Nuoto e gravidanza (3° parte)

(di Gian Maria D’Amici)

Durante i tre primi mesi, l’ovulo è impiantato e presto sarà  passato per essere embrione e feto. Questa è una fase critica della gravidanza.

Fertilizzazione e sviluppo embrionale
Lo sviluppo comincia con l’embrione durante i primi due mesi, è il periodo fondamentale perchè vive su morfogènesi ed esso sviluppa l’organogenesi. Verso il quinto giorno, il màrula si trasforma in blastula ed il sesto giorno si produce l’anidacià. Il 18° giorno avviene la formazione del profilo cardiaco, il profilo uditivo e la placa neurale. Il 24° giorno si forma il tubo neurale, compaiono i primi vasi embrionali e si può osservare la membrana faringea aperta. Dal 28° giorno la chiusura del tubo neurale è completata e s’apprezza il profilo ottico, i polmoni, il pancreas ed gli arti inferiori. Al 30° giorno misura già  circa 4.5 millimetri appare il profilo olfattivo e si chiudono i orejuelas. Il cervello, con cinque vescicole, e osservato al 35° giorno. Al 49 giorno il cuore ha le quattro cavità . Le barrette compaiono separate al 56°. 60° giorno, l’altezza è di 30 millimetri e l’aspetto è già  perfettamente definito. Durante il periodo fetale, del secondo al nono mese, gli organi subiscono soltanto i fenomeni di histogènesi e stanno acquistando la le loro posizioni definitive. Il feto aumenta a molto in altezza e volume.

Posizione e forza
Durante la gravidanza, molte donne soffrono il dolore nella zona lombare o sciatica. Inoltre è frequente che il dolore compare dopo il parto. Le cause sono varie:

  • l’aumento del peso e del volume dell’utero;
  • la muscolatura della schiena è sovraccarica e contratta;
  • poca forza nei glutei;
  • rilassamento dei muscoli addominali;
  • la sedentarietà .

L’aumento del peso e del volume dell’utero sposta il centro di gravità . Di conseguenza, la donna incinta controlla il suo equilibrio a spese di una iperestensione lombare con la conseguente posizione di lordosi. L’iperlordosi aumenta il carico che sostiene la colonna ed obbliga la muscolatura della zona lombare ad uno sforzo più grande che ne facilita la contrattura e può innescare disturbi o dolori in quella zona. L’aumento del peso provoca che la muscolatura della zona lombare deve lavorare di più ed aggrava la tendenza alle contratture provocate dal rilassamento addominale, la lordosi ed il resto, specialmente se già  prima della gravidanza la muscolatura addominale e del dorso non erano forte. La flessione dorsale è abituale inoltre, durante gli ultimi mesi della gravidanza, specialmente per l’aumento del volume e del peso dei seni, con conseguente posizione cifotica. Queste cause aumentano le curvature vertebrali e di conseguenza producono dolori alle anche alla schiena e alle spalle. Galleggiando ponendosi nell’acqua orizzontale di custodia, sarà  evitato di sovraccaricare la zona lombare.

Un altro motivo delle posizioni inadeguate è la mancanza di forza dei muscoli addominali, glutei e quadricipiti. Questi muscoli mantengono la posizione della parte superiore. Nelle circostanze normali, l’equilibrio della tensione della muscolatura addominale e della schiena contribuisce a che la muscolatura si mantenga retta. Nelle circostanze normali, i glutei stabilizzano il bacino e contribuiscono un supporto stabile alla colonna lombare. Durante la gravidanza, aumentando il peso e variando la posizione della colonna vertebrale, se la muscolatura dei glutei è poco potente può essere incapace di stabilizzare l’articolazione sacro-iliaca, che fissa la colonna al bacino, il che provoca dolore nella zona lombare bassa. Se i glutei stanno contratti, i quadricipiti si distenderanno contemporaneamente ed allo stesso tempo si eviterà  l’iperestensione delle ginocchia. Allora i piedi potranno sostenere più meglio il peso supplementare. D’altra parte, con i quadricipiti più forti, la pressione sulle ginocchia è minore. Specialmente nel secondo trimestre di gestazione, i muscoli addominali, sono sottoposti ad una pressione interna esercitata dall’utero, ad una combinazione di cambiamenti ormonali, ad un eccessivo tensione ed a improvvisi movimenti spasmodici, avviene la separazione dei muscoli addominali. Questo rilassamento è necessario per permettere lo sviluppo dell’utero nelle fasi più avanzate della gravidanza, ma se già  prima quei addominali erano poco potenti può comparire più precocemente.

Il rilassamento della muscolatura addominale causa che la donna incinta si piega all’indietro – nella posizione di iperlordosi usando eccessivamente la muscolatura del dorso per mantenersi in equilibrio.

Questi meccanismi facilitano che la muscolatura della zona lombare si contragga presentando dolore. E’ importante mantenere la resistenza ed il tono di questi, per non aumentare questo processo e recuperare l’integrità  di questi muscoli nel periodo post-parto. Nel galleggiamento verticale dinamico, si fanno lavorare i muscoli addominali. La sedentarietà  ed il riposo riguardato sono già  di per sè fattori di rischio perchè il dolore alla schiena dura più. Per motivi ginecologici, alcune donne errate ed il sovraccarico della muscolatura, inoltre causa con rapidità  una perdita di forza e massa muscolare, e con esso aumenta la probabilità  che la muscolatura si sovraccarichi e si danneggi.

Attenzione: Prima di intraprendere qualsiasi programma di esercizio fisico è indispensabile consultare il medico specialista che vi segue in gravidanza. 140 pulsazioni al minuto, per una durata massima di 15 minuti è il target limite di sforzo per la donna in gravidanza in ottima forma fisica. Ricordate che il battito del feto ha esattamente il doppio delle pulsazioni L’assenza d’impatto con il terreno è indispensabile per un buon allenamento Evitare contrazioni e compressioni della zona addominale. Possibilità  di recuperare in qualsiasi momento se ne avverta la necessità . Ricordate che le vostre pulsazioni tenderanno a salire ed i tempi di recupero ad allungarsi rispetto alla condizione prima della gravidanza.


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