I processi di apprendimento sono spesso molto più lunghi di quello che ci fanno vedere queste belle immagini e la strada per raggiungere buoni risultati deve essere tanto bella quanto i risultati finali.
Ma queste sono delle cose che a nessuno interessa dirci. Sono ben pochi gli informatori che ci illustrano sui benefici che reca al bambino il fatto di condividere un’ora di gioco pieno con la mamma o il papa; sui benefici del contatto stretto, pelle-pelle, di un sostegno armonioso e sicuro, che rassicura e protegge; che diventa base di lancio per traguardi ben più importanti; sui benefici di un ambiente sereno e stimolante che inviti a prendere i giochi a toccarli, a lanciarli, a entrare in contatto con nuovi amici ed iniziare cosi a condividere il difficile mondo delle regole. Perciò, diamo ai più piccoli la possibilità di lavorare in piscina con i migliori insegnanti che abbiamo a disposizione; facciamo che i migliori siano sempre più bravi perfezionandosi nelle aree di pertinenza, e, soprattutto, lavoriamo tutti insieme per far si che la informazione che arriva alle famiglie sia il più completa e valida possibile. In questo modo i bambini ci ripagheranno crescendo sani e felici.
Studi recenti hanno dimostrato che i bambini che imparano presto a nuotare sono avvantaggiati nelle tappe dello sviluppo personale nel corso della vita. Le ricerche dimostrano che i bimbi che iniziano presto a nuotare sviluppano molte facoltà prima degli altri, anche di quelle che possono aiutarli molto nella transizione verso contesti di apprendimento come la scuola materna o elementare.
I mini nuotatori risultano migliori in attività motorie-visuali, come colorare, disegnare linee o tagliare fogli di carta, ma anche in molti esercizi matematici: il “miglioramento” è indipendente dal genere e anche dallo status sociale dei bambini.