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(5 risposte, pubblicate in Quinto stile)

ieri sera ho nuotato per un 45 min con la mascherina,
poi terminato l'allenamento ho fatto la prova con i miei occhialini "classici", con l'elastico un po' smollato.

10 min al massimo, provando vari stili e virate. non ho avuto problemi di sorta. durante le prossime sedute proverò ad usarli per un tempo sempre crescente, vedendo se mi "riabituo". Altrimenti provo con un paio nuovo.

ad ogni modo, a parte il fatto che gli occhialini sono graduati e la mascherina no, mi sono trovato molto meglio: più libero e leggero.
molto meglio gli occhialini della maschera.

grazie a tutti per i consigli

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(5 risposte, pubblicate in Quinto stile)

grazie ragazzi per le risposte :_P

avevo pensato anche io qualcosa del genere... mi ponevo però un'ulteriore domanda:
ma perché fino all'altro giorno mi andavano bene e ora non più? E perché è successo di colpo a tutti gli occhialini utilizzati (prensenti e passati)?

nei prossimo giorni farò un ulteriore tentativo (ho cambiato il ponte del naso e allargato l'elastico) sperando sia la volta buona.

altrimenti, alla ricerca di qualcosa di maggiore comfort.

altra cosa: il mio oculista sosteneva che non sempre/non tutti dormiamo con le palpebre totalmente chiuse, e che potesse dipendere da questo.

vi terrò aggiornati :-)

grazie ancora

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(5 risposte, pubblicate in Quinto stile)

buongiorno, ritorno dopo tanto tempo, per raccontare una vicissitudine.
Non essendo materia tecnica, e non essendoci una sezione "materiale tecnico" mi permetto di postare qui. Se i Mod valuteranno inadeguata la scelta, cambino pure a loro piacere.

sostanzialmente, nel corso degli anni (nuoto dal 2005) ho cambiato diversi occhialini, e non ho mai avuto problemi di sorta. QUalche leggero bruciore per piccole infiltrazioni, ma un pò di collirio (lacrime artificiali) e andava via.

nuoto dal 2005, e dal 2014 in poi ho iniziato improvvisamente ad avere episodi sempre più frequenti di bruciori, in particolare all'occhio sinistro, per colpa dei quali o uscivo subito dall'acqua, o mi veniva un occhio rosso e lacrimante che mi faceva male tutta la notte (una volta sono dovuto andare al pronto soccorso, dove mi hanno detto essere una congiuntivite...).
Ne ho parlato con l'oculista, che mi ha consigliato di usare una nuova lacrima artificiale, e di mettere un gel la sera prima di andare a letto.
Per un certo periodo, sembrava funzionare anche grazie al fatto che ho cambiato occhialini. poi la pacchia è finita: o indosso una mascherina (cosa che non mi piace, visto che sono miope e le mascherine graduate non mi pare siano ancora state inventate), oppure, con i medesimi occhialini, sento ancora quei fastidi. che però, ho notato, non essere dettati da infiltrazioni di acqua, ma proprio da come la lente sinista poggia sull'occhio. Ho provato a sistemarlo e risistemarlo, ma nulla da fare.

ovviamente, quando scelgo gli occhialini, faccio sempre il "controllo" dell'adesione agli occhi (metterli sul viso, senza elastico, e lasciare andare le mani: se restano attaccati almeno un secondo sono quelli adatti alla forma dei miei occhi, altrimenti non vanno bene)

Prossimamente farò l'ultimo tentativo: ho cambiato il ponte del naso. O la va... o torno con la mascherina.

Qualcuno di voi ha avuto esperienze simili? Come avete risolto?

grazie per le risposte e buone nuotate

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(7 risposte, pubblicate in Rana)

SimOwen ha scritto:

io "ero stato imparato" :-P  a fare il 2 (come se mi "raggomitolassi" per darmi la spinta),
la prossima volta che vado a fare nuoto libero  per curiosità provo entrambi i modi e valuto le differenze

provato: la 1 mi sembra più dispendiosa ma più veloce.
la 2 più "rilassata". potrei pensare al cambiamento

LittleSte ha scritto:

come devo spingere l'acqua durante lo stile e dorso, a tenere i piedi a martello a rana, ad allungarmi bene nello stile, mi accorgo che nuoto molto contratto e faccio molta fatica ma sento l'acqua

quando avevo iniziato a nuotare (ormai 11 anni fa) io e i miei compagni ponevamo spesso questa domanda all'istruttrice.
lei ci diceva di pensare a una cosa per volta (es.: prima la bracciata), e quando ci sentivamo "sicuri", passare alla successiva (es.: la gambata). Se non riuscivamo a far quadrare il tutto, fermarci e ripartire da capo. Dopo un po' dovresti sviluppare la capacità di renderti conto se qualcosa non va (entro certi limiti... per il resto ci vuole un osservatore esterno) e sistemarla senza fermarti

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(310 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Cirone Furioso ha scritto:

@klopp

anch'io peno quanto te...
Però sono migliorato; personalmente, l'esercizio che mi ha dato di più da fare a secco, è: sdraiato a pancia in giù, muovi le gambe come per nuotare a stile. Intanto è impossibile farlo senza piegare le ginocchia, ma poi ti allena proprio quei muscoli che ti serviranno quando nuoterai per sostenere le gambe.
.

per non piegare le ginocchia si potrebbe provare a farlo sdraiati su una panca lasciando sporgere dal ventre in giù...
se non ti cappotti o non si ribalta la panca...
uhm... potrei provare....

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(7 risposte, pubblicate in Rana)

io "ero stato imparato" :-P  a fare il 2 (come se mi "raggomitolassi" per darmi la spinta),
la prossima volta che vado a fare nuoto libero  per curiosità provo entrambi i modi e valuto le differenze

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(27 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

megattera ha scritto:

Le cuffie che non uso, dopo averle lavate dentro e fuori, le polverizzo con un po' di borotalco e le infilo nel loro sacchetto originale; ho una cuffia in silicone che ho acquistato almeno 10 anni fa che usa mia figlia saltuariamente, tipo una volta l'anno, ed è ancora perfetta, mentre le mie che subiscono un uso intensivo semiquotidiano, e sono una cialtrona nel'infilarle, arrivo a buttarle solo quando le rompo.



invece la manutenzione tra una lezione e l'altra?
io quando arrivo a casa sciacquo con acqua del lavandino, asciuto e ripongo nel sacchetto in cui tengo anche gli occhialini. Peò dopo un po' di tempo, vedo che tutte le cuffie tendono a diventare appiccicose.

9

(27 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

nove ha scritto:
stefano '62 ha scritto:
Andre ha scritto:

NO!!!!!

Ma come no ?
E non vi fa schifo per niente nuotare in quella brodaglia ?
La doccia è OBBLIGATORIA e non è consentito alla società di evitare di imporla nel regolamento,e gli assistenti di vasca hanno il dovere di controllare che l'utente se la faccia,pena il ritorno nello spogliatoio.
Se la USL scopre che la società se ne frega,vi chiude la piscina.

Stefano nuoto tutti i giorni nella stessa piscina, la doccia la faccio prima poi eseguo riscaldamento a secco nuoto e altra doccia alla fine. Ti assicuro che la società del comune di Milano non fà controlli e gli assistenti idem. Anzi no  soltanto uno in una delle 3 piscine che frequento me lo chiese espressamente avevo il costume in parte asciutto... e quell'istruttore non l'ho + rivisto


da me si fa la doccia "liscia" (solo acqua, niente sapone), in effetti non mi pare che istruttori/bagnini controllino, però.
Spesso in acqua c'è gente con orologi/braccialetti/simili che, da regolamento,  dovrebbero essere tolti prima di entrare in vasca

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(5 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

anche da me ieri ho visto i "batuffoli" sul fondo della piscina. ce n'era qualcuno sul fondo della prima corsia (io ero in seconda).
Tempo fa si era già verificata una cosa del genere, c'era anche tipo della sabbiolina.
Gli istruttori dicevano che erano grumi formati da un disinfettante che avevano buttato dentro (non ho capito se era in polvere e non si è sciolto bene o se si sono formati da sé) ma che non faceva male a nessuno...
a me oggi bruciano un po' un occhio ma sicuramente (...) è perché ho già avuto problemi in tal senso.

se lunedì c'è ancora la lanuggine provo a chiedere ulteriori spiegazioni (immaginate un'emoticon con aria sospettosa)

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(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

io nuoto dal 2005 e sono stato abbastanza fortunato: ho (quasi) sempre avuto istruttori validi che mi trasmettevano la passione per il nuoto o che perlomeno mi insegnavano tecnicamente.
Tuttavia sono stato testimone di querelle tra essi e i datori di lavoro (a loro volta istruttori o ex istruttori): gente licenziata di punto in bianco non si capisce perché, questioni di trattamenti differenziati (loro pagati a ore, altri colleghi pagati a lezione la cui durata è di 45 min).

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(10 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

buongiorno,
chiedo scusa se "rubo" il topic, ma visto che siamo già in tema non mi pare il caso di aprirne un altro.
Anche a me sta venendo mezza idea di fare il passaggio "dall'altra parte della vasca" :_P
mi sono già documentato sulla trafila da fare. Ho alcune domande:

1) la visita medica di idoneità è come quella per partecipare ai corsi o è più approfondita?
ho un "difetto della vista" che non si può curare: se dovessi fare una visita per idonieità agonistica probabilmente mi casserebbero, ma se basta andare da un dottore per avere una visita sgrausa (pressione, respiro, aggiungiamo pure un cardiogramma) passerei senza problemi

2) ad un certo punto ci sono da affrontare "prove tecniche": di cosa si tratta più nello specifico e di che livello di difificoltà sono

3) se, come dicevo sopra, non sei stato un nuotatore agonista, al momento in cui presenti la domanda, ti ridono in faccia :-P o almeno ti danno la possibilità di provare?

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(5 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

LittleSte ha scritto:

ciao a tutti per alzare il sedere sto provando a contrarre l'addome spingendo la pancia in dentro.?

non è che "spingi" troppo?
prova magari a contrarre finché non tieni la postura giusta, poi "rilassati"
anche a me, anni fa, un istruttore consigliò (ordinò) questa cosa. la cosa non si ripercosse sulla postura e migliorò in effetti la nuotata.

Marioaversa ha scritto:

Infrango parzialmente un giuramento per alcuni chiarimenti circa Gregorio Paltrinieri. Da amico e compagno di vasca posso tranquillamente afferma che Gregorio beccheggia non per problemi di tecnica respiratoria ma perchè, con quella bracciata, riesce a tenere alta la linea di galleggiamento in quanto non lavora di gambe. Vi assicuro che in scioltezza scivola che una bellezza.
Non dimenticate che l'esecuzione perfetta non esiste e che ognuno di noi ha un suo modo di interpretare la nuotata. Poichè ciò che conta è il cronometro (cosa che a me fa davvero schifo) si può discutere dello stile ma parlare di deficienze tecniche mi sembra un pò presuntuoso se non si conoscono a modo gli atleti.
Gregorio ha 17 anni e sta lavorando sodo per migliorare.

mi sembra che il lavoro abbia dato i suoi frutti!!!!

riguardo alla respirazione, io (per pigrizia) respiravo sempre ogni due bracciate, a destra.
Dopo aver letto un articolo sul sito, che diceva che se fai così diventi una specie di gobbo di notre dame, mi è venuta strizza e da un annetto in qua respiro di default ogni tre (tranne quando sono stanco). se l'istruttore/ice chiede di svolgere un esercizio e respirare ogni 2 o 4, cerco di cambiare lato a metà.

leggete quell'articolo, vi giuro: è il metodo più efficace per imparare a respirare ogni 3 (o 5)

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(13 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

anche io ho il problema di contare le vasche. tipo che mi perdo a pensare ai fatti miei o a tenere una giusta postura in acqua... e quando mi rendo il conto di aver perso il conto scatta un misto di paranoia e ansia.

recentemente ho pensato a questo trucco: cerco di ricordarmi qualche dettaglio sui passaggi alle vasche precedenti che mi faccia riprendere il conto.
tipo: quando ero in questo punto, poco fa, ero uscito male dalla subacquea. Mentre prima ancora, in partenza, ero andato bene. Quindi è la terza volta che passo di qua, quindi ho fatto sei vasche. me ne mancano ancora due.

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(2 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

io pensavo di inventare una specie di disciplina di "inseguimento" tipo quello che fanno in bicicletta o sui pattini:
due nuotatori partono dai lati opposti della vasca, e vanno avanti a nuotare (sempre in circolo, sempre tenendo la destra), finché uno non raggiunge l'altro

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(7 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

sul "come fare" sarebbe più giusto ti rispondesse un istruttore (non mi arrogo tanta sapienza), e sicuramente sarebbe meglio se te lo mostrasse dal vivo.
sul fatto di velocità e fatica:
sulla prima ci guadagni di sicuro (il concetto è: spostare più acqua con una singola bracciata), sulla seconda... no :-(

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(7 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

ciao,
da quanto tempo frequenti il corso (nel senso: hai iniziato quest'anno o nuoti già da un po')?
Da decennale corsista, posso dirti che anche a me inizialmente hanno insegnato la nuotata piatta, mentre il "rollio" (appunto l'inclinazione di 45 gradi che segnali tu) è arrivata soltanto dopo (è una cosa in più che devi assimilare quando sei già avviato)

19

(2 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

anche io più o meno avevo lo stesso problema.
allenandomi tanto, negli anni ho migliorato, (per farti capire: agli inizi a stile libero non riuscivo nemmeno a finire una vasca), ma resto "debole" (lento).
prova a chiedere consigli all'istruttore, a riguardo, magari è un problema di postura.
anche se temo che l'unica risposta sarà che dovrai esercitarti parecchio.

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(6 risposte, pubblicate in Allenamento e Didattica del Nuoto)

anche nella mia piscina ho visto istruttori far nuotare con la maglietta (a me non è mai capitato).
un mio ex compagno parlava di un elastico legato con un'estremità alla base del blocco di partenze e l'altra... alle sue caviglie!
quest'ultima deve essere una figata pazzesca!

quella cintura che dici tu, invece, mi giunge nuova... ma... non è che nuotando, ti "toglie" il costume e i maschietti restano ignudi? :-(

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(6 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

a me capitava, tempo fa, nuotando a rana, di provare, dopo un certo numero di vasche, insensibilità a mignolo e anulare di entrambe le mani.
Poi ho letto l'articolo che consigliava di non tenere le dita totalmente serrata ma distanti tra loro qualche millimetro e tutto è passato.
Non so se potrebbe sistemare anche il tuo problema, ma provare non costa nulla.

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(1 risposte, pubblicate in Presentazioni)

"... faccio un vento e vi cambio il clima", direbbe Elio.
invece no, mi contengo :-P e dico solo ciao a tutti!

"Lurko" il forum da un po', ho trovato sia qui che sul sito un sacco di suggerimenti utili.
Solo ora ho deciso di palesarmi.

Ho fatto due anni di nuoto tra elementari e medie, ma non mi piaceva.
Poi all'alba dei 28 anni ho ripreso e ho capito cosa mi ero perso in tutti quegli anni...
Da allora ne sono passati 10: 6 di corso, due (faticosissimi) di master, 2 (pigrissimi) di nuoto libero,
e quando riparte l'annata riprenderò a fare i corsi.

ci leggiamo in giro.

Grazie