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(6 risposte, pubblicate in Delfino (farfalla))

A me e' successo una marea di volte di incrociare la bracciata con qualcuno che viene indietro in corsia o nella corsia adiacente, sia a delfino che a stile libero, con conseguenze che vanno dalla semplice botta ad uno stiramento e contrattura; spesso da un trauma segue l'infiammazione della parte interessata, specie se il colpo ha scombinato qualcosa, questo e' quello che causa dolore, che appunto viene dopo, non essendo riconducibile alla botta, che di solito presenta dolore iniziale e poi passa, bensi' a quello che la botta ha causato; quindi il consiglio e' di aspettare gli esami e seguire i consigli dei medici, al limite potresti provare a rivolgerti nel frattempo ad un osteopata e un fisioterapista che capiscano cosa e' andato fuori posto; gli antiffiammatori sono utili, uniti al riposo, pero', se non risolvi all' origine, l'infiammazione si ripresentera' dopo pochi allenamenti.

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(4 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Non ci sono differenze di velocita' tra le corsie in senso assoluto.
In gara i piu' veloci come tempo di iscrizione partono centrali per non incontrare le onde generate dagli altri atleti, in particolare quelle di rimbalzo dal bordo vasca nel ritorno, ma idealmente se la piscina fosse vuota oppure se i tempi di iscrizione sono molto vicini, specialmente nei master, non ci sono grosse differenze, se non proprio nelle serie veloci; io per esempio ho quasi sempre ottenuto i miei personal best in corsia laterale.
Se invece il discorso riguarda l'allenamento, puo' essere che la tua piscina abbia le bocchette di ingresso laterali e quindi in loro corrispondenza ci sia il flusso di acqua in entrata, questo si potrebbe essere fastidioso.

Ciao.
Difficile come tu dici dare una risposta, comunque bisogna partire da un distinguo: se fa nuoto libero da solo il miglioramento sara' risibile, dato solo dalla migliore risposta atletica e non dalla tecnica, anzi eventuali errori si consolideranno nel tempo, quindi anche con sforzi immani il miglioramento sara' minimo; se invece frequenta un corso oppure magari nel futuro una squadra con istruttore/allenatore, e non incontra particolari problemi ad applicare la tecnica, il miglioramento sara' probabilmente costante nel tempo, pur senza raggiungere i livelli prestativi di chi ha iniziato nuoto da bambino.

Mangiare prima di un allenamento va bene solo se si assumuno carboidraiti a basso contenuto glicemico, altrimenti dopo un iniziale picco di energia si avra' un down molto forte dovuto alla sovraproduzione di insulina; inoltre se il cibo non e' particolarmente veloce a essere digerito, avendo la digestione in corso con conseguente richiamo di sangue allo stomaco, avrai un deficit di ossigenazione ai muscoli e al cervello con un peggioramento prestativo non da poco.

Fare lo stesso allenamento sempre e' quanto di meno efficace ci sia, perche' il fisico si abitua velocemente agli stimoli.
Ti consiglio di guardare sulla home page di Nuotomania, trovi una sezione apposita con un sacco di allenamenti divisi per livello: ovviamente quelli piu' difficili sono anche i piu' lunghi, adattali alla tua quantita' di tempo.

Ciao.
Significa fare dorso concentrandosi solo sulla spinta, quindi parti col braccio disteso sopra la testa, prendi bene l'acqua e poi la spingi verso i piedi, questa e' la finalita' dell'esercizio e quello su cui devi concentrarti; il recupero dev'essere subacqueo, quindi alla fine della spinta, invece che fare il classico recupero a dorso col braccio che esce dall'acqua e passa dritto a fianco del corpo per rientrare sopra la testa, fai il recupero sotto l'acqua andando poi a riprendere l'acqua nella posizione di partenza.

Ciao.
Non riesco a vedere allegati; comunque, se le pinne Aquasphere sono specifiche per il nuoto vanno bene; ogni produttore fa ovviamente un modello che differisce dall'altro in qualcosa, piu' o meno lunche, piu' o meno larghe, forme leggermente diverse, quindi potresti trovarti piu' o meno bene a seconda del modello; in ogni caso la funzione e' la stessa per tutte e si, con le pinnette, visto che servono al potenziamento delle gambe o darti maggior supporto per esempio in un allenamento a delfino, farai piu' fatica perche' forzerai maggiormente la muscolatura delle gambe e si, e' normale che la gambata sia meno ampia e piu' funzionale, in questo ti migliorano anche la tecnica.
Non abusarne pero', alternale con la nuotata senza, in modo da non abituare il corpo ad averle sempre.

Ciao.
Posto che secondo me dovresti sentire il parere di un medico sportivo, il fatto che senti dolore lombare potrebbe appunto essere dovuto sia ad una posizione non corretta, schiena troppo incurvata, sia dalla rigidita' del corpo.
Entrambe le cose sono anche normali se sei all'inizio e non hai mai fatto un corso di nuoto prima; sicuramente potresti  avere qualche problema di assetto che ti fa tenere su le gambe di forza per non farle affondare, andando ad infiammare la zona lombare; inoltre e' abbastanza normale essere rigidi all'inizio; il consiglio e' di cercare di nuotare il piu' rilassato possibile, concentrandoti sul far galleggiare le gambe invece che tenerle su muscolarmente e seguire i consigli dell'istruttore per quanto riguarda la posizione, specie della testa che governa un po' tutto il resto.
Al contrario della corsa il nuoto non va ad appesantire la colonna vertebrale, almeno non nello stile libero e nel dorso, pero' se e' gia' in atto un problema come nel tuo caso, potresti comunque risentire delle forze diverse che agiscono sulla colonna vertebrale, come torsioni oppure anche la sola spinta di galleggiamento data dall'acqua.
Detto tutto cio', prova con i consigli dati, pero' se la cosa non si dovesse risolvere a breve senti un medico.

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(1 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao.
La cosa e' estremamente soggettiva, devi provare di volta in volta e vedere come va meglio a te.
Io dopo anni di vari tentativi sono arrivato alla soluzione che, per me, per gare da 50 e 100, se non faccio proprio il riscaldamento ottengo risultati di gran lunga migliori, in quanto anche poco riscaldamento mi causa evidentemente una perdita di energie.

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(3 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Sul sito principale trovi un bel po' di allenamenti dal livello principiante al master, prova a cominciare a seguire quelli.

Ciao,
non c'e' un ordine prestabilito, puoi farli di seguito oppure variare l'ordine a tuo piacimento.
Per quanto riguarda i consigli, ce n'e' uno solo se vuoi migliorare, iscriviti ad un corso di nuoto con istruttore.

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(16 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Si lo fai ad ogni seduta e poi dopo un po' lo applichi alla nuotata, cioe' quando nuoti fai la respirazione nella stessa maniera, un bel respiro e poi quando la testa va sotto si espira facendo le bolle sia dalla bocca che dal naso, quindi quando si gira la testa per respirare si inspira di nuovo e via cosi'.
Quello che ti serve imparare e' controllare la respirazione, che non deve essere sincopata, ma un'alternanza di inspirazioni quando la testa e' fuori dall'acqua ed espirazioni profonde quando vai sotto.
Il consiglio comunque e' quello di iscriverti ad una scuola nuoto, dove in tutti questi esercizi sei seguito da un istruttore che ti guarda e ti corregge di volta in volta, nessun consiglio via tastiera puo' sostituire questo e nessun esercizio eseguito partendo da tali consigli ti insegnera' a nuotare.

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(16 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

L'esercizio che devi imparare a fare e' la candela: da fermo, attaccato al bordo, inspiri bene una volta, poi metti la testa sotto acqua ed espiri bene fino alla fine, sia dalla bocca che dal naso, a questo punto riemergi, prendi un altro respiro, uno, e rifai tutto n volte...questo e' l'esercizio base che fanno i principianti per imparare la respirazione.

carlo.settegrana ha scritto:

Ciao ragazzi,
io pratico nuoto da 9 mesi, sono alto 1.75 e peso 63 kg. Mi capita spesso di restare a corto di energia in vasca, sicuramente a causa dell alimentazione.
Al mattino faccio colazione con caffe e 4/5 biscotti, meta mattina qualcosa di salato al bar.. pranzo delle 13.30 100 gr di pasta con condimenti che variano dai legumi alla salsa o alle verdure + un frutto. Poi alle 16.30 bevo 15 gr di proteine idrolizzate ed alle 18 scendo in vasca per allenarmi sino alle 19. Uscendo dalla vasca bevo altri 25 gr di proteine per poi alle 20.30/21 cenare con carne pollo o tacchino e verdure miste,pane e frutta.

Sapreste indicarmi in cosa sbaglio?
Grazie

Potresti aumentare un po' la quantita' di pasta a pranzo e leva assolutamente le proteine idrolizzate del pomeriggio, non servono allo scopo per cui sono indicate, il recupero muscolare veloce, e anzi le proteine hanno un effetto di appesantimento perche' ti rimettono in moto la digestione.
Se serve prima di allenamento potresti assumere qualche fonte di zuccheri a lento rilascio a basso indice glicemico, ma io ti direi che con un buon pasto a base di pasta sei a posto, dei bcaa e della creatina.
Poi le proteine se ti serve il repupero muscolare le prendi dopo allenamento.

Un bel piatto di pasta a pranzo, con un po' di pane e verdure.

Ciao.
Significa che non nuoti con il gomito alto probabilmente.
Concentrati in fase di presa ad andare ad abbassare prima l'avanbraccio e tieni il gomito alto nella passata.
Ci sono alcuni tipi di palette, Finis mi pare, che possono essere utili.

Ah ok ecco; allora, sotto la muta non serve niente, perche' rimane ferma sulla pelle; devi porre attenzione ai punti esposti e dove finisce la muta: con quella a maniche lunghe non dovresti avere problemi di sorta se non sul girocollo, perche' la muta rimane ferma sulla pelle, se invece ne usi una smanicata oltre al girocollo dovrai lubrificare anche sotto l'ascella; sostanzialmente devi lubrificare nei punti dove la muta finisce e inizia la pelle e dove puo' esserci sfregamento tra pelle e pelle, specialmente in caso di acqua salata, la vasellina va benissimo.

Di per se e' indifferente, hai la muta sopra che isola da tutto quello che hai sotto; detto cio' dovresti mettere quello con cui stai piu'comodo e penso che la soluzione migliore, visto che ti bagni, sia mettere un normalissimo costume.

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(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Concordo con quanto scritto sopra, colazione leggera e dopo allenamento colazione vera...attenzione, nella colazione leggera evita assolutamente cibi ad alto indice glicemico, quindi no miele e solo quella frutta che rispetta questa indicazione, oppure qualcosa che abbia anche un indice glicemico un pelo piu' alto insieme a frutta secca che rallenti il metabolismno degli zuccheri.

Ciao.
Non ci dici niente di te, eta', che esperienza hai di nuoto ecc...
Cosi' giusto ragionando sul tuo tempo direi che manchi probabilmente di tecnica se fai gia' 2 allenamenti alla settimana e fai 2:15  sui 100 metri...quindi forse il consiglio sarebbe di fare un corso di nuoto se non l'hai mai fatto...comunque per la fase di nuoto di un triathlon direi di lavorare in regime aerobico e in soglia, quindi sia lavoro lungo con ripetute molto lunghe, sia con ripetute un po' piu' brevi, ma ad un ritmo sostenuto e con pochissimo recupero tra una e l'altra.

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(1 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Ciao.
La tecnica viene prima di tutto.
Detto cio' occorre anche differenziare piscina e acqua libere: ad esempio il gesto di alzare la testa e' proprio della tecnica in acque libere, in quanto serve per tenere la rotta, e' una cosa corretta in questo caso, non lo sarebbe, perche' non necessario e anche peggiorativo ovviamente, in piscina.
Detto cio', qualita' personali come resistenza, forza ed efficacia, pur con tecnica non perfetta, possono sopperire alla mancanza di perfezione della stessa; attezione, ho detto mancanza di perfezione, quindi mangari piccole sbavature: ti faccio un esempio, Paltrinieri, nuota in maniera orrenda tecnicamente parlando, pero' e' uno dei piu' forti del mondo; se avesse una tecnica migliore forse andrebbe ancora piu' forte o magari no perche' non riuscirebbe a sviluppare una nuotata efficace; specie nei nuotatori di elite la tecnica diventa molto personale, perche' sono appunto talmente forti che alcuni difetti possono anche essere trascurabili se ottengono lo stesso i risultati; se pero' parlassi con i loro allenatori, scopriresti la continua ricerca di miglioramento tecnico anche su di loro.
In ambito amatoriale la tecnica assume un ruolo principale perche' permette andature e prestazioni che difficilmente resistenza e forza potrebbero sopperire, specie in eta' un po' piu' avanzata.
Morale, impara il piu' possibile la tecnica corretta, ti permettera' di fare cose che altrimenti rihiederebbero uno sforzo abnorme se non impossibile.

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(2 risposte, pubblicate in Rana)

Senza video e' impossibile darti una risposta precisa, pero' teoricamente l'onda viene creata da una superficie di impatto, quindi direi che nel movimento di entrata in acqua della testa e di allungo delle braccia sei poco idrodiamico: potrebbe essere un problema della fase di recupero della bracciata, forse tieni le braccia o soprattutto i gomiti larghi, oppure mani, testa e busto non si "infilano" correttamente, oppure ancora hai il bacino troppo basso e quindi anche il busto troppo affondato che quando va in avanti crea l'onda, oppure ancora sbagli il tempismo della gambata, che deve avvenire per avere la spinta in avanti e quindi coincidere con il momento in cui il corpo e' piu' idrodinamico.
Quelli che vedi che hanno una nuotata piu' classica, a cui fai riferimento e che e' piu' piatta rispetto ad una rana di forza come quella di Peaty per dire, sono estremamente idrodinamici, quindi pochissimo affondamento e attenzione ai particolari per scivolare il piu' possibile nell'acqua.

egi78 ha scritto:
nuotix ha scritto:

se non ricordo male la frequenza cardiaca di un'andatura aerobica (a2) corrisponde a circa il 75% del massimale

come si fa a conoscere qual è il proprio massimale?

Empiricamente 220-la tua eta': esempio, se hai 40 anni il tuo battito massimale dovrebbe aggirarsi intorno ai 180 battiti per minuto.

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(3 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Ciao.
Ho provato in passato a cercarne anch'io, purtroppo di orologi da polso con le classiche 4 lancette da nuoto non ne esistono.
Avevo solo trovato un privato che vendeva orologi cinesi moddati su subito.it ad un prezzo troppo alto senza nessuna garanzia di tenuta dall'acqua.
Dovrai adattarti ai cronometri digitali.
Senza pero' spendere n centinaia di euro per una smart band o uno smart watch, ti consiglio un Casio o un Timex da poche decine di euro, purche' abbia il lap counter: questo ti permette sia di impostare l'orologio con un timer conto alla rovescia della durata della ripetuta in modo che poi riparta al tempo stabilito da solo, sia di usare il classico cronometro resettando il lap ad ogni ripartenza.

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(4 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

Bracciolo ha scritto:

Wow... Un mondo dietro queste palette... Io vorrei prenderne un paio per un uso normale.. No per usi specifici... Ho visto le vortex dell arena... Me le consigli?

Le Vortex non le ho mai provate, sono concave, io uso sempre dell'Arena le Elite perche' le preferisco piatte.