Partenza dorso; distacco dal blocco e angolo di ingresso in acqua (Natalie Coughlin).
All’apposto del giudice, portare l’angolo gambe cosce ad un’ampiezza di circa 90 gradi. Flettere le braccia e cercare di sollevare il sedere fuori dall’acqua. Per non scivolare, cercare di tenere la pianta del piede ben salda sul muro. Al via spingere sulla maniglia con le mani per poi lanciare le braccia e la parte alta del corpo all’indietro. Spingere sulle gambe facendo risalire il bacino. Le braccia possono raggiungere la parte alta del corpo, o con un movimento circolare laterale, o passando direttamente davanti al corpo. In quest’ultimo caso e bene piegare leggermente le braccia.
L’ingresso in acqua e la conseguente fase di apnea subacquea, devono essere velocissime e quanto più possibile potenti. Dopo la spinta e l’inarcamento della schiena, è molto importante trovare il giusto angolo di impatto con l’acqua, che deve essere di circa 40 gradi. Un angolo inferiore porterebbe ad una apnea troppo corta. L’impostazione del giusto angolo di ingresso è condizionata dalla posizione dei piedi in partenza. Con la prima gambata si può comunque correggere (per quanto possibile) l’ingresso in acqua durante la fase subacqua mantenere la massima distensione delle braccia e pinneggiare a gambe delfino. Il busto e le braccia, al fine di ridurre la resistenza dell’acqua, devono rimanere fermi, e il movimento di delfinizazione deve partire dall’addome.
Disegnare un arco durante la subacqua che da prima porta in profondità per poi tornare gradualmente in superficie. Non uscire oltre i 15 m pena la squalifica. Molto importante la prima bracciata che deve essere avviata in anticipo quando il viso è a pochi cm dalla superficie dell’acqua. Virata dorso; particolare della rotazione e della spinta dal muro.
Virata dorso; particolare della rotazione e dell’apnea suacquea. (Markus Rogan)