I vari disturbi che possono emergere nel nostro corpo si influenzano reciprocamente: è ormai noto come problemi psicologici possano portare a disturbi somatici, oppure come un’alterazione strutturale in una zona del corpo possa comportare la nascita di disturbi su altre strutture corporee.
Un classico esempio può essere fatto attraverso le numerose lombalgie che analizzate con la risonanza magnetica o con gli rx non riportano alterazioni del rachide e che si risolvono con manipolazioni viscerali. Questo perché le varie parti del corpo sono connesse tra loro attraverso la fascia (tessuto connettivo che avvolge tutto il corpo, dai muscoli, ai visceri, alle ossa),i muscoli, i legamenti e i nervi: basta pensare al dolore irradiato al braccio sinistro durante un infarto dovuto alla connessione tra il nervo frenico ed il plesso brachiale.
Normalmente il nostro corpo dovrebbe vivere in pieno equilibrio, ma problemi come quelli sopraelencati possono disturbare questo equilibrio portando ad un dispendio energetico maggiore e compromettendo la nostra resa su ogni attività, fisica o mentale; e questo si evidenzia maggiormente su chi svolge attività sportive, dove un benessere mentale e fisico devono coesistere per permettere al corpo la miglior prestazione possibile.
Purtroppo però, sempre più spesso si tende a bypassare la ricerca e la cura delle cause che possono portare a tali disturbi, arginando il problema con l’utilizzo di farmaci, pomate o del fattore tempo. Tutto questo porta il corpo, costretto a compensare i vari disturbi ed ingannato dall’effetto dei “rimedi veloci”, ad un sovraccarico di tensioni, indebolendolo, fino alla comparsa di problemi più seri e sempre più frequenti, come strappi muscolari, ernie, dolori al rachide ed alle articolazioni, problemi viscerali (reflusso gastrico,emorroidi,stipsi,ecc..), vertigini, ecc.
L’osteopatia va alla ricerca della causa che ha portato tali disturbi, cercando di riportare il corpo verso un equilibrio che permetta il minor dispendio energetico possibile, cosi da poter utilizzare le forze nelle attività svolte, senza sprecarle per compensare le varie situazioni di dolore che il corpo si trova costretto ad affrontare.
