Home Blog Nuoto Master L’impegno sportivo nei nuotatori master italiani. Dopo 2 anni la pubblicazione sull’European Journal of Sport Science

L’impegno sportivo nei nuotatori master italiani. Dopo 2 anni la pubblicazione sull’European Journal of Sport Science

Pubblicazione scientifica Nuoto Mania

(di Gian Maria D’Amici)

Nel Giugno del 2012 Nuoto Mania ha contribuito alla diffusione di un questionario scientifico volto ad indagare atteggiamenti individuali, abitudini di allenamento e influenze sociali nel contesto del Nuoto Master. I dati raccolti vennero poi elaborati dall’autore della ricerca il Dr. Giampaolo Santi (a quei tempi del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna), per poi essere presentati in un rapporto preliminare pubblicato nel mese di Luglio sempre sul nostro portale .

A distanza di 2 anni, siamo orgogliosi di comunicare che quel materiale ha prodotto uno studio scientifico regolarmente pubblicato sulla rivista internazionale European Journal of Sport Science (link Pub Med: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24826953, Impact Factor 2012: 1.146) di cui il Dr. Santi (PhD) è primo autore. Nella sezione Materiali Metodi del manoscritto si fa chiaro riferimento al nostro portale e ai colleghi di NAL.

Nuoto Mania Shop

Prima di presentare le nuove considerazioni sul tema che il Dr. Santi ci ha gentilmente inviato, ci preme far chiarezza sull’importanza di uno studio scientifico regolarmente accettato e pubblicato da una rivista internazionale. Quanto segue si discosta dal mondo acquatico ma riteniamo che possa essere utile ai lettori per valutare la qualità del materiale “scientifico” in cui spesso ci si imbatte sul web.

Cos’è che rende uno studio “scientifico”? Che differenza c’è tra un qualsiasi articolo “scientifico” pubblicato sul web (come quelli pubblicati sul nostro portale ad esempio) e uno studio accettato e pubblicato su una rivista scientifica internazionale (non italiana).

Quello che rende uno studio “scientifico” è il metodo con il quale esso si sviluppa. Questo deve basarsi sull’osservazione antecedente di evidenze sperimentali che porta alla formulazione di una teoria da validare attraverso un esperimento finale.

Il prodotto finale è normalmente un “paper” (manoscritto, articolo, lavoro) articolato in diverse sezioni: introduzione (evidenze sperimentali antecedenti, studio della letteratura già pubblicata), materiali metodi (descrizione delle metodiche sperimentali adottate), risultati (presentazione dei risultati ottenuti nei propri esperimenti), discussione (sviluppo di una teoria basata sui risultati sperimentali).

Il manoscritto per diventare una pubblicazione scientifica va presentato alla Comunità Scientifica Internazionale attraverso la pubblicazione su di una rivista internazionale che si basi sul metodo del referaggio (tralasciando libri e convegni). Il manoscritto viene sottomesso alla rivista che si riserva di accettarlo per la pubblicazione dietro parere di una commissione di esperti del settore (referees).

E qui viene il bello. Chi sono i referees? Ricercatori affermati nello stesso settore scientifico che non hanno alcun interesse a far passare un lavoro che magari smentisca le loro ricerche. Per semplificare (sminuendo molto) è come se ad un commerciante si chiedesse di valutare il lavoro di un suo collega nello stesso settore.

Queste dinamiche, per una rivista internazionale, avvengono su scala mondiale e questo vuol dire che il manoscritto sottomesso da un ricercatore tedesco potrebbe essere valutato ad esempio da un giapponese, uno statunitense, uno spagnolo e un cileno.

Il sistema, che poi è grossomodo lo stesso che utilizza il motore di ricerca Google per valutare la qualità di un sito web, garantisce la qualità del manoscritto pubblicato e soprattutto il valore delle conoscenze aggiunte al settore. Logicamente il tutto si basa sul forte codice etico dei ricercatori (che non devono inventare i dati) e dei refeers (che devono valutare i manoscritti al di sopra di qualsiasi conflitto di interesse).

Va chiarito che per un dato settore scientifico le riviste non hanno tutte la stessa importanza e questo equivale a dire che ci sono riviste sulle quali è più facile pubblicare rispetto ad altre. La portata scientifica assoluta di una rivista è valutata da un indice definito Impact Factor (IF), mentre la portata tra le riviste di uno stesso settore scientifico è definita dal Rank. Questi indici vengono calcolati a loro volta sulla base delle citazioni che i vari autori inseriscono nei loro manoscritti.

Insomma il sistema della pubblicazione scientifica è complesso e soprattutto di qualità e vi garantiamo che pubblicare su certe riviste ad alto IF (come Nature, Cell ecc..) equivale ad una partecipazione olimpica ammesso che ricevere il Nobel sia come vincere un’Olimpiade.

PS Un’ultima indicazione. Un metodo rapido per valutare la produttività scientifica di un dottore di ricerca, ricercatore, professore o presunto tale è quello di navigare nel sito PubMed – NCBI https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/ digitando il cognome dell’autore seguito dall’iniziale del nome puntato. Il data base NCBI restituirà tutte le pubblicazioni scientifiche dell’autore o di autori omonimi. Il numero di pubblicazioni scientifiche internazionali può essere un parametro di valutazione si superficiale ma comunque indicativo.

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