Nooooo, posizione prona!! Pancia in giù!!!
Guarda, hai detto una cosa emblematica: "è delfino puro e semplice". Perchè stando a quanto ho capito fin'ora di questa nuotata, è in teoria davvero semplice nuotare a delfino; è di molto una questione di sensibilità in acqua. Del resto, basta pensare a quanto sia più articolata la coordinazione dei movimenti negli altri stili, fra i vari arti, e la parte alta e la parte bassa del corpo.
Attenzione, però, che questo esercizio che ti ho descritto non è la formula magica che TACCHETE ti farà nuotare a delfino: è una delle "esperienze" che, per quel che mi riguarda, mi è servita per capire un aspetto strutturale della nuotata a delfino.
A tutt'ora, ed è parecchio che lo esercito, nuotare a delfino (sarebbe più corretto dire "provare a nuotare delfino") è una cosa che mi richiede parecchia concentrazione, e riesco a gestire una certa lucidità solo per brevissime nuotate.
Sul fatto psicologico, ti capisco perfettamente, anch'io ho un certo ritegno a nuotare a delfino quando faccio nuoto libero, perché è inevitabile che non si passa inosservati, e secondo me uno ha il timore di passare per quello che fa il bullo.
Però non ho nessun problema a fare esercizi di tecnica, perché chiunque sappia nuotare sa perfettamente quanto siano importanti.
D'altra parte, nessuno nasce imparato, a questo mondo.
Guarda, io a nuotare sono un gatto di piombo, ma per quanti nuotatori in gamba mi sia capitato di incontrare, non mi è mai, dico davvero MAI capitato di incontrare un nuotatore degno di tal nome che mi trattasse con sufficienza.
Inoltre, secondo me, se è vero, come è vero, che non si può nuotare bene se non si è distesi con tutto il corpo nel galleggiamento in acqua, ebbene io penso che nel delfino lo sia ancora di più. Perché mentre negli altri stili, sbracciando alla bell'e meglio, riesci anche a "strisciare" in acqua in una qualche maniera, nel delfino proprio no: se non sai galleggiare, se non sai stare in equilibrio sull'acqua, non c'è pezza.
Piccolo excursus: c'è questa cosa del "vergognarsi" del come ci si muove in acqua, che nonostante tutto secondo me non va sottovalutata.
Per uno che nuota da sempre, forse appare incomprensibile, ma a me è capitato di doverla affrontare più volte.
Tante persone con cui nuoto per esempio, non ne vogliono sapere di entrare in acqua lanciandosi dal blocco perché confessano esplicitamente che "si vergognano".
E anch'io a dire il vero ho avuto il mio da fare, per affrontare questa cosa.