Definire un obiettivo nel nuoto

(di Lorenzo Bianchi, Psicologo esperto in età evolutiva)

È esperienza di oggi il mio rientro in vasca per iniziare con gli allenamenti che spero mi porteranno ad affrontare il mio obiettivo per l’estate, una gara di triathlon olimpico. Ebbene sì, sono un runner amatore appassionato di nuoto e piuttosto che fermarmi ad una singola disciplina mi piace gustare i diversi “sapori che lo sport può offrire”. Così facendo mi sono avvicinato in punta di piedi al triathlon, e lo scorso anno ho esordito in una gara sprint: divertente ed affascinante. Il mio obiettivo per quest’anno come vi dicevo è una gara di triathlon olimpico sulla distanza di 1,8km di nuoto, 60km di bici e 15km di corsa. Vi racconto tutto questo per introdurci al nostro argomento.

Come definire un determinato obiettivo?
Il nostro scopo è riflettere sull’utilità di porci degli obiettivi personali che ci aiutino a migliorare la qualità della nostra vita e che ci consentano di ottenere più facilmente in futuro quello che desideriamo. Per avere una vita più soddisfacente e vivere nel benessere è importante chiarire a noi stessi e agli altri (amici, parenti, allenatore, compagni) cosa desideriamo modificare della nostra vita e cosa vorremmo riuscire a fare, ovvero quali sono i nostri obiettivi. Non è facile, poiché spesso abbiamo le idee confuse e non riusciamo a definire con chiarezza gli obiettivi, però vale la pena provarci.

Se ci ragioniamo un momento, vediamo come, definire i nostri obiettivi ci può aiutare a risolvere i nostri problemi, o meglio, una situazione di vita insoddisfacente. In ambito sportivo la definizione degli obiettivi da perseguire è importante poiché consente una programmazione delle attività da svolgere per raggiungere il fine prefissato. Se non abbiamo chiaro quale sia la meta da raggiungere è difficile che riusciremo ad individuare la strada corretta da percorrere per raggiungere la stessa.

Prima di decidere un obiettivo è utile seguire alcune indicazioni:

  • prendersi del tempo per riflettere sui possibili obiettivi da scegliere;
  • scegliere obiettivi nostri, cioè scelti da noi;
  • definire un obiettivo con precisione, che sia chiaro per noi e per gli altri;
  • scegliere obiettivi né troppo facili, poiché poco stimolanti, né troppo difficili, poiché potrebbero generare delusione;
  • scegliere obiettivi che miglioreranno la nostra vita in modo duraturo e non occasionale;
  • definire le scadenze.

Lo psicologo Maultsby (1990) suggerisce alcuni criteri per decidere se dedicarsi ad un’attività:

  • non mette in pericolo la nostra vita e non danneggia la nostra salute;
  • suscita emozioni e sensazioni piacevoli;
  • ci aiuterà a rafforzare il nostro carattere;
  • è probabile che non ci porti a conflitti non voluti con altri.

Secondo Maultsby, è ragionevole decidere di fare un’attività solo se soddisfa almeno due dei suddetti criteri. Voi cosa ne pensate?


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