Home Blog Tecnica del nuoto Esercizi di specializzazione per la farfalla (delfino) – #VIDEO

Esercizi di specializzazione per la farfalla (delfino) – #VIDEO

Nuoto esercizi specializzazione delfino

3 esercizi utili per migliorare la sensibilità propiocettiva di ogni nuotatore

(di Gian Maria D’Amici)

la farfalla, così come la rana, è uno stile poco compreso da molti nuotatori. L’idea è che esso sia difficile da praticare e questo spesso porta ad adottare una tecnica di “sopravvivenza” e non di eccellenza.

Un modo adeguato per impostare correttamente la farfalla (detta anche delfino) è quello di nuotare cercando sempre la velocità nell’esecuzione del gesto. La farfalla infatti è uno stile che non può essere nuotato lentamente. A tal fine un buon metodo è quello di nuotare serie molto brevi e veloci (es. 3 x [4 x 25 m 12.5 m forti + 12.5 m a piacere]).

Fondamentale rimane comunque la comprensione della giusta tecnica di esecuzione, alla base della quale troviamo il movimento ondulatorio di tutto il corpo che deriva dall’azione combinata di braccia e gambe.

Nel video a seguire sono mostrati 5 esercizi elementari, specifici per il miglioramento di questo fondamentale della farfalla.

GUARDA IL VIDEO

  • #1: colpo di gambe -> immersione (giù la testa con il mento che tocca il torace) -> inarcamento della schiena -> emersione con respirazione;
  • #2: come esercizio #1 con la differenza che durante la fase ascendente si avvia una passata di entrambe le braccia supportata da un secondo colpo di gambe. Le braccia poi sono riportate nella posizione di partenza recuperando in acqua;
  • #3: come esercizio #2 con la differenza che il recupero delle braccia avviene aereo (bracciata a farfalla completa);
  • #4: esercizio detto anche delfinetto;
  • #5: braccia rana gambe delfino, importante è la frequenza del colpo di gambe (due colpi di gambe per ogni ciclo di bracciata a rana).

Le regole fondamentali da seguire per nuotare facilmente la farfalla sono comunque 4:

    mantenere un ritmo di bracciata adeguato;
    respirare sempre ogni due bracciate;
    curare la propulsione delle gambe che deve essere sempre alta;
    tenere la testa bassa durante la respirazione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.