101

(3 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Si pausa in alto si riferisce a braccia distese in alto rispetto al corpo,cioè lungo l'acqua dietro alla testa.
Se non puoi usare palette e boccaglio fa niente,fai gli esercizi come puoi,non sarà cosi poco a togliere utilità agli allenamenti.

102

(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

C'è di sicuro ma non ricordo dove.
Prova a guardare nell'indice analitico postato in cima a tutte le discussioni nella pagina iniziale.
Oppure digita boccaglio ( o snorkel) nella funzione di ricerca.

103

(196 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

L'articolo è questo:
http://www.nuotomania.it/public/blog/in … ero-crawl/
ma si tratta di una disamina tecnica dei motivi di una scelta respiratoria,non di un metodo per impararlo.
Leggi bene le discussioni sulla respirazione che trovi sul forum,probabilmente sarà sufficiente a trovare le risposte che cerchi.

Serve a spaccarti la schiena se sei poco dotato.
Oppure a perfezionare le gambe se sei ortopedicamente perfetto.
E come cartina di tornasole: se non ci riesci almeno per un breve tratto significa che la gambata non va ancora bene.
Se invece stai a posto,allora è possibile perfino fare vasche e intanto chiacchierare col vicino di corsia (o coi bambini cui stai insegnando).

Per diventare ambidestri ci sono (oltre al resto) due esercizi imprescindibili alla base di tutto:
impara a galleggiare di fianco su ambo i lati
impara a battere le gambe di taglio su ambo i lati

106

(93 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Se fatta bene si.
Si chiama passata subacquea,è il modo con cui si aggancia e poi spinge l'acqua,ed è identica sia a stile sia a delfino sia a rana subacquea sia a rana normale per la prima parte (a rana non c'è fase di spinta).
Persino nel dorso,anche se la biomeccanica è diversa per motivo logistica,il principio ispiratore però è quello: una direzione curvilinea giustificato dal fatto che abbiamo le articolazioni,il cui trend medio però segue una logica lineare.

107

(11 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Il fatto che di gambe batti tutti non è risolutivo.
Invece il fatto che col pool te la cavi male dimostra che il tuo problema di assetto origina proprio dai muscoli che controllan le gambate.

Consiglio di buttare via la tavoletta e fare vasche di gambe con braccia ferme e testa sotto.
Esercizio 1
Respirando poche volte e facendolo gurando la faccia o aiutandoti con una singola bracciata a stile.
Esercizio 2
facendo le gambe in imersione completa per i tratti i più lunghi possibile
esercizio 3
facendo le gambe in laterale.

Insomma un minestrone di esercizi di gambe,possibilmente senza tavoletta,da usare più avantio quando ti sarai impratichito.

PS
Nel caso soffrisi di schiena hai poche chance di risolvere in fretta il problema gambe e anche quello del controllo della rotta,perchè il requisito principale è la lunghezza e flessibilità dei muscoli della bassa schiena: lombari grande gluteo e ischio crurali nelle gambe.
In questo caso il lavoro migliore è a secco,con esercizi presi dallo yoga e dal pilates.

108

(260 risposte, pubblicate in Dorso)

In effetti si,sbagli.
Secondo me cercando di fare uscire il mignolo per primo,giri la mano PRIMA di avere spinto a dovere e disteso bene il braccio,quindi nella parte finale ti sembra di tagliare l'acqua.
Sicuro che invece che spingere correttamente tu non faccia il movimento semicircolare dal basso verso alto,quello che induce a fare uscire il pollice ?

Spinta corretta:
-ritrovarsi (a metà passata subacquea) con gomito vicino al corpo e mano in fuori,come un tennista pronto al colpo per intenderci.
-spingere come un diritto a tennis,con l'unica differenza che però il corpo è orizzontale invece che verticale,ma la spinta avviene ugualmente sul piano orizzontale
-quindi la spinta termina con braccio totalmente disteso alla gamba,mano alla coscia,palmo verso il basso e pollice verso la coscia.
-nel momento di massima distensione del braccio (termine della spinta) la spalla trascina fuori il braccio a partire appunto dalla spalla,la mano si gira di taglio intraruotata in modo da fare uscire prima il mignolo.


Questa è la forma corretta della spinta a dorso.
Se la spinta è corretta,girare la mano durante la spinta è impossibile.
Concentrati prima sulla correttezza della spinta,e solo in seguito sulla uscita del mignolo,che sinceramente non è un obbligo.

109

(1 risposte, pubblicate in Presentazioni)

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111

(1 risposte, pubblicate in Presentazioni)

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112

(1 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Proteine in polvere puoi lasciare stare,assumile col cibo che è meglio.

La tavoletta visto il tuo problema anche quella lasciala perdere,tenerla stretta con la testa fuori stressa le vertebre lombari.

Fossi in te continuerei cosi senza fretta,i miglioramenti più stabili sono quelli che si sviluppano nell'arco di un tempo lungo,si parla di mesi;poi col tempo quando hai sedimentato i miglioramenti e sviluppato una dose di resistenza buona e concreta aumenta progressivamente i volumi o le andature infine entrambi.

C'è un solo modo rapido e anche veloce per imparare a galleggiare:
provare a stare a fondo.

Siccome è impossibile si capisce subito che non è un compito difficile e i tentativi di affondare permettono di selezionare quali sono le posture con cui è più facile andare a fondo e quali quelle con cui è più difficile.

Per il resto:
istruttore di nuoto.

114

(14 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

A leggere le tue domande ogni volta penso ai meccanici della Ferrari che provano e riprovano ravanando in continuazione sui millimetri della collocazione ottimale delle sospensioni dei freni dell'aerodinamica etc. per abbassare due millesimi di secondo.
Sviluppare una nuotata è qualcosa di enormemente diverso.
Devi uscire dal concetto di perfezionare un dato spaziale o geografico ed entrare in un ragionamento "funzionale",bisogna nuotare con scopi di "azione" invece che di disegno astratta e imparare a cambiare le esecuzioni in funzione della migliore riuscita di quella azione.
Fai tutti gli esercizi del mondo perchè ampliano le tue esperienze perchè fa bene fare così,ma non deve essere per mandare al millimetro la posizione del mignolo.
Ti complichi la vita con mille cose che gravano sulla nuotata,ed è inutile e anche nocivo,perchè alla fine la nuotata migliore è sempre la più semplice da eseguire.

115

(1 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Risposta facile.
Butta via le pinne,proprio dimenticale,e impara a battere le gambe.
Senza tavoletta,con tavoletta,a dorso,a stile,in subacquea,e laterali.

116

(260 risposte, pubblicate in Dorso)

klopp ha scritto:

a me non è ben chiara una cosa.
Gli istruttori mi dicono che il braccio, quando deve spingere l'acqua, deve essere dritto e mano a paletta.
Ma se guardo come nuotano i professionisti, il braccio è tutt'altro che dritto, ma a 90 gradi.
min 1.21  https://www.youtube.com/watch?v=a6MNsUiX3s0


insomma come lo devo tenere questo braccio in fase di spinta sott'acqua?

Il video non sto neanche a guardarlo tanto è ovvia la risposta a questa domanda....
il braccio sott'acqua non deve pensare nè a stare diritto nè a piegarsi apposta;bisogna tirare acqua,non fare i disegnini.
Tu infila il braccio in acqua e poi tira l'acqua verso i piedi.
Se lo fai bene è assolutamente certo che le articolazioni agiranno in modo da tenere i palmi delle mani mediamente orientata in direzione della spinta,quindi il braccio si piega.
Ma se tu cerchi di piegare il braccio come vedi fare in un video il risultato unico e certo sarà che avrai fatto un disegnino senza darti spinta.
Prendi l'acqua,e poi schiaffala verso i piedi come se fosse un colpo a ping pong dove la mano è la racchetta,vedrai che funziona.


.....braccia dritte....settant'anni fa si pensava che le braccia fossero meglio diritte sott'acqua e piegate fuori,quando li vedevi nuotare col braccio che pareva che si pettinassero la fronte ogni volta che il braccio usciva dall'acqua....
m quanti secoli aveva quello che te l'ha detto ?

117

(260 risposte, pubblicate in Dorso)

LittleSte ha scritto:

se lo tengo rigidoil braccio è dritto però mi dicono che devo stare con i muscoli rilassati in quel caso il braccio si piega un po' nella fase finale quando passa dalla testa

C'è una differenza enorme tra i concetti di teso e disteso.
Teso significa rigido invece che morbido,disteso significa diritto invece che storto.
Il braccio a dorso deve stare DISTESO e RILASSATO,e una cosa non nega l'altra,dunque se il tuo braccio a un certo punto si piega,di sicuro è colpa di qualcosa ma NON del rilassamento.
Piuttosto mi sembra che ci sia da fare chiarezza sul fatto che rilassato significa muscoli del braccio spenti (perchè deve essere l'inerzia dello slancio a portare il braccio dove deve andare quindi attivare i muscoli è uno spreco assurdo di energia).
Braccio rilassato non significa piegare apposta il braccio come un ubriaco che si accartoccia,quindi se il braccio si piega allora non si è compreso il concetto di rilassato oppure si sta usando il braccio a partire dalla mano invece che dalla spalla.

118

(14 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

L'ultimo quesito ha una risposta ovvia.
Non riesci a trasferire nella nuotata il beneficio di un esercizio perchè l'esercizio non è ancora riuscito a mielinizzare le fibre corrette,quindi il SNC utilizza le fibre della esecuzione scorretta perchè hai nuotato con l'errore per troppo tempo e le relative fibre hanno più mielina,che le rende elettricamente più reattive,motivo per cui il sistema nervoso le preferisce.
Occorre eseguire bene gli esercizi per un tempo sufficiente a neutralizzare questa preferenza del SNC,e ogni tanto eseguir la nuotata completa cerando di elimianre l'errore.

Quanto bisogna stare concentrati ?
Zero zero e ancora zero.
La nuotata deve sopratutto essere fluida,per cui non è sufficiente che sia corretta,ma è necessario che il comportamento corretto sia tanto radicato da venire in automatico.
Per ottenere questo è necessario stare bene concentrati durante gli esercizi,sia quelli tecnici sia quelli coordiantivi sia quelli globali.

Per darti la misura di quanto (poco) si debba stare concentrati,pensa che una volta durante uno dei mie long distance in mare ero talmente rilassato e soprappensiero sui cavoli miei....che ad un certo punto mi sono reso conto che stavo sognando.
Ho rifocalizzato gli occhi e mi sono accorto che ero in un punto diverso da dove stavo prima di perdermi nei miei pensieri,perlomeno qualche centinaio di metri,e stavo nuotando nel mio solo modo standard.
Avevo perso la lucidità ma il mio corpo eseguiva ugualmente in automatico il compito che gli avevo dato fino a quel momento.
Una sensazione di pace e relax meravigliosa.
Senza arrivare a questi eccessi,bisogna essere capaci di nuotare senza starci troppo a pensare,solo che finchè non viene in automatico una buona azione,allora bisogna sbattersi con gli esercizi.

119

(2 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Benvenuto.

120

(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Domanda da un milione di dollari,bisognerebbe conoscere un mare di particolari sui tuoi allievi solo per restringere il campo,dall'età alla capacità di partenza,e resterebbe ancora roba da scrivere per pagine e pagine.

Avrai un superiore che gestisce la società e che supervisiona l'operato dei suoi istruttori e che ha anche il compito di prendere per mano quelli che sono agli inizi,dovresti chiedere a lui.
Altrimenti dovrai fornire un bel pò di particolari in più se vuoi che qualcuno provi a darti una mano.

121

(2 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

stef2011 ha scritto:

mi sono inventato un po di alternative come respirazione ogni bracciata, molto uso delle braccia per salire a respirare piu che del calcio
[....]
ma la mia domanda è ha senso nuotare a delfino cosi se:

viene fuori un delfino molto lento, una cosa molto diversa

No.
Non ha il minimo senso.
Non sarebbe più delfino ma cetaceo,e difatti staresti solo lavorando sulla resistenza del cetaceo,non del delfino.

Tanto varrebbe nuotare a rana e fingere di avere fatto delfino solo perchè sei partito con quello,che è più o meno quello che fanno quelli sempre più numerosi che si credono grandi delfinisti solo perchè mettono su you tube un video con 2 o 3 km a tonno pinna gialla o a cetaceo.


Se vuoi fare resistenza a delfino,è il delfino che devi nuotare.
Se il tuo limite è 75,allora vai con ripetute di 75 di 50 e di 25 abbattendo nel tempo i riposi,poi ogni tanto provi ad aumentare fino a 100 giusto per controllare periodicamente i risultati.
Oppure fai ripetute di 50 75 o 100 metri dove nuoti a delfino la prima e l'ultima parte,in modo che nell'ultima parte sei in resistenza.
Ma l'importante è che sia sempre delfino,non il tonno pinna gialla dove usi la gambata o la bracciata per uscire.
Il sistema per imparare a respirare nel modo corretto è nuotare a delfino col pool buoy,SENZA frustata di gambe nel modo più assoluto,o al massimo accennando la prima in ingresso braccia,e respirando SENZA appoggiarsi sulle braccia,senza affannarsi a dondolare ma al massimo spingendo un pò il petto sott'acqua (ma non la cuffia) durante l'ingresso braccia in acqua,in modo da accentuare la curva della schiena e l'effetto della frustata.

122

(11 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Quando si nuota storti ci possono essere diversi motivi secondari,ma quello principale è sempre uno soltanto:
le gambate non funzionano.
Non nel senso della potenza bensì in quello del loro assetto durante l'azione.

Non esiste un nuotatore che nuoti storto se le gambe funzionano a dovere.
Non esiste un nuotatore che nuoti diritto se risolve solo il problema secondario ma non quello principale delle gambe.

Non è un caso se a scuola nuoto l'istruttore in fase di costruzione della nuotata ti martella ogni due minuti con la mitica frase "gambe forte braccia piano".
Chi non l'ha mai sentita,è abbastanza probabile che nuoti storto.

123

(5 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Secondo me quello che hai bisogno di sapere è una unica cosa:
l'indirizzo o il numero di telefono della USL.
Ti fai dare il nome del medico addetto ai controlli alla piscina e poi gli notifichi la cosa IN MODO UFFICIALE,cosi che non possa fare finta di niente e sia obbligato a intervenire con un sopralluogo immediato.
Se trova che la piscina non rientra nei parametri previsti per Legge l'impianto sarà obbligato a intervenire all'istante a prescindere dai costi,oppure a chiudere.

Ciao

124

(3 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Continua con i corsi fino a che il tuo istruttore non valuta che tu sia pronto per i masters.

Nei (gruppi seri di) masters se l'allenatore è bravo (e a volte non lo è) cura ed evolve anche la tecnica,ma può farlo soltanto se non ci sono deficit di tecnica troppo grossolani,la cui correzione dirotterebbe su di te troppo tempo togliendolo al resto del gruppo e snaturando la sua funzione.
Cioè non è che occorra essere perfetti,ma una buona evoluzione necessita di una certa base di efficienza (tecnica) di base che si può ottenere solo a scuola nuoto dove l'istruttore è li apposta per quello.
Domanda quindi al tuo istruttore,se ritiene che tu sia pronto fai pure,altrimenti lasciagli il tempo di completare il suo lavoro.

Ciao

125

(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Il problema di fondo è che alle società che gestiscono l'affare,lo Stato consente l'osceno dualismo di essere società con scopo di lucro per l'aspetto profitti ma allo stesso tempo società dilettantistiche quando invece si tratta di inquadrare il personale.

Il risultato è che in nome del profitto di pochi farabutti che prima ottengono gli appalti per "meriti politici" ma che poi stanno tutto il giorno a casa a fare niente,per far quadrare i bilanci è ovvio che da qualche parte bisogna andare a pescare,e così le società fanno larghissimo uso di quella porcata infame della Legge Biagi,che incentiva il dilettantismo il precariato la diminuzione di fiducia delle masse e di conseguenza il calo del mercato interno e la crisi,e che per questo farà guadagnare l'inferno a chi l'ha promulgata e a chi ancora si rifiuta di abolirla.

La soluzione ci sarebbe:
basterebbe emendare la legge in questo modo: vuoi lucrare profitto dalla tua società ?
Benissimo,allora puoi utilizzare solo personale regolarmente inquadrato con stipendio e contributi.
Vuoi sfruttare il precariato easy della Biagi ?
Benissimo,allora la tua società deve essere cooperativa e senza scopo di lucro.
Non la faranno mai,c'è la politica dietro che ci mangia.