava di applicare sull'avambraccio le palette in quanto impostavano il movimento corretto. oltre a questo esistono altri esercizi?

grazie
wink

1,511

(128 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

grazie mille
quindi stimolare la sensibilità è fondamentale e se si perde urge recuperarla. oltre all'ipossia, vorrei inserire in ogni allenamento 200/300m di remate (di più se scarico). può andare o ne metto di più?

ps. adesso mi spiego una cosa. una volta ho avuto la fortuna di dividere la corsia con enrico catalano (non mi ricordo se stato o è ancora primatista italiano sui 50m dorso) che, se la memoria non mi inganna, aveva inserito nell'allenamento un blocco consistente di remate.

pps. la risposta a cirone la posto in una discussione più pertinente

ciao
wink

scusami stefano, non capisco una cosa.
da quello che so la prima ipotesi di elessar è il crawl successivo mentre la seconda è il crawl alternato.
sbaglio qualcosa??
ciao
wink

elessar ha scritto:

tengo le braccia avanti, faccio la bracciata con un braccio, la riporto davanti conto due, faccio bracciata con altro braccio, riporto in alto conto due ecc...

questo è il crawl successivo

elessar ha scritto:

faccio la bracciata con un braccio e mi fermo con un braccio avanti e uno indietro conto due, faccio bracciata con altro lato mi fermo sempre con un braccio avanti e uno indietro ma scambiati rispetto a prima conto due e riparto

questo è il crawl alternato


il successivo e l'alterato sono esercizi fondamentali anzi esenziali perché permettono di concentrarsi sulla presa e sulla spinta, ma attenta a non automatizzare le pause nella nuotata completa.



elessar ha scritto:

per le respirazioni c'è un ritomo particolare? oppure resisto più che posso e poi respiro?

si esegue questi esercizi per migliorare le fasi subacquee della bracciata. prova a respirare ogni due bracciate portate a termine, se hai abbastanza fiato arriva anche a tre.

ciao
wink


ps. cirone, ho letto quello che mi hai scritto nella discussione "forza/tecnica". aspetto stefano in modo da rispondere in un unico post

1,514

(128 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ciao stefano, volevo chiederti dei chiarimenti e dei consigli sulla sensibilità di cui hai parlato in un post precedente e che è un prerequisito essenziale prima ancora della tecnica e della forza

1) ti spiego. io ho ripreso ad allenarmi dopo 5 mesi di inattività. appena ho rimesso piede in acqua (lo scorso febbraio) ho subito percepito la sensazione sgradevole di avere una sensibilità pari a zero. non sentivo minimamente quanta acqua riuscissi a spingere. poi piano piano piano ricominciando a fraquentare giornalmente la piscina, ricominciando ad allenarmi su lavori metabolici (dal 10 marzo circa) gradualmente ho riacquisito sensibilità, ma a dire il vero non al livello che avevo prima.
onestamente sono preoccupato xk ci sono momenti in cui mi rendo conto di viaggiare meno veloce in acqua e mi rendo conto che la mia capacità di sentire l'acqua è diversa rispetto ad un anno fà.
ciò accade nonostante i lavori che eseguo li sopporto bene (anche quelli più duri. ti ricorderai sicuramente la discussione in cui ti parlavo della b1 che patisco degnamente), nonostante quest'anno a differenza dello scorso mi alleni il doppio (l'anno scorso ero un triathleta), nonostante la qualità dei lavori sia superiore, nonostante mi conceda dei periodi riposo rispettando mesocicli mensili e microcicli settimanali (poi sicuramente qualcosina avrò sbagliato, ma quando mi sento stanco magari mi prendo un giorno di riposo in più), nonostante tecnicamente non ho problemi.
mi sono chiesto che magari il problema riguardasse la tecnica. la risposta è no xk penso di avere una buona tecnica  e penso che non fa differenza far passare volutamente il braccio 1 centimento più a destra o sinistra. anzi forse tecnicamente ho una bracciata più consona alla mia struttura fisica: prima eseguivo un recupero estremamente flesso, praticamente al massimo possibile, ora il recupero è leggermente meno flesso, più rilassato e (credo) più naturale. ho apportato questo cambiamento sia perché impiegavo troppo tempo in fase aerea sia perché per eseguire quel recupero abbisognavo di una bracciata potente che non ho per nulla sia perché mi dicevano avessi una bracciata scattosa

tutto questo dirti che nonostante quello che ti ho scritto, quest'anno sono più lento di almeno 2/3 secondi in un 100m, ho perso in brillantezza, in velocità e sensibilità
volevo chiederti: esiste una relazione fra la velocità di percorrenza e la sensibilità o meglio fra sensibilità e scivolamento? cioé questo mio calo prestativo può essere condotto esclusivamente ad una carenza della sensibilità che a sua volta ha determinato un minore scivolamento e avanzamento?? oppure ci può essere dell'altro?

2) ho letto girovagando nel forum e in rete i metodi per migliorare la sensibilità sono:remate, ipossia, apnea, SL a pugni chiusi, SL a mani aperte, nuotata a cagnolino. in particolar modo le prime due. esistono altri esercizi specifici per stimolarla?? (da ieri ho deciso di reintrodurre come l'anno scorso sistematicamente nei miei allenamenti 400m di ipossia nel riscaldamento. infatti la nostra allenatrice ce la faceva fare sempre)

3)nonostante abbia una buona tecnica faccio 19 bracciate (col pull boy. è un numero alto) segno che la tecnica (intesa nel modo che tu hai spiegato in quel lungo post della prima pagina) conta fino ad un certo punto
sviluppare la sensibilità può avere l'effetto di ridurre il numero di bracciate??

ps. scusa il post lungo. avevo bisogno di sfogare la mia delusione

ciao
wink

1,515

(1,091 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Marioaversa ha scritto:

L'acqua era un pò fredda come primo impatto ma credo di aver scoperto la temperatura ideale per nuotare (25,5 °C).

Ciao a tutti.

beato te, da noi è a 22°.
all'inizio si gela, poi dopo 100/200m si sta veramente bene. l'unico accorgimento da prendere è che non devo stare troppo tempo fermo. e domani visto che devo fare un lavoro veloce con ampi minuti di recupro sarà un problema.....

ciao
wink

1,516

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

ok grazie mille
wink

1,517

(11 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Laurablu ha scritto:

@nuotix: a leggerti la corsa sembra così facile!! Il mio record di corsa continua credo che non arrivi a 15 minuti... quindi visto che hai scritto di correre per almeno 30' immagino che farne di meno sia inutile... giusto? So che non si può fare un paragone diretto... ma secondo voi... come si possono confrontare corsa e nuoto? Se faccio 2km di nuoto in 1 ora sarebbe come correre...?

innanzitutto è necessario mantenere un'andatura che permetta di eseguire l'esercizio per il tempo che ho suggerito.
detto questo però i minuti di corsa non devono essere considerati come dei dogmi. l'obiettivo dell'esercitazione non è arrivare alla fine stravolti bensì è correre lavorando dal punto di vista metabolico a quello che viene richiesto.
tutto dipende dalla capacità aerobica dell'individuo. se dico di correre per 30' a signore che non ha mai fatto e non fa sport, lo rovino perché non ha una aerobia di base. se dico di correre per 30' ai nuotatori che intravedo con una certa regolarità, che magari fanno 60/80 vasce ad allenamento, che vengono in piscina 2/3 volte a settimana, io credo che ce la possano fare.
la corsa ha il solo scopo di costruire e/o mantenere una base aerobica che poi si utilizza in acqua. nella corsa, così come nel nuoto, così come nel ciclismo, così come in qualsiasi altro sport non esistono tabelle universali, ma allenamenti proporzionati alle capacità individuali dell'atleta. se mr X fa 10x100 A2 recupero 10", lavora sul SUO sistema aerobico. magari mr Y che esegue lo stesso identico allenamento si trova in affanno perché quei 10" non bastano per recuperare e ripartire e quindi metabolicamente non fa lo stesso lavoro di mr x nonostante si alleni nella stessa maniera.

quindi corri quanto ti senti, mantieni un'andatura che ti permetta di correre più a lungo possibile. se non riesci ad arrivare a 30 min, allora vorrà dire che andrà bene qualsiasi minutaggio a patto che tu abbia effettuato un lavoro metabolico compatibile a quello che era l'obiettivo dell'allenamento

ciao
wink

1,518

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

ciao stefano, volevo chiederti dove hai ricavato la tabella sù citata e se è possibile ottenere le stesse informazioni per distanze più lunghe di quelle che hai riportato (ad es gli 800m)

ciao
wink

1,519

(14 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

mario ha ragione. se è solo da pochi mesi che nuoti con un istruttore, allora la cosa migliore, se veramente il tuo obiettivo affinare la tecnica, è riproporre gli stessi identici esercizi a cui ti sottopone il tuo istruttore.
purtroppo (o per fortuna) la tecnica non si assimila in poche settimana. il nuoto è uno sport difficile da un punto di vista tecnico come pochi ed è resto ancora più complicato dal fatto che il nuotatore deve muoversi in un fluido che fa sì che debba prendere confidenza con la nostra "compagna di viaggio" cioè l'acqua.
è un percorso molto lungo quello da intraprendere, ma non c'è motivo di disperarsi se si ha passione e tenacia. l'importante è:
- l'impegno
- non bruciare le tappe. procedi gradualmente. quindi finché nn avrai ottenuto una buona padronanza a SL, dorso e rana, riproponi con assiduità gli esercizi che ti fa fare il tuo istruttore. solo così migliorerai.

ciao
wink

1,520

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

1) fantastico!!!!!!
una curiosità: dove l'hai presa quella tabella??

2) hai ragione, non mi sono accorto che ho preso un abbaglio io.

3) meglio tardi che mai!!  lol

ciao
wink

1,521

(27 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

ORGANIZZAZIONE.
spero che sulla barca ti farai aiutare da un tuo amico. magari mi sbaglio, ma ritengo che per gare così lunghe sia indispensabile essere tesserati master. ne so qualcosa dal momento che quest'anno a causa di un infortunio non ho potuto tesserarmi presto e che quindi non avendo una società alle spalle certe gare non le posso affrontare


ALIMENTAZIONE
dipende dai tuoi gusti. c'è chi preferisce mangiare panini e chi barrette. io opterei x le barrette e gel (anche se le detesto) xk perlomeno hai la sicurezza di quanti carboidrati, proteine, vitamine stai assumendo. guai a dare priorità più ad uno o all'altro. si deve assumere tutto.
leggiti per sicurezza questa discussione sull'alimentazione http://www.nuotomania.it/public/forum/upload/viewtopic.php?id=146

ALLENAMENTO
- io la gara dei 3500m la farei prima della traversata in quanto è allenanante per l'appuntamento importante. al posto tuo ci arriverei carico magari diminuendo leggermente i volumi degli allenamenti (poco non tantissimo) ma non l'intensità. poi dopo dopo la gara incomincia un lavoro di scarico privilegiando lavori aerobici (magari anche sottoritmo) e facendo magari degli scatti sotto i 10 secondi che aiutano sempre

- per i fondisti (come te) e i mezzofondisti (come me) la nuotata economica non è importante, è fondamentale. ciò si ottiene spendendo il meno possibile di gambe. nell' aerobico le gambe deve essere mosse appena per far stare a galla il corpo. basta. questo va vantaggio della bracciata che deve essere molto ampia per sfruttare il galleggiamento. è chiaro però che provare questo quando manca un mesetto dalla gara non so quanto ti possa servire, ma puoi provare ad esercitarti perché è troppo rilevante

- i settoriali di gambe (con la tavoletta) e di braccia (pull boy e palette) sono importantissimi. io di solito li inserisco dopo il lavoro principale. però non faccio nello stesso giorno sia gambe sia braccia. se il lunedì faccio gambe, il martedì faccio palette e così via. quando voglio fare un lavoro corposo di gambe (1 o 2 vv a settimana) faccio 1000m aerobici con la tavoletta(magari con frazionamenti). idem per le palette.
a mio parere le palette migliori sono quello bucherellate dell'okeo
http://www.nuoto-extremo.com/palette-okeo-manta-paddle.html

- sulla preparazione in termini di tipologie di allenamenti sicuramente devi allenare l'A2 e la B1 ma di più non so dirti.
sicuramente stefano saprà darti risposte migliori delle mie

ciao
wink

1,522

(1,091 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

oggi esordio in vasca lunga all'aperto. acqua freddissima: 21°. ho impiegato parecchio tempo prima di scaldarmi completamente anche perché appena mi fermavo 1 minuto ero subito infreddolito come se non bastasse oggi il cronometro era fuori uso

500m sciolti
8x50 1'05'' 1 SL/1mx
4x50 attivazione

5x   2x100 A2 rec 10''
       200    B1 rec 30''

10x50 mx    1 DE/DO    1 RA/SL   rec 15''

100 sciolti

1000 GB (350 SL + 50 DE + 100 RA x2)

8x50 scarico attivo
100 sciolti (o bolle!!)

tot: 5200m

1) esercizi con gli elastici. la fascia rossa ha una resistenza molto bassa, quella blu è molto più alta. ce ne sono diversi di esercizi.

premessa: legare i due estremi della fascia rossa intorno ad un supporto ben saldo ad altezza fianchi. idem per la fascia blu. io all'inizio utilizzavo le maniglie, ma poi ho dovuto cambiare oggetto perché sennò le avrei distrutte. ora utlizzo la struttura metallica del letto che è abbastanza alta e mi arriva a quella altezza. (l'esempio della maniglia te l'ho riportato in modo tale da farti capire che cosa ti serve visto che a parole non è facilissimo spiegare. in sostanza ti serve un supporto che resista molto bene visto che lascie poi le devi tirare all'indietro).

1) con l'aiuto della fascia rossa posta intorno al nostro supporto tenere il braccio (prima il destro poi il sinistro) disteso lungo il fianco per 25 sec. è importante posizionarsi abbbastanza lontano in modo da sentire tirare.
ripetere l'esercizio 2 volte con la fascia rossa e due con la fascia blu

2) con l'aiuto della fascia rossa posta intorno al nostro supporto tenere il gomito (prima il destro poi il sinistro)attaccato al fianco facendo un movimento all'infuori per 25 sec. è importante posizionarsi abbbastanza lontano in modo da sentire tirare.
è come la prima figura dell'esercizio esercizio 1 ( http://www.nuotomania.it/spalla_nuotatore_nuoto.htm )ma fatto con l'elastico è più efficace
ripetere l'esercizio 2 volte con la fascia rossa e due con la fascia blu


3) fare l'esercizio 1 posto nella secondo figura con l'elastico
ripetere l'esercizio 2 volte con la fascia rossa e due con la fascia blu


4) (senza elastico) l'esercizio 7 proposto nel link. 25 sec


5) (senza elastico) porsi vicino ad un muro come nell'esercizio 7. alzarsi in punti di piedi e alzare le mani verso l'alto, appoggiando sul muro solo i polpastrelli e cercando di "salire" verso l'alto. 25 sec

in 15/20 min si fa già un'ottima prevenzione. non sarebbe una idea malvagia inserire in questa sessione anche qualche piegamento + qualche esercizio x addominali.

sono d'accordissimo con te sulla palestra. non c'ho mai messo piede, non mi piacciono anche perché preferisco l'allenamento acqua! non dico che non serva, anzi è utilissima, ma proprio non digerisco l'idea di andarci

ciao wink

hai detto bene. la respirazione altera l'equilibrio o, forse così rende meglio l'idea, altera l'assetto in acqua.
come dicevo in unpost sopra a lele un velocista meno respira e meglio è proprio per questo motivo. tanto è vero che nella gara di velocità più corta (50m), la mia allenatrice (spero di non ricordarmi male) mi disse che i nuotatori non respirano o respirano solo una volta (ovviamente parlo di agonisti di alto livello).
per limitare questo cambio di assetto conviene fare ad esempio l'esercizio che proponevi te cioè un braccio disteso e un braccio lungo il fianco e cercare di inclicare la testa il meno possibile tenendo la bocca storto (ne ho parlato a lele qualche post sopra)

per quanto riguarda gli esercizi, sarebbe buona norma farli nel riscaldamento perché la stanchezza può indurre magari nuotatori non molto navigati ad automatizzare errori nelle fasi della bracciata che poi sistematicamente ripetono nelle nuotata completa. e come sanno tutti imparare o automatizzare un errore è facilissimo, quasi non ce ne accorgiamo, il vero problema è toglierselo.
cmq per nuotatori esperti che hanno acquisito una certa sensibilità, può andare anche eseguire gli esercizi dopo il lavoro principale. magari mi sbaglio, ma mi pare di capire, guardando gli allenamenti che posti, che non sei alle prime armi e che quindi (lo dico senza averti visto) potresti avere una buona padronanza della nuotata e che quindi al limite puoi continuare così. ma ripeto: è una buona anzi ottima abitudine non abbandonare gli esercizi ed eseguirli all'inizio dell'allenamente perché prevenire e sempre meglio che curare.

gli elastici ortopedici che intendo io sono delle fascie elastiche di una ditta che si chiama Theraband. eccole:
http://www.mediland.it/prodotti/ortopedia/theraband/theraband200101
http://www.rehastore.it/scheda-prodotto.aspx?Prodotti_Ky=11668
sono diversa resistenza. io ho quelle di colore rosso e blu, le ho prese di lunghezza pari a 1,80m e le ho pagate 8 euro ciascuna. sono ultraresistenti e sono fantastiche perché, legando i due estremi di una fascia, si crea una fascia circolare  offrendo una ottima varietà di esercizi possibili.
ho dovuto prenderle perché l'ortopedico mi ha detto che sono nato con una spalla diversa dall'altra in quanto la spalla destra, tenendo il gomito attaccato al fianco, riesco a piegarla all'indietro più di quella sinistra e quindi sono più soggetto a problemi di spalle

ciao ciao
wink

1,525

(123 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

1) aspetta, aspetta, forse hai frainteso la mia domanda.
mi chiedevo che differenza ci fosse fra un 100 in A2 e un 100 in B1 non come tempo di riposo, ma come tempo di percorrenza. ti faccio un esempio: ammettiamo che un atleta percorra (facciamo x comodità) un 100 A2 in 1'25''. di quanti secondi dovrà essere inferiore mediamente il suo 100 in B1? (ovviamente che quel 100 in B1 sia effettivamente in B1 in termini di spesa energetica, battito cardiaco, quantità di lattato prodotto, etc.).
di solito i miei 100 in b1 sono mediamente inferiori di 5 secondi rispetto ai 100 in A2

2)

stefano '62 ha scritto:

invece in b2 almeno dai trenta fino un massimo di sessanta.

penso ti riferissi alla b1.
cmq mi ha incuriosito una cosa (ammesso che hai scritto b2 ma avresti voluto digitare b1): un recupero di 30 sec in un 100 B1 non è eccessivo?? io di solito recupero 15 sec massimo 20 e poi riparto

ciao ciao
wink

3) stavo pensando una cosa, spero non sia una eresia. forse un altro motivo per cui 8x100 B1 non li parisco eccessivamente potrebbe essere che la b1 non è propriamente b1. cioè progredendo con gli allenamenti la b1 attuale non è più stimolante metabolicamente perché (forse) in concreto quella andatura ora si pone al di sotto della soglia anaerobica. in conclusione affinché l'allenamento diventi più efficace e quindi proficuo e quindi al di sopra della soglia allenante sarebbe opportuno tirare un pelino di più l'andatura senza oltrepassare la soglia anaerobica in quanto questa nuova B1 rappresenta il punto della nuova soglia anaerobica.
in sostanza aumentando leggermente la velocità abbasso il tempo di un secondino circa (magari a volte anche 2) ma lavoro sempre sul punto di soglia anaerobica
(spero di non aver detto una fiumana di sciocchezze e che la mia non sia fantascienza!!!!!!!!! big_smile )