Lo sviluppo delle capacità coordinative è strettamente associato con la concomitante evoluzione delle capacità senso-percettive.
L’evoluzione della coordinazione può avvenire solo attraverso una esecuzione cosciente e corretta del movimento, infatti la ripetizione meccanica di movimenti automatizzati (per i quali non è più necessario l’intervento cosciente) non può in alcun modo arricchire il bagaglio senso-percettivo e quindi non può incrementare le capacità coordinative. Solo lo sforzo che un atleta realizza per far coincidere il proprio programma motorio con il risultato ottenuto (integrazione) può indurre un corretto incremento delle capacità coordinative motorie che si riflette in un conseguente miglioramento tecnico della nuotata.
Il corretto allenamento delle capacità coordinative, sarà ricco e variegato, con difficoltà progressivamente crescenti. Considerando che il nuoto è uno sport ciclico di resistenza alla forza ad elevata valenza coordinativa, capiamo come il bagaglio tecnico di un atleta (e quindi la sue capacità coordinative) posa, più che in altri sport, influenzare il grado di utilizzazione delle potenzialità energetiche offerte dall’organismo. Questo vuol dire che un atleta molto allenato, quindi con capacità condizionali molto sviluppate, ma dal bagaglio tecnico scarso avrà prestazioni sicuramente inferiori di un individuo poco allenato ma da con un ottimo bagaglio tecnico.