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(45 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ah perché tu riesci a differenziare un 98% da un 100%???! Ahah!
In ogni caso il 50 va fatto  tutto al massimo delle proprie possibilità.
Quindi non 100 ma 105%!
Un calo verso il finale ci sta se l' allenamento manca.

Cirone Furioso ha scritto:

Ergo, parto, faccio "irruzione" fuori dall'acqua, ed evidentemente ripiombo in acqua.

oddio...con tutto il rispetto e la massima simpatia...mi sono immaginato quelle orche marine che escono come siluri per poi cascare fragorosamente in mezzo agli spruzzi!! ahaha

Non condivido per niente. A parte il fatto che un istruttore ha più spesso a che fare con corsisti che hanno uno scivolamento pari a meno otto, quindi invece che togliere "il vizio" come tu lo definisci, dovrebbero incentivarlo per migliorare in primo luogo proprio la postura mentre si nuota.

La spinta dal muretto costituisce un elemento imprescindibile dal resto. Un buon nuotatore passa metà gara (sui metri totali) sott'acqua dopo la spinta. E anzi, la "scuola italiana" trascura questi aspetti tecnici che invece all'estero sono ben radicati fin dalla più tenera età.
Partire senza spinta al massimo può essere un esercizio "una tantum" per sviluppare magari la reattività.

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(188 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Paolo82 ha scritto:

Domenica ho i 200 stile ai regionali.
L'anno scorso nel mio "primo" anno da master (virgolettato perche' mi sono iscritto a febbraio...) lo avevo nuotato (a Maggio) in 2' 41'', in vasca lunga.
C'era freddo, avevo l'acqua negli occhialini, ma quello che mi e' mancato e' stata la condotta di gara, con le gambe devo aver accelerato e decelerato almeno 3, 4 volte...e a me la gambata fa cambiare il ritmo....
Quest'anno (corta) sono iscritto con 2' 35'', e ho un 1' 07''.28 nei 100, il mio augurio e' di fare il tempo di iscrizione o meno.
La domanda (da un milione di dollari), e' come impostare la gara?
Un mio compagno di squadra mi ha dato questo suggerimento: dividere la gara in 4 50, il primo si va forte, sfruttando la partenza, il secondo si nuota bene, il terzo si accelera, ed il quarto si nuota "col cuore" buttando in acqua tutto quello che rimane.
A me pare una condotta ragionevole.
Questi schemi (soprattutto mentali) aiutano davvero poi in vasca?
Io mi ricordo l'anno scorso di aver fatto casino, probabilmente non avevo degli schemi da seguire.

Se avete qualsiasi tipo di suggerimenti o commenti sono ben accetti.

Avevo letto da qualche parte, in un analisi sulle progressioni effettuate da agonisti in gare da 200m, che nello stile libero l'ordine di velocità sarebbe questo: 1-4-3-2. Quindi il primo inevitabilmente forte, "pausa" nel secondo e poi via in progressione!
Per conoscenza, nello stesso articolo si riportavano i 200ra: 1<2=3=4

stefano '62 ha scritto:

Nelle piscine migliori la doccia è obbligatoria e se entri asciutto i bagnini ti fanno tornare indietro a farla.
E nel caso si tratti di gente dei corsi,a volte i bagnini sollecitano gli istruttori a farlo presente,e cazziano quegli istruttori che non lo fanno.
Se avete reclami da fare in questo senso,vanno indirizzati agli assistenti di vasca;è loro compito controllare questo genere di cose.

Ciao

Purtroppo la gestione nuova (da tre-quattro anni) della piscina dove ci alleniamo è PESSIMA.
Acquisita da una società privata con un contratto firmato in accordo con il comune, secondo cui si impegnano ad ampliare la struttura. Tutto questo ha portato a evidenti tagli sulle spese della pulizia, della gestione del personale, in buona sostanza a uno scadimento incredibile dell'ambiente intero.
Come squadra abbiamo reclamato più volte quando l'acqua era terribilmente torbida o fredda, o gli spogliatoi non riscaldati la sera d'inverno. Curiosamente quest'anno ci hanno aumentato sensibilmente il costo orario delle corsie, già ben sopra la media..

http://xoomer.virgilio.it/uninuoto/fisica.html

"Si ma è parzialmente vero, nel senso che se metti un pezzo di piombo in acqua questo affonda"

non è parzialmente vero: è vero, è un assioma fondamentale big_smile
Ovviamente il piombo ha un peso specifico più alto dell'acqua, ben 11 volte: ne consegue che un pezzo di piombo che sulla terra pesa 11 Kg in acqua pesa 10.
Ma la spinta la riceve anche lui, e identica a quella che riceverebbe un pezzo di legno o polistirolo di pari volume! (completamente immersi)

"Ma tutti questi problemi di sbilanciamenti durante la respirazione e gambate che finiscono per cercare di ribilanciare il tutto con notevole rallentamento, potrei risolverle facendo dorso per migliorare o e' meglio fare esercizi mirati?"

inizia usando il poolbuoy e concentrati solo sulle braccia. Nuota lentamente e cerca di scivolare al massimo, allungandoti. Il movimento deve diventare fluido. Poi togli il pool e nuota solo braccia senza muovere le gambe. Fallo per molto. Concentrati sul tenere alto il bacino--->tronco  rigido e non flaccido
Poi quando sarai sicuro di cosa stai facendo, introduci una gambata ogni tanto, quando ti sembra il momento più opportuno e più efficace. Ci vuole tempo e calma.

Testa e collo devono rimanere appoggiati quando si allenano i pettorali! Sulla swiss ball devi fare in modo proprio di appoggiare quelli, metterti a ponte con i piedi leggermente distanziati. In questo modo oltre ai muscoli che già vuoi allenare, saranno coinvolti altri muscoli che, per forza di cose, devono mantenere l'equilibrio. Ricorda che per usarla al meglio la parte del tronco deve essere sempre rigida in modo che il corpo sia allineato.

Credo che la forza di gravità esista anche in acqua, logicamente: ma è ridotta dalla famosa spinta di Archimede, per cui un corpo immerso in acqua riceve una spinta dal basso verso l'alto pari al peso del volume di acqua spostata.

Sempre precisando che non sono istruttore: le braccia e il rollio non vanno malaccio.
Nella respirazione guardi un pò troppo il soffitto, quindi ruoti un pò troppo. Cerca di mantenere la guancia su una linea più parallela all'acqua.
Sullo scivolamento hai capito bene! Ps inizia dalla spinta dopo il muro:80 cm sotto il pelo dell'acqua,  braccia a freccia sopra la testa, gambe e cosce strette dopo la spinta, busto rigido, mento incassato e cerca di andare più lontano possibile..finchè non arrivi almeno a un terzo-metà  vasca senza muovere un muscolo. Allora avrai capito cosa significa scivolare wink

Quando nuoto cerco di non pensare alle schifezze che inevitabilmente sono in acqua. Mi dà fastidio vedere che nessuno fa la doccia PRIMA di entrare, ma ancora di più sentire i miei compagni chiedermi "cosa fai a fare la doccia se devi entrare e bagnarti?"
Ormai ho rinunciato

Il primo pensiero (NON da allenatore o istruttore: ho nuotato da agonista e ora sono master) è che non nuoti così male!
Le prime macroscopiche cose che ho notato senza cercare il pelo nell'uovo sono: bacino affondato, cerca di tenerlo più alto in modo da avere una posizione più allineata. Tieni il mento vicino allo sterno per aiutarti in questo.
Gambe iperattive: portano via molta energia e non ti permettono di sentire lo scivolamento, cerca di limitarne l'uso per poterle inserire solo quando è realmente necessario. Prova a nuotare tenendole proprio ferme, a bacino alto.

Usa una swiss ball!

si ma non capisco l utilita' di fare gambe delfino per velocizzare la fase di recupero e perché fare braccia rana gambe delfino dovrebbe aiutare a tenere i gomiti più chiusi.....

Secondo me (ma in realtà SENTO il beneficio ma è difficile spiegarlo) facendo gambe Delfino "sincronizzi la respirazione con il movimento che fai (ondulatorio,simile in tutto al Delfino) e puoi concentrarti sullo scivolamento della parte superiore del corpo. In pratica, o ti metti in posizione idrodinamica,o non fai  strada smile
Mentalmente credo quasi anche di contare..
A stile non hai tempo di pensare allo scivolamento: li ti concentri (almeno io sento che è così) sul recupero,xchè se attendi a recuperare perdi l'assetto e la priorità dell'esercizio passa dalle braccia alle gambe.
Anche qui è importante collo e tronco fermi, il primo rilassato ma il tronco bello "contratto".
Questo modo di nuotare si riversa poi anche in gara e fai metri ad ogni ciclo di gambe/braccia

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(9 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Cosa consiglia l'istruttore?????? ma dai!! gli occhialini in piscina servono eccome! Mandalo a quel paese, e digli che non tolleri le schifezze che mettono nell'acqua! Un tempo, da ragazzo, anch'io nuotavo senza occhialini, poi da quanto ne so hanno cambiato gli agenti disinfettanti e non sono proprio più riuscito a nuotare. Ti si gonfiano gli occhi come due meloni! Quindi gli occhialini sono diventati d'obbligo. Adesso addirittura mi chiedo come potrei farne a meno.
Ne esistono talmente tanti modelli poi, e alcuni così belli, che è un peccato non metterli smile

allievo ha scritto:

Ma lo scopo di questi esercizi qual è?  Ne vedo fare dei tutti i tipi, gambe stile braccia delfino, gambe delfino braccia rana, appunto gambe stile braccia rana e così via...finalità?

personalmente da ranista faccio molto gambe delfino-braccia rana per due motivi:
1) come dice marina, per velocizzare il recupero delle braccia e migliorare la posizione a gomiti stretti e spalle intraruotate, sempre nel recupero.
2) per migliorare quel movimento ondulatorio che anche a rana c'è sempre, a busto rigido o quasi, e migliorare in questo modo lo scivolamento.

Con gambe a stile il lavoro si sposta prevalentemente sulle sole braccia (non è infatti un esercizio per le gambe!), e ti obbliga a eseguire il movimento con incessante rapidità, abituandoti quindi a mantenere un ritmo alto in vista, per esempio, di una gara breve (50mt)

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(9 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Per "finalizzare" intendo che devi dare un fine al tuo movimento, che dovrebbe essere quello di TIRARE verso il petto, a gomiti alti e fino in fondo. Nel tuo video non lo fai, ma ti fermi molto prima, in pratica disperdi un buon 50% in movimento inutile wink

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(9 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao, a parte il fatto che a rana sei finito contro il muro :-D!
A delfino secondo me non c'è continuità di movimento. Sembra che le gambe siano una parte a se stante svincolata dal resto del corpo. Battono l'acqua con un movimento dal ginocchio in giù mentre dovrebbero muoversi all'unisono dal tronco. A dorso manchi notevolmente di gambe. A rana manca la spinta di gambe (subacquea cortissima!) ma soprattutto la trazione delle braccia: a un certo punto, sicuramente anche per la stanchezza, proprio quando dovresti finalizzare la trazione, le lasci tornare in posizione. Il gomito non è alto e nuoti quasi "a cagnolino". Passando allo stile libero, ancora una subacquea corta, e gambe deboli, bacino basso. Se vuoi un consiglio per migliorare immediatamente, allena le gambe e il tronco con continuità, e insisti sulle subacquee in modo da farle molto più lunghe. Per far questo serve forza ma soprattutto una posizione più idrodinamica possibile (braccia strette sopra la testa e mani a freccia, busto teso e corpo allineato).
Ciao!

esistono i tappi. Cercali nei negozi di articoli per nuoto, ti metto il link di quelli Diana come esempio

http://www.dianasport.com/store/ita/Accessori/Vari/TAP.html

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(79 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

anche se tratta di costumi "superati", è interessante leggere

http://www.aplab.it/it/assets/u/papers/Tesi%20claudio%20ciapparelli.pdf

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(58 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Il nuoto master sarà nato per essere precluso agli agonisti "veri" (ma qui bisogna aprire un dibattito sul livello dell'agonista in questione!) ma c'è gente che giustamente si impegna a livelli praticamente da agonista, tenuto conto del fatto che i master sono adulti che lavorano. Ovviamente nessuno ritiene che gli "amatoriali" (ovvero coloro che non si sognano neppure di nuotare per un obiettivo legato alla prestazione) debbano stare alla larga, anzi! Ma ANCHE gli amatoriali, quando si iscrivono, sanno benissimo che TRE dico TRE garette le dovrebbero fare, altrimenti decade totalmente il concetto stesso di iscrizione ai nuoto master che hanno appena firmato. PER ME quella dello stress (per mezza giornata?!) è una scusa, e la maggior parte di quelli che si professano NON interessati al risultato poi non vanno alle gare proprio per paura di far brutta figura! Poi ognuno è LIBERO di fare quello che vuole, ma come dice Thorpe, non fare gare è irrispettoso nei confronti della società e degli allenatori che cercano in qualche modo di tirare fuori il meglio di te in vasca. Mi fanno ridere allo stesso modo quelli che (ex agonisti ormai oltre i 40) vengono fuori dicendo: basta gare, ho già dato quando ero giovane. MA che discorso è? sono passati trent'anni, mi vuoi dire che dopo trent'anni hai ancora la noia delle gare? I casi sono due: o non sei mai stato appassionato in quel che facevi, o hai paura dell'idea stessa di confrontarti con te giovane.
Ciaaaao a tutti e viva i master!!

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(58 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

marina ha scritto:

I"blocchi"sono illegali per tutti gli svariati regolamenti "sport per tutti":se fate un esposto,gli fanno passare dei bei 5'...troppo comodo fare top selection!Il circuito master e'amatoriale non agonistico e i blocchi sono previsti sono per alcuni tipi di competizioni...i"bravi" gareggiano e gli "scarsi" fanno cassa???Troppo comodo.

Il circuito master non è né amatoriale né agonistico. E' un circuito di GARE. Punto e basta. Chi vuole le gare le fa con SPIRITO amatoriale, altri le preparano e le vivono con spirito e impegno decisamente da agonista. Non credo che i vari record master nascano da impegno e spirito amatoriali, tutt'altro sono frutto di sacrifici e allenamenti costanti e duri. Chi va a dire a un M45 che fa 2'20 nei 200RA che i master sono amatoriali e non agonistici? ti ride in faccia!
Ognuno la vive come vuole, ogni squadra ha DIRITTO a fare la selezione che vuole e non è scritto da nessuna parte che è vietato. Nella mia zona i master sono all'80% con il coltello fra i denti, altro che amatoriali..
Marina, non ce l'ho con te, ma su questa cosa abbiamo proprio idee opposte wink

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(58 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Paolo82 ha scritto:

Pero' non mi trovo in disaccordo con Marina, voglio dire, per me la gara vuol dire rinunciare ad sportiva extra nuoto la settimana della gara (corsa, calcetto, pannello di arrampicata...) e a una gita il sabato (se la gara e' la domenica). Insomma, tutte minchiate.
Capisco che uno con moglie e figli possa avere esigenze diverse.

Ma...certo che uno può, anzi deve avere altri interessi!
Però quando ti iscrivi sai che dovresti fare almeno tre gare, lo sai non puoi fare finta.
Il giorno della gara puoi farti la gara, portarti la moglie e i figli e poi andare con loro e gli amici dei master a farti una bella mangiata.