51

(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao.
Si di palette ne esiste una varietà infinita.
Diciamo che la prima cosa da guardare è la dimensione in rapporto alla mano, ovvio che più è grande più sarà dura da spingere e più il focus sarà sullo sviluppo della forza; esistono poi forme diverse, quelle piatte o quelle concave, io preferisco le prime perché se non tieni la mano correttamente non fai presa; ce ne sono poi per usi specifici, quindi quelle solo per le dita, servono per la rana e per il delfino, quelle in mesh che non affaticano le spalle e puntano il focus sulla tecnica, quelle senza elastici più difficili da usare ma che danno il miglior rapporto tra tecnica corretta e spunta.
Per ricapitolare, a seconda delle tue finalità dovresti scegliere prodotti diversi.
Se stai cercando invece delle palette all-around, prendile piatte e della dimensione giusta per la mano, per quelle specifiche poi ci sarà tempo.

52

(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Guarda sul sito principale, ci sono un sacco di allenamenti con varie finalita'.
Se e' presente qualche altro stile sostituiscilo con quello che puoi fare.

53

(13 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao.
Si, so che ci sono delle competizioni che prevedono l'attraversamento dello Stretto, con distanze differenti perche' fanno anche tratti di costa.
Per fare semplicemente la traversata, ci sono delle associazioni che la organizzano in continuazione, credo con cadenza settimanale; ci si puo' unire ad una data gia' fissata oppure, se si e' in numero sufficiente di persone, chiedere una data esclusiva.
Io quando l'ho fatta mi sono rivolto all'associazione Colapesce I, pero' non so se sia piu' attiva; ce ne sono comunque altre, sia in Sicilia che in Calabria, cerca sul web e qualcosa dovresti trovare.

54

(7 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Quelle piu' evolute sono intere, io pero' mi sono travato meglio con i modelli base smanicati; le trovi nei negozi di articoli per triathlon, di solito le noleggiano anche.
Prima di fare la traversata ti consiglio di provarla in piscina; comunque, tolto un attimo di imbarazzo all'inizio per la diversa galleggiabilita' e di conseguenza il rollio un po' accentuato, viaggi come un treno, diciamo che ti porta un vantaggio che puo' arrivare anche al 10-15%.

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(7 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Quando ho fatto la traversata io a settembre di qualche anno fa l'acqua era calda, c'e' stato solo un momento, arrivando verso la costa calabra, che si e' sentito un po' fresco per via di una corrente che veniva dal fondo, ma parlo di un attimo di fresco, non certo freddo, per il resto l'acqua era caldissima.
Per il discorso muta, dovresti certo prima provarla, ma a livello prestativo di da' veramente tanto, altro che fastidio; peraltro puo' diventare anche un dispositivo di sicurezza in piu', infatti con la muta galleggerai sempre, anche nel malaugurato caso di un crampo, e ti da' protezione nel caso specifico contro le meduse, nello stretto e' facile che ci siano.

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(7 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Ciao.
A fine settembre puoi tranquillamente evitare qualsiasi cosa e farla solo in costume, e' il momento in cui l'acqua e' piu' calda dopo essersi riscaldata per tutta l'estate.
Detto cio', la maglietta non serve a niente, non isola il corpo dall'acqua perche' non si crea quel film d'acqua riscaldata dal corpo che fa da isolante in una muta e se ti si muove ti fa anche l'effetto paracadute frenandoti.
Potresti usare un mutino, maniche corte e copertura gambe fino al ginocchio, oppure una muta smanicata, trovi tutto nei negozi che vendono articoli per triathlon.

LELE76 ha scritto:

Buongiorno. Scrivo qui per non aprire un nuovo argomento.
Mi è venuta la voglia di provare una traversata in acque libere, perciò ho provato a fare 3000 m continui in piscina (da 25 m), per rendermi conto se potrei esserne in grado: ho portato a termine il tragitto senza problemi, tenendomi sotto i 54 min. Quanto tempo in più impiegherei in acque libere "calme" (tipo lago)? 5 min, 10 o di più?
La mia intenzione inoltre sarebbe di scegliere una tra le tante manifestazioni nei laghi del nord Italia: nei mesi di luglio o agosto è secondo voi necessaria la muta? In molti regolamenti vedo che è obbligatoria sotto i 20°, ma non voglio spendere soldi per fare magari un'unica traversata. Ci sono dati delle temperature medie riscontrate negli anni precedenti?

Ciao.
Per quanto riguarda il tempo in acque libere a parte la differenza che ti da fare vasche sui 25 metri contro una nuotata senza virate, dipende moltissimo da quanto riesci a tenere la rotta, quindi in definitiva da quanta strada reale fai, dalle condizioni dell'acqua, mossa o piatta, e da eventali correnti, oltre al fatto che non sempre le boe sono posizionate al millimetro; quindi come vedi un sacco di variabili.
Per quanto riguarda la temperatura dell'acqua, nei laghi a luglio e agosto di solito e' sopra i 20 gradi, per cui puoi fare senza muta, per quanto, nelle gare non FIN, la usano praticamente tutti perche' da' un bel vantaggio in termini prestativi; potresti pensare al noleggio prima di fare un acquisto, di solito presso le manifestazioni ci sono punti noleggio oppure puoi rivolgerti a qualche negozio che tratta triathlon.

Ciao, credo che la soluzione sia iscriverti ad un corso di nuoto, li l'ora passa velocissima perche' si sta in compagnia, l'allenamento e' vario e ti porta a migliorarti di volta in volta.
Col progredire delle tue capacita' anche l'allenamento si fara' piu' intenso con conseguenti benefici, magari potresti pure finire per appassionarti.
Nel tuo caso, visto la poca propensione e la scarsa tecnica, andare cosi' semplicemente a nuoto libero, la vedo molto dura.

Ciao,
se ti interessa piu' un lavoro aerobico, e mi pare di capire sia cosi', ti direi di fare le ripetute con un tempo fisso, all'interno del quale fare sia la nuotata che il riposo, tenendo un riposo breve; col tempo un po' alla volta accorci il tempo della ripetuta.
A vedere i tuoi tempi pero' c'e' sicuramente un problema di assetto, vedi uso del pull buoy, che in parte si sistemera' da solo con lo sviluppo della muscolatura lombare, sempre che tu cerchi di utilizzare le gambe, e probabilmente altri problemi tecnici derivati da presa sbagliata, respirazione ecc...sinceramente i tempi che ti sei prefissato senza l'intervento di un istuttore li vedo un po' una chimera, perche' per quanto tu possa fare esercizi di tecnica, senza qualcuno che ti guardi e ti corregga, serviranno a poco; inoltre nella nuotata completa, specie quella in soglia, verranno continuamente fuori le deficienze tecniche che continuerai a portarti dietro amplificandole e rendendo poi sempre piu' difficile eliminarle.
Come detto sopra, trova una piscina che faccia corsi, anche monosettimanali, che siano compatibili con i tuoi orari oppure fatti dare qualche lezione privata.
Te lo dico per esperienza, anch'io facevo un po' di nuoto libero, anche seguendo gli allenamenti presenti qui, che ti consiglio, munendomi di tutti gli ausili al nuoto possibili e cercando di fare da solo: risultati pochissimi.
Poi 2 anni di corso monosettimanale, uno di bisettimanale e poi sono entrato nella squadra master.
Vai di istruttore, unica soluzione.

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(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao.
Direi di confrontarti col tuo istruttore, pero' cosi' su due piedi, dalle informazioni che ci dai, direi che di strada prima di affrontare l'agonismo ne hai una valanga, visto che stai tuttora imparando la tecnica dei quattro stili e ti manca una base di resistenza.
Il consiglio e' di fare il percorso dei corsi di nuoto, imparare bene i quattro stili, fare una base aerobica buona e poi, se i tempi sulle distanze di gara lo consentiranno, potresti pensare di andare avanti.
Difficile dire se nell'agonismo, vista la tua eta', pero' tutto dipende dai tempi e da che allenamenti riuscirai ad affrontare, ma magari in categoria propaganda o piu' avanti nei master perche' no.

Il nuoto fa dimagrire eccome, come qualsiasi altro sport in cui si consuma energia.
Ovvio che se finito allenamento ci si mangia un bue allora no, come per qualsiasi altro sport.
Detto questo, gli sport ideali per dimagrire sono quelli che attivano il metabolismo degli acidi grassi, ossia andature aerobiche tenute per lungo tempo.
Nel caso dei corsi di nuoto le ripetizioni non arrivano quasi mai a stimolare questo metabolismo, in quanto ovviamente si concentrano sull'insegnare la tecnica, come succede anche in altri sport dove nei corsi si predilige ovviamente prima l'aspetto tecnico che quello allenante.
Col tempo pero', una volta acquisita una buona tecnica, salirai di livello dei corsi e comincerai anche qualche allenamento vero.
Intanto potresti abbinare qualche sport che non implichi una conoscenza tecnica assoluta, tipo la corsa.

62

(5 risposte, pubblicate in Dorso)

Oltre ad aver bisogno di maggior apporto delle gambe, secondo me hai anche troppa rigidita': nell'esercizio a dorso col pull buoy in altro sopra la testa, non dovresti affondare, se non perche' irrigidisci troppo il corpo; prova a rimanere piu' rilassata, come quando fai il morto a galla con la gambata leggera che serve solo come propulsione.

63

(19 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Per quanto riguarda la parte in subacquea sono sicuro che tu possa farla come vuoi, Ryan Lochte ha portato proprio questo particolare in tutte le ultime gare che ha svolto facendo la subacquea a dorso, piu' redditizia, riemergendo poi a stile, piu' veloce.
Per quanto riguarda la parte emersa non sono sicuro se sia necessario completare tutta la gara facendo lo stile che si preferisce pero' facendo poi solo quello oppure se si puo' modificarlo, cioe' farne piu' di uno; a termini di regolamento sembrerebbe che tu possa fare come ti pare, come possa anche toccare la piastra con qualsiasi parte del corpo; io magari chiederei lumi alla giuria il giorno di gara giusto per non incorrere in squalifiche magari per ignoranza del giudice a cui poi diventa difficile fare ricorso in ambito master.

64

(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Si, c'e' una finalita' diversa nel fare meta' e meta' o tutta la vasca, piuttosto di allungare le distanze anche a 50 o 100 con tempi di recupero differenti anche nella velocita'; si vanno, a seconda dei casi, ad attivare diversi sistemi metabolici, quindi si puo' lavorare sulla velocita' pura, piuttosto che sulla resistenza lattacida, piuttosto che in vo2 max ecc...
Nel caso di meta' max e meta' sciolto il lavoro e' orientato alla massima prestazione velocistica senza perdita di efficacia data dall'accumulo di acido lattico, che facendo meta' e meta' non raggiunge accumuli tali da inficiare il movimento.

65

(3 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Probabilmente la bambina ha delle doti innate di acquaticita', penso che seguire il consiglio degli istruttori che la vedono sia quanto di meglio si possa fare.

66

(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

E' un allenamento di tutto un po', orientato un po' sulla velocita' pura, vedi le 8 vasche meta' veloci meta' piano e le gambe a velocita' massima.

67

(5 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Dalla tua descrizione mi sembra che tu lo faccia nella maniera corretta, guardati qualche video su youtube sulla virata a delfino o rana, ovviamente in questi casi si arrivera' in battuta con entrambe le mani, ma tutto il resto dovrebbe risolvere i tuoi dubbi.
Detto cio', se vuoi fare le cose correttamente, dovresti sforzarti di fare la virata con capriola se fai stile libero, all'inizio sara' difficile, poi vedrai che anzi ti dara' vantaggi sul tempo e sulla fatica virare in questo modo invece che con il tocco e ripartenza.
Per quanto riguarda i nuotatori oziosi, visto che esistono delle regole su dove mettersi a riposare, la prima volta si fa presente di tenere libera la battuta, la seconda lo si fa di nuovo in maniera piu' decisa, alla terza gli viri addosso e magari imparano.

68

(1 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao.
E' un allenamento prettamente aerobico, per cui ti puo' dare vantaggi nel mantenimento di una certa forma fisica, in termini di performance invece no.

69

(13 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

agura ha scritto:

Ciao! Anch'io ho il sogno di attraversare lo stretto di Messina e volevo farlo quest'anno. Confermo che il Colapesce esiste ancora. Hanno pubblicato le date delle traversate nel 2019 qualche giorno fa'. Volevo partecipare, ma chiedono il certificato agonistico, ma per questo certificato serve la richiesta di una societa' sportiva. Siccome non faccio parte di nessuna societa' sinceramente non so cosa fare. Al Colapesce dicono che il problema esiste solo a Milano, ma comunque gli altri amatori che hanno partecipato alla traversata prima l'hanno risolto in qualche modo... Per caso qualcuno sa dove si puo' richiedere questo certificato senza la richiesta della societa' sportiva o se qualcuno organizza le traversate senza richiedere il certificato agonistico?

Prova ad informarti presso tutti i centri della tua zona che fanno certificati di medicina sportiva, non tutti chiedono la richiesta delle societa', gli ospedali almeno nella mia zona no.

70

(2 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Se il tuo istruttore te l'ha proposto evidentemente pensa che tu ne abbia le capacita' e non c'e' nessuno migliore di lui per giudicare il tuo livello, che comunque penso verra' verificato anche dall'allenatore della squadra.
Detto cio', sicuramente appena arrivata ci sara' da sudare un po'; anch'io un po' di anni fa sono passato dai corsi alla squadra master e i primi tempi c'e' stato un bel salto allenante e di andature, pero' un po' alla volta se ti impegni e hai passione ti porterai al livello degli altri.
Di solito poi in una squadra master i livelli sono piuttosto diversificati cosi' come le eta', per cui se c'e' spazio acqua l'allenatore vi dividera' per tempi diversi.
Per quanto riguarda la tecnica, verra' anch'essa sviluppata ancora, le sedute di tecnica le fanno anche i nuotatori professionisti.

Quando si nuota si suda eccome, solo che non ci si accorge essendo in ambiente liquido.
L'impellenza di andare in bagno ha 2 origini: la prima proprio fisiologica, data dalla temperatura dell'acqua che e' piu' fredda di quella del corpo umano e fa disperdere calore e causa lo stimolo ad urinare, la seconda mentale, data proprio dal liquido e dal rumore dell'acqua.
Diciamo che se lo sforzo di un allenamento e' continuo e tale da non dar modo di pensare ad altro e si e' concentrati, a meno di problemi fisici particolari, non c'e' la vera necessita' di dover andare in bagno proprio in quell'ora/ora e mezza.
Vacci appena prima di entrare in acqua e poi abituati a non farti troppo condizionare.
Ovvio che potrebbe anche essere una tua particolarita' fisica.
Nella mia squadra nessuno va in bagno durante l'ora e mezza di allenamento, a meno che non lo faccia come scusa per saltare qualche serie.

72

(8 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

lucianabussadori ha scritto:

Ciao, ho una domanda un po' particolare. Faccio scuola nuoto e mi sto appassionando molto perciò inizio ad interessarmi in prospettiva per continuare dopo il corso. Dato che ho problemi respiratori abbastanza importanti, non conosco i limiti della visita medica per fare master, ma temo di non superarla. Mi piacerebbe però fare gli allenamenti anche senza partecipare alle gare, immagino che siano queste il momento più rischioso dal punto di vista della salute. Secondo voi sarebbe possibile partecipare diciamo in qualità di "simpatizzante" ?

Ciao,
per far parte di una squadra master occorre fare la visita medica, che tu faccia le gare o meno; i momenti piu' rischiosi possono anche non essere le gare, bensi' piu' probabilmente proprio gli allenamenti che ti portano spesso al limite cardio/respiratorio.
Per quanto riguarda la visita medico sportiva, dipende da che problemi respiratori hai, io ho un compagno di squadra che soffre di attacchi d'asma e con i dovuti accorgimenti e' abile sia per le gare che per gli allenamenti.

Ciao.
Difficile dire se ti manca completamente l'allenamento oppure se quella che ti manca e' la tecnica.
Il consiglio e' di prenotarti una lezione individuale con un istruttore e poi lui ti dira' la strada migliore da percorrere, se allenarti e basta oppure se avrai necessita' di migliorare la tecnica.
Nel primo caso la vedo dura in 2-3 mesi avere un miglioramento cosi' grande, nel secondo invece facendo una serie di lezioni individuali potresti anche farcela.

74

(16 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Bloody83 ha scritto:

quindi per iniziare a fare un corso master è necessario prima fare un corso normale?
perche io ho 35 anni molti anni fa feci un corso ma non ho brevetti e nulla..
Nuoto discretamente stile libero e rana soltanto.. da questa'anno ho ripreso nuoto libero 2 volte a settimana.. e devo dire che mi sto molto appassionando a questo sport.. magari lo so è un po tardi.. però volevo sapere.. se un giorno volessi diventare istruttore, si deve fare il corso master giusto? prima di cio mi conviene fare un corso per imparare meglio i 4 stili? grazie
cioe voglio dire come tappe:
corso di nuoto poi master.. se sei bravo istruttore??

Ciao.
per fare il corso istruttori credo si debbano fare correttamente tutti e quattro gli stili, o almeno sarebbe auspicabile.
Per quanto riguarda l'ambito master, non c'entra niente con eventuali percorsi professionali; si tratta di una categoria semi agonistica riservata agli over 25 con circuiti di gare regionali, nazionali, europei e mondiali.
Per far parte di una squadra master, pur non essendoci dei requisiti specifici se non quelli definiti dalla squadra stessa a cui dovresti fare riferimento, sicuramente ti direi che occorre fare bene i 4 stili e avere anche una buona forma fisica.
Se non hai mai fatto corsi di nuoto sicuramente parti da li, poi quando avrai raggiunto padronanza dei 4 stili potrai rivolgerti alla squadra master che ti e' piu' comoda e farti valutare per un eventuale ingresso.

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(5 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao, come detto sopra ti serve un dispositivo da polso tipo Garmin, pero' asociato alla fascia toracica, al polso in acqua non si riesce a rilevare la frequenza cardiaca.