Home Blog La nuotata di avvicinamento del lifeguard

La nuotata di avvicinamento del lifeguard

Davide Gaeta in muta sulla riva del mare

Il modo in cui nuota un lifeguard ha molte cose in comune a quello del pallanuotista.
Entrambi hanno un forte interesse a tenere sotto occhio quello che succede, e lo sguardo è quasi sempre al di sopra della superficie dell’acqua.
Entrambi hanno un target: la palla o il pericolante. La strategia per raggiungerlo ha maggior valore rispetto alla velocità.

Per questo può tornare utile qualche consiglio specifico al lifeguarding, che non andrebbe bene se applicato al nuoto sportivo.

Partiamo dalla bracciata

Questa deve essere corta e grezza, e non deve prevedere quello che nel nuoto sportivo viene chiamato rollio, ossia l’oscillazione lungo l’asse longitudinale del corpo.
Il corpo deve essere stabile e l’assetto costante!

La testa alta, fuori dall’acqua, porta a far affondare le gambe.
È necessario compensare questo disequilibrio con una forte battuta di gambe, da velocista.

Testa alta non vuol dire respirare liberamente.
Importante è gestire la propria respirazione, soprattutto durante un intervento in condizioni di mare formato, dove è necessario coordinare le inspirazioni con i tempi dettati dalle onde.

La velocità non è tutto, ma neanche è poco

L’andatura non può essere troppo lenta, un salvataggio è un’azione rapida e immediata, soprattutto in presenza di correnti, dove è importante sfruttare le rotte e i momenti giusti per giocare alla meglio le proprie forze.

Ma la cosa più importante resta la capacità di adattamento

Un lifeguard che interviene per soccorrere un bagnante in mezzo ai frangenti non può pretendere di applicare una nuotata pura e pulita come quella appresa in piscina.
È necessario adattarla al contesto ambientale, ai singoli momenti dettati da onde, correnti e quant’altro. E per acquisire questa capacità è bene allenarsi con istruttori che organizzano attività finalizzate a portare i corsisti nel mare mosso, con la possibilità di apprendere in sicurezza.

Per approfondire questo argomento, torna utile dare un’occhiata a questo video:

Il lifeguard come lavoro:  nell’articolo precedente spiego quanto sia importante sviluppare una visione professionale per quello che è a tutti gli effetti un lavoro di utilità sociale. Per informazioni sul settore del lifeguarding visita il sito www.davidegaeta.com e i miei canali social (Facebook e Instagram)

Questo elemento è stato inserito in Blog. Aggiungilo ai segnalibri.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.