Figura 1. Tracciato ECG (parte alta) confrontato con un tracciato PPG (parte bassa). Il primo riporta l’intensità di un segnale elettrico e il punto R è il picco più alto e meno soggetto ad interferenze. Nel secondo riconosciamo il picco sistolico (I), la chiusura della valvola aortica e l’inizio della diastole (II) e il picco diastolico (III).