Le differenze riguardano tutti i fattori della prestazione e cioè i fattori biomeccanici, i fattori fisico – atletici, i fattori tattici e quelli psicologici. Per ciò che riguarda i fattori biomeccanici, cioè lo studio degli effetti esterni del corpo umano in acqua, le differenze riguardano l’assetto e la posizione del corpo nonchè la maggior densità dell’acqua, che comporta maggiore resistenza e quindi notevoli differenze nella tecnica di nuotata.
Sotto l’aspetto fisiologico, quindi per ciò che concerne i fattori fisico atletici, si ha intanto un diverso impegno delle vie metaboliche, visto che dato il protrarsi dello gara si utilizzano non solo glucidi ma anche proteine e grassi ; l’intensità dello sforzo riguarda principalmente la soglia anaerobica (che è la massima intensità di uno sforzo in cui vi è un equilibrio tra l’acido lattico prodotto dal lavoro muscolare e quello che, nello stesso intervallo di tempo viene smaltito dall’organismo, e cioè quell’intensita’ in cui il sistema aerobico non riesce più a far fronte alle richieste dell’organismo); vi è solo una piccola produzione di lattato. Il diverso impegno muscolare è dato dei differenti fattori biomeccanici coinvolti, visto che si ha necessità di una maggiore potenza e sicuramente di una maggiore forza resistente.
La fatica fisica non è solo una fatica muscolare ma anche una fatica che coinvolge le articolazioni e i tendini. Sono diverse le condizioni ambientali, dato che in acque libere c’è sicuramente una minore umidità, una minore temperatura dell’aria e dell’acqua, la possibilità di incontrare diverse temperature dovute alle correnti; vi è anche comunque una maggiore capacità respiratoria dovuta alla mancanza del cloro.