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(19 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ok......allora confermi la tua idea.......grazie e ciao

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(19 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

quest'estate su indicazione di Stefano avevo corretto la gambata nella rana, non più con le ginocchia esterne e la caviglie più interne ( a rischio le cartilagini delle ginocchia ) ma con le ginocchia più unite e leggermente ruotate all'interno e le caviglie più esterne.   Avevo postato anche questo video  http://youtu.be/CWEIY_AxHLA  nel quale si vede bene il prima e il dopo e che sembrerebbe essere la gambata corretta (secondo le indicazioni di Stefano).
Ora mi chiedo come mai quando vado in piscina 9 persone su 10 fanno la gambata sbagliata ???
e cioè con le ginocchia larghe e le caviglie strette ????
potrebbero essere entrambe corrette ma stili diversi ????

ciao e grazie

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(27 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

un grazie grande come una montagna....

ciao

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(27 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Chiedo cortesemente a Stefano se può dare un'occhiata a questo video http://youtu.be/CWEIY_AxHLA
Ho seguito i tuoi consigli nella gambata a rana (Però è necessario che la leva sia favorevole e che le caviglie non siano MAI più strette delle ginocchia) e mi piacerebbe avere un tuo giudizio.   

grazie e ciao

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(27 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Ok grazie inacqua, se la gambata è migliorata ho gia fatto un ottimo progresso, sento che vengono sollecitati muscoli diversi. Per la bracciata mi sa che hai ragione, devo migliorarmi. Ho trovato questo video in rete http://youtu.be/TKl3yeLOV3I che penso sia proprio lo stile a rana perfetto, nella parte finale si vede bene la gambata.

ciao

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(20 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

provate a dare un'occhiata qui    http://digilander.libero.it/i2viu/magnesio.htm


ciao

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(27 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Dopo i vostri consigli, oggi ho provato a cambiare la gambata della rana seguendo le indicazioni di Stefano (Però è necessario che la leva sia favorevole e che le caviglie non siano MAI più strette delle ginocchia). Così a spanne mi sembra di essere sulla strada giusta, per questo faccio appello ancora a Stefano ( porta pazienza, ti faremo santo ) con un nuovo video http://youtu.be/CWEIY_AxHLA nel quale faccio vedere il prima e il dopo. Grazie e ciao

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(27 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

"Però è necessario che la leva sia favorevole e che le caviglie non siano MAI più strette delle ginocchia"
questa dritta di Stefano relativa alla gambata a rana me la sono ripetuta per tutto il giorno e questa sera ho cercato di metterla in pratica e mi sembra di esserci riuscito anche con l'esercizio a pancia in su con le ginocchia che si ruotano leggermente verso l'interno e i piedi che scalciano esternamente. Presumo che il video di riferimento per uno stile corretto sia questo  http://youtu.be/fqSHBZ7fOMo ...nella parte finale si vede  bene la gambata dal di dietro. ciao e grazie

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(27 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

OK....grazie a tutti per i preziosi consigli. Oggi ho pensato a lungo come dice Stefano al fatto che il recupero delle gambe a rana deve essere effettuato con le ginocchia che quasi si guardano. Ho provato a farlo in piedi ed ho notato che se le ginocchia si orientano una verso l'altra, i talloni si allontanano mentre le punte dei piedi si avvicinano, mi sono andato a rivedere le animazioni 3d e i filmati sul sito ma questa cosa non l'ho notata. Interessanti comunque gli esercizi consigliati da Stefano per migliorare la gambata nella rana.   ciao e grazie

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(27 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

stasera sessione di nuoto cercando di tener presente i suggerimenti di Stefano e Nuotix.
Nella rana ho provato a tenete le ginocchia più unite e mi sembra di aver guadagnato in spinta anche se non mi è ancora ben chiaro come dice Stefano la loro rotazione verso l'interno. Il fatto che vada troppo in profondità con la testa dipende da una modifica che ho apportato qualche tempo fa ispirandomi alla rana delfinata, comunque quest'ultimo è un dettaglio facilmente modificabile, come anche il braccio che taglia in diagonale nello stile libero, infatti stasera l'ho corretto. Quello che mi preoccupa di più è il punto  3 e 4 dei suggerimenti di Stefano sul crawl. Dici "Invece dovresti fare in modo che la mano immagini di andare ad afferrare una maniglia di un cassetto posizionato più in basso del gomito e tirarla verso la pancia". In pratica come tradurlo ??? intendi forse che devo fare la mano come un cucchiaio e dare un strappo forte ??? è questa cosa che mi lascia perplesso. Punto 3 "Se osservi il video quando la tua mano arriva alla pancia si mette di taglio,e invece che remare taglia a fette l'acqua,proprio quando invece dovresti spingerla lungo le cosce verso i piedi". Un mio amico istruttore mi aveva consigliato proprio di mettere la mano di taglio a fine spinta per facilitarne l'uscita, probabilmente io lo faccio con troppo anticipo.   grazie e ciao

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(27 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

grazie delle informazioni....in pratica a rana prima di dare il calcio le ginocchia devono stare più vicine e i piedi un po più larghi, io invece faccio il contrario....per il crawl ho capito cosa intendi.
Cercherò di correggermi e magari più avanti farò altri filmati.

ciao

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(27 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Era il mio sogno quello di poter essere ripreso mentre nuotavo sopratutto dal basso per potermi vedere meglio e cercare di migliorare la tecnica e per essere consigliato dagli esperti del forum. Non ho mai fatto un corso ed ho cercato di imparare guardando gli altri ed i video su yutube. Fatto sta che qualche settimana fa mi è capitato di poter filmare la mia nuotata appoggiando la videocamera sul fondo della piscina. 

Vi posto il link sperando che ci sia qualche anima gentile che possa aiutarmi a correggere eventuali difetti di stile.

http://youtu.be/jZ_WaN6HhSc

grazie e buone nuotate

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(11 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Sono intenzionato a sottoscrivere un abbonamento annuale; il costo è di 470 euro, fatto i debiti conti calcolando che frequento la piscina 2 volte a settimana (prezzo biglietto appena aumentato a 5,50 euro e tariffa estiva più cara) mi sembra conveniente, anche perché con la bella stagione penso di aumentare la frequenza.

Le tariffe sono in linea con le vostre esperienze ????

ciao e grazie

sto parlando del crawl, vi aiuterò con un esempio:

Supponiamo di avere un'automobile le cui 2 ruote anteriori siano azionate da un motore diverso da quelle posteriori. Le ruote anteriori viaggiano ad una velocità di 100 km l'ora mentre quelle posteriori a 50 Km l'ora, quale sarà la velocità totale dell'automobile?
penso sia facile dedurre che le 2 velocità non si sommino, ma anzi le ruote posteriori facciano da freno a quelle anteriori impedendo all'automobile di raggiungere i 100 Km l'ora. La velocità si attesterà intorno a 70/80 km l'ora (probabilmente ci sarà qualche formula matematica da applicare).


Se paragoniamo questo esempio allo stile libero mi viene spontaneo sostenere che siccome la velocità di spinta delle gambe è sensibilmente inferiore a quella delle braccia è perfettamente inutile sprecare un sacco di energie per aumentare la spinta posteriore in quanto non solo non influisce nella velocità totale ma addirittura la rallenta. Di conseguenza penso sia meglio usare le gambe unicamente per mantenere l'equilibrio e l'aerodinamicità della parte posteriore.

Queste deduzioni nascono anche dal fatto che ho notato che quando nuoto col pull boy vado più veloce e mi stanco la metà.

Ritenete questa mia teoria bizzarra oppure c'è qualcosa di vero ???

grazie e ciao

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(1 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Dall'inizio della mia esperienza di nuotatore neofita, circa 1 anno fa mi sono sempre cimentato in prove di apnea cercando di fare sempre più metri possibili, riuscendo a fare però mai più di mezza vasca ( vasca di 25 m ). Quando andavo sotto cercavo di nuotare ( rana ) il più veloce possibile ma dopo qualche metro scoppiavo. 

Un mesetto fa ho visto un tizio che se ne è fatte 2 di vasche sotto; dopo essermi complimentato con lui, mi ha detto che per fare più metri possibili è più produttivo mantenersi rilassati che essere veloci.

Gli ho dato retta, e con stupore sono riuscito a farmi 1 vasca sotto senza grandi patemi e sento che posso migliorarmi.

Cosa ne pensate ???

Inoltre riesco meglio dopo aver fatto tutta la mia solita sessione di nuoto... forse dipende dalla supercompensazione ???

Ma i nuotatori esperti hanno anche una maggiore resistenza rispetto ai principianti o è una dote naturale che non si può migliorare più di tanto ???

E ancora, un allenamento del genere può essere utile al nuoto ????

Ciao e scusate per le tante domande.....:-)))))

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(3 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Scusate se magari la domanda è stupida, ma sono curioso.
Come mai dopo circa un'ora di piscina devo uscire disperato perché non riesco più a tenerla; c'è una motivazione fisiologica o capita solo a me ????

All'inizio avevo preso un modello dell'arena pagato mi sembra 13 euro. All'inizio tutto ok, ma già dopo qualche sessione di nuoto, i primi problemi; dopo le prime 2 o 3 vasche nebbia in val padana, inoltre si apriva leggermente dalla parte destra facendo entrare acqua. Alla dechatlon avevo preso un altro modello: nabaiji da 7,90 euro dalle guarnizioni più larghe e che quindi non lasciava passare l'acqua, ma ancora nebbia. Mi sono messo affannosamente a cercare sul forum ed ho trovato il sistema per eliminare la nebbia: quando tornavo a casa li lavavo bene con una goccia di schampo e poi risciacquavo bene, prima di entrare in vasca li inumidivo con la saliva. Problema risolto solo per gli arena e non per i nabaiji che dopo qualche vasca si appannavano ancora.

Circa 3 settimane fa ho preso alla dechatlon gli speedo futura:
http://it.decathlon.com/occhialini-nuoto-futura-smoked-id_8208_8018359.html
disponibili con vetri azzurri e grigi, erano in offerta al 50% di sconto costavano solo 8 euro, solo ad appoggiarli agli occhi hanno un ottimo effetto ventosa tanto che, nonostante abbia allentato sensibilmente l'elastico, non entra un filo di acqua, l'appannamento è quasi del tutto assente; oggi ad esempio in un ora e venti di piscina non me li sono mai tolti.
Le istruzioni dicono di risciacquarli solo con acqua fredda dopo l'uso e così sto facendo.
Sabato erano spariti dagli scaffali della dechatlon, in compenso ho preso la taglia baby per mio figlio, sempre scontati a 8 euro.

ciao

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(5 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ok, grazie, seguirò i vostri consigli.


Ciao

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(5 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

ho da poco acquistato una cyclette, volevo chiedervi se è possibile utilizzarla come forma di allenamento al nuoto, o forse  potrebbe essere controproducente ???
ed in  caso di risposta affermativa qual'è il metodo migliore ???

ciao e grazie

Ok ...... ho capito.... penso proprio tu abbia ragione, grazie per i preziosi consigli.

ciao

il libro in questione è uscito nel 1973 ma la seconda edizione riveduta e corretta nel 2004.
Quello che a me interessa è capire il meccanismo della propulsione e quindi acquisire la consapevolezza mentale di come funziona e come migliorare la spinta " prendere acqua ferma ". Tu dici che è sufficiente che l'azione avvenga in accelerazione; bene, prendo questa informazione e la metto nel cervello insieme alle altre. Sarà poi nella pratica che cercherò di sviluppare questi concetti in modo naturale senza forzature; arrivarci senza essere informati in maniera per così dire "empirica" secondo me rischia di allungare i tempi di apprendimento. Magari non tutti imparano a sentire l'acqua anche dopo anni di nuoto e questo rende poi difficile un eventuale correzione per cui per me prima della pratica è necessaria una buona dose di teoria. Un altro mezzo molto potente per l' apprendimento è anche guardare come nuotano gli altri, io ho modificato il mio modo di nuotare guardando una miriade di video su youtube e naturalmente su nuotomania; molto ben fatti i video 3d che ti consentono di guardare da varie angolazioni.
ciao

Sto leggendo il libro " La nuova scienza del nuoto " di Counsilman, ultima edizione e a proposito della fatidica S che molti nuotatori di crawl eseguono in fase di trazione mi ha chiarito molto bene la questione.
Dalle risposte avute dal forum sembrava che un tale metodo non avesse grande rilevanza nell'economia della nuotata, ma un dettaglio di poco conto, quasi un vizio stilistico da evitare e comunque praticamente ininfluente, ma le cose non stanno così !!!

Nel libro si fa un paragone fra la propulsione di 3 tipi di imbarcazioni con 3 metodi di trazione nel crawl.

ecco il testo accompagnato da illustrazioni esemplificative:

"Sia una vecchia ruota a pale che esercita una spinta posteriormente secondo due dimensioni sia un nuotatore che esercita la trazione in linea retta lungo la linea mediana del suo corpo  senza piegare il gomito sono esempi di applicazione inefficiente della forza, perché entrambi spingono indietro l'acqua che si sta già muovendo in direzione posteriore.

Ancora meno efficiente è il movimento di un mezzo cingolato, che, se fosse utilizzato nell'acqua, potrebbe essere paragonato a un nuotatore che flette il braccio al fine di esercitare una spinta all'indietro in linea retta. Il modo di procedere del cingolo funziona quando si applica a una superficie solida, come il terreno, ma non a un fluido come l'acqua.

Quando le pale dell'elica si muovono in avanti incontrano costantemente acqua ferma; anche il corpo del nuotatore che si sposta in avanti incontra acqua ferma, contro la quale può applicare la forza in modo più efficace che se l'acqua si stesse già spostando posteriormente. Questo è il motivo per cui i nuotatori utilizzano una traiettoria elicoidale, secondo due o tre dimensioni, ma mai secondo una sola dimensione. "

Sembra chiaro dunque che una spinta rettilinea fa presa solo all'inizio sull'acqua ferma per poi agire su acqua in movimento riducendo così la propulsione; è come se un saltatore dell' asta al momento della spinta verso l'alto si sentisse il pavimento scendere verso il basso. Quindi il movimento a S del nuotatore ha lo scopo di andarsi a prendere sempre acqua ferma per aumentare la spinta e di conseguenza la propulsione.

ciao

https://www.nuotomania.it/public/forum/upload/img/m/2/t/p19kt9ko1nt211ljdlpu1sgfun03.jpg

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(4 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

rispondo a Marioversa:
Immagino che quando mi sarò abituato ai 3 kg passerò magari a 5 Kg.

ciao

ho 2 manubri da 3 kg e volevo utilizzarli per farmi un po di muscoli alle braccia visto che ho proprio 2 stecchini e migliorare la forza nel crawl e nella rana, però non so che genere di esercizi fare. Ho trovato qualcosa su yutube ma non vorrei sbagliare e quindi chiedo a voi, esperti del forum.

grazie e ciao

i benefici che il nuoto mi offre sono tanti e tutti importanti.
Dal punto di vista fisico posso dire che mi sento più elastico, sento meglio i muscoli,  li sento sciolti e questo mi consente di riuscire meglio a rilassarmi quando ne ho bisogno, finita la sessione mi sento in paradiso, calmo e rilassato la mia ansia se ne andata; ecco, un altra cosa molto importante, psicologicamente da quando nuoto mi sento più sicuro e quindi meno fragile nei rapporti con gli altri, mi sento più forte e pronto ad affrontare i problemi della vita. Quando esco dalla piscina la preoccupazione che mi attanagliava magari 2 ore prima si è  magicamente attenuata. Ecco, sembra che il nuoto sia un qualcosa di magico, una medicina universale che guarisce tutti i mali. Se fossi un politico influente il mio motto sarebbe " PISCINA GRATIS PER TUTTI ", e per me lo stato ci guadagnerebbe in spese sanitarie a livello di prevenzione. Penso che alcuni dei benefici del nuoto, ma questa è solo una mia ipotesi, dipendano da una vera e propria azione massaggiatrice che l'acqua esercita su tutto il corpo. Ho letto da qualche parte che nello sforzo fisico il nostro cervello libera " ENDORFINE ", sostanze stupefacenti simili a droghe leggere che oltre a calmare inducono un leggero stato di assuefazione, penso sia proprio vero in quanto dopo qualche giorno sento il bisogno di nuotare come se la carica innestata da queste sostanze stesse esaurendosi.

p.s. da qualche tempo ho iniziato un percorso sulla meditazione ed il nuoto mi aiuta a liberare la mente, ma questa forse (e dico forse) è un altra storia.

ciao