stefano '62 ha scritto:

http://www.cibo360.it/sport/quale/tecni … rfalla.htm

Uahhhha aha aha ha hha ahha aha ha aha ah aha haha ah aa aha haha aha hhah aahah aha

L'anno scorso ci allenava uno che era in odore di olimpiadi (delfinista), un esercizio che ci faceva fare era proprio con gambe ferme allargare le braccia, aggrapparci ad una immaginaria "ringhiera", tirarci in avanti come per "uscire da una finestra" e "tuffarci" con la testa.
Ma sicuro questo mio ex allenatore, che ha migliorato la tecnica a tutti, tirando giu' i tempi di tutti, si sbagliava.
Il segreto del delfino e' ondulare come un serpente come dice quel sito (che poi sponsorizza i soliti DVD).

Condividendo in toto l'ilarita' di Stefano, credo che il delfino sia comunque una somma di componenti che ciascun nuotatore deve poi amalgamare nella PROPRIA giusta misura, secondo le sue attitudini "biomeccaniche".
Durante i lavori duri, quando ero alla frutta, chiedevo per favore di poter nuotare a stile...
"No Paolo, a delfino"
"Ma Fra non mi si muovono piu' le braccia..."
"Paolo, devi partire deciso, tirare la subaquea, entri RILASSATO con le braccia, la trazione con calma, l'importante e' che SPINGI bene deciso, e mi raccomando concentrati sul TRONCO e sugli ADDOMINALI"
Il discorso che lavorando bene con il core si aiuta il lavoro di braccia (che poi non e' braccia, ma gran dorsale e pettorale) e' vero, peccato che questo non esclude il principio dell'appoggio stabile, che e' la base di tutti gli stili (ed ovviamente anche del delfino).

In gara la frequenza aumenta molto e di conseguenza il numero di bracciate, quindi il numero di bracciate nuotato lungo in riscaldamento e' diverso rispetto alle bracciate di un 50 che e' diverso dal numero di bracciate di un 400.

Secondo me scendere di bracciate e' importante perche' aiuta a migliorare la concretezza della presa/trazione/spinta, certo, non bisogna per questo perdere la continuita' e snaturare la nuotata.

Io sono a 16, per me 12 sarebbe impossibile.

Si, i tricipiti.

Ti consiglio di andare da un buon fisioterapista e/o osteopata, meglio se entrambi (io ho avuto brutte esperienze da osteopati che non erano fiosoterapisti, ma non e' detto...).
Magari hai uno squilibrio muscolare che fa lavorare la spalla non in asse, puoi avere l'articolazione un po' "incriccata", tutti problemi che un professionista puo' metterti apposto con terapie manuali e soprattutto puo' darti esercizi da fare a casa per mantenere gli eventuali progressi.

A me ad esempio quando insorgono i primi sintomi fa miracoli l'esercizio 1 che eseguo con una banda elastica.
http://www.nuotomania.it/spalla_nuotatore_nuoto.htm


Tra l'altro sono scemo perche' lo faccio solo quando ho fastidio, mentre sarebbe buona norma farlo SEMPRE 5 minuti prima di entrare in vasca.

In generale diffido dalle prescrizioni di N sedure ti tecar, laser o chesso', sono la via piu' facile per prenderti dei soldi.

Per le palette, se ruoti le spalle in maniera corretta 400m di palette a sessione van bene.

Io vedo gente nel nuoto libero che nuota (male) un'ora di fila con pinne e palette, mah...

Il beneficio di nuotare con i pugni chiusi non e' quello di rinforzare l'avambraccio, bensi' quello di acquisire sensibilita' sull'avambraccio, perche' non e' appunto solo la mano che genera la propulsione, ma tutto il braccio.

Il fatto che tu senta l'avambraccio affaticato significa che stai eseguendo in maniera corretta (all'inizio ti sara' sembrato "bucare" l'acqua).

Non serve che fai tutto quel lavoro a pugni chiusi, proprio perche' e' un lavoro di sensibilita' (e non di rinforzo), inseriscilo in una serie di esercizi di sensibilita'/equilibrio/tecnica, ma variando, ad ex:

8 x 50
50 25 solo braccio dx, 25 solo braccio sx
50 pugni chiusi
50 25 max continuita' e ampiezza, 25 max frequenza
50 25 mani aperte, 25 normale

e' un esempio, ci sono 1000 esercizi che si possono fare (streamline, remate, gambe), ti consiglio di farne sui 200-400 m ogni allenamento, ma puoi anche dedicare un intero allenamento.

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(7 risposte, pubblicate in Rana)

Premesso che non sono un ranista, io ho sempre fatto la 1 e ho sempre pensato che non ci fosse alternativa.

Finche' sento il mio allenatore spiegare ad un mio compagno la 2.
Allora per curiosita' lo provo.

La 1 mi da' idea di essere piu' "coordinato", mentre la 2 mi sembra piu' adatta per aumentare la frequenza.

Comunque 45 secondi sui 50 a un passo "normale", non e' male.
Il classico riscaldamento per in master ha ripetute in A1 con stile a 55'' e si chiudono sui 45'', 47''.

Anche nella seconda variante tieni comunque la spalla dx avanti rispetto alla spalla sx.

A me aveva aiutato molto questo esercizio:
- Gambe stile, braccio sx disteso lungo il corpo, braccio destro disteso in avanti, respira a sx, concentrati solo nell'appoggiare l'orecchio dx sull'acqua per prendere aria
- Come sopra, ma con anche il braccio dx disteso lungo il corpo (piu' difficile).

Fai due vasche in esercizio piu' una nuotando a stile e respirando solo a sx, oppure ogni tre (alternando dx e sx).

Ripetere a volonta'.

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(5 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

La sabbia è un problema del filtro.
Nella corsia master da noi c'è stato un periodo che sembrava Riccione... big_smile

No devi assolutamente espirare tutta l'aria in acqua, cosicche' quando apri la bocca per respirare  l'aria ti entra nei polmoni in automatico, almeno io non faccio nessuno sforzo "cosciente" per inspirare, mentre l'espirazione invece e' "cosciente".

Ci vorrebbe qualcuno di esperto nella didattica (cosa che io non sono), ma secondo me, piu' che fare vasche a rana o a stile ti consiglierei di fare respirazioni a candela fintantoche' la respirazione non venga del tutto NATURALE, senza nessun affanno.

Anche quando espiri non e' che devi soffiare con tutta la forza che hai, cerca di essere sempre bella rilassata.

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(5 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

Ciao Nina,
Allora io sono di Genova, e devo dire che le varie piscine (Crocera, Albaro, Sciorba, Pra, Lago Figoi) sono nel complesso pulite.
Certo, e' capitato saltuariamente di trovare l'acqua un po' torbida, assai raramente di vedere qualche "corpo estraneo", ma, per il mio modo di vedere, si sono trattate piu' di eccezioni che di normalita'.

Diversa e' la situazione della pulizia degli spogliatoi e delle docce, in alcune strutture decisamente piu' curata che in altre.

Dal canto mio non mi son mai preso funghi o gravi infezioni.
Spesso mi e' capitato di soffrire di un lieve disturbo alle orecchie, che attribuisco all'acqua che mi rimane nelle orecchie, ma penso sia dovuto piu' ad una mia negligenza che alla qualita' dell'acqua (la cuffia deve coprire del tutto o scoprire del tutto l'orecchio, in tal modo l'acqua non entra o e' libera di defluire).

Se hai passione per il nuoto ti consiglio di non rinunciare per questo, ora pensa a guarire poi magari cerca altre strutture o valuta l'igiene della tua tra qualche mese.

Essendo siciliana, credo che tu possa anche valutare l'opportunita' di nuotare anche in mare, dato che avrai una buona temperatura per 5 mesi l'anno!

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(6 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Dal sito:

"Le andature di allenamento per lavorare in A2 saranno più lente rispetto alla velocità  di gara del:
9 -€“ 16% per serie da 400 m.
14 - 22% per serie da 200 m.
20 - 28% per serie da 100 m.
generalmente i velocisti necessitano di differenze percentuali superiori rispetto ai fondisti."

Tra 14% e 22% magari ci passa la differenza fra tu e la tua amica.
All'aumentare della distanza pero' la differenza tra gara ed allenamento si appiana per cui la tua amica avra' vantaggio.

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(2 risposte, pubblicate in Presentazioni)

Benvenuta!

P.S. Invitaci nella tua piscina!

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(3 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Mi ricorda un famoso aneddoto che ha raccontato Phelps.

Il suo allenatore gli faceva degli allenamenti al buio (intendo proprio con le luci della piscina spenta) per abituarlo/costringerlo ad avere un ritmo regolare nella bracciata.
Phelps, essendo una macchina, puo' nuotare tranquillamente al buio, tanto sa che il muretto arriva dopo X bracciate il primo 50, Y bracciate il secondo 50 ecc...

Un giorno in gara si tuffa e gli occhialini di riempiono d'acqua (succede anche a Phelps), lui ovviamente non si scompone, abituato a nuotare cieco, fa un tempo della ..........

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(6 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Sono due discorsi diversi.
Io volevo dirti che se tu sei piu' forte nei 100 stile in gara non significa che devi andare piu' forte in un 16x100 in A2/B1.

Poi nelle ripetute aerobiche bisogna cercare SEMPRE di nuotare bene, anche perche' se si nuota male si va piu' piano e non viceversa.

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(6 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Vuol dire semplicemente che sei piu' forte e potente della tua amica (considera anche che sei un uomo), mentre lei metabolicamente in A2/B1 e' piu' forte di te, quindi sino ai 200 probabilmente la tieni dietro in gara, ma sui 400 e soprattutto sugli 800 ti dara' metri su metri.

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(3 risposte, pubblicate in Tutto Master!!!!!!)

Bella domanda...
A termini di regolamento a stile libero sicuramente puoi levarteli, perche' fondamentalmente puoi fare quello che vuoi...
A rana e delfino dovresti procedere con movimenti simmetrici, quindi forse il gesto teoricamente sarebbe passibile di squalifica.
Bisognerebbe capire cosa succede nella pratica, di sicuro non trai nessun vantaggio a levarti gli occhialini, quindi se i giudici hanno un po' di buon senso...

Io recupero con il braccio destro piegato ed il sinistro quasi teso...
big_smile

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(4 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Secondo il mio allenatore (e quello precedente) e' un movimento sbagliato, a stile si passa dritti.
Quel movimento va bene nel delfino.
Pero' immagino ci siano teorie contrastanti.

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(7 risposte, pubblicate in Stile libero (crawl))

Piu' che distendere il braccio sott'acqua dovresti ruotare la spalla.
Che poi ti fa guadagnare un bel po' di cm, quindi in effetti stai distendendo il braccio.
Basta che non cerchi di allungarlo con la spalla/tronco bloccato, che non serve a nulla.

La cosa migliore e' che chiedessi al tuo allenatore...
Da quel che descrivi sembra che stai semplicemente facendo degli allenamenti duri.
Se pero' avverti "sintomi" quali:
- tempi peggiorano sistematicamente (una volta ogni tanto capita)
- hai difficolta' a nuotare durante il riscaldamento

ti consiglio di diminuire i carichi, saltare un allenamento e ricaricare le pile.

Anch'io mi trovo benissimo con Arena, e' un po' che ce l'ho e sono ancora belle integre, non si scivola, e le rare volte che capita di non disfare lo zaino incredibilmente le ho tirate fuori che NON puzzavano.

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(6 risposte, pubblicate in Domande e dubbi sulla tecnica del Nuoto.)

A me e' successo, nuotando a dorso.
Tieni presente che i muscoli che azionano le dita sono nell'avambraccio ed il movimento e' frutto di un complicato sistema di tendini.
Prova ad aprire e chiudere la mano e te ne rendi immediatamente conto.
Comunque il mio problema era dovuto all'arrampicata, che stressa molto quei settori muscolari.
Strano che sia collegato al nuoto, dove in tutti gli stili dovresti cercare di "appoggiarti" sui grandi muscoli.
Pero' puo' essere...

Riposati e vedi se passa.

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(803 risposte, pubblicate in Quinto stile)

Non si deve tirare su la testa prima della capriola, cosi' come non si respira la prima braciata dopo la subaquea.
Se proprio non ce la fai piu' puoi respirare a ogni bracciata prima della virata (invece che ogni 2,3,4...), un po' come fa Sun DOPO la virata e subaquea.