Osteopatia e nuoto

(di Flavio Zampini, Osteopata esperto in traumi sportivi)

L’osteopatia viene fondata alla fine dell’800 da un medico statunitense A.T. Still che nel 1892 fondò l’American School of Osteophaty. L’osteopatia è una disciplina olistica (tratta il corpo come un’unità) riconosciuta negli Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Russia ed in gran parte d’Europa, che si avvale di tecniche esclusivamente manuali e non invasive andando ad intervenire sui sistemi del corpo, quali il sistema muscolo-scheletrico, cranio-sacrale, viscerale e fasciale, laddove si è creata una limitazione di movimento tale da alterare l’equilibrio globale del corpo.

L’Osteopata, quindi, non si ferma soltanto alla cura del sintomo, ma va alla ricerca degli squilibri che hanno portato a tale sintomo. Sempre di più nelle varie discipline sportive ci si avvale dell’osteopata come figura fissa durante la stagione sportiva dell’atleta, che può andare incontro nel corso di allenamenti o gare ad infortuni di vario genere, come quelli frequenti dell’apparato muscolo-scheletrico (es. tendiniti, dolori articolari, pubalgie, cervicalgie, dorsalgie, lombalgie, discopatie, dolore a seguito di trauma, ecc). Questi sono dovuti spesso ad un uso eccessivo ed a volte asimmetrico del corpo in seguito al tipo di attività svolta. La preparazione ed il mantenimento del tono muscolare sono quindi alla base di un benessere costante dell’atleta, il quale sottopone il proprio corpo a fatiche e stress continui.

L’osteopatia interviene prevenendo o trattando i traumi che potrebbero derivarne. Si è visto inoltre come postura e prestazione sportiva siano legati; infatti una postura errata, che può derivare da vari fattori, come una malocclusione, un dislivello del bacino, un atteggiamento scoliotico, ecc..,influenza negativamente l’apparato muscolare che in alcune parti del corpo si troverà a compiere un lavoro eccessivo rispetto alla parte controlaterale, andando più facilmente incontro ad infortuni, e condizionando in negativo la prestazione dell’atleta. Molti atleti agonisti ricorrono infatti all’uso di bite o plantari (laddove siano necessari) e trattamenti osteopatici per riequilibrare il corpo prevenendo gli infortuni e migliorando la propria prestazione.

Anche il nuoto, al contrario di quanto si è creduto fino a pochi anni fa, può portare a varie patologie osteo-articolari, specie negli agonisti, e non sempre è indicato nella risoluzione dei dolori alla schiena; anzi, spesso risulta controindicato, a causa di alcuni movimenti prolungati che vengono fatti nei vari stili.

E’ ormai nota la patologia della “cuffia dei rotatori”, molto frequente nei nuotatori a causa dell’uso che viene fatto delle spalle, essendo gli arti superiori le parti del corpo maggiormente usate e sottoposte a stress (es. nei dorsisti e liberisti) insieme a schiena (es. nei delfinisti) e ginocchia (es. nei ranisti). L’osteopata aiuta quindi l’atleta a mantenere il corpo nelle migliori condizioni per poter utilizzare tutte le energie in gara e per evitare infortuni che possono portarlo a periodi di pausa e di minor rendimento fisico.


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