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(4 risposte, pubblicate in Presentazioni)

benvenuto Fabio, hai fatto benissimo ad aggiungere il nuoto ...per un po' ho insegnato ginnastica dolce per anziani e i ciclisti pur avendo una buona forma fisica ....hanno tutti le spalle bloccate! yikes

Per ora respirazioni al bordo a candela a go go vanno benissimo! Quante ne hai fatte? Contale e cerca di aumentare il numero.
Il mio nuovo allievo il primo giorno, pur sapendo già nuotare sott'acqua senza problemi, non riusciva a soffiare sott'acqua ....ieri, dopo poche lezioni, mi ha fatto 50 respirazioni a candela!
All'inizio era demoralizzato, ma io sono contenta perché si impegna tanto e a tanta voglia di imparare, a quelli così si insegna ancor più volentieri ....abbi pazienza e insisti in tutto finchè non padroneggi ogni cosa, ciao!

Da quello che leggo penso che la collega consideri un errore avere nel suo corso due bambini così indietro e ha deciso di seguire solo gli altri con l'intento di dimostrare che non devono stare lì con lei così magari il coordinatore di vasca se li riporta via. 
E' capitato spesso anche a me avere allievi a livelli differenti ma cerco di fare del mio meglio per seguirli tutti senza che ci rimettano loro che non ne hanno colpa. Per adesso ne ho solo tre ma sono talmente diversi tra loro che l'altra sera ho praticamente fatto tre lezioni diverse per ciascuno ....hanno fatto tutti cose diverse, certo così si fa più fatica e gli istruttori vagabondi come questa istrutrice cercano sempre di evitarla perché lavorano in piscina solo per sé stessi e non per gli allievi.

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(85 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Brava Megattera, complimenti! smile

Sì, sì ...fatto tutto! Cambi posizione, molto sui fianchi e con tavoletta piantata in acqua a stile e sulla pancia a dorso, cambi velocità ...tutto!
Secondo me Ciro ha toccato la nota dolente, quello che pensavo anch'io è che influisce tutto l'insieme anche l'assetto e, di solito, chi sta bene a pancia in su ha problemi ha pancia in giù e viceversa. Sin dalle prime lezioni noto chi avrà problemi a dorso e chi invece è portato. Infatti ad esempio ora ho un allievo che ha bacino affondato e conseguenti gambe che scendono a stile quindi difficoltà a fare esercizi e respirazione, mentre se gli faccio fare dorso si trova molto più a suo agio anche se ancora è un po' rigido in generale e penso che su questo ci si dovrà lavorare a lungo....


P.S. modifico adesso perché rileggendo "tavoletta sulla pancia" non so come ho fatto a scriverlo! Invece va sulle ginocchia cercando di evitare di sbattercele.

Era quello che cercavo di evitare, cioè invece di pedalare come fanno molti, all'inizio spiego che la gamba deve distendersi completamente verso l'alto in modo che le ginocchia non escano mai dall'acqua ...e il movimento è proprio quello del calcio, ora proverò a porre più l'attenzione sulle ginocchia, anhce se devo dire che i miglioramenti ci sono, a volte è solo questione di tempo più che di spiegazioni, cmq grazie! smile
P.S. ancora meglio, per me (che odio solo la parola calcio), è identico al flic di danza ma questo paragone purtroppo lo posso usare solo con quelle che hanno fatto danza come me e funziona!
Forse è anche un problema di porre l'accento verso l'alto, è vero che la spinta si ottiene dall'insieme del movimento delle due gambe ma specie ai principianti tocca insistere sulla spinta e distensione verso l'alto altrimenti le gambe cadono.

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(4 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Posso tranquillamente dire che ho più soddisfazioni con il corso di acquaticità che faccio con ragazzi diversamente abili che con i normodotati!

a dorso però a volte sono costretta a usare questa immagine per far uscire i piedi a fare la schiuma. Anche ad un seminario dissero di non usarla, alché io chiesi cosa fosse meglio chiedere in alternativa, felice e speranzosa di trovare qualcosa di meglio, ma praticamente non mi fu risposto. Così, dato che purtroppo per alcuni pare che sia proprio difficile far salire quelle gambe, continuo ad usare tutti i mezzi possibili compresa la metafora del calcio anche se mi pare che sia questione di tempo e di allenamento.
Se mi date un'alternativa voi mi fate un piacere! wink

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(11 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ciao carpediem,

chiedo scusa! Ai miei allievi dico sempre che per imparare ci sono due comandamenti: stare rilassati e divertirsi ....tutto qua! Per il resto abbi fiducia nel tuo istruttore e comunica con lui.
Non ti avevo detto niente perché da quello che hai scritto all'inizio sei già sulla strada giusta, facci sapere, ciao! big_smile

Stefano, te lo devo dire, ma hai creato un mostro ...quando leggo che viene data la tavoletta ad un principiante mi piglia male! yikes

Scusa per l'intrusione maupetrucci, lascio che ti risponda Lui .....ciao!

Forse non sono tutti così, ma gran parte dei frequentatori del nuoto libero che mi capita di osservare, nuotano quasi esclusivamente a stile, sempre alla stessa velocità, sempre respirando ogni due e sempre dalla stessa parte e tutto questo ad ogni "allenamento" e per sempre ......sono pure convinti che più nuotano e più migliorano e se io provo a spiegare loro che per migliorare occorre fare tecnica mi guardano come se venissi da un altro pianeta percui penso che probabilmente, o non sanno nemmeno cos'è o gli fa fatica farla, oppure capita che pensino che serva solo per imparare a nuotare. Non so da dove vengano queste convinzioni ma continuano ad illudersi e, a quel punto, li lascio fare.
Secondo me la lezione o allenamento, che dir si voglia, ideale era quello che facevo con il mio allenatore del corso master, dopo il riscaldamento si faceva tecnica, poi ripetute o cmq allenamento vero e proprio e, infine, defaticamento. Non so dire quanto tempo di dedicava alla tecnica, ma ogni volta c'era!
Pensate, tanto per fare un esempio, anche se non c'entra niente, che a danza in un'ora di lezione, 45 minuti erano di esercizi.

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(11 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Mia mamma ha troppa paura, e probabilmente è pigra ...una volta mi aveva chiesto di insegnarle così io mi sono illusa e nel tempo le ho regalato tutto il necessario, ciabatte, cuffia, accappatoio ....tranne il costume che si dovrebbe provare ma poi non si è mai decisa, sigh! Ed io alla fine mi sono arresa.

Cmq, io faccio così, per non ripetere sempre le stesse cose cerco di andare in progressione così capiscono che li porto avanti. Tipo si parte con le respirazioni a candela al muretto ma poi magari gliele faccio fare anche staccati dal muretto (senza l'aiuto di potersi arreggere) poi accoppiati tipo altalena così devono rispettare un ritmo, poi camminando, magari mentre tornano dagli scivolamenti e ad ogni passo giù a soffiare, da metà vasca sono circa 20 respirazioni, anche più se gli chiedi passi più corti. Gli scivolamenti idem, si possono fare i tanti modi aumentando la difficoltà e aggiungendo altre cose, tipo scivolo poi mi allargo in posizione galleggiamento, scivolo e mi giro, stesse cose anche sott'acqua. In quanto ai galleggiamenti anche quelli ci sono le diverse posizioni e poi da cambiare da una posizione all'altra e poi rimettersi in piedi che per i principianti a volte non è così banale. Come vedi le variazioni in realtà sono tante anche se di base si lavora sulle solite tre abilità che hai detto, così si varia sempre e non si annoiano.
Oltre a questi tre, poi ce ne sono anche tanti altri divertenti che faccio sempre fare come ambientamento tipo parlare sott'acqua, passare sotto le corsie, usare la scaletta per calarsi .......se vuoi altre delucidazioni, io sono qua!

P.S. però mi sono accorta ora che siamo in "presentazioni" ...bisognerebbe cambiare luogo! smile

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(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

riformulo pure io smile : avere qualche titubanza a fare un tuffo a candela per entrare in acqua a fare una gara di nuoto per me è scandaloso ....ma non sto dando nessuna colpa a te, semmai ai cialtroni degli insegnanti ....è solo segno che non te li hanno mai fatti fare oppure non abbastanza da acquisire completa sicurezza .....e non ci vuole molto!
Naturalmente si parte da lì e, una volta acquisito bene si va avanti e si impara a buttarsi di testa che è un po' più difficile cioè, come in tutte le cose, c'è una progressione atta anche a vincere la paura.

roll a meno che ....soffri tremendamente di vertigini?

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(7 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Infatti, blando, per entrare in acqua e poi aggangiarsi alla maniglia dovrà pur buttarsi visto che dice "niente scaletta" smile

La mia impressione è che parsifal sia giunto a cimentarsi in qualche garetta, ma avendo saltato l'apprendimento sin dall'inizio di cose basilari come i tuffi (che vanno provati sin dalle prime lezioni e cominciando proprio da quello a candela), ora è ovvio che si trovi in difficoltà.
Altra cosa che mi lascia perplessa è la paura a non farcela a risalire che denota gravi lacune nell'ambientamento. Infatti un'altra delle primissime cose che si insegnano e si fanno sperimentare è il galleggiamento e la spinta idrostatica dell'acqua, io dico: l'acqua in superficie è come un materasso e sotto è un ascensore che ti riporta sempre su!
Per questo se un mio allievo mi manifestasse il timore di non riuscire a tornare su dopo un tuffo, mi prenderebbe male yikes
Quindi la mia conclusione è che, purtroppo,, siamo alle solite con scuole nuoto che insegnano solo a nuotare e in fretta, senza dare le necessarie e importantissime basi e poi ......vengon fuori i problemi!

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(11 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Io faccio sempre fare tante cose diverse, che magari sono bischerate per me ma per loro che non le hanno mai fatte risultano pure divertenti e così non si annoiano mai, anche se all'inizio faccio fare tanti scivolamenti e respirazioni a candela, per il resto e più avanti non faccio mai una lezione uguale ad un'altra.
Caro Nuotix ti invidio, anch'io vorrei tanto poter insegnare a mia mamma, ciao!

C'è una tecnica precisa per rialzarsi, sia dalla posizione a dorso che da quella a stile che è pure più facile ....comunica al tuo istruttore la tua difficoltà e fattela insegnare! Lui è lì apposta quindi non ti riguarare a confidargli i tuoi problemi e chiedi subito aiuto se hai bisogno di capire come superarli ok? Questo è il mio consiglio, da istruttrice. Io cerco sempre di osservare e immedesimarmi per capire bene le diffisoltà dei miei allievi visto anche che, quello che conta di più per me è che si divertano, ma non è facile quindi il dialogo è molto importante, anche da parte vostra ...ciao! wink

Quindi sbaglio io a cercare di far fare i 50 ma senza cronometrare, a quelle appena passate in corsia, anche se vanno piano? Penso di no perché, diciamo, è una prova di resistenza mentre gli altri guardano alla velocità ....ma mi sembrano un po' ridicoli ....

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(163 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Certo tra averli con l'acqua dentro e non averli, molto meglio la seconda!

E' questo il punto, non c'è una tempistica precisa perché siete tutti diversi, è molto soggettivo. Effettivamente, c'è chi è più portato e chi meno, ma intanto il fatto che nel nuoto ci siano tante abilità diverse da imparare fa sì che ci siano differenze già dall'inizio, e poi capita spesso che chi si rivela veloce ad apprendere magari in futuro viene superato da altri, proprio perché non è detto che i progressi siano sempre lineari.
Magari potresti provare a chiedere se ti fanno fare anche i tuffi. Scusa ma cosa intendi con "alzarmi durante lo stile?"

170

(4 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Ma perché ......a sei anni devono già essere dei campioni? yikes

Grande Stefano! Scusa ma te lo dovevo dire smile

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(5 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Benvenuta LaPina e buon divertimento, non è mai troppo tardi, mia zia ha imparato a 70!
Ciao!

Scusa, la domanda era stupida, è ovvio che si diventa allenatori con il brevetto ....ma cmq hai capito cosa intendevo dire, il mio dubbio sorge dal fatto che vedo gente in corsia che nuota ancora maluccio e sta lì a guardare l'orologio a bordo vasca e a cronometrarsi yikes  Penso che faccia sempre parte nel dare l'illusione di essere arrivati e far montare la testa a gente che, secondo me, dovrebbe invece fare tanta, tanta tecnica.
Io non sono allenatrice e confesso di aver fatto le ripetute solo al master e, qualche volta da sola, e so farle solo come le ho fatte io, cioè facendo 50 mt. entro un minuto e ripartendo sempre ai 10 o 20 ....o quello che è! La mia domanda "stupida" (scusate), è in quali altri modi si possono fare le ripetute? Anche perché non mi pare che in corsia ci sia nessuno in grado di fare i 50 in meno di un minuto, quindi li farà ripartire ai 10, poi 20, poi 30 .....dandogli, come minimo, dieci secondi in più ogni volta? Ma avrebbe senso? Scusate l'ignoranza!

Non devi avere fretta, goditi ogni momento e ogni progresso! Certo che i tuffi fanno parte della scuola nuoto, non te li fanno fare?

Anche a me uscì una spalla di sede e rientrò da sola parecchi anni fa, lì per lì si gonfiò e mi fece male per un po' ma siccome dalle lastre non risultò niente io non ci feci nulla, dopodiché per tanti anni ha continuato a schioccare a seconda dei movimenti che facevo, ogni tanto schiocca ancora, ma di rado. Quando, dopo diversi anni dall'accaduto, mi segnai ad un corso master, nuotando molto più forte da come ero abituata, cominciai subito ad accusare dolore così feci una ecografia e mi fu diagnosticata la periartrite, ma mi fu anche detto che il nuoto andava benissimo e infatti, continuando a nuotare il dolore è sparito! Questa è stata la mia esperienza, in ogni caso bisogna fare degli accertamenti per capire se c'è un problema e di cosa si tratta perché non credo che tutte le patologie si possano risolvere con il nuoto anzi, sentendo molto male, io avevo paura di peggiorare la situazione. Ti consiglio un controllo!

Ho bisogno di fare una domanda: a che punto del percorso di insegnamento si dovrebbe iniziare a prendere i tempi ad un allievo e richiedere le prime ripetute? Cioè quand'è che l'istruttore diventa anche allenatore e si comincia a misurare i tempi e a guardare l'orologio sul bordo vasca?