Comunque se può interessarti, io ne ho 34 e, si, le spalle sono un po' più aperte. Ma dopo mooooolto tempo ed impegno. Quindi penso che per te a 21 anni non sarà un problema smile ovviamente con moooolto impegno
Non c'è niente di male a volere il fisico da nuotatore: lo trovo molto più armonioso del fisico palestrato.

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(9 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Io gli dico direttamente "vuoi che muoro?".
Scherzi a parte, gliel'ho detto ma mi pare che gli allenamenti stiano diventando per me troppo faticosi, e di non essere supportata in tal senso.

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(3 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao ragazzi, qualcuno mi spiega che utilità hanno le remate?
Io non le capisco molto, e un po' le odio mad
Grazie

Ma si Cirone, come dicono i miei allenatori, alla nostra età la competizione è con noi stessi prima di tutto. E, ancor prima, viene il divertimento.
Io ho 34 anni,  non sono mai stata agonista. Ho iniziato a muovere "le prime tavolette" 8 anni fa, con costanza... pian piano progredivo sia nel fiato che nella tecnica, fino a nuotare 3 km in un'ora, così senza fare gare, solo per sfizio.
Poi nel 2012 ho avuto un incidente con la macchina che mi ha tenuta ferma per molto tempo: schiena e gambe bloccate, con versamenti. Sono tornata in vasca nel 2013. Sono partita da 20 vasche a lezione, un disastro, le mie compagne di corsia mi prendevano in giro per quanto ero lenta, dal momento che non sapevano che ero reduce da incidente, poi quelle 20 vasche sono diventate 40, poi 60, anche grazie al mio osteopata che mi ha rimessa in sesto... poi ho incontrato un allenatore master che mi ha chiesto se volevo allenarmi con il gruppo e, complice l'entusiasmo dei miei amici di corsia e di quello che allora era il mio ragazzo, ci siamo tutti iscritti ai master. Adesso le vasche, dopo 3 mesi, sono diventate 120... 150... i secondi in velocità sono scesi.

Contemporaneamente ho scoperto di avere una deviazione assiale dell'asse cardiaco, con ipertrofia ventricolare aka altissima predisposizione all'infarto. Ho continuato, nonostante tutto... le gare le faccio... prendo di solito 550 punti, niente di che, ma già qualcosa... ma so quando è il momento di fermarmi. So che ci sarà un giorno che non progredirò più, quello in cui i miei compagni andranno avanti. E cosa farò allora? O mi comporterò come la mia compagna di corsia che viene in spogliatoio a piangere perché fa sempre gli stessi tempi, senza capire che a 28 anni, notevolmente sovrappeso, e senza aver mai fatto sport non può pretendere più molto e si rende solo patetica, oppure me ne fregherò bellamente e continuerò a divertirmi. Io spero di diventare il secondo tipo di persona e di nuotare con il piacere di farlo, con il sorriso, considerando di essere stata fortunata perché l'incidente avrebbe potuto inficiare molto di più.

Sabato mattina ho nuotato con un ragazzo che fa master da più tempo di me. Mi ha presa per buona parte del tempo in giro perché sono, rispetto a lui, ovviamente più lenta: se io nuoto 100 m, lui nello stesso tempo ne nuota quasi 125-135. Me ne sono fregata perché sono abbastanza abituata a lui che fa il gradasso. Però poi guardandomi con attenzione mi ha detto "però, rispetto a me, tu nuoti molto meglio: sei molto più acquatica di me" e ha un attimo rosicato e poi mi ha chiesto come si fa il delfino smile L'ho vista come una piccola conquista perché, pur essendo ancora "lenta", sono abbastanza brava nei vari stili, escluso rana che so na pippa.

Perché nuotare deve fare stare in prima battuta bene. Tutto il resto è noia. Un abbraccio smile

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(9 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Guardate, non so bene come comportarmi dal momento che mi è stato caldamente consigliato di non andare troppo sotto sforzo, presentando una struttura cardiaca anomala.
Nuotare mi piace e, nonostante i miei 34 anni, sono felice di vedere dei bei miglioramenti. Ma, molto onestamente, a volte con questi allenamenti ho paura di farmi più male che bene e il fatto di cercare il miglioramento all'impossibile essendo testarda, non aiuta. L'altro giorno, per fare 40'' sui 50 stile sapevo perfettamente di stare esagerando (sono scesa di 5'' in 3 mesi).
Il mio allenatore secondo me non è in grado di stabilire se sono in grado di far bene le cose perché mi pare un tipo un po' invasato.

Cirone Furioso ha scritto:

@Carla: anch'io farò i 50 rana, ma come M45; non so bene quanto potrei farmi valere se lo facessi con atteggiamento "bellicoso", temo di essere molto lento, in generale...
Questo appuntamento di Livorno per me sarà un punto di partenza, una base su cui cominciare eventualmente a mettere insieme la mia attività futura.
Però, secondo il mio allenatore, a rana mi esprimo abbastanza bene, e potrei anche fare un tempo "sensato"... smile

Io quelli che scegliete rana come stile gara vi stimo tantissimo perché 50 metri li faccio in più di un minuto. Nonostante mi diverta tanto, non è proprio il mio stile: sono instabile in acqua e ho una bracciata inefficiente. Come cavolo fate non lo so.
Per lento non so cosa intendi, né che tempi fai, ma in fondo la prima gara deve essere più un modo per rompere il ghiaccio e divertirsi. Quindi non preoccuparti assolutamente. Anche se non ti conosco farò il tifo per te smile Ci vediamo sabato... e magari non si sa mai che vai pure in medaglia big_smile

Io farò i 50 e 100 stile libero... l'unico stile in cui posso permettermi un tempo abbastanza bassino. Sugli altri tre faccio immensamente schifo sad

Se le palette sono vietate, forse si può sopperire usando i guantini palmati?

elalma ha scritto:

Per questo è una fortuna essere una donna, perché il celodurista non si confronta con te, ma si limita a partire un attimo prima che tu arrivi, giusto per farti rallentare e perdere il ritmo . Ma bastano due o tre donne in corsia un po' veloci per farlo immediatamente cambiare corsia!

Purtroppo posso confermare che esistono i celoduristi che, avendo zero spina dorsale, si confrontano con me, che sono appunto donna. Oppure peggio di peggio ti prendono per il culo perché sei più lenta di loro.
Oppure mi fanno morire quelli che partono a razzo, ti superano e magari ti doppiano pure e poi i casi sono due:
1. dopo 10 minuti se ne vanno (LOL)
2. dopo 10 minuti sono già stanchi e tu nuoti e li superi e li doppi con una poker face grande quanto una casa per mascherare un altro immenso LOL

eugenio94 ha scritto:

FUMO DI SIGARETTA A BORDOVASCA durante gli allenamenti (incivilta totale e lo dico da persona che ha fumato)

Ma ce ne sarebbe da riempire un libro

Oddio, se questa cosa accadesse mentre nuoto, a me verrebbe da vomitare.

Orologio a parte, che boh... secondo me son più pericolose le palette... e se si tratta di urti di piccola entità, questi possono capitare: è normale quando si nuota smile
Se gli urti sono di entità più grossa, in effetti di solito ci si ferma un attimo per garantire che l'altro stia bene, ma non è obbligatorio: quando mi è accaduto in passato e l'altra persona non si è fermata, mai e poi mai mi sarei permessa di farglielo notare perché alla fine è a discrezione tua decidere se fermarti. Purtroppo non tutti sono educati, e poi capita che se per te l'urto è stato di una certa entità, per l'altro magari è stato una cosa da poco.

In genere la cosa che mi fa sbroccare solo le persone che ti urtano continuamente, ad esempio quelli più veloci che superano in virata e toccano, urtano, e sembra quasi lo facciano apposta. In questi casi capita una volta, capita due volte, capita tre, e la battuta finisce che gliela fai.
Una volta una ragazza, assolutamente conscia del fatto che stavamo entrando in corsia in quattro, ha iniziato a riscaldarsi nella nostra corsia (nonostante nuotasse in corsia a fianco) prendendosi tutto lo spazio. E' finita, che pur tentando di evitarla sott'acqua, mi ha dato una craniata sul naso. Lì è stata l'unica volta che sono diventata un animale e si è presa un vaffan**** che ancora mi evita big_smile

Cirone Furioso ha scritto:

Scusate se mi riprendo il mio post: il 30 novembre faccio il "battesimo del blocco" agli italiani UISP a Livorno!!!!
Gareggerò i 50 rana e credo i 100 stile in vasca lunga!!!!

Sono super in smania, sento che mi divertirò un mondo!!

Grandeee ci sarò anche io. Se sei M30 mi sa tanto che per i 50 rana te la vedi col mio ragazzo smile

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(4 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Grazie Marina. La mia domanda non era casuale, infatti gli stili che più mi divertono sono rana e delfino, ma sono ancora troppo lenta rispetto alle mie compagne ;(   Sui 50 m faccio 51'' e 53''... sono un brocco :'(

Stile libero sono piuttosto veloce, ed anche dorso ma dopo 50 m. mi fa arrivare al muretto sfiancata (cosa che non avviene col delfino ad esempio).

Paolo82, credo che il 29 siano programmati i 200 misti, e la cosa sinceramente non mi dispiace perché mi diverte l'idea di mettermi alla prova smile
Rana è la mia bestia nera, ti capisco perfettamente perché non faccio una bracciata giusta hmm per non parlare di come metto le gambe, visto che sto ancora finendo di guarire una tendinite al ginocchio (che palle :'(

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(9 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao Marina e Thorpe, vi ringrazio molto. Come dice Marina stessa, l'allenamento riprende le dinamiche di gara. Ha l'obiettivo, secondo il mio allenatore, di abituarmi alla gara e a produrre meno acido lattico possibile, aumentando la resistenza alla fatica. Il giorno successivo di solito effettuiamo un'ora di allenamento aerobico per stimolare i muscoli a cedere l'acido lattico.
Io ho 34 anni e non so se l'allenamento in questione sia eccessivo se fatto una volta a settimana, perché mi viene proposto con questa cadenza. A parte la nausea, che dura circa un'ora dopo l'allenamento, mi sento in effetti molto stanca e, come dice sempre molto giustamente Marina, il giorno dopo ci aspettano 8 ore di lavoro, durante le quali io sono effettivamente stanca,
Thorpe, preciso che il mal di schiena è a livello muscolare, non scheletrico, per cui temo che il dolore sia associato all'acido lattico sad

@Marina, perché i tuoi master non sono capaci di farlo? A questo punto mi viene da domandarmi se io e i miei compagni master siamo in grado di farlo bene, soprattutto quelli che non siamo stati agonisti...

Grazie smile

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(9 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Bonjour smile
vorrei sapere perché il mio allenatore mi fa fare un allenamento che promuove la formazione di acido lattico.
Dopo questi allenamenti mi sento malissimo, mi viene nausea e ho la schiena a pezzi. La smaltisco in 2-3 giorni
Grazie...

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(4 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao ragazzi buongiorno,
dopo tanti anni di allenamento, il mio istruttore mi ha proposto di entrare nei master.
Mi alleno coi master da circa un mese e mezzo e due settimane fa ho anche fatto le prime gare smile
Vorrei chiedervi però come si fa a trovare il proprio stile gara, a parte ovviamente lo stile libero. Sto facendo un po' di prove ma mi sento molto lenta...

Il mio tempo più basso è stato 100 stile in 1'38''. Poi ho provato 50 dorso, ma faccio ancora 50'', 50 delfino in 53'' e 50 rana in 53''.
Sono lentissima, lo so, ma non ho mai fatto agonismo e non ho la velleità di vincere la coppa del mondo, ma sicuramente di migliorare, e l'anno è lungo per fortuna.
Ho anche notato che forse sulla velocità sono una pippa, mentre la resistenza va progressivamente molto meglio: divento sempre più veloce e ho sempre più fiato.

Tuttavia, come faccio a trovare lo stile gara? Io mi sento piuttosto veloce nel dorso.

Grazie wink

Questa tua risposta mi ha reso felicissima. Non sai quanto mi piace. Farò il corso e imparerò. Nel frattempo cercherò di allenarmi e migliorare sempre di più. Grazie big_smile

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(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Porto su questa discussione perché, leggendo questi topic, mi sembra di capire che non mi conviene intraprendere questo percorso. Il motivo, lo riporto anche qui per chi magari fosse interessato, è semplice: non essendo a conoscenza di fin dove si può arrivare è difficile insegnare agli allievi una nuotata che sia propedeutica per giungere proprio a quel punto di arrivo. Io sono d'accordo però, non provenendo dall'agonismo, non avevo queste velleità. Nel senso che mi piacerebbe più che altro fare ambientamento coi bimbi piccoli, anche molto piccoli e insegnare i rudimenti del nuoto a quelli un po' più grandi.
Io comunque per fortuna ho avuto istruttori che, sin dall'inizio, mi hanno insegnato il nuoto in modo non rudimentale e poi penso che comunque al corso impari anche questo, o sbaglio? E poi c'è anche la passione big_smile cosa che, per esempio certi istruttori provenienti dall'agonismo non hanno e si vede, per cui io in piscina vedo persone che frequentano da tre anni e che fanno una bracciata crawl orripilante e nessuno si sogna di correggergliela. La passione a volte conta più della provenienza dal mondo delle gare, imho.
So che questo forum non è il massimo della vitalità, ma qualcuno potrebbe provare ad illuminarmi per favore?

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(1 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Venerdì ho preso una bella ustione di II grado poggiando per errore la coscia su di una marmitta rovente.
Non vado in piscina da una settimana ma vorrei capire se esiste un cerottaggio che mi permetta di poter fare la mia lezione di nuoto e isolare la ferita dall'acqua.
Voi cosa usate? Stefano mi rivolgo soprattutto a te che magari ti sarà capitato un problema simile con gli allievi.
Grazie mille.

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(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Buongiorno ragazzi,
mi piacerebbe diventare istruttrice di nuoto, ma i miei amici mi stanno un po' scorando in quanto non provengo dall'agonismo.
Io non  penso che sia strettamente necessario perché, essendo psicologa, so bene che il nuoto è anche creazione di modelli mentali, supporto, rendere le cose semplici usando un linguaggio alla portata dell'utente ed esempi concreti. In questo sono abbastanza esperta.
Non so bene... voi cosa ne pensate? Potreste darmi qualche consiglio?
Grazie

Quindi io che finisco di nuotare alle 20:30 e ceno intorno alle 22:00 sono andata già fuori dalla modalità di ricostituzione dei tessuti? sad Non riesco a fare prima perché ho i capelli lunghi e ricci e ci metto mezz'ora per asciugarli, e poi devo anche cucinare.

In realtà, dopo 6 mesi di andare in piscina costantemente 3 volte a settimana, io vedo che ho più massa muscolare e, in generale, sono più tonica. Ma non sto perdendo peso, anzi... da 57 kg sono passata a 60 per 162 di altezza!
Il mio ragazzo - ex lottatore - dice che la massa magra pesa più di quella grassa, è per questo che peso come una balena.

Di norma la sera, dopo la piscy, mangio 200 g. di pesce o carne o 1 uovo, accompagnati da verdura cotta o cruda e una fettina di pane. E poi... ci metto anche un dolcetto tongue
Dite che non va bene? Il mio regime è nuotare 45 min di cui 10 c.ca riscaldamento e poi circa 35 minuti mantenendo le pulsazioni (ogni tanto le misuro, mi sembra di attestarmi sui 140 bpm). L'ultima sessione è stata 62 vasche (da 20 metri, eh) in 40 min.

Dite che va bene il modo in cui mi alleno e in cui mangio?
Ciaom, grazie

Un mio amico ha impiegato 2-3 settimane. il dolore lo senti comunque per cui è meglio mantenere regimi moderati di allenamento. Insomma non puoi tornare a bombazza... Però pian piano ricomincia così poi il recupero sarà più veloce. Purtroppo l'appendicite ti ferma, non ci sono cavoli. Ciao

Ciao ragazzi, apro una nuova discussione perché ho problemi con il delfino. Premetto che sto imparando a nuotarlo adesso, però credo di aver iniziato con il piede sbagliato... anzi, con la gambata sbagliata big_smile
Vi racconto la cronistoria del mio apprendimento:

- sono partita con l'apprendimento della gambata che andava sommariamente bene (visintin parla però di insegnare prima la bracciata, possibilmente subacquea)
- dopo un mese mi hanno iniziata al delfino vero e proprio con una bracciata molto ma molto grezza (pure troppo). braccia lungo il corpo e le porto giù, parallele, fino a che tocco il fianco. non vi dico la fatica
- finalmente riesco a coordinare bracciata e gambata: quando le gambe vanno giù, mi dò la spinta con le braccia
- mostro la mia nuotata ad un tizio di un'altra piscina e mi dice che non riesco a fare il movimento a delfino. il mio principale problema è quello di non riuscire a recuperare le braccia senza battere le mani sull'acqua e non riuscire più di tanto ad andare giù con il collo. Tuttavia non penso che sia un problema di meccanica del collo, ma di propulsione insufficiente a farmi chiudere a dovere. Un'altro problema- a detta sua - è che faccio uscire dall'acqua i piedi, mentre sotto i piedi l'acqua deve bollire (a scuola di nuoto invece mi dicono che devo schiffeggiare l'acqua coi piedi.
- in tutto questo, alla mia istrutturice il mio delfino PIACE

Lo so che sono stata poco chiara e magari incompleta, ma qualcuno può aiutarmi a capire cosa sbaglio? La mia sensazione è che SBAGLIO TUTTO. Io quando nuoto lo sento se scivolo bene oppure no, nel delfino mi sento un mattone che annaspa, altro che piace.

Ci sono esercizi che, iniziando da capo (io vorrei proprio fare reset), mi aiutano a capire meglio come delfinare e come andare di braccia?
Grazie.

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(9 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Io ho un dolore all'altezza delle ultime costole, posteriormente. Mi fa male e mi calma solo nuotando, dopo due ore ritorna. Che cavolo può essere?

Il fatto che anche la pellegrini abbia i suoi difetti nella nuotata mi consola e mi fa sentire meno stupida big_smile

Andre: a me sembra che la gamba sinistra faccia quel movimento laterale perché dondoli un sacco col bacino. Il bacino dovrebbe rimanere quasi immobile, a parte un minimo di gioco che è fisiologico e dovuto alla bracciata. La gamba fa quel gioco perché ti deve ribilanciare - forse anche spingere - dall'altro lato che è quello con cui prendi l'aria e che quindi richiede che tu vada più su. Ma la respirazione è un gioco che devi fare con il collo, non con il corpo e soprattutto non con l'ausilio delle gambe. Inoltre il collo lo devi ruotare, non lo devi alzare. Io dal video vedo che sei troppo rigido.
Dovresti allenare la gambata cercando di stare bello dritto quando scivoli, inoltre dovresti cercare di fare più battute... tu nei fai pochissime. La mia insegnante mi dice sempre: "un po' di vita in quella gambata, Carla!", per lei io dovrei avere una turbina, non una gambata. Una gambata frequente ti aiuta ad avere la propulsione giusta per la respirazione

Comunque non ti preoccupare, si sistema tutto quando affini la tecnica. A me per esempio questa cosa capita mentre faccio dorso, mi sforbicia la gamba sinistra e penso sia dovuto al fatto che tiro l'acqua in modo diverso con le due braccia, oppure che non ho il ritmo giusto nella gambata. boh, se un giorno la mia istruttruce decidesse di fare il suo lavoro e mi correggesse la tecnica probabilmente lo scoprirò.Ciao smile

Ho preso anche io quello di Visintin, giusto venerdì su Hoepli. Meno male che lo consigli anche tu, Stefano, a naso mi sembrava un ottimo libro..

Andre ha scritto:

bhe carla intanto ti ringrazio x aver visto i miei video! Da quello che mi dici dovrei tenere la testa piu in acqua senza fare troppi movimenti? io respiro sempre a 2 e sempre a destra ..mai avuto problemi..adesso nelle fasi di riscaldamento e negli esercizi m sto sfrozando di resp a sinistra...rallento molto la velocita pero!....sei stata gentilissima smile

Prego, figurati. Boh io non sono un'esperta però, da quel poco che so, la testa (e solo la testa) va ruotata quel pochissimo che basta per far emergere la bocca e prendere aria senza prendere anche l'acqua. Io di solito faccio pure la bocca storta per evitare di ruotare troppo. Io, ripeto, lo faccio perché soffro col collo quindi meno lo ruoto meglio è.. il resto del corpo, durante la respirazione, cerco di mantenerlo nello stesso assetto che ho quando sono in fase suBBaQQua, in questo modo non perdo in velocità.
Non so se posso esserti stata d'aiuto hmm
Ciao